Cornovaglia
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La Cornovaglia è una contea ubicata nell'estremità della penisola sud-occidentale dell'Inghilterra. Nel XX secolo c'è stata una rinascita del cornico. La Cornovaglia è una delle sei nazioni celtiche (e c'è stato un dibattito sullo suo stato costituzionale, tant'è molta gente si riferisce a questa regione come a un ducato).
Il centro amministrativo e l'unica città è Truro, mentre la capitale storica è Bodmin. Comprese le isole Scilly, che si trovano a 45 chilometri dalla costa,la Cornovaglia si estende su una superficie di 3.563 chilometri quadrati. La popolazione supera i 500.000 abitanti. Il turismo è una parte importante dell'economia locale, anche se è la zona più povera del Regno Unito e che fornisce il contributo più basso all'economia nazionale.
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[modifica] Storia
La storia della regione cominciò con le popolazioni pre-romane di lingua celtica. Dopo un periodo di dominazione romana, la Cornovaglia tornò indipendente sotto la guida di capi celtici. Dopo aver avuto un'autonomia parziale dal regno d'Inghilterra, fu incorporata nella Gran Bretagna e infine nel Regno Unito. La Cornovaglia compare anche in opere pseudo-storiche o leggendarie, come la Historia Regum Britanniae di Goffredo di Monmouth, un precursore di gran parte delle leggende arturiane (vedi leggendari duchi di Cornovaglia).
[modifica] Cornovaglia pre-romana
La Cornovaglia e il vicino Devon erano ricchi di stagno, che fu estratto abbondantemente durante l'Età del Bronzo da popolazioni associate con la cultura di Beaker. Lo stagno è necessario per produrre il bronzo dal rame, e, a partire dal 1600 a.C., il sud-ovest della Britannia si trovò all'interno di un'importante corrente commerciale di esportazione dello stagno in Europa. Ne seguì una grande prosperità (vedi cultura di Wessex).
Da evidenze acheologiche che attestano una rottura con la cultura precedente, attorno al XII secolo a.C., hanno fatto ipotizzare ad un movimento migratorio o a una vera e propria invasione nella Britannia meridionale.
Attorno al 750 a.C. iniziò l'Età del Ferro, durante la quale, grazia all'introduzione di attrezzi di ferro, si svilupparono le pratiche agricole. La costruzione di fortezze in collina raggiunse l'apice in questo periodo. Tra il 900 e il 500 a.C. la cultura e i popoli celtici si diffusero in tutte le isole britanniche culture.
La Cornovaglia continuò a fungere da principale fornitore di stagno per le civiltà mediterranee, tant'è che i romani chiamavano le isole britanniche con il nome di "isole dello stagno", mutuando questa definizione dai mercanti fenici che commerciavano con la Britannia attraverso le colonie cartaginesi in Spagna. Esiste una forte convinzione locale secondo cui alcuni abitanti della Cornovaglia discenderebbero da coloni fenici.
Le fonti antiche dicono che la Cornovaglia era abitata da tribù di lingua celtica. I romani conoscevano l'area come Cornubia, nome correlato con le parole Kernow o Curnow (parole corniche). Si è anche ipotizzato che questo nome potrebbe derivare dalla tribù celtica dei cornovi [1], che, stando ai romani, vivevano nelle odierne contee dello Staffordshire settentrionale, del Shropshire e del Cheshire, nelle Midland occidentali.
Una teoria poco probabile suggerisce che un contingente fu inviato nella parte occidentale del paese per regnare la terra e bloccare gli invasori irlandesi. Una situazione simile ci fu nel Galles settentrionale. Tuttavia, non esiste una prova a supporto di questo movimento verso ovest e il toponimo di Durocornavium (forse Tintagel), riferito da Tolomeo farebbe pensare che lì ci fosse una tribù indipendente denominata "cornavi" o "gente del corno". Forse erano una sub-tribù del più grande popolo dei dumnoni, che, a quel tempo, occupava gran parte del territorio occidentale dell'isola.
[modifica] Cornovaglia romana
Durante la dominazione romana, la Cornovaglia rimase un po' fuori dale principali correnti di romanizzazione. Le principale strade costruite dai conquistatori non si estendevano più ad ovest di Isca Dumnoniorum (Exeter). Inoltre, lo stagno britannico fu ampiamente soppiantato da quello economicamente più conveniente che proveniva dalla Spagna.
Secondo Léon Fleuriot, comunque, la regione rimase strettamente integrata con i territori vicini grazie alle vie di comunicazione marittima. Secondo Fleuriot, la strada che collegava Padstow con Fowey e Lostwithiel serviva, al tempo dei romani, come una conveniente via per i commerci tra la Gallia (soprattutto l'Armorica, cioè la Bretagna) e le aree occidentali delle isole britanniche (Fleuriot 1982:18).
[modifica] 410-936
Dopo il ritiro dei romani dall'isola, i sassoni e altri popoli invasori conquistarono gran parte della Britannia orientale, mentre la Cornovaglia restò sotto il controllo dei sovrani romano-britannici locali e delle élites celtiche. La Cornovaglia si separò dalal tribù dei dumnoni (il cui centro era nel Devon), anche se all'inizio non ci fu una vera e propria distinzione tra il regno di Cornovaglia e il regno di Dumnonia. Infatti, i loro nomi appaiono ampiamente interscambiabili: Dumnonia quello latino e Cornwall o Cornu-Wealha quelli anglosassoni (cioè i gallesi del Corno” , perché il prefisso Corn-, che veniva dal celtico, significava proprio corno, indicando, ovviamente, la conformazione geografica della zona e forse anche la presenza della popolazione pre-romana dei cornavi).
È probabile che almeno fino alla metà dell'VIII secolo i sovrani della Dumnonia furono gli stessi della Cornovaglia. Nella leggenda arturiana Gorlois (Gwrlais in gallese), l'omonimo protagonista ha il titolo di "duca di Cornovaglia" , anche se non ci sono prove sufficienti a supporto di ciò. Potrebbe essere stato un sovrano secondario nella Cornovaglia. Ci fu, di certo, almeno un re, Mark di Cornovaglia. Dopo aver perduto quello che oggi è il Devon, i sovrani britannici furono definiti re di Cornovaglia, oppure i re dei gallesi occidentali
Questo periodo è anche conosciuto come età dei santi (vedi cristianità celtica), in cui ci fu anche un revival dell'arte celtica. Santi come Piran, Meriasek o Geraint esercitarono una forte influenza religiosa e politica, riuscendo a connettere in maniera stretta la Cornovaglia con l'Irlanda, la Bretagna, la Scozia e il Galles, dove molti di loro si erano formati o avevano costruito monasteri.
Alcuni di questi santi furono spesso strettamente legati ai sovrani locali e in alcuni casi certi santi furono anche re. Un regno di Cornovaglia emerse attorno al VI secolo, come regno dipendente dalla Dumnonia. La situazione politica era molto fluttuante, ragion per cui molti re sembrano aver esteso la loro sovranità anche al di là del canale di Bretagna.
Nel frattempo i sassoni del Wessex si stavano rapidamente avvicinando da est e stavano schiacciando il regno della Dumnonia. Ma nel 710 furono sconfitti. I britanni, però, avrebbero perso ben presto la maggior parte del loro territorio. Nell'825, nella battaglia di Galford "gli uomini della Cornovaglia", in alleanza con i danesi, attaccarono il Wessex e sembrano aver mantenuto lo status quo e l'indipendenza politica per i territori britannici ad ovest del fiume Tamar. In un'altra battaglia, combattuta attorno all'875, le fonti ricordano che un re Doniert o Dungarth annegò e che da questo momento la Cornovaglia fu soggetta all'Inghilterra. Nel 936 Athelstan fissò il confine orientale dei britanni sul Tamar, massacrando molti di quelli ancora presenti ad est del bacino.
[modifica] 936-1485
La Cornovaglia finì sotto il controllo inglese, seppure con una certa autonomia, dai sassoni prima e dai normanni poi. Il cornico continuò a essere parlato, specie nell'area centro-occidentale del paese, diventano una lingua con le proprie particolarità.
I normanni deposero l'ultimo eorlderman di Cornovaglia, Cadoc, nel 1066, sostituendolo con uno dei loro sostenitori. Crearono una successione di "earl" di Cornovaglia (dal 1068 al 1336). Nel 1336 Edoardo, principe Nero divenne "duca di Cornovaglia". Nel XIV secolo emerse una letteratura cornica.
[modifica] Periodo dei Tudor e degli Stuart
La tendenza generale alla centralizzazione amministrativa della dinastia Tudor cominciò a insidiare la condizione speciale della Cornovaglia. Per esempio, sotto i Tudor, le leggi non furono più diverse per l'Inghilterra e la Cornovaglia. Nel 1497, tra i minatori della Cornovaglia, esplose una ribellione contro l'innalzamento delle tasse voluta da EnricoVII per fare guerra alla Scozia. I ribelli marciarono su Londra, guadagnando continui sostenitori, ma furono sconfitti nella battaglia di Deptford Bridge.
Nel 1549 esplose la "Rivolta del libro di preghiere", che si opponeva all'introduzione, dopo la Riforma protestante del libro unico di preghiere. All'epoca, infatti, la Cornovaglia era principalmente cattolica. L'introduzione di questo libro con l'"Atto di uniformità" creò particolare scontento in questa regione, perché il testo era solo in inglese.
La Cornovaglia svolse un ruolo significativo durante la guerra civile inglese, dato che in un sud-ovest generalmente parlamentarista era una zona fedele alla corona. Per tre volte le forze parlamentariste invasero la regione, dove furono anche combattute le due battaglie di Lostwithiel (1642 e 1644). Va anche icodato l'assedio del castello di Pendennis. La difesa della Cornovaglia di Jonathan Trelawny, vescovo di Exeter, che era uno dei sette vescovi imprigionati da James II nel 1688, fu commemorata nella ben nota "Canzone degli uomini dell'ovest".
- Articolo su Wikinotizie: Cornovaglia: collie supera un mese senza cibo
[modifica] Voci correlate
- Re di Cornovaglia
- Lista dei leggendari duca di Cornovaglia
- Dumnonia
- Dumnoni
- Lista dei re della Dumnonia
- Per una lista dei duchi di Cornovaglia dal 1337 a oggi, vedi Lista dei duchi di Cornovaglia
- Lista di argomenti correlati alla Cornovaglia
- Ciclo arturiano
- Re Artù
- Base storica per Re Artù