Dottor Destino
Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Dottor Destino | |
Il Dottor Destino disegnato da Jim Lee e Scott Williams |
|
Vero nome: | Victor von Doom |
Nome originale: | Doctor Doom |
Creatore/i: | Stan Lee e Jack Kirby |
Editore: | Marvel Comics |
Prima apparizione: | Fantastic Four n. 5 (luglio 1962) |
Prima apparizione italiana: | ProvoLinus (supplemento a Linus del 23 febbraio 1967) |
Stato attuale: | attivo. |
Abilità: | è un genio in campo scientifico e nelle arti magiche. L'armatura che gli ricopre tutto il corpo è dotata di numerosi gadget che lo potenziano fisicamente. |
Alleanze: | in passato con Namor. Si è servito in seguito di molti supercriminali, ma non si può parlare di vere alleanze. |
Marvel Comics | |
Progetto Fumetti • Progetto Cinema | |
Si invita a seguire lo schema del Progetto Fumetti |
Dottor Destino (Doctor Doom), il cui vero nome è Victor von Doom, è un personaggio dei fumetti creato da Stan Lee e Jack Kirby nel 1962, pubblicato dalla Marvel Comics.
Signore e monarca dell'immaginario paese di Latveria, nell'Europa centrale, è un supercriminale tra i più potenti e pericolosi, nonché il principale nemico dei Fantastici Quattro.
Indice |
[modifica] Biografia del personaggio
Figlio di zingari, alla morte dei genitori scopre che la madre era una strega ed approfitta delle sue conoscenze occulte e della sua mente scientifica per giungere negli Stati Uniti dove conosce Reed Richards, il futuro Mister Fantastic dei Fantastici Quattro. Successivamente Destino è vittima di un incidente avvenuto durante uno dei suoi primi esperimenti nell'unire scienza e occulto per comunicare con l'anima della madre, questo gli costerà un volto completamente sfigurato; espulso dall'università vaga seguendo la sua sete di conoscenza fino in Tibet. Soccorso da alcuni monaci, egli diventa uno di loro fino a che, dopo aver appreso tutti i segreti della setta, viene chiamato da loro Maestro; a questo punto Destino si fa aiutare da loro a forgiare un'armatura ed una maschera che vennero applicati sul suo corpo ancora roventi intanto che Destino pronuncia un discorso che forgerà la sua psicologia negli anni a venire: "Il dolore è per gli esseri inferiori! Cosa può significare il dolore per Victor von Doom? Mai sguardo mortale si poserà sul mio orribile volto! Da questo momento in poi non c'è più nessun Victor von Doom! Egli è scomparso assieme al suo volto..ma al suo posto ci sarà un altro..più saggio, più forte! Più brillante e potente che mai! Da questo momento io sarò il Dottor Destino". Cova un odio insanabile per Reed Richards, che ritiene responsabile del suo dramma (e in parte lo è avendo scoperto i dati dell'esperimento fa presente a Destino che alcuni calcoli sono sbagliati ma lo zingaro, nel suo orgoglio e nella paura di esser scoperto dà il via la sera stessa all'esperimento senza ricontrollare i dati), sin dai primissimi numeri della testata diviene la nemesi del celebre quartetto di supereroi. In seguito, pur costruendo armi tecnologicamente avanzate e modificando la sua armatura, verrà sempre sconfitto. Il suo fine ultimo è anche quello di riportare in vita la madre. Alleato con una schiera sempre più numerosa di supercriminali, è uno dei nemici più temibili.
Nonostante infatti appartenga alla categoria dei villain, ossia dei cattivi che gli eroi di turno si vedono costretti ad affrontare, il Dottor Destino si inserisce in un quadro molto particolare, grazie alla sua poliedricità eclettica e complessa psicologia. Nel famoso Trionfo e Tormento, Destino rivela quali siano i veri motivi dei suoi studi in campo di magia (nera), ovvero salvare l'anima della madre dai gironi infernali. Come ovvio riesce abilmente nell'intento, ma la parte sorprendente della storia e che a lungo influenzerà il Dr Destino è la sua totale incapcità di cheidere aiuto: per coinvolgere il Dr. Strange deve sottoporsi ad una lunga prova e in finale per salvare l'anima della madre, senza appunto chiedere aiuto a nessuno, sacrifica l'amore della madre per sé stesso, costringendola a rinnegare il malvagio figlio e in virtù di questo ottenere la beatificazione e quindi la salvezza dagli inferi. Destino appare quindi un personaggio scaltro e intelligente, per di più maestro nell'arte della politica quanto della magia. È però incapace di vivere le proprie emozioni tanto da apparire unicamente malvagio mentre sembra davvero che il benessere del proprio popolo sia il suo maggiore interesse.
Grande scienziato, ha creato un'armatura ipertecnologica che gli conferisce grandi poteri, ed ha dotato la sua piccola nazione di armamenti ultra sofisticati. Terribile e spietato, ma con un suo senso dell'onore molto forte, si è sempre battuto per dominare il mondo illudendosi così di poter creare una situazione di benessere globale per tutti gli abitanti del pianeta. Nello stato da lui governato, infatti, non vi sono problemi di disoccupazione, di sanità e di istruzione, ma viene governato col pugno di ferro; spietato verso chi lo tradisce, ma anche capace di slanci di enorme generosità, come quando adottò l'orfano di una donna che aveva perso la vita colpita a morte da un colpo diretto a lui durante un attentato, questo ragazzino è Kristoff e dopo essere stato educato entrerà a far parte di un grande progetto di Destino per non lasciare il suo stato a sé stesso casomai dovesse succedergli qualcosa, infatti dà istruzione ai suoi cloni robot di traferire nel ragazzo la sua mentalità casomai dovesse succedergli qualcosa per ridare a Latvera il suo sovrano. Si è sempre battuto, almeno a sua detta, per il benessere del suo popolo, che infatti, quando è stato talvolta spodestato, si è sollevato a suo favore.
[modifica] Psicologia del personaggio
Il Dottor Destino ben presto si sarebbe rivelato essere non solo il più temibile nemico del favoloso quartetto, ma uno dei più affascinanti villain mai esistiti nel mondo dei fumetti.
Quella del Dottor Destino è una figura impressionante sotto molteplici aspetti. Il nome è emblematico per il personaggio: il termine Doom in inglese significa destino ma anche distruzione, rovina e condanna, richiama l’idea di un fato sinistro e oscuro che mortifica gli esseri umani. Destino è proprio questo: artefice della propria rovina ma anche vittima furiosa e ribelle di un destino al quale non vuole sottostare.
Anche il costume di Von Doom è impressionate: la maschera, che cela il suo volto deturpato, riproduce vagamente le fattezze di un teschio rivelando un accostamento iconografico al destino finale dell'uomo ovvero la morte. Il fatto poi che Destino indossi permanentemente una corazza, si addice in modo particolare al suo carattere solitario e schivo, quasi che tale armatura sia un mezzo per isolarsi da una realtà a lui incomprensibile e ritenuta immancabilmente inferiore.
Ma a prescindere dall'iconografia che lo accompagna, la vita del Dottor Destino è entrata a far parte dell'iconografia del mondo dei fumetti.
Nato in una modesta tribù nomade d'origine balcanica, Victor Von Doom sperimenta già da bambino le asprezze della vita a causa delle continue persecuzioni che la sua gente è costretta a subire da Zorba, barone di Latveria. È proprio per colpa del barone che il padre di Victor, mite guaritore della carovana, viene ucciso, per non essere stato in grado di curare la moglie del nobile, questo indurisce ancora di più l'animo del ragazzo che viene a conoscenza di come la madre è morta: dopo aver stipulato un patto con Mefisto, signore degli inferi; non riuscendo a tollerare che l'anima della madre sia perduta Victor inizia a studiare la magia. La rabbia e il dolore per la morte dei suoi cari, gli unici in grado di addolcire il suo carattere naturalmente ribelle ed irrequieto, accendono nel suo animo un forte desiderio di vendetta che lo porterà a cercare per il resto della vita il potere assoluto, l'unico mezzo di difesa/offesa nei confronti di un mondo che gli ha dato solo sofferenza.
Oltre a diventare esperto nelle arti occulte (ereditando le conoscenze della madre strega), Victor Von Doom diventa in breve uno dei più geniali ricercatori scientifici del suo tempo, condividendo tale titolo solo con un altro giovane, Reed Richards, che in quegli stessi anni frequenta il medesimo istituto (l’Empire State University di New York).
La smania per il potere avrebbe però portato Destino sull'orlo del disastro: nel corso di un esperimento in cui scienza e magia vengono mescolate per evocare l'anima della madre, Doom incorre in un grave incidente cui riesce a sopravvivere a stento, sostenuto solo dall'orgoglio e dalla forza di volontà. Guarito dalle ferite che lo hanno orrendamente mutilato nel corpo e nel viso, si rifugia in Tibet alla ricerca di una setta di monaci dotati di grandi poteri spirituali. Diventato il maestro di questi monaci compie il passo definitivo che lo trasformerà nel Dottor Destino: decide di indossare un'armatura e una maschera di ferro, prima di riprendere caparbiamente la sua lotta contro tutto e contro tutti.
La vestizione della maschera ha un significato iniziatico per Destino; indossando la pesante corazza egli ripudia per sempre ogni briciola d'umanità e si distacca dal mondo in modo definitivo, riaffermando con atto solenne la sua volontà d'essere l'unico artefice del suo fato, comunque e nonostante tutto. Come Corto Maltese che si taglia la mano con una lama per crearsi la linea della fortuna che gli manca, con lo stesso gesto rabbioso Destino si comprime sul volto la maschera ancora rovente, bruciandosi definitivamente il già deturpato viso e suggellando in eterno la sua scelta d'essere "mostro" fino in fondo.
Avvalendosi delle sue grandi conoscenze in campo scientifico, Victor Von Doom riesce, tornato nella sua patria a conquistarne il trono, diventando così Barone di Latveria, questa piccola baronia si trova in un posto non meglio precisato tra le alpi bavaresi. Da qui, incapace di trovare soddisfazione per questo successo, progetta di conquistare il mondo intero per assoggettarlo al suo pugno di ferro. Si troverà poi a doversi scontrare con i Fantastici Quattro, capeggiati proprio da quel Reed Richards che Destino odia più di tutti perché ritenuto responsabile dell'incidente che lo ha sfigurato, ma in fondo odiato perché simbolo di tutto ciò in cui Von Doom non crede: il sogno americano, la democrazia e la presunta civiltà della società di massa.
Il Dottor Destino è, in effetti, un convinto assertore della tirannia come sistema politico. Egli ama i suoi sudditi ma ritiene che fuori della sua dispotica protezione vi sia solo caos e corruzione. Von Doom è il simbolo di un eroico idealismo ed egocentrismo continuamente mortificato dal contingente e dall'ineluttabile; la complessità ed il fascino del personaggio ne fanno un vero e proprio personaggio letterario.
Nella versione disegnata da Jack Kirby, viene messa in particolare rilievo l'altezzosa nobiltà del monarca, soprattutto in alcune inquadrature in cui Von Doom viene esaltato in tutta la sua imponente drammaticità.
[modifica] Altri media
Nel film I Fantastici Quattro del 2005, il Dottor Destino è interpretato da Julian McMahon con la voce italiana di Mario Cordova.
Nel film, la natura del personaggio è stata modificata, sia caratterialmente che fisicamente: Victor von Doom è un magnate che deve risollevare i suoi affari e i suoi poteri non derivano più da un'armatura ipertecnologica, bensì dall'assorbimento dei raggi cosmici (come per i suoi nemici) che trasformano il suo corpo in una sorta di metallo organico.
[modifica] Voci correlate
Capitan America • Devil • Elektra • Hulk • Iron Man • Luke Cage • Namor • Punisher • Scarlet • Sentry • She-Hulk • Silver Surfer • Thor • Uomo Ragno
Alpha Flight • Difensori • Fantastici Quattro: Mr. Fantastic · La Cosa · La donna invisibile · Torcia Umana • Inumani • Vendicatori
X-Men: Alfiere · Angelo · Bestia · Ciclope · Colosso · Gambit · Jean Grey · Nightcrawler · Professor X · Tempesta · Uomo Ghiaccio · Wolverine
Fantastic Four • Hulk • Spider-Man • Wolverine • X-Men • Ultimates