Nobile Contrada del Bruco
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Nobile Contrada del Bruco | |
Stemma: | Un bruco al naturale coronato alla gran ducale, passante su un ramoscello di rosa; il capo dello stemma è formato da una croce sabauda inquartata d'argento e di rosso |
Colori: | Giallo e verde listato di azzurro |
Motto: | Nella pugna sii altera oh Nobil Contrada dalla gente fiera Come rivoluzion sóna il mio nome (Motto di Barbicone) |
Terzo: | Terzo di Camollìa |
Le antiche Compagnie militari: | San Pietro a Ovile di Sotto |
Priore: | Rettore: Germano Trapassi 2003 |
Capitano: | Giovanni Falciani 2001 |
Indirizzo della sede: | Via del Comune 44 |
Intitolazione della chiesa e locazione: | Oratorio del Santissimo Nome di Gesù (1680)- Via del Comune |
Santo patrono: - Nome - Data della festa |
Visitazione di Maria Vergine 2 luglio |
Numero di vittorie: - per la Contrada - per il Comune |
41 36 |
Visita al museo: | visita consentita prendendo appuntamento con il custode |
Contrade alleate: | Istrice, Nicchio, Torre |
Contrade avversarie: | nessuna |
Nome dei contradaioli: | Brucaioli |
Numero della cabala: | 45 |
Sito ufficiale: | Nobil Contrada del Bruco |
Altri siti non ufficiali: | Ba'o Bello |
Testata periodica: | Barbicone |
Voce correlata: Palio di Siena |
La Nobile Contrada del Bruco è una delle diciassette suddivisioni storiche della città toscana di Siena, nella provincia omonima.
Indice |
[modifica] Il territorio
[modifica] La pianta del Vanni
Francesco Vanni realizzò alla fine del XVI secolo (1595) una dettagliata Pianta di Siena, usata ancora oggi per capire quale fossero le costruzioni del tempo. Il Bando citato sotto fa riferimento agli edifici, più che alle strade, e la Pianta del Vanni viene usata ancora oggi come base storica per derimere le diatribe sui confini fra le Contrade nella Siena moderna.
[modifica] Secondo il Bando
Secondo il bando (o editto) di Violante di Baviera (1729, pubblicato nel 1730) relativo alla Nuova divisione dei confini delle Contrade, il rione della Nobile Contrada del Bruco include le seguenti vie e palazzi:
- "Bruco. n. 13 - Dalla porta Ovile a sinistra occupi quel piano fino alla chiesa di S. Biagio inclusive, ed abbracciando da tutte le parti le tre coste che portano alla fonte di San Francesco occupi mezza la piazza avanti a detta chiesa, compresa solamente la compagnia di S. Gherardo, e di lì retrocedendo si attenga pell'arco a man destra, prenda la fonte ed a man destra si porti per retta strada all'arco de Rossi, di dove per la strada di Camollìa, abbracciando solo le case a man destra salga in Dogana, e tenendo solo la parte di Depositeria col Monte Pio e Paschi scenda nella piazza dell'Abbadia, comprenda la chiesa e convento de Padri Carmelitani, via degli Orbachi e ritorni a S. Biagio."
[modifica] Le strade ai nostri giorni
- via del Comune
- via di Mezzo
- via degli Orti
- vicolo degli Orbachi
- piazza d'Ovile
- via dell'Abbadia (parte)
- piazza dell'Abbadia (parte, compresa la Chiesa di San Donato ai Montanini)
- piazza San Francesco (lato sinistro entrando, fino alla Chiesa della Compagnia di San Gherardo inclusa)
- via Dei Rossi (lato sinistro da Banchi di Sopra a piazza San Francesco)
- via Vallerozzi (parte)
- Banchi di Sopra (tra via dei Rossi e piazza Salimbeni)
- piazza Salimbeni (parte)
[modifica] La storia
La contrada ha il titolo di Nobile per il valore della sua Compagnia militare alla Croce del Travaglio contro Carlo IV di Boemia nel 1369 e per aver posto il Monte del Popolo al potere nel 1371 durante la rivolta guidata dal suo popolano Barbicone. Questa sommossa popolare costituì uno dei primi movimenti importanti del proletariato italiano e avvenne sette anni prima del tumulto dei Ciompi di Firenze.
[modifica] Gli aneddoti
Il Bruco è stata la prima contrada a montare un fantino straniero. Accadde il 2 luglio 1927: il Bruco aveva avuto in sorte un cavallo mediocre, per di più zoppo. I dirigenti decisero allora di montare Perè Golon detto Alì, un giovane libico che faceva il venditore ambulante. Alì nel suo Paese d’origine era abituato a montare a pelo, ma l’impatto col Palio non fu dei migliori. Durante la prima prova cadde e fu portato in ospedale per medicare le ferite. L’avventura di Alì sembrava già finita, ma i brucaioli lo avevano preso in simpatia e nonostante il Bruco fosse stato esentato per le altre prove decisero di montarlo. L’ordine era quello di tenere d’occhio il Nicchio ed Alì era tanto deciso a rispettare le consegne che pare volesse portare con sé addirittura un coltello. La sua corsa non fu ovviamente da ricordare, ma Perè Golon detto Alì entrò ugualmente nella storia del Palio.
[modifica] La fine della rivalità con la Giraffa
Bruco e Giraffa sono state rivali, per questioni di confine, fino al 1996, anno in cui la Contrada di via del Comune ha potuto finalmente cedere la "cuffia" dopo 41 anni di digiuno. Nonostante l'ufficializzazione formale operata dalle dirigenze, piccole minoranze di entrambi i popoli delle due Contrade non mostrano certo simpatia reciproca, ma è innegabile che il riavvicinamento ha portato vantaggi per entrambi i rioni. Inoltre da anni il Bruco non tiene alcuna relazione ufficiale con l'Oca, con la quale non è mai corso buon sangue, pur non essendo nata alcuna rivalità.
[modifica] Collegamenti esterni
- (EN) , (IT) Nobile Contrada del Bruco. Cenni storici, Territorio e Vittorie.;
- Nobile Contrada del Bruco. Cenni storici, araldica, territorio, compagnie militari, inno, alleanze e rivalità e Vittorie. su www.ilpalio.siena.it;
[modifica] Bibliografia
Barbicone, Pubblicazione per i benemeriti protettori e simpatizzanti della Nobil contrada del Bruco, Nobil Contrada del Bruco, Siena, 1962 (testata periodica)
[modifica] La pianta di Siena di Francesco Vanni
- Virgilio Grassi, I confini delle contrade secondo il Bando di Violante Beatrice di Baviera, Siena 1950
- Ettore Pellegrini, La pianta di Siena rilevata da Francesco Vanni e i luoghi dello Studio senese, in Università di Siena. 750 anni di storia, Siena 1991, pp. 575-84
- Le due città. Le vedute e le piante di Siena nelle collezioni cittadine (dal XVI al XIX secolo), Catalogo della mostra, Siena, Palazzo Pubblico, 25 marzo – 9 maggio 1999, Siena 1999, pp. 46–47
Contrade di Siena |
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