Lingua accadica
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| Lingua accadica (lišānum akkadītum) † | |
|---|---|
| Regioni:Parlato in: | Mesopotamia |
| Periodo: | terzo millennio a.C.-100 d.C |
| Classifica: | non in top 100 |
| Filogenesi: |
Afroasiatico |
| Statuto ufficiale | |
| Codici di classificazione | |
| ISO 639-2 | akk |
| Lingua - Elenco delle lingue - Linguistica | |
L'accadico (lišānum akkadītum) era una lingua semitica (parte della più estesa famiglia delle lingue afro-asiatiche) parlata nell'antica Mesopotamia, in particolare dagli Assiri e dai Babilonesi. Utilizzava la scrittura cuneiforme derivato in'ultima analisi dall'antico sumero, una lingua non-semitica non imparentata. Il nome della lingua deriva dalla città di Akkad, un grande centro della civiltà mesopotamica.
Indice |
[modifica] Dialetti
L'Accadico è diviso in dialetti basati sulla geografia e sul periodo storico:
- Accadico arcaico- 2500 – 1950 A.C.
- Babilonese antico/Assiro antico- 1950 – 1530 A.C.
- Babilonese medio/Assiro medio- 1530 – 1000 A.C.
- Neo-Babilonese/Neo-Assiro - 1000 – 600 A.C.
- Babilonese tardo - 600 A.C. – 100 D.C.
[modifica] Cuneiforme
Gli scribi accadici scrivevano la lingua utilizzando la scrittura cuneiforme, un sistema di scrittura ideato precedentemente dai Sumeri utilizzando segni a forma di cuneo premuti su argilla umida che in Accadico potevano essere o logogrammi sumerici (p.e. caratteri su base pittografica come in cinese, sillabe sumere, sillabe accadiche e complementi fonetici). Il cuneiforme era per molti versi inadatto per l'accadico: tra le sue pecche vi era la sua incapacità di rappresentare fonemi importanti per le lingue semitiche, tra cui il colpo di glottide, i suoni faringali e le consonanti enfatiche. Inoltre il cuneiforme era un sistema di scrittura sillabico - ossia una consonante più una vocale compresa una singola unità di scrittura - frequentemente inappropriata per una lingua semitica fatta di radici trilittere (p.e. tre consonanti meno qualsiasi vocale). Il più arcaico cuneiforme sumerico distingueva anche tra le vocali i e e; questa distinzione, tuttavia, non era originariamente presente in accadico e fu adottata dagli scribi per compensare la mancanza (o omissione) delle faringali semitiche originarie.
[modifica] Grammatica accadica
L'accadico è una lingua flessiva che possiede due generi grammaticali (maschile e femminile) e coniugazioni verbali, tre declinazioni per i nomi e gli aggettivi (nominativo, accusativo e genitivo), tre numeri (singolare, duale e plurale) e uniche coniugazioni verbali per ogni pronome di prima, seconda e terza persona.
I nomi accadici sono declinati secondo ceaso, genere e numero. Ci sono tre generi: maschile, femminile e neutro. Soltanto pochi di questi hanno un genere comune. Ci sono anche tre casi (nominativo, accusativo e genitivo) e tre numeri (singolare, duale e plurale). Gli aggettivi vengono declinati esattamente come i nomi.
I verbi accadici hanno 13 diverse radici, dei quali solo le seguenti otto vengono utilizzate comunemente:
- Qal: la radice usata per le desinenze transitive e intransitive.
- Paal: significa intensità, la consonante media è doppia
- Shafal: causativo, formato dal prefisso [š]
- Nifal: passivo, formato dal prefisso [n]
- Ifteal: riflessivo, derivato dal Qal
- Iftaal: sia attivo che passivo, derivate entrambe da Paal
- Ishtafal: riflessivo del causativo, derivato da Shafal
- Ittafal: significato passivo, derivato da Nifal
Le rimanenti radici sono tutte derivate dalle prime otto e sono molto simili nel significato. I verbi accadici di solito mostrano la radice triconsonantica, anche se esistono alcune radici con due o quattro consonanti. Vengono chiamate radicali. Ci sono tre tempi, il presente, il preterito e il permansivo. Il presente indica un'azione incompleta e il preterito indica un'azione completa, mentre il permansivo esprime uno stato o una condizione di solito impiega una particella.
L'accadico, a differenza dell'arabo ha principalmente diversi plurali regolari (per esempio nessun plurale fratto), anche se alcune parole maschili prendono i plurali al femminile. In questo caso è simile all'ebraico.
[modifica] Ordine delle parole
L'ordine della frase accadica era soggetto + oggetto + verbo (SOV), che esula dalla maggior parte delle lingue semitiche come l'arabo e l'ebraico, che hanno tipicamente un'ordine delle parole verbo + soggetto + oggetto (VSO) (le lingue semitiche meridionali parlate in Etiopia non sono considerate). È stato ipotizzato che quest'ordine delle parole è stato il risultato di un'influenza del sumero, che era infatti SOV. Vi sono testimonianze per cui i parlanti nativi di entrambe le lingue fossero in profondi contatti linguistici, avendo dato origine ad una singola società che sarebbe durata 500 anni, tanto che sarebbe sorto un intero gruppo linguistico. Ulteriore prova di un ordine dei costituenti originario SOV o VSO può essere riscontrato nel fatto che i pronomi oggetto diretto e indiretto sono aggiunti come suffisso al verbo. L'ordine delle parole sembra essersi spostato dal SVO/VSO del tardo I millennio AC fino al I millennio DC, possibilmente sotto l'influsso dell'aramaico.
[modifica] Letteratura accadica
Tra le opere scritte in cuneiforme akkadico vi sono l'Epopea di Gilgamesh e l'Epica di Atrahasis.
[modifica] Bibliografia
Mercer, Samuel A B (1961). Introductory Assyrian Grammar. New York: F Ungar. ISBN 0-486-42815-X.
[modifica] Collegamenti esterni
