Castione della Presolana
Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Castione della Presolana | |||
---|---|---|---|
Stato: | Italia | ||
Regione: | Lombardia | ||
Provincia: | Bergamo | ||
Coordinate: |
|
||
Altitudine: | 870 m s.l.m. | ||
Superficie: | 42 km² | ||
Abitanti: |
|
||
Densità: | 78 ab./km² | ||
Frazioni: | Castione, Bratto, Dorga | ||
Comuni contigui: | Angolo Terme (BS), Colere, Fino del Monte, Onore, Rogno, Rovetta, Songavazzo | ||
CAP: | 24020 | ||
Pref. tel: | 0346 | ||
Codice ISTAT: | 016064 | ||
Codice catasto: | C324 | ||
Nome abitanti: | castionesi | ||
Santo patrono: | Sant'Alessandro | ||
Giorno festivo: | 26 agosto | ||
Castione della Presolana è un comune di 3.285 abitanti in provincia di Bergamo.
Indice |
[modifica] Geografia
Castione della Presolana, è un comune della provincia di Bergamo, sito alla testata del ramo orientale della Valle Seriana, alle pendici del Pizzo della Presolana e del Monte Pora.
Si tratta di una lunga valle che si snoda grossomodo da Bergamo nella direzione delle Prealpi Orobiche. Più precisamente, in realtà, ha inizio da Ponte Nossa (a poche decine di chilometri da Bergamo) e si biforca in due direzioni: da un lato verso ovest, con paesi di rilievo turistico come Gromo, fino a terminare con Valbondione e Lizzola; dall’altra, verso est, con insediamenti di consolidata fama come Castione della Presolana.
Il comune comprende numerose frazioni; le più importanti sono Bratto, Dorga, Lantana, Rusio, Cantoniera (presso il Passo della Presolana e per metà in comune di Colere), Col Vareno (parzialmente in comune di Angolo Terme) e Malga Alta di Pora; esse sono situate a quote comprese fra gli 850 ed i 1500 m.
È collegato con la Val di Scalve, attraverso il Giogo della Presolana, dove si trova il paese di Colere, adagiato sulla parete nord della Presolana stessa.
[modifica] Storia
A partire dal 1863, anno nel quale il Regno d'Italia autorizzava il comune castionese ad assumere la denominazione di Castione della Presolana, l'assetto politico rimane pressoché invariato; l'autonomia comunale e la tranquillità politica, hanno permesso la screscita economica della popolazione. La vita locale era dedicata allo sfruttamento dei boschi, allallevamento di bovini, caprini e ovini. Cure molto particolari erano riservate a quegli appezzamenti di terreno che dovevano servire per garantire agli animali un'adeguata alimentazione. I prati, ben concimati, consentivano perciò fino a tre tagli di fieno annuali. Tra un taglio e l'altro, nelle zone impervie dove non si riusciva a concimare, veniva effettuata la raccolta del cosiddetto "fe magher" /fieno magro) che, mescolato all'altro, serviva per tutto l'inverno. A ottobre, quando ormai la stagione era alla fine, si raccoglieva il "patos" (insieme di foglie ed ebaccia) destinato alla preparazione dei giacigli invernali per gli animali. Il taglio delle piante rappresentava cospicui utili per i commercianti; il territorio, veniva sfruttato a fondo anche con il commercio della terra pura e semplice e il lavoro di tagliapietre era molto diffuso nella zona, vista la bellezza del sasso locale utilizzato ancora oggi per la costruzione delle case. L'agricoltura rappresentava una fonte importante di sostentamento consentendo di approdare alla completa autonomia per le famiglie che vi si dedicavano.
Il frumento era particolarmente diffuso nelle zone pianeggianti di Castione; la Valle dei Mulini, con il suo inesauribile corso d'acqua, garantiva il perfetto funzionamento delle macine per la lavorazione. Proprio pochi anni fa, l'ultimo mulino rimasto, è diventato un ristorante museo fonte di attrazione per turisti. Le abitazioni rispecchiavano le esigenze dei "tanti", nel senso che venivano costruite per essere, oltre ad un luogo di lavoro, un ritrovo sociale. Le case erano posizionate molto vicine fra di loro, in nuclei di più famiglie che, alla sera, dopo il lavoro, si ritrovavano tutti attorno allo stesso fuoco, nella grande cucina, per mangiare e raccontarsi il quotidiano. Generalmente, le case, erano formate da due piani: a piano terra presentavano un porticato ad arcate eseguite in pietra locale, che si affacciava sulla cucina e sulla stalla; mentre sopra, collegati con scale di legno, vi erano i locali di abitazione con piccole finestre. Vicino alla stalla veniva costruito un ulteriore porticato che fungeva da deposito per l'attrezzatura di lavoro, sopra il quale c'era il fienile che permetteva il foraggiamento del bestiame essendo collegato con la stalla per mezzo di un buco. Differente era la costruzione dell'alpeggio estivo che presentava una stalla con sopra il fienile e lateralmente veniva predisposta una stanza denominata "casì " per la produzione del formaggio. La vicinanza della nostra vallata alla città di Bergamo e Milano, insieme all'aria pura e salubre dell'ambiente montano, sono stati i motivi per i quali, agli inizi del 1900, alcune delle famiglie più facoltose, hanno iniziato a costruire i primi alberghi e le prime case di vacanza. Nel 1913, il Club Alpino Italiano, organizzò le gare nazionali di sci, alle quali seguirono altre manifestazioni sportive molto importanti. Fra queste ricordiamo la "Coppa Principe di Piemonte", una gara a livello nazionale disputatasi il 5 febbraio 1928. Nel 1930 si costituisce la "Pro Castione", un sodalizio che detta l'avvio ad un'attività promozionale del turismo locale. Questa organizzazione era rappresentata da un comitato, del quale facevano parte personaggi illustri, sia locali che "forestieri", tutti accomunati da un unico scopo: sviluppare il turismo e la villeggiatura a Castione della Presolana. Nello stesso anno si costituisce anche lo "Sci Club Presolana" che, fra suoi soci, poteva contare la presenza di onorevoli e senatori, che avevano già scelto Castione come meta delle proprie vacanze. I responsabili dello "Sci Club Presolana" tracciarono numerose piste di discesa, fondo e venne realizzato un trampolino di salto in località "Romentarek"; insomma un comprensorio capace di soddisfare ogni esigenza. Ancora oggi si può notare, ai piedi del Monte Scanapà, la vecchia costruzione che serviva a far muovere la slittovia. Sotto la calce sbiadita della facciata, si può ancora leggere la scritta che ricorda quello che fu, certamente, uno dei primi impianti di risalita a fune della bergamasca. La slittovia era una sorta di "chiatta" della neve, montata su pattini, con una navetta che saliva e una che scendeva; poteva trasportare una quindicina di sciatori su due panche.
Tutti questi enti cercavano di promuovere la zona con un pacchetto di iniziative capace di soddisfare ogni esigenza turistica estiva ed invernale, con la possibilità di soggiornare negli alberghi e pensioni oppure affittare appartamenti. Le ville signorili di facoltosi uomini politici, di cultura e industria, erano meta di richiamo, una sorta di "biglietto da visita" per confermare che la località era già stata scelta come luogo di villeggiatura esclusiva. Una promozione che iniziava a richiamare l'attenzione verso nuovi investimenti, nuove attività e lavori, l'inizio di quel sospirato benessere per il quale si concentravano tutti gli sforzi della "Pro Castione" e dello "Sci Club Presolana". Verso la metà degli anni "50, quando ormai l'eco della II Guerra Mondiale si era spento, iniziava un vero e proprio boom economico. Si assiste alla trasformazione radicale dell'attività prevalente della popolazione di Castione della Presolana; l'agricoltura e l'allevamento non sono più l'occupazione principale e lasciano posto al turismo e all'edilizia residenziale. Attualmente coloro che vivono esclusivamente di agricoltura e allevamento sono quattro famiglie su tutto il territorio comunale. L'afflusso di turisti, sempre più numerosi, ha portato alla costruzione "selvaggia" di alberghi e seconde case, senza un piano regolatore comunale che, cercando di frenare la speculazione edilizia, avrebbe dovuto salvaguardare il territorio e l'ambiente. Dopo anni di attese, proprio nel mese di maggio 1999, l'Amministrazione Comunale ha presentato finalmente il Piano regolatore Generale del comune di Castione della Presolana, un paesino di montagna che conta 3.400 residenti e che, ad Agosto o Natale, arriva a contare 30.000 presenze sul territorio. Non tutti i cittadini hanno trovato posto nel settore turistico e Castione non aveva molto da offrire; sono state molte le persone che sono dovute partire per i Paesi esteri o verso le grandi città per trovare lavoro. Ancora oggi, specialmente fuori stagione turistica, si devono raggiungere posti di lavoro lontani dalla propria abitazione.
[modifica] Evoluzione demografica
Abitanti censiti
[modifica] Cultura
[modifica] Feste e Folklore
I mercatini di Natale, e la festa della Santusa, le rivisitazioni della transumanza e i riti delle greggi. Ormai di fama mondiale il festival annuale degli scacchi che rappresenta un vero e proprio avvenimento. Inoltre, nel periodo estivo, due diverse edizioni della rassegna Hobby ed Artigianato in piazza.
[modifica] Gastronomia
Fojade, polenta cusa, casonsei, formai de mut. Chiunque abbia avuto occasione di passare anche una sola volta dalla Conca della Presolana non ha certo dimenticato questi nomi. Sono soltanto alcune deliziose specialità che sono tipiche di questa zona. Si potrebbe continuare, parlare di polenta e uccelli, di lepre in salmì, di capponi (non bisogna lasciarsi ingannare, si tratta di verze con ripieno di carne), per terminare con miele e frutti di bosco. Il suono di queste parole basta, da solo, a evocare ricette che si tramandano da generazioni, piatti ricchi di sapore di tradizione, cene interminabili davanti al camino, tavolate riscaldate dal vino e dall'allegria.
La cucina castionese riesce inspiegabilmente ad essere saporita e, tuttavia leggera. Gustarla, magari dopo un'intera giornata trascorsa sciando o camminando per i boschi, è un'emozione che non si scorda facilmente, soprattutto se al piacere della tavola si uniscono quelli del buon vino e della compagnia. Le occasioni non mancano. I ristoranti sono all'altezza della tradizione culinaria della valle, e hanno pronta una serie di menù per far scoprire, a chi ancora non la conosce, la cucina locale, dagli antipasti ai dolci. Abbandonarsi ai piaceri della tavola dopo le fatiche dello sport non è che uno dei tanti aspetti piacevoli di una vacanza in Presolana. Altrettanto piacevole può essere andare in giro per le botteghe, alla ricerca dei prodotti gastronomici tipici della regione. La pancetta, il lardo stagionato, il salame, gli ottimi formaggi che i pastori e gli allevatori producono in piccole quantità, che sono diventati ormai una peculiarità della zona. Infine, per rimanere in tema, non si può non ricordare che questa è un'ottima zona per la raccolta dei funghi, un'attività che è, tra l'altro, anche un'ottima occasione per tante splendide passeggiate a stretto contatto con la natura.
In Presolana la vacanza comincia a tavola.
Funghi e frutti di Bosco Il territorio Castionese è rinomato per l'abbondanza di funghi e prodotti del sottobosco che è possibile raccogliere in periodo estivo ed autunnale.La raccolta dei funghi e dei prodotti del sottobosco è regolamentata dalla Legge Regionale. Ricordiamo che esistono dei limiti per la raccolta di tutti i prodotti del sottobosco. E’ quindi opportuno informarsi presso il Consorzio Presolana a Castione vicino alla chiesetta di Sant'Antonio. Per la raccolta dei funghi in particolare, è necessario essere muniti d’apposita autorizzazione che deve essere presentata agli Agenti di vigilanza.
[modifica] Sport
c/o Centro Sportivo Comunale "Bons en Chablais" di via Rucola,10
Orobie skyraid 2006 Edizione zero a settembre
[modifica] Amministrazione comunale
Sindaco: Vittorio Vanzan dal 01/06/2006
Centralino del comune: 0346 60017
Email del comune: info@comune.castione.bg.it