Hatha Yoga
Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Con Hatha Yoga si intende una serie di esercizi di origini antichissime delle scuole iniziatiche dell'India e del Tibet.
Presuppongono una speciale fisiologia che sovraimprime al corpo fisico un corpo immaginario, diviso in chakra, centri psicofisici che servono a guidare il processo meditativo. Tali centri sono sei: sulla sommità della testa, tra i due occhi, nella gola, all'altezza del cuore, dell'ombelico e dei genitali. Essi sono immaginati come fiori di loto su ciascuno dei quali sono scritte sillabe mistiche di vario colore. Su queste sillabe e sul loro significato si deve concentrarsi durante la meditazione, dopo tuttavia aver perduto coscienza dela propria persona individuale ed essersi identificato con determinati piani spirituali espressi simbolicamente con il nome e la figura tradizionale de speciali deità del mahāyāna.
Piani spirituali e non divinità, poiché nelle scuole buddhistiche non esistono dèi come realtà oggettive; cioè, le divinità dell'olimpo mahayanico hanno soltanto valore di simbolo, come effimere colorazioni della coscienza cosmica nel suo ininterrotto processo di evoluzione e d'involuzione, eternamente in atto e riflesse in ogni creatura viva, in ogni respiro.
Dominare il respiro significa quindi avere governo sull'energia cosmica, e siccome questa è l'Intelligenza suprema in atto, significa pure conoscere le vie per cui si può rifluire dal decadimento nel tempo e nello spazo al mondo eterno degli archetipi.
Lo Hatayoga insegna appunto a dominare questa energia cosmica in noi presente ed attiva come respiro, e quindi conseguire un sicuro controllo della cosa più instabile e mobile che si possa immaginare, ossia la nostra mente sempre irrequieta, sempre pronta a distrarsi e divagare. In tal maniera lo yoga, influendo insieme sulla vita psichica e su quella fisica dell'individuo, che del resto pensa strettamente congiunte, si propone di compiere una revulsione immediata dal piano dell'esperienza quotidiana, umana e terrena e di attuare con grande prontezza il possesso della più alta beatitudine. Ecco perché lo Hatayoga è anche chiamato "la via celere".
Chi ne sege le regole non è più un uomo comune ma diventa un Siddha, cioè un uomo perfetto. Uno dei segni ch'egli è un uomo perfetto è appunto lo straordinario dominio sugli elementi, quale si mostra con la pratica del tummò, in virtù della quale l'asceta prova di poter cambiare per suo volere le condizioni stesse della vita.
Indice |
[modifica] Le principali pratiche
Questa breve descrizione della fisiologia indiana è utile per comprendere il significato delle principali tecniche "esteriori" dello Yoga:
- Asana (posture)
- pranayama (tecniche di respirazione)
- meditazione
[modifica] Asana
Le Asana sono posture del corpo con le quali il praticante purifica e rafforza i canali energetici, spingendo il prana a scorrervi all'interno. Ogni postura fa confluire maggiore prana verso specifiche parti del corpo, irradiando le relative nadi ed i chakra interessati. Le posture, quindi, non sono soltanto complessi esercizi ginnici, bensì strumenti per incanalare l'energia nelle diverse parti del corpo.
[modifica] Pranayama
Il Pranayama è un insieme di tecniche di respirazione che consente l'accumulo e l'utilizzo del prana. Attraverso il controllo del respiro il praticante è in grado di purificare il corpo e la mente.
[modifica] Collegamenti esterni
|
|||||||||
Portale Religioni • Portale Neopaganesimo • Portale Ebraismo • Portale Chiesa Cattolica • Progetto Religioni • Punto d'Incontro • Indice delle voci sulla religione |