Hulk (fumetto)
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Hulk | |
Vero nome: | Bruce Banner |
Nome originale: | Hulk |
Creatore/i: | Stan Lee e Jack Kirby |
Editore: | Marvel Comics |
Prima apparizione: | The Incredible Hulk n. 1 (Maggio 1962) |
Stato attuale: | attivo |
Abilità: | Forza e resistenza superumana, fattore rigenerante. |
Alleanze: | nessuna, in passato ha fatto parte dei Vendicatori e dei Difensori |
Parentele conosciute: | Betty Ross Banner (moglie), generale Thaddeus "Thunderbolt" Ross (suocero), Jennifer Walters (She-Hulk, cugina) |
Marvel Comics | |
Progetto fumetti • Progetto cinema | |
Si invita a seguire lo schema del Progetto Fumetti |
(EN)
«Hulk smashes!»
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(IT)
«Hulk spacca!»
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(Il tipico grido di battaglia di Hulk)
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Hulk è un personaggio dei fumetti della Marvel Comics, creato nel 1962 da Stan Lee e Jack Kirby. Ha avuto varie incarnazioni, alcune delle quali rappresentanti sostanzialmente sviluppi della sua personalità schizofrenica, altre versioni di realtà alternative. Si ricordano Mechano, Mister Joe Fixit, l'Hulk "intelligente" (Smart Hulk), War, un cavaliere di Apocalisse e il Maestro, un Hulk di un futuro forse alternativo.
Indice |
[modifica] Storia
Hulk rappresentava, nell'idea di Stan Lee, tutto ciò che di più nascosto e intimo un uomo solitamente si tiene nascosto dentro e che, improvvisamente, esplode con tutta la sua violenza, spiazzando coloro che gli stanno intorno. Il suo colorito grigio delle origini avrebbe potuto far pensare immediatamente al mostro di Frankenstein, anch'egli nato per un esperimento incontrollato, ma i suoi tormenti, le sue paure, la sua fuga e il suo nascondersi al mondo lo rendono molto più simile ad un novello Quasimodo, costretto a lottare contro il suo aspetto e contro la diffidenza e l'ostilità di un mondo intero.
Come detto, quando nel 1962 il personaggio esordì sulle pagine della rivista The Incredible Hulk, per i testi di Stan Lee e i disegni di Jack Kirby, la sua pelle era color grigio e la trasformazione avveniva solo di notte, come nel caso del dr. Jekyll e di mr. Hyde. Solo dopo alcuni numeri si decise di associare alla pelle il colore verde (a causa delle difficoltà tipografiche create dal colore grigio) e da qui, seguendo il detto verde di rabbia, imporre la trasformazione ogni volta che il dottor Bruce Banner era sottoposto ad una situazione di stress con conseguente attacco d'ira.
Infatti l'alter ego di Hulk altri non è che un fisico nucleare che lavorava ad un progetto ultrasegreto dell'esercito statunitense, che faceva capo al generale Thaddeus Ross, volto alla realizzazione di una bomba gamma. Al momento dell'esperimento, un giovane scavezzacollo di nome Rick Jones, per scommessa, si introdusse nel luogo dell'esperimento, un deserto nel cuore del New Mexico, spingendo Banner ad intervenire per salvare il ragazzo. Investito, al posto di Rick, dai raggi gamma prodotti dall'esplosione, il dottore divenne un gigante dalla pelle color verde, praticamente invulnerabile e estremamente rissoso. Solo dopo aver sbollito tutta la rabbia contenuta nella sua psiche avrebbe permesso al dottor Banner di riottenere le sue normali fattezze, almeno fino alla successiva arrabbiatura.
A tutto questo si va a sommare anche un'infanzia infelice, in cui il padre, alcolista, assassinò la madre in un ultimo atto di violenza, ormai diventata normale nella vita della coppia. Forse anche per questo l'amore sincero di Betty, figlia del generale Ross, suo acerrimo cacciatore, era in grado di renderlo calmo, tanto che per un certo periodo della sua vita fu in grado di mantenere i muscoli di Hulk e la mente di Bruce.
La situazione non era però destinata a durare e con la morte della moglie ad opera di Abominio la vita di Banner ebbe un crollo forse definitivo, facendogli perdere qualsiasi controllo ad ogni nuova trasformazione.
Prima di Civil War, Hulk verrà mandato ed esiliato in un pianeta dagli Illuminati. Hulk dovrà combattere un impero pieno di alieni e creature forti quasi quanto lui e altrettanto brutali. Il compito di Hulk è conquistare questo impero.
[modifica] Gli autori
Oltre ai già citati creatori del personaggio, non si può dimenticare lo sceneggiatore che più di tutti è identificabile con Hulk: Peter David.
A bordo della seconda serie dedicata al golia verde dal numero 331 (maggio 1987) fino al 467 (agosto 1998), scrisse una lunga serie di storie in cui affrontò vicende comiche, tragiche, semplicemente avventurose, senza mai tirarsi indietro neanche di fronte ad argomenti spinosi come l'AIDS, l'aborto o la morte, sempre accompagnato da disegnatori del calibro di Dale Keown, Ron Garney, Gary Frank, Andy Kubert e Lee Weeks.
Nel 2005 infine, la notizia del suo ritorno sulle pagine di Hulk per un breve ciclo di storie sulla serie regolare (Tempus Fugit, in coppia con il citato Weeks) e di progetti paralleli dedicati a nemici storici del Golia Verde come la miniserie su Abominio.
Un altro grande sceneggiatore di Hulk è stato lo sceneggiatore britannico Paul Jenkins, autore anche di molte storie per le testate dell'Uomo Ragno, affiancato dal figlio d'arte John Romita Jr., artista che ha anche prestato le sue matite per l'esordio della seconda serie regolare di Hulk.
Controverso ma importante, sia per le reazioni del pubblico, della critica e della dirigenza Marvel, sia per i contenuti il ciclo sceneggiato da Bruce Jones e disegnato da Stuart Immonen, Mike Deodato Jr. e Leandro Fernandez, comparso nei numeri dal 34 al 76 della terza serie del Golia Verde (gennaio 2002 - luglio 2004).
Le sue storie vengono pubblicate in Italia su Devil & Hulk, rivista bimestrale edita dalla Panini Comics sotto l'etichetta Marvel Italia.
[modifica] Versione Ultimate
Per approfondire, vedi la voce Ultimate Hulk. |
Ultimate Hulk rispetto al personaggio originale non ha un dualismo della personalità; Hulk è piuttosto l'emanazione dei sentimenti più forti e istintivi dello scienziato, normalmente repressi, amplificati a dismisura.
Le origini sono piuttosto differenti: la creatura verde dalla forza smisurata nell'universo Ultimate è il frutto delle ricerche del dottor Robert Bruce Banner per ricreare il siero del supersoldato utilizzato per creare Capitan America. Banner si iniettò una versione sperimentale del siero e si ritrovò trasformato in Hulk.
[modifica] Altri media
Per approfondire, vedi le voci L'incredibile Hulk (serie televisiva) e Hulk (film). |
Negli anni settanta il personaggio inizia ad essere noto al grande pubblico con la prima serie animata a lui dedicata. Successivamente, nel 1977, fa il suo esordio sugli schermi statunitensi la serie diventata di culto sul golia verde, interpretata da Bill Bixby nella parte di Banner e da Lou Ferrigno in quella di Hulk, anche il ruolo era stato affidato per l'episodio pilota a Richard Kiel, cui poi si preferì Ferrigno.
Il successo del personaggio è stato poi rinverdito nel 2003 dal film di Ang Lee, Hulk, che ha poi avuto anche una riduzione a fumetti ufficiale ad opera di Bruce Jones e Mark Bagley (tradotto in italiano su Marvel Miniserie n. 51, Panini Comics, agosto 2003).
[modifica] Voci correlate
[modifica] Collegamenti esterni
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