Enûma Elish
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L'Enuma Elish è un poema babilonese che tratta del mito della creazione e delle imprese del dio Marduk.
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[modifica] L'origine
Il poema risale probabilmente al XIII secolo o al XII secolo AC, al tempo della I dinastia di Babilonia; ci é giunto in versioni assire del VII secolo AC trovate ad Assur e a Ninive.
[modifica] La struttura
È scritto in accadico su sette tavolette d'argilla, ciascuna composta di circa 150 linee. Enuma Elish significa quando in alto ed é così che inizia il poema. Era probabilmente destinato ad essere cantato nelle feste in onore degli dei.
[modifica] La narrazione
Apsu e Tiamat, dei rispettivamente delle acque dolci e delle acque salate, le mescolarono dando origine a nuovi dei che, a loro volta, ne generarono altri. Questi giovani disturbavano il sonno di Apsu che decise di distruggerli, contro il parere di Tiamat, ma venne invece ucciso da uno di loro, Ea (presso i Sumeri era conosciuto come Enki).
Tiamat, irata per il destino del suo sposo, mosse guerra agli altri dei, alleandosi con il mostro Kingu e con altre divinità; soltanto Marduk, figlio di Ea, osò affrontarla, chiedendo in cambio di diventare re di tutti gli dei, e la uccise con una freccia. Poi ne tagliò in due il corpo: una parte diede origine al cielo e l'altra alla terra. Con il sangue di Kingu formò gli uomini perché servissero gli dei.
[modifica] Collegamenti esterni
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