Contrada della Lupa
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Contrada della Lupa | |
Stemma: | un campo di paesaggio con una lupa con i gemelli Romolo e Remo, coronata all'antica; uno dei gemelli tiene ritta un'asta con la fiamma svolazzante troncata di nero e bianco; ha facoltà d'inquadrare lo stemma con la bordatura composta di argento e di rosso, ciascuno pezzo carico di una crocetta dell'uno nell'altro |
Colori: | bianco e nero listato di arancione |
Motto: | Et Urbis et Senarum signum et decus (Di Roma lo stemma, di Siena l'onore) |
Terzo: | Terzo di Camollìa |
Le antiche Compagnie militari: | San Donato allato [sic] alla chiesa, Sant'Andrea |
Priore: | Luca Luchini (2004) |
Capitano: | Antonio Sclavi |
Indirizzo della sede: | via Vallerozzi 63 |
Intitolazione della chiesa e locazione: | Oratorio di San Rocco - via Vallerozzi |
Santo patrono: - Nome - Data della festa |
San Rocco Confessore 16 agosto |
Numero di vittorie: - per la Contrada - per il Comune |
34 34 |
Visita al museo: | Sala delle Vittorie adiacente alla chiesa della Contrada, visita tramite accordi con la Contrada |
Contrade alleate: | nessuna |
Contrade avversarie: | Istrice |
Nome dei contradaioli: | Lupaioli |
Numero della cabala: | 72 |
Sito ufficiale: | Contrada della Lupa |
Altri siti non ufficiali: | |
Testata periodica: | Romolo e Remo |
Voce correlata: Palio di Siena |
La Contrada della Lupa è una delle diciassette suddivisioni storiche della città toscana di Siena, nella provincia omonima.
Indice |
[modifica] Il territorio
[modifica] La pianta del Vanni
Francesco Vanni realizzò alla fine del XVI secolo (1595) una dettagliata Pianta di Siena, usata ancora oggi per capire quale fossero le costruzioni del tempo. Il Bando citato sotto fa riferimento agli edifici, più che alle strade, e la Pianta del Vanni viene usata ancora oggi come base storica per derimere le diatribe sui confini fra le Contrade nella Siena moderna.
[modifica] Secondo il Bando
Secondo il bando (o editto) di Violante di Baviera (1729, pubblicato nel 1730) relativo alla Nuova divisione dei confini delle Contrade, il rione della Contrada della Lupa include le seguenti vie e palazzi:
- "Lupa. n. 14 - Dalla porta Ovile a man destra tenga quel piano fino in faccia alla chiesa di S. Biagio e di lì per ambe le parti occupando la via di Valerozzi si conduca nella via maestra, e di lì tenendo la via della Posta a man destra si porti in faccia al razzo o cantonata, della piaggetta che porta alla Lizza; dalla parte di S. Donato occupi le case a sinistra e per la via maestra salendo in Dogana e Ruota e scendendo alla piazza della Badia comprenda a sinistra le due chiese di S. Michele e scendendo per la piaggetta abbracci la via della Stufa secca, mezza la piazza dalla parte del convento di S. Petronilla con tutta la via di S. Bastiano e del convento di S. Lorenzo e per tutta Fonte nuova ritorni al piano d'Ovile."
[modifica] Le strade ai nostri giorni
- via Vallerozzi (parte)
- via dell'Abbadia (parte)
- via Montanini (parte)
- via Garibaldi (parte)
- piazza del Sale
- via della Stufa Secca
- Pian d'Ovile
- via di Fontenuova
- piazza dell'Abbadia (parte)
- piazza Salimbeni (parte)
- vicolo di Borgo Franco
- vicolo del Lavatoio
[modifica] La storia
La Lupa è gemellata con la città di Roma.
[modifica] Sede, oratorio e fontanina battesimale
Oratorio della Lupa è la Chiesa di San Rocco Confessore (patrono della contrada, che lo celebra il 16 agosto), in via di Vallerozzi. Eretta nel XVI secolo, appartenne all'omonima Confraternita, finché non venne concessa alla Lupa nel 1786 per volere del Granduca. Al suo lato vi è posta una colonna lupata, donata dal comune di Roma. A fianco dell'oratorio sorge la sede storico-museale.
La Fontanina battesimale è opera dell’architetto Giovanni Barsacchi, con una lupa in bronzo realizzata da Emilio Montagnani nel 1962.
[modifica] La Lupa nel Palio
Alla Lupa sono attribuite 34 vittorie, l'ultima delle quali ottenuta il 2 luglio 1989 con Dario Colagè detto Il Bufera su Vipera (giunta scossa).
Nel 1785 la Lupa fece cappotto con i fantini Isidoro Bianchini detto Dorino su baio dorato (2 luglio) e (nome di battesimo sconosciuto) Pacchiani detto Pacchiano su morello (17 agosto).
[modifica] Gli aneddoti
Negli anni trenta Aquila, Drago, Lupa e Montone diedero vita ad una stretta alleanza chiamata "Piccola Quadruplice". Le quattro Contrade iniziarono a conquistare una notevole serie di vittorie, al punto da attirare l’attenzione delle consorelle più grandi, specie della Torre, che all’epoca era la "nonna". Per il Palio di luglio 1937 si profilò un compatto schieramento teso a favorire il successo torraiolo. A quella carriera partecipavano Aquila, Drago e Lupa, che dopo ferventi trattative raggiunsero l’accordo con la Torre, ben prima della Tratta, che avrebbe deciso l’esito della corsa. Ma il 29 giugno la sorte non fu assai benevola e cambiò le carte in tavola: la Torre ebbe Rondinella, cavalla assai inferiore al fortissimo Ruello toccato alla rivale Onda; della Piccola Quadruplice l’unica baciata dalla fortuna fu la Lupa, altra grande favorita con il mitico Folco. Nonostante ciò la dirigenza torraiola non si scoraggiò e iniziò a lavorare con le sue alleate, specie con la Lupa che, avendo il miglior cavallo, avrebbe dovuto giocare un ruolo determinante. Ma quando tutto sembrava deciso accadde qualcosa di imprevisto che stravolse tutti i piani della Torre. Il patto doveva infatti rimanere segreto, ma già nella serata del 1° luglio circolavano strane voci: sembra che fu il Priore della Torre a farsi sfuggire qualche parola di troppo, ormai certo della vittoria. La notizia dell’accordo giunse così ad alcuni importanti dirigenti torraioli che non l’approvarono: in pratica l’intero lavoro saltò in pochi minuti, rimettendo tutto in gioco, tra l’altro all’insaputa di molti che ritenevano ormai tutto concluso. Il fantino lupaiolo Tripolino fu avvisato all’ultimo momento di tirare a vincere, senza ricevere alcuna spiegazione su questo improvviso cambio di strategia. Alla mossa la Torre partì bene, ma il binomio lupaiolo era nettamente superiore, e per Tripolino e Folco non fu difficile recuperare e vincere. A Palio concluso i torraioli inferociti si riversarono nel territorio lupaiolo, dando vita a scontri con i vincitori, scontri che provocarono anche la morte di un contradaiolo della Torre. Le due contrade non diventarono tuttavia rivali, per quanto vi fossero tutti i presupposti, e negli anni seguenti ripresero i tradizionali rapporti di neutralità.
[modifica] La rivalità con l'Istrice
Prima che nascesse la loro recente quanto accesa rivalità, Lupa ed Istrice erano addirittura alleate. Furono delle banali questioni di confine, nate negli anni trenta per una disputa di pochi metri, a far nascere i primi dissidi. Per far tornare i rapporti sereni fu istituita una commissione, che però non riuscì a far accordare le parti. La tensione salì fino ai due Palii del 1935, quando a luglio vinse la Lupa e ad agosto l’Istrice, in entrambi i casi con il grande Ruello. I Numeri Unici editi in quelle occasioni dalle due Contrade riportarono serie rivendicazioni reciproche e i classici sfottò palieschi che caratterizzano ogni rivalità senese: rivalità che da allora non si è mai placata.
[modifica] Collegamenti esterni
- La rivista ufficiale di Contrada Romolo & Remo
- (EN) , (IT) Contrada della Lupa. Cenni storici, Territorio e Vittorie.
- Contrada della Lupa. Cenni storici, araldica, territorio, compagnie militari, inno, alleanze, rivalità e Vittorie su www.ilpalio.siena.it;
[modifica] Bibliografia
[modifica] La pianta di Siena di Francesco Vanni
- Virgilio Grassi, I confini delle contrade secondo il Bando di Violante Beatrice di Baviera, Siena 1950
- Ettore Pellegrini, La pianta di Siena rilevata da Francesco Vanni e i luoghi dello Studio senese, in Università di Siena. 750 anni di storia, Siena 1991, pp. 575-84
- Le due città. Le vedute e le piante di Siena nelle collezioni cittadine (dal XVI al XIX secolo), Catalogo della mostra, Siena, Palazzo Pubblico, 25 marzo – 9 maggio 1999, Siena 1999, pp. 46–47
Contrade di Siena |
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Aquila | Bruco | Chiocciola | Civetta | Drago | Giraffa | Istrice | Leocorno | Lupa | Nicchio | Oca | Onda | Pantera | Selva | Tartuca | Torre | Valdimontone |