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Lista di dittatori - Wikipedia

Lista di dittatori

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Questa voce è di parte

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Motivazione: Non neutrale per diversi motivi: 1) Non è ben chiaro se la definizione di dittatore qui fornita (è mica un "ricerca originale"?!?) preveda la contemporanea presenza di tutte e 5 le condizioni (in tal caso, quasi tutti i nomi qui presenti sono inseriti contro la regola) o solo di alcune (allora la lista dovrebbe allungarsi di km); 2) Quasi sempre la rispondenza alle condizioni è motivata in maniera desolantemente generica ("comunemente descritto.." da chi? come? perché?) o fornendo fonti che più di parte non si può (es: Castro sarà pure un dittatore, ma se lo è perché lo dicono solo i quotidiani statunitensi di ultradestra...); 3) Alcuni "dittatori" non soddissfano nemmeno una delle condizioni (Lukashenko: "ottenne emendamenti costituzionali" quindi?! "Ha messo al bando la critica su sé stesso.." avrà mica fatto un editto... bielorusso!? Si legge poi nella voce: "i detrattori lo considerano dittatore... i sostenitori dicono che ha salvato la Bielorussia" ergo: è un dittatore!); 5) Se valesse la condizione "secondo alcuni stati" o "secondo molti" mancherebbero all'appello un migliaio di dittatori (a occhio, mancano una mezza dozzina di presidenti argentini: desaparecidos?!)
Forse un modo per eliminare la povvità della voce ci sarebbe...
Vedi anche: Progetto Politica Portale Politica

In questo articolo è presente una lista dei dittatori dell'era contemporanea. Per dittatore si intende una persona che:

  • esercita de facto o de jure un potere assoluto sullo Stato
  • governa al di sopra della legge
  • comunemente, ma non obbligatoriamente, prende il potere tramite un Colpo di Stato o inganni.
  • sviluppa il culto della personalità
  • è autocratica, oppressiva, dispotica o tirannica

Indice

[modifica] Africa

Nome Stato Anni
al potere
Note
Gamal Abdel Nasser Egitto 1954-1970 Primo Ministro dell'Egitto 1954-1962. Presidente dell'Egitto 1954-1970. Fece parte di un gruppo di ufficiali che eseguì un colpo di Stato in Egitto nel 1952 e che deposero il re Farouk. Nel febbraio 1954 Nasser forzò il presidente Mohammed Naguib a nominarlo Primo ministro e a dargli il potere. Nello stesso anno Naguib si dimise e Nasser diventò presidente. Fu eletto da un votazione popolare (come unico condidato) nel 1956 e nelle successive elezioni. Fu presidente fino alla morte.
Kwame Nkrumah Ghana 1957-1966 Primo Ministro del Ghana 1957-1960. Presidente del Ghana 1960-1966. Centralizzò gradualmente il potere proclamandosi presidente a vita e mettendo al bando le opposizioni nel 1964 [1] [2].
Ahmed Sékou Touré Guinea 1958-1984 Presidente della Guinea. Descritto come dittatore [3] [4] con 50.000 uccisioni extra-giudiziarie e 250.000 guineani fuggiti dal paese sotto il suo governo [5] [6].
David Dacko Repubblica Centrafricana 1960-1966
1979-1981
Presidente della Repubblica Centraficana. Rese illegale l'opposizione [7]. Prese il potere con un colpo di stato nel 1979, anche se successivamente tenne delle elezioni [8].
François Tombalbaye Ciad 1960-1975 Capo di Stato 1960-1962. Presidente del Ciad 1962-1975. Non permise mai elezioni libere. Imprigionò i leader dell'opposizione. Lanciò una "Rivoluzione Culturale" nei primi anni '70 incorraggiondo l'authenticité.
Félix Houphouët-Boigny Costa d'Avorio 1960-1993 Presidente della Costa d'Avorio. Stette al potere fino al 1993 tenendo l'opposizione fuorilegge, ma non fu particolarmente repressivo. Proclamò capitale il suo vollaggio nativo, Yamoussoukro e costruì la Basilica della Nostra Signora della Pace di Yamoussoukro, la più grande struttura religiosa in Africa.
Modibo Keita Mali 19601968 Insegnante e primo presidente del Mali. Forzò la socializzazione e il suo protezionismo danneggiò gravemente l'economia e fece continuare la dipendenza del paese dagli aiuti. Stabilì la Milizia Popolare per punire il dissenso. Negli ultimi anni della sua presidenza il pieno potere fu rivestito dall'extralegale Comitato Nazionale per la Difesa della Rivoluzione. Fu deposto da un colpo di stato militare.
Milton Obote Uganda 1962-1972
1980-1985
Primo Ministro dell'Uganda 1962-1966. Presidente dell'Uganda 1966-1971 e 1980-1985. Sospese la Costituzione e si dchiarò Presidente e Primo Ministro nel 1966.
Hastings Kamuzu Banda Malawi 1963-1994 Primo Ministro del Malawi 1963-1966. Presidente del Malawi 1966-1994. Mise fuorilegge l'opposizione nel 1966. Si dichiarò presidente a vita nel 1971. Esiliò e uccise i leader dell'opposizione. Ordinò di mettere una bomba in una lettera all'esiliato leader dell'opposizione Attati Mpakati. Sospettato di essere coinvolto nella morte in un incidente d'auto del leader del Congresso del Partito. Reprimette violentemente una tentata ribellione. All'età di 97 anni permise e perse libere elezioni (1994).
Mobutu Sese Seko Zaire 1965-1997 Presidente del Congo 1965-1971. Presidente dello Zaïre 1971-1997. Cleptocratico (ammassò 4 miliardi di dollari di fortuna personale). Culto della personalità. Mise al bando tutti i partiti politici fino al 1990.
Jean-Bédel Bokassa Repubblica Centrafricana 1966-1979 Presidente della Repubblica Centrafricana 1966-76. Imperatore Bokassa I della Repubblica Centrafricana. Bokassa rovesciò l'autocrate Dackon in un colpo di stato e assunse il potere come presidente della Repubblica a capo dell'unico partito politico, il Movimento per l'evoluzione sociale dell'Africa nera (MESAN). Bokassa abolì la Costituzione il 4 gennaio del 1959 e governò per decreto. Si proclamò imperatore nel 1976 [9].
Gnassingbé Eyadéma Togo 1967-2005 Presidente del Togo. Prese il potere in un colpo di Stato. Non fece mai svolgere elezioni fino al 1998. Mise fuori legge, torturò e uccise gli oppositori. Il culto della personalità fu introdotto dopo che fu il solo sopravvissuto in un incidente aereo nel 1974. Alla fine del 1991 le truppe fedeli a Eyadèma chiusero una conferenza costituzionale che discuteva se dare il potere esecutivo a un nuovo governo e misero fuori legge il partito RPT. Nel gennaio 1993 i residenti fuggirono in altri stati dopo che la polizia aprì il fuoco contro i dimostranti pro-democrazia. Ulteriori repressioni ci furono dopo un tentato colpo di Stato nel 1994 [10].
Omar Bongo Gabon 1967-oggi Come vicepresidente, egli diventò presidente dopo la morte di Lèon M'ba. Nel 1968 Bongo decretò un partito unico statale sotto il suo Partito Democratico Gabonese. Fu eletto senza opposizioni negli anni '70 e anni '80 e diventò molto potente durante il boom del petrolio. Il Gabon fu molto meno repressivo delle altre dittature africane, in parte perché Bongo fu bravo ad accordarsi con l'opposizione. Elezioni libere furono premesse nel 1990 e Bongo fu rieletto nel 1993, 1998 e 2005. Gli osservatori criticano le elezioni come non regolari e Bongo è accusato di nepotismo. Dalla morte misteriosa nel [1990]] di uno dei più prominenti capi dell'opposizione, Joseph Rendjambe in un hotel governativo scaturirono rivolte che furono represse dalle truppe francesi.
Moussa Traoré Mali 1968-1991 Capo del Comitato Militare di Liberazione Nazionale 1968-91. Capo di Stato 1968-69. Presidente del Mali 1979-91. Prese il potere con un colpo di Stato. Mise fuori legge le opposizioni. Istituì uno stato di polizia. Stabilì un partito unico nel 1979.
Francisco Macías Nguema Guinea Equatoriale 1968-1979 Presidente della Guinea Equatoriale 1968-79. Venne eletto nel 1968 ma si dichiarò presidente a vita nel 1972. "Estremo culto della personalità". Più di un terzo della popolazione abbandonò la Guinea durante il suo regime. Mise fuori legge e "suicidò" molti dei suoi rivali politici pro-indipendenza, incluso l'ex primo ministro Bonifacio Ondo Edu e il ministro degli esteri Anastasio Ndongo Miyone. Dichiarò uno stato ateo ispirato dal dittatore spagnolo Francisco Franco. Da 50.000 a 80.000 civili furono uccisi, in particolare la minoranze Bubi e Bioko.
Muammar Gheddafi Libia 1969-oggi Presidente del Consiglio di Comando Rivoluzionario dal 1969-1979; Segretario Generale del Congresso del Popolo (capo di stato)dal 1977-1979; "Guida della Rivoluzione" dal 1969-presente. Ufficialmente Gheddafi non ha un titolo governativo, ma è il capo di stato per scopi diplomatici. Gli Stati Uniti, il Regno Unito e altri paesi lo considerano un dittatore militare de facto.
Gaafar Nimeiry Sudan 1969-1985 Leader del Consiglio di Comando Rivoluzionario dal 1969-1971; Presidente del Sudan dal 1971-1985. Guadagnò potere dopo un colpo di stato militare, eliminò l'opposizione, sciolse il governo Sudanese del sud, impose la legge islamica (sharia). Uccise numerosi capifila comunisti (il più famosi furono Abdel Khaliq Mahjub e Joseph Garang) dopo il fallimento di un golpe nel 1971.
Maxamed Siyaad Barre Somalia 1969-1991 Responsabile del Consiglio Rivoluzionario Supremo dal 1969-1976; Presidente della Somalia dal 1976-1991. Nel 1969, durante l'instabilità del governo conseguente all'assassinio del Presidente Abdirashid Ali Shermarke, la milizia preparò un colpo e prese il potere. Barre dominò per i seguenti ventidue anni. Tentò di sviluppare un culto della personalità; grandi manifesti ritraenti la sua immagine si trovavano comunemente nella capitale di Mogadiscio durante il suo regno, se ne possono trovare molti tutt'ora. Egli sognava una "Grande Somalia" e tentò senza successo di annettere il territorio leggitimanente Etiope di Ogaden—nel 1977 per realizzare la sua visione (see Ogaden War).
Anwar Sadat Egitto 1970-1981 Presidente dell'Egitto dal 1970-1981. Non eletto, soppresse l'opposizione durante quella che chiamò "La Rivoluzione Correttiva". Assassinato.
Idi Amin Uganda 1971-1979 Presidente dell'Uganda, in seguito (1976) si dichiarò a vita. Venne deposto nel 1979 dopo aver dichiarato guerra alla Tanzania.
Juvénal Habyarimana Ruanda 1973-1994 Presidente del Ruanda. Ottennè il potere dopo un putsch, e non affrontò mai un'elezione. Promosse un'atmosfera di sciovinismo da parte degli Hutu e si considera abbia rivestito un ruolo importante nel Genocidio in Ruanda. Molto del suo potere derivò dalle conoscenze di sua moglie, Agathe Kanzinga, all'interno di una potente organizzazione conosciuta come akazu.
Mengistu Haile Mariam Etiopia 1974-1991 Rappresentante del Consiglio Amministrativo Militare Provvisorio nel 1974 e nel 1977-1987; Presidente dell'Etiopia dal 1987-1991. Dittatura; represse l'opposizione; decine di migliaia di condanne senza processo.
Jean-Baptiste Bagaza Burundi 1976-1987 Presidente del Burundi. Comunemente descritto come un dittatore militare [11] [12].
Albert René Seychelles 1977-2004 Presidente delle Seychelles. Depose il President eletto Sir James Mancham and promulgò una costituzione autoritaria dopo un periodo di governo attraverso diktat. Creò il National Youth Service (NYS), un'istituzione educativa obbligatoria che combinava un'istruzione tradizionale con un'indottrinazione politica e un addestramento paramilitare.
Daniel arap Moi Kenya 1978-2002 Presidente del Kenya. Cambiò la costituzione stabilendo uno stato dittatoriale di diritto; deciso nell'esercizio del potere in modo repressivo, incluse torture e incarceramento senza processo.
Teodoro Obiang Nguema Mbasogo Guinea Equatoriale 1979-oggi Capo dell'Assemblea Militare Suprema dal 1979-1982; Presidente della Guinea Equatoriale dal 1982. Depose suo zio in un violento golpe; è vietato anche nominare l'opposizione.
José Eduardo dos Santos Angola 1979-oggi Presidente dell'Angola. Stato sotto dittatura; non ha mai affrontato delle elezioni fino al 1992 [13].
Samuel K. Doe Liberia 1980-1990 Leader dell'Associazione Redenzione del Popolo dal 1980-1984; Presidente della Liberia dal 1984-1990. Guadagnò il potere in un colpo militare che portò all'uccisione del Presidente William R. Tolbert, Jr., un riformatore. Promose Krahn lo sciovinismo e "morì da multi-milionario e orgoglioso proprietario di ville e tenute" [14].
Hosni Mubarak Egitto 1981-oggi Presidente dell'Egitto.Non partecipò ad una vera elezione fino al 2005, quando è stato permesso un processo democratico assai limitato.
André Kolingba Repubblica Centrafricana 1981-1993 Capo del Comitato Militare di Recupero Nationale dal 1981-1985; Presidente della Repubblica Centro-Africana dal 1985-1993. Giunse al potere con un golpe; perseguitò l'opposizione; permise (e perse) le elezioni libere nel 1993. Tentò un secondo colpo nel 2001.
Hissène Habré Ciad 1982-1990 Capo del Consiglio di Stato nel 1982; Presidente del Ciad dal 1982-1990. Conquistò il potere con un putsch; abolì la carica di Primo Ministro; eliminò i leader dell'opposizione.
Omar Hassan Ahmad al-Bashir Sudan 1989-oggi Presidente del Consiglio di Comando Rivoluzionario per la Salvezza Nazionale dal 1989-1993; Presidente del Sudan dal 1993-presente. Prese potere con un colpo militare e aumentò la centralizzazione del potere nelle sue mani. Si pensa sia implicato nei pogrom di Janjaweed a Darfur.
Zine El Abidine Ben Ali Tunisia 1987-oggi Presidente della Tunisia. Malgrado abbia annunciato il pluralismo nel 1992, il suo Rassemblement Democratique Constitutional (formalmente Partito Neo-Destour ) continua a dominare la politica nazionale e non vi è un vero dibattito politico aperto. Nel 1999, malgrado sia stato concesso a due candidati alternativi sconosciuti di candidarsi per le elezioni presidenziali, Ben Ali è stato rieletto col 99.66% di voti. È stato poi di nuovo rieletto il 24 ottobre 2004, ufficialmente col 94.48% dei voti, dopo un controverso referendum costituzionale nel 2002 che gli permise di correre per la rielezione e considerare la possibilità di rimanere in carica fino al 2014. Alcuni libri, periodici e siti Internet sono censurati o bloccati.
Idriss Déby Ciad 1990-oggi Capo di stato nel 1990-1991; Presidente del Chad dal 1991 fino ad oggi. Giunse al potere con un golpe; continua a perseguitare opposizione e stampa [15].
Sani Abacha Nigeria 1993-1998 Leader del Consiglio di Comando Provvisorio dal 1993-1998. Giunse al potere con un colpo; perseguitò l'opposizione; non ha mai svolto un elezione. Jailed Chief Moshood Kashimawo Olawale Abiola, il presunto vincitore delle elezioni presidenziali del 1993 le annullò; presiedette all'esecuzione dell'attivista Ken Saro-Wiwa.
Laurent-Désiré Kabila Congo-Kinshasa 1997-2001 Presidente della Repubblica Democratica del Congo. Andò al potere Mobutu Sese Seko con un colpo di stato. Non si sono tenute elezioni durante la Prima e la Seconda Guerra in Congo.
Charles Taylor Liberia 1997-2003 Presidente della Liberia dal 1997-2003. Eletto, ma comunemente descritto come un dittatore [16] [17] [18]. Collegato alla Rivolta detta "Diamanti di Sangue" e al commercio illegale di armi. Si crede abbia frequentemente interferito negli affari interni degli stati vicini come un capoguerra, prima della sua elezione alla presidenza.
François Bozizé Repubblica Centrafricana 2003-oggi Presidente della Repubblica Africana Centrale dal 2003 fino ad oggi. Raggiunse il potere con un golpe e sospese la costituzione, pensa di aver restaurato la democrazia [19].
Ely Ould Mohamed Vall Mauritania 2005-oggi Capo del Consiglio Militare per la Giustizia e la Democrazia. Ottenne il potere con un colpo Militare nel 2005.

[modifica] Americhe

[modifica] America Centrale

Nome Stato Anni
al potere
Note
Antonio López de Santa Anna Messico 1833-1855
(non continuamente)
Presidente o Presidente Provvisorio del Messico 1833-1837, quindi dal 1841 al febbraio 1844, da giugno a dicembre 1844, da marzo a settembre 1847 e infine dal 1853 al 1855. Quando Anastasio Bustamante guidò un colpo di stato per rovesciare e uccidere il Presidente Vicente Guerrero, Santa Anna prese il ptoere e venne quindi eletto Presidente nel 1833. Inizialmente diede mano libera al suo vice Valentín Gómez Farías, un riformatore liberale. In seguito licenziò Gómez Farías, dichiarò sospesa la costituzione, sciolse il congresso e lavorò per concentrare il potere nel governo centrale. Venne rovesciato e rimesso al potere diverse volte, prima di venir rovesciato definitivamente nel 1855.
Rafael Carrera Guatemala 1844-1848
1851-1865
Presidente del Guatemala. Prese il potere con un colpo di stato. Si proclamò presidente a vita.
Justo Rufino Barrios Guatemala 1873-1885 Presidente del Guatemala. Prese il potere con un colpo di stato sanguinoso ma introdusse delle riforme.
Porfirio Díaz Messico 1876-1911 Divenne presidente della repubblica dopo che la sua Rivoluzione di Tuxtepac rovesciò il suo predecessore Lerdo. Avendo usato durante la rivoluzione lo slogan "No Reelección", non si ricandidò alla scadenza del mandato nel 1980. Tuttavia, prese nuovamente il potere quattro anni più tardi, e non lo abbandonò finché la Rivoluzione del 1910 non lo defenestrò. Sotto di lui il Messico visse una rapida modernizzazione, dovuta soprattutto al suo incoraggiamento agli investimenti stranieri nelle infrastrutture del paese. Tuttavia, la condizione dei poveri divenne insopportabile in quegli anni. L'opposizione politica era soffocata, e le ribellioni venivano stroncate dai rurales, la guardia personale di Diaz.
Manuel Estrada Cabrera Guatemala 1898-1920 Presidente del Guatemala. Mai eletto; sovvertì la costituzione; ampiamente descritto come dittatore.[20], [21]. Construì numerosi templi in stile ellenico come monumenti al suo potere.
Maximiliano Hernández Martínez El Salvador 1931-1934
1935-1944
Facente funzioni di Presidente dal 1931 al 1934; Presidente di El Salvador nel periodo 1935-1944. Ottenne il potere con un colpo di stato, soppresse l'opposizione e decise il massacro di da 10 a 40 mila sospetti oppositori. Presidete durante La Matanza nel1932, una massacro (genocidio) di comunisti, sospetti comunisti, campesinos e Indiani Pipil [22].
Tiburcio Carías Andino Honduras 1933-1949 Presidente dell'Honduras. Mise fuorilegge l'opposizione, e insediò un governo fantoccio, sopprimendo i sindacati [23].
Anastasio Somoza García Nicaragua 1937-1956 Presidente del Nicaragua 1937-1947, 1950-1956. Prese il potere con un colpo di stato [24]; generalmente descritto come un dittatore [25] [26].
Jorge Ubico Guatemala 1931-1944 Presidente del Guatemala. Eletto, sciolse l'opposizione e assunse poteri dittatoriali.
Carlos Castillo Armas Guatemala 1954-1957 Presidente della Giunta, 1954; Presidente of Guatemala 1954-1957. Prese il potere con la forza e bandì il partito comunista del Guatemala. Epurò i sindacati dalle influenze di sinistra e si dichiarò presidente nel 1956. Assassinato.
Luis Somoza Debayle Nicaragua 1956-1967 Presidente del Nicaragua 1956-1967. Prese il potere alla morte del padre Anastasio Somoza García. Tenne delle elezioni nel 1959 ma diede ordine di fucilare chi avesse votato contro. Ebbe il 100% dei voti. Rimase al potere fino alla morte per malattia.
Oswaldo López Arellano Honduras 1963-1971
1972-1975
Capo del Governo Militare del 1963-1965; Presidente dell' Honduras 1965-1971; Capo dello Stato 1972-1975. Permise le elezioni nel 1971, prima di riprendersi il potere l'anno successivo. Secondo Clara Nieto in Masters of War: Latin America and United States Aggression from the Cuban Revolution through the Clinton years (ISBN 1583225455, p.114): "Durante il suo secondo mandato (1972-1975) López governò senza un congresso e per decreto."
Anastasio Somoza Debayle Nicaragua 1967-1979 Presidente del Nicaragua 1956-1967. Prese il potere alla morte del fratello Luis Somoza Debayle. Denunciato da tante organizzazioni per le continue e sistematiche violazioni di diritti umani. Si arricchì personalmente appropriandosi anche degli aiuti internazionali per il terremoto di Managua del 1972. Deposto da una rivolta popolare.
Omar Torrijos Panama 1968-1981 Comandante della Guardia Nazionale. Prese il potere con un colpo di stato, bandì opposizione, sindacati e stampa libera.
Daniel Ortega Saavedra Nicaragua 1979-1990 Presidente del Nicaragua. Prese il potere dopo aver cacciato il dittatore Anastasio Somoza Debayle. Consentì elezioni solo nel 1984, nelle quali non tutti i partiti di opposizione vennero ammessi. Limitò le libertà religiose. Violò i diritti umani delle popolazioni indigene Miskito.
Efraín Ríos Montt Guatemala 1982-1983 Capo della Giunta militare nel 1982; Presidente del Guatemala 1982-1983. Dittatore durante un colpo di stato. Conosciuto per le strategia a "terra bruciata" per contenere le insurrezioni. Da allora divenne Capo del Congresso per molti anni e fece diversi tentativi falliti di confermare la propria elezione con metodi democratici. Usò la sua dichiarata fede Cristiana e conservatrice per presentare il dissenso come un attacco contro Dio.
Manuel Noriega Panama 1983-1989 Comandante della Guardia Nazionale e capo militare de facto, ampiamente descritto come dittatore [27] [28] [29].

[modifica] Sud America

Nome Stato Anni
al potere
Note
Juan Manuel de Rosas Argentina 1835-1852 Governatore di Buenos Aires 1829-1832, 1835-1852; Capo Supremo della Confederazione Argentina 1851-1852. Assunse poteri dittatoriali e mandò in esilio gli oppositori.
Carlos Antonio López Paraguay 1841-1862 Primo Console 1941-1944; Presidente del Paraguay 1844-1862. Descritto come dittatore.
Manuel Belzu Bolivia 1848-1855 Presidente temporaneo della Bolivia 1848-1850; Presidente della Bolivia 1850-1855. Non eletto come capo militare; caudillo. Un populista e nazionalista che volontariamente lasciò il potere dopo le elezioni del 1855, descritto come "Il più puro reggente" nella storia della Bolivia.
Francisco Solano López Paraguay 1862-1869 Presidente del Paraguay. Eredità il potere da suo padre, ed si concesse immensi poteri grazie ad un congresso composto da suoi seguaci. Scatenò la Guerra della Triplice Alleanza, nella quale morì assieme all'80% della popolazione maschile del paese.
Mariano Melgarejo Bolivia 1864-1871 Presidente provvisorio 1864-1870; Presidente della Bolivia 1870-1871. Un alcolista analfabeta che prese il potere con la forza e soppresse spietatamente l'opposizione. Cedette parte del territorio Boliviano al Brasile in cambio di "un magnifico cavallo" [30]. Nel 1869 mandò l'esercito a sedare la rivolta degli indiani Huaichu, che tentavano di riprendersi i privilegi loro concessi dal Presidente Belzu (vedi sopra).
Antonio Guzmán Blanco Venezuela 1870-1888 Presidente facente funzioni del Venezuela 1863, 1865; Generale in capo nell'Aprile-Luglio 1870; Presidente provvisorio del Venezuela 1870-1873; Presidente del Venezuela 1873-1877; Dittatore Supremo nel 1879; Presidente provvisorio del Venezuela 1879-1880; Presidente del Venezuela 1880-1884, 1886-1888. Descritto, forse inaccuratamente, come un "despota benevolo"; altre fonti citano la sua "lunga dittatura" [31].
Cipriano Castro Venezuela 1899-1909 Capo Supremo 1899-1901; Presidente Provvisorio 1901-1902, 1904-1905; Presidente del Venezuela 1902-1904, 1905-1909. Prese il potere in un colpo di stato militare [32].
Rafael Reyes Colombia 19041909 Presidente 1904-1909, come comandante militare in rappresentanza dei Conservatori. "Nel corso del suo regime, Reyes migliorò le finanze del suo stato, espanse le strade e le ferrovie, incoraggiò e aumentò la produzione del caffè. Grandi investimenti statunitensi e acquisti di caffè e minerali contribuirono alla crescita economica Colombiana. Tuttavia Reyes governò come dittatore. Sciolse il congresso e lo rimpiazzò con uomini scelti, imprigionò ed esiliò gli oppositori, dichiarò la legge marziale" (Colombia, Microsoft Encarta 2003)
Juan Vicente Gómez Venezuela 1909-1914
1922-1929
1931-1935
Presidente temporaneo 1909-1910; Presidente del Venezuela 1910-1914, 1922-1929, 1931-1935. Prese il potere in un colpo di stato, non venne mai eletto; cleptocrate, ampiamente descritto come un dittatore [33] [34] [35].
Óscar Benavides Perù 1914-1915
1933-1939
Capo della Giunta 1914; Presidente del Peru 1914-1915, 1933-1939. Prese il potere due volte con colpi di stato.
Augusto Leguía Perù 1919-1930 Presidente del Perù. Prese il potere con un colpo di stato; ignorò la costituzione e soppresse ed esiliò l'opposizione.
Carlos Ibáñez del Campo Cile 1927-1931 Presidente facente funzioni nel 1927, Presidente 1927-1931. Eletto democraticamente per un mandato di sei anni nel 1952.
Getúlio Vargas Brasile 1930-1934
1937-1945
Capo del governo provvisorio 1930-1934 dopo la rivoluzione; eletto indirettamente come Presidente Costituzionale 1934-1937; scatenò un colpo di stato nel 1937 e divenne dittatore 1937-1945; eletto democraticamente come Presidente del Brasile 1950-1954.
Gabriel Terra Uruguay 1931-1938 Presidente dell' Uruguay. Sospese il congresso e disciolse la costituzione nel 1933.
Higinio Morínigo Paraguay 1940-1948 Presidente provvisorio 1940-1943; Presidente del Paraguay 1943-1948. Prese il potere assoluto e governò come dittatore fino al 1946.
Manuel Odría Perù 1948-1956 Presidente della Giunta Militare 1948-1950; Presidente del Peru 1950-1956. Prese il potere con un colpo di stato. Ridusse i diritti civili, ma permise le elezioni nel 1956.
Marcos Pérez Jiménez Venezuela 1948-1958 Membro della Giunta Militare 1948-1952; Presidente provvisorio 1952-1953; Presidente del Venezuela 1953-1958. Non venne mai eletto e attaccò violentemente l'opposizione; gli viene riconosciuto il merito di aver migliorato le infrastrutture nazionali.
Gustavo Rojas Pinilla Colombia 1953-1957 Presidente della Colombia. Prese il potere con un colpo di stato.
Alfredo Stroessner Paraguay 1954-1989 Presidente del Paraguay. Prese il potere con un colpo di stato militare [36] [37],[38].
Humberto Castelo Branco Brasile 1964-1967 Presidente del Brasile. Prese il potere con un colpo di stato. Abolì l'opposizione; in seguito venne riconosciuto ufficialmente dal congresso.
René Barrientos Ortuño Bolivia 1964-1969 Presidente della giunta militare, 1964-gennaio 1966 (insieme a Alfredo Ovando 1965-1966); Presidente della Bolivia, Agosto 1966-1969. Prese il potere con un colpo di stato militare. Cleptocrate, responsible del Massacro dei Catavi e della condanna a morte di Che Guevara (ISBN 0853459916, p.136).
Forbes Burnham Guyana 1966-1985 Primo Ministro 1966-1980; Presidente 1980-1985. Eletto, ma divenne sempre più dittatoriale; tenne dubbie elezioni e incoraggiò dei culti religiosi di sinistra (come il Tempio del Popolo, protagonista di un suicidio di massa) a creare insediamenti nei territori interni [39] [40].
Artur da Costa e Silva Brasile 1967-1969 Presidente del Brasile 1967-1969. Eletto nel 1966 ma centralizzò il potere, chiuse il congresso, bandì l'opposizione e sospese la libertà di stampa. Emise l'Institutional Act No. 5, descritto come "il più anticostituzionale, antidemocratico, arbitrario, repressivo decreto nella storia brasiliana."
Emílio Garrastazu Médici Brasile 1969-1974 Presidente del Brasile. Incaricato dal congresso, ma installò un governo militare, soppresse la stampa e l'opposizione [41].
Hugo Banzer Bolivia 1971-1978 Presidente della Bolivia. Prese il potere con un colpo di stato. soppresse l'opposizione, chiuse le università, arrestò 3000 avversari e ne uccise 200.
Juan María Bordaberry Uruguay 1972-1976 Presidente dell' Uruguay 1972-1976. Eletto, installò un governo militare, sciolse il congresso, sospese le libertà civili e bandì i sindacati.
Augusto Pinochet Cile 1973-1990 Capo della Giunta militare 1973-1974; Capo Supremo della Nazione nel 1974; Presidente del Cile 1974-1990. Prese il potere con un colpo di stato. Soppresse ed esiliò l'opposizione; vi furono più di 3000 scomparsi e 28.000 torturati.
Jorge Rafael Videla Argentina 1976-1981 Presidente dell'Argentina. Prese il potere con un colpo di stato senza venire mai eletto; uccise tra 10 e 30 mila oppositori.
Dési Bouterse Suriname 1980-1988 Capo del Consiglio Militare Nazionale 1980-1988. Prese il potere con un colpo di stato senza venire mai eletto. Governò male, e la sua atrocità più famosa è il Decembermoorden.
Luis García Meza Tejada Bolivia 1980-1981 Presidente della Bolivia. Prese il potere nel "Golpe della Cocaina" con l'aiuto del criminale di guerra nazista Klaus Barbie; nella sua feroce repressione uccise più di 1000 avversari.
Gregorio Conrado Álvarez Uruguay 1981-1985 Presidente dell'Uruguay. Ignorò la constituzione; commise numerosi atti contro i diritti umani [42].
Leopoldo Galtieri Argentina 1981-1982 Presidente dell'Argentina 1981-1982. Prese il potere con la forza [43] [44]. Deposto dopo la fallita invasione delle Isole Falkland nel 1982.
Alberto Fujimori Perù 1990-2000 Presidente del Peru. Sciolse il Congresso illegalmente nel 1992 e vinse elezioni truccate nel 1995 e 2000 (Il suo ultimo mandato, durato 5 mesi, era illegale). Molti abusi di diritti umani furono commessi sotto il suo governo.

[modifica] Caraibi

Nome Stato Anni
al potere
Note
Jean-Jacques Dessalines Haiti 1804-1806 Governatore-Generale di Haiti 1804; Imperatore di Haiti (Col nome di Giacomo I) 1804-1806. Governò in modo autocratico.
Henry Christophe Haiti (nord) 1806-1820 Capo temporaneo del Governo Haitiano 1806-1807; Presidente di Haiti 1807-1811; Re di Haiti (come Henry I) 1811-1820. Governò in modo autocratico.
Pedro Santana Repubblica Dominicana 1844-1848 1853-1856 1858-1861 Mai eletto, soppresse l'opposizione. È ampiamente considerato un dittatore.
Buenaventura Báez Repubblica Dominicana 1849-1878 (a intermittenza) Presidente della Repubblica Dominicana per cinque volte. Prese il potere con colpi di stato, senza mai venire eletto.
Ulises Heureaux Repubblica Dominicana 1882-1899 (intermittent) Presidente della Repubblica Dominicana per tre volte, mai eletto; comunemente descritto come dittatore [45] [46] [47].
Gerardo Machado Cuba 1925-1933 Presidente di Cuba. Seguace di Benito Mussolini, viene diffusamente descritto come dittatore [48] [49].
Rafael Trujillo Repubblica Dominicana 1930-1961 Presidente della Repubblica Dominicana 1930-1938, 1942-1952; governatore de facto 1930-1961. Prese il potere con un colpo di stato. Impose il culto della personalità, rinominò la capitale in Ciudad Trujillo; promosse il razzismo contro gli Haitiani e ordinò il massacro di 20,000 neri.
Paul Magloire Haiti 1950-1956 Presidente di Haiti. Prese il potere con un colpo di stato, mai eletto.
Fulgencio Batista Cuba 1952-1959 Presidente di Cuba 1940-1944; 1952-1959. Prese il potere la seconda volta con un colpo di stato; soppresse l'opposizione con violenza, usò la tortura e le punizioni collettive.
François Duvalier Haiti 1957-1971 Presidente di Haiti. Eletto nel 1957, ma bandì l'oopsizione; si dichiarò Presidente a vita nel 1964; fortemente repressivo.
Fidel Castro Cuba 1959 a oggi Primo Ministro di Cuba 1959-1976; Presidente del Consiglio di Stato e del Consiglio dei Ministri dal 1976. Prese il potere con la Rivoluzione cubana. Castro venne eletto Presidente dopo il 1976, ma con il solo partito Comunista. Ha, fino ad un certo punto, un culto della personalità. Ampiamente descritto come dittatore [50] [51] [52] [53].
Jean-Claude Duvalier Haiti 1971-1986 Presidente di Haiti. Ereditò la presidenza dal padre all'età di 19 anni. Non è mai stato eletto.
Eric Gairy Grenada 1974-1979 Primo Ministro di Grenada 1967-1979. Diffusamente descritto come un dittatore [54] [55] [56].
Raoul Cédras Haiti 1991-1994 Governante de facto. Prese il potere con un colpo di stato [57].

[modifica] Asia

[modifica] Asia Occidentale

Nome Stato Anni
al potere
Note
Abdul Karim Qassem Iraq 1958-1963 Prese il potere con un colpo di stato; visto da alcuni come un governante benevolo [58].
Abdul Salam Arif Iraq 1963-1966 Prese il potere con un colpo di stato; governo militare.
Ahmed Hassan al-Bakr Iraq 1968-1979 Prese potere con un colpo di stato; mai eletto.
Hafez al-Assad Siria 1970-2000 Prese il potere in un colpo di stato. Totalitario. Culto della personalità. Ordinò il massacro di Hara con un numero di persone massacrate tra 20.000 e 40.000 [59].
Ruhollah Khomeini Iran 1979-1989 Condiderato dittatore in occidente [60] [61]. Nessuna autorità legale ufficiale dovuta alla Sharia, ma forte influenza per il culto della personalità.
Saddam Hussein Iraq 1979-2003 Spinse Ahmed Hassan al-Bakr a rassegnare le dimissioni nel 1979 e diventò presidente formale. Repressivo. Culto della personalità. Mai eletto regolarmente, solo 2 plebisciti del 1995 e 2002 lo confermarono presidente con il 100% dei voti. Questi due voti non sono stati considerati democratici da nessun osservatore esterno anche se (curiosamente per un paese arabo) le donne furono ammesse al voto.
Bashar al-Assad Siria 2000-oggi Non permise all'opposizione di partecipare alle elezioni susseguenti alla morte di suo padre. Spesso descritto come dittatore [62] [63] [64].

[modifica] Asia Centrale

Nome Stato Anni
al potere
Note
Ayub Khan Pakistan 1958-1969 Prese il potere in un colpo di Stato. Le susseguenti elezioni vennero considerate non del tutto libere. [65] [66].
Yahya Khan Pakistan 1969-1971 Governo militare, con potere preso da colpo di stato [67],[68] [69].
Maumoon Abdul Gayoom Maldive dal 1978 autocrate, spesso considerato dittatore. Vietate opposizione e libertà di espressione.
Muhammad Zia-ul-Haq Pakistan 1978-1988 Governò dopo un colpo di stato. Disse che il suo governo era leggittimato perché islamico [70].
Hossain Mohammad Ershad Bangladesh 1982-1990 Prese il potere in un colpo di stato. Dichiarò la legge marziale. Mai eletto.
Askar Akayev Kirghizistan 1990-2005 Sempre più autoritario. Spesso descritto come dittatore [71] [72] [73].
Islam Karimov Uzbekistan dal 1991 Descritto come autoritario[74]. Incrementò la centralizzazione del potere [75]. Elezioni essenzialmente non contestate e non monitorate. Opposizione repressa.
Saparmurat Niyazov Turkmenistan dal 1991 Dichiarato presidente a vita nel 1999. Culto della personalità. Il suo libro Ruhnama è trattato con quasi reverenza [76][77].
Pervez Musharraf Pakistan dal 1999 Prese il potere in con un colpo di stato militare, chiamandolo una necessità durante lo stato di emergenza. Un alleato di George W. Bush nella guerra al terrore, egli è spesso chiamato "Presidente" dai diplomatici USA in segno di cortesia. I partiti di opposizione dicono che il governo nella sua custodia avrà un futuro deteriorato. [78] [79].
Ilham Aliyev Azerbaijan dal 2003 Elezioni non corrette. Opposizione soppressa [80].

[modifica] Asia Orientale

Nome Stato Anni
al potere
Note
Yuan Shikai Repubblica di Cina 1912-1916 Presidente della Repubblica Cinese 1912-1915, proclamatosi imperatore della Cina nel 1916. Ignorò la Costituzione; dissolse l'Assemblea Nazionale della Repubblica Cinese; fece assassinare Song Jiaoren Ignorò la Costituzione; sciolse l'Assemblea Nazionale; assassinò Song Jiaoren; sciolse il Kuomintang.
Horloogiyn Choybalsan Mongolia 1936-1952 Non eletto; eliminò gli oppositori; culto della personalità.
Kim Il-sung Corea del Nord 1948-1994 Nominato primo ministro nel 1948; eliminò i rivali nel Partito dei Lavoratori Coreano per consolidare il potere nel 1956 [81]; introdusse la Juche, ideologia che chiede l'assoluta lealtà a lui e al partito; creò il più grande culto della personalità nellla storia. Dichiarato "Presidente Eterno" dopo la sua morte (in ogni modo non ci furono mai elezioni sotto di lui).
Mao Zedong Repubblica Popolare Cinese 1949-1976 Capo della RPC (1949-59), Capo del Partito Comunista Cinese (1945 - 1976), Capo della Commissione Centrale (1936-76). Immenso culto della personalità; alcuni riferirono eliminò i membri del governo e represse l'opposizione. Dichiarò la Rivoluzione Culturale nel 1966; fece imprigionare il capo di stato Liu Shaoqi. Secondo alcuni 10 milioni di cinesi vennero ammazzati o giustiziati per le sue politiche e repressioni.
Ngô Ðình Diệm Vietnam del Sud 1955-1963 Non eletto; autocratico; oppresse i buddhisti [82].
Park Chung Hee Repubblica di Corea 1961-1979 Prese il potere nel colpo di stato del 1961. Nonostante inizialmente fu acclamato dalla maggior parte della popolazione, egli sospese la Costituzione nel 1971 e introdusse una nuova Costituzione che incrementò grandemente il suo potere.
Ne Win Birmania 1962-1988 Prese il potere in un colpo di stato; istituì un'estrema repressione [83] [84].
Ferdinand Marcos Filippine 1965-1986 Considerato un dittatore in [85] [86].
Suharto Indonesia 1967-1998 Il suo Nuovo Ordine imprigionò i comunisti e i sospetti comunisti; oppresse gli abitanti cinesi; fece esistere partiti subordinato. Descritto come dittatore in molti siti [87] [88] [89].
Lon Nol Cambogia 1972-1975 Prese potere con un colpo di stato; non eletto.
Pol Pot Kampuchea Democratica (Cambogia) 1975-1979 Istituì la dittatura dei Khmer Rossi; responsabile della morte di almeno un milione di cambogiani durante il suo governo; mai eletto: ci furono forse elezioni di membri di governo tra quelli scelti dai Khmer Rossi nel marzo 1976.
Chun Doo Hwan Corea del Sud 1980-1988 Prese il potere con un colpo di Stato; dichiarò la legge marziale; si rese responsabile del massacro di Gwanju
Khamtai Siphandon Laos 1992-oggi Non eletto; stato a partito unico [90].
Than Shwe Birmania 1992-oggi Non eletto; perseguitò le minoranze constringendo 250.000 persone ad andare via; stampa non libera [91].
Kim Jong-il Corea del Nord 1994-oggi Proclamato Segretario Generale del Partito dei Lavoratori Coreani e Capo della Commissione di Difesa Nazionale (la più alta carica dello stato) dopo la morte di suo padre. Continuò l'ideologia Juche del padre.

[modifica] Europa

Nome Stato Anni
al potere
Note
Napoleone Bonaparte Francia 1799-1814 Primo Console, 1799-1804. Imperatore Francese 1804-1814. Si dichiarò "Primo console a Vita" nel 1802 e Imperatore nel 1804.
Józef Grzegorz Chlopicki Polonia 1830
1830-1831
Ebbe il titolo ufficiale di dittatore.
Charles Louis Napoléon Bonaparte Francia (1848-1851)
1851-1870
Presidente di Francia dal 1848 al 1852. Nel 1851 lanciò un colpo di stato contro la legislatura, diventando regnante assoluto. dal 1852 al 1870 si autoproclamò imperatore dei francesi col nome di Napoleone III. in seguito durante il suo regno le libertà costituzionali vennero gradualmente ripristinate. Nel 1870 venne catturato durante la Guerra Franco-Prussiana e deposto in sua assenza dalla Terza Repubblica francese.
Marian Langiewicz
Ludwik Adam Mieroslawski
Romuald Traugutt
Polonia 1863
(Traugutt 1863-1864)
Ressero il titolo ufficiale di dittatore.
Benito Mussolini Italia 1922-1943 Primo Ministro d'Italia 1922-1943. "Introdusse una rigida censura e alterò il sistema elettorale così che nel 1925–1926 fu in grado di assumere poteri dittatoriali e scogliere tutti gli altri partiti politici." [92][93].
Miguel Primo de Rivera Spagna 1923-1930 Primo Ministro di Spagna. prese il potere con un colpo di stato, sospese la costituzione, istituì la legge marziale, impose una rigida censura e mise al bando tutti i partiti politici. Ampiamente descritto come dittatore [94] [95] [96].
Josif Stalin URSS 1924-1953 Segretario Generale del Partito Comunista dell'Unione Sovietica 1922-1953. Premier dell'unione Sovietica 1941-1953. Mai eletto. Culto della Personalità. Fortemente repressivo. responsabile della morte di milioni di cittadini sovietici [97] [98] [99].
Ahmet Bej Zogu Albania 1925-1939 Originariamente eletto Primo Ministro di Albania 1922-1924 e 1925; Presidente di Albania 1925-1928. Si auto-incoronò Re degli albanesi (col nome di Zog I) 1928-1939. Descritto come dittatore[100] [101] [102].
Józef Pilsudski Polonia (1918-1922)
1926-1935
Capo di stato polacco 1918-1922, riprese il potere nel 1926 con un colpo di stato. Primo Ministro di Polonia 1926-1928 e 1930. Comandante in capo dell'esercito 1926-1935. Diede il via al governo autoritario della Sanacja. Spesso descritto come "benevolo dittatore".
Antanas Smetona Lituania 1926-1940 Presidente di Lituania. Prese il potere nel 1925 con un colpo di stato militare [103]. Governo autoritrio. La sua descrizione come dittatore è comune [104] ma non universale.
Alessandro I Jugoslavia 1929-1934 Re di Jugoslavia 1921-1934. Instaurò una "dittatura reale" con un colpo di stato nel 1929.
António de Oliveira Salazar Portogallo 1932-1968 Primo Ministro del Portogallo. Fondò una dittatura autoritaria, anti-democratica, anti-parlametnare e clericalista.
Engelbert Dollfuss Austria 1933-1934 Cancelliere d'Austria 1932-1934. Sospese indefinitamente il parlamento nel marzo 1933, governando in seguito per decreto. Il suo governo viene talvolta paragonato a quello di Mussolini o di Franco [105].
Adolf Hitler Germania 1933-1945 Cancelliere di Germania 1933-1945; Führer (Capo) 1934-1945. Nel 1933 l'Atto di abilitazione sospese gran parte della costituzione e permise a Hitler di governare per decreto.
Konstantin Päts Estonia 1933-1940 Senatore dello Stato 1933-1937; Protettore dello Stato 1937-1938; Presidente dell'Estonia 1938-1940. Impose un governo autoritario con un colpo di stato. Concesse (e vinse) le elezioni nel 1938.
Kurt Schuschnigg Austria 1934-1938 Cancelliere d'Austria. mantenne il governo oppressivo del suo predecessore Dollfuss.
Kārlis Ulmanis Lettonia 1934-1940 Primo Ministro di Lettonia 1934-1940. Presidente di Lettonia 1936-1940. Pree il potere con un colpo di stato e disciolse il parlamento. Generalmente visto come un "dittatore benevolo" [106] [107] [108].
Ioannis Metaxas Grecia 1936-1941 Primo Ministro della Grecia. Mai eletto, bandì i partiti politici, arrestò gli oppositore, rese illegali i sindacati, censurò i media. [109], [110] [111].
Francisco Franco Spagna 1936-1975 Primo Ministro della Spagna 1938-1975 e Capo dello Stato 1939-1975 (nella Zona Nazionalista, unì entrambi solo nel 1939). Eliminò l'opposizione; spesso indicato come dittatore[112] [113][114] [115].
Carlo II Romania 1938-1940 Re di Romania 1930-1940. Stabilì una "dittatura reale" nel 1938, bandendo i partiti politici.
Jozef Tiso Slovacchia 1939-1945 Presidente della Slovacchia. Guidò uno stato monopartitico, autoritario e fascista. Diffusamente descritto come un dittatore [116] [117] [118].
Ion Antonescu Romania 1940-1944 Primo Ministro di Romania. Due giorni dopo la sua nomina costrinse re Carlo II (si veda sopra) ad abdicare in favore del figlio, Mihai. Si nominò Conducător (Capo), assunse poteri dittatoriali e relegò la monarchia ad un ruolo decorativo.
Philippe Pétain Francia di Vichy 1940-1944 Primo Ministro di Francia 1940-1942. Capo di stato 1940-1944. L'Assemblée Nationale della Francia di Vichy sospese la Terza Repubblica e garantì a Pétain poteri dittatoriali, anche se in ultima analisi doveva rispondere alla gerarchia nazista.
Ante Pavelić Croazia 1941-1945 Poglavnik ("Capo") della Croazia. Non eletto. Ordino il massacro dei serbi. Diffusamente descritto come dittatore [119] [120] [121].
Ferenc Szálasi
(Szálasi Ferenc)
Ungheria 1944-1945 Capo delpartito fascista delle Croci Frecciate, Szálasi venne insediato come governante fascista dai nazisti, a seguito del rovesciamento del reggente Miklós Horthy.
Josip Broz Tito Jugoslavia 1944-1980 Segretario generale del Partito Comunista Jugoslavo 1937-1963. Primo Ministro della Jugoslavia 1945-1953. Premier della Jugoslavia 1953-1963. Presidente della Jugoslavia 1953-1980. Presidente del Presidio della Lega dei Comunisti 1963-1980. Si autoproclamò Presidente a vita nel 1963.
Nicolae Ceauşescu Romania 1965-1989 Segretario Generale del partito Comunista Rumeno, 1965-1989. Presidente della Romania, 1974-1989. Capo di uno stato comunista monopartito. Esteso culto della personalità sviluppato durante gli anni 1970.
George Papadopoulos Grecia 1967-1973 Primo Ministro di Grecia 1967-1973. Reggente 1972-1973; Presidente di Grecia 1973. Prese il potere con un colpo di stato, guidò un regime militare. Diffusamente considerato un dittatore[122] [123] [124].
Enver Hoxha Albania 1944 - 1985 Primo Segretario del Partito Albanese dei Lavoratori. Abolì le libertà di parola, di stampa, di religione. Non ammise mai libere elezioni.
Alexander Lukashenko Bielorussia 1994-oggi Presidente della Bielorussia. Ottenne nel 1996 degli emendamenti costituzionali che gli permisero di estendere il suo mandato e nominare un nuovo parlamento. Ha messo al bando la critica su sé stesso e sui membri del gabinetto.

[modifica] Oceania

Nome Stato Anni
al potere
Note
Sitiveni Rabuka Figi 1987 - oggi[?] ha ottentuto il potere per due volte grazie ad un colpo di stato. Permise elezioni nel 1993.
Frank Bainimarama
George Speight
Figi 2000 Presero il potere con colpi di stato nel 2000.

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