Giovanni Pesce
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Giovanni Pesce (Visone, 22 febbraio 1918) è stato un comandante partigiano italiano.
Da bambino emigrò con la famiglia nella regione mineraria delle Cévennes, in Francia. Nel 1935 aderì al Partito Comunista d'Italia e dopo aver ascoltato un discorso di Dolores Ibarruri decise di partire volontario per combattere nella guerra civile di Spagna arruolandosi nella Brigata Garibaldi. Dopo aver combattutto diverse battaglie ed essere stato ferito tre volte, rientrò in Italia ma fu subito arrestato e incarcerato sull'isola di Ventotene. Liberato nell'agosto del 1943, si unì alle prime formazioni partigiane e fu tra i fondatori del GAP di Torino; nel maggio 1944 si spostò a Milano dove riorganizzò la formazione locale, il 3° GAP "Rubini", prendendone il comando col nome di battaglia di "Visone".
Dopo la seconda guerra mondiale è stato consigliere comunale a Milano nelle file del Partito Comunista Italiano, dal 1951 al 1964, e consigliere nazionale dell'ANPI fin dalla fondazione. Nel 1991 entrò nel Partito della Rifondazione Comunista.
Per le sue attività nella Resistenza italiana è stato insignito della medaglia d'oro al valor militare.
Giovanni Pesce narrò le sue esperienze nei libri "Soldati senza uniforme" (1950), Un garibaldino in Spagna (1955) e Senza tregua. La guerra dei GAP (1967).