Cartoceto
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Cartoceto | |||
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Stato: | Italia | ||
Regione: | Marche | ||
Provincia: | Pesaro e Urbino | ||
Coordinate: |
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Altitudine: | 235 m s.l.m. | ||
Superficie: | 23 km² | ||
Abitanti: |
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Densità: | 282 ab./km² | ||
Frazioni: | Lucrezia, Molinaccio, Pontemurello, Ripalta, Salomone, Sant'Anna | ||
Comuni contigui: | Fano, Mombaroccio, Montemaggiore al Metauro, Piagge, Saltara, Serrungarina | ||
CAP: | 61030 | ||
Pref. tel: | 0721 | ||
Codice ISTAT: | 041010 | ||
Codice catasto: | B846 | ||
Nome abitanti: | cartocetani | ||
Santo patrono: | San Bernardino | ||
Giorno festivo: | 20 maggio | ||
Sito istituzionale |
Cartoceto è un comune di 7.032 abitanti della provincia di Pesaro e Urbino.
Indice |
[modifica] Storia
Le origini di Cartoceto risalgono a tempi molto lontani infatti si ipotizza che il paese venne fondato da Cartaginesi scampati alla battaglia del Metauro (207 a.C.) durante la seconda guerra punica da questo evento dovrebbe derivarne il nome. Certo è che per un lungo periodo della sua storia, specie da parte di persone di cultura, il paese viene detto "Carticeto"; in tal modo lo chiamavano vari arcipreti volendo così alludere agl’ormai mitici Cartaginesi. Comunque, uno dei resti archeologici di notevole interesse perché databile con certezza è rappresentato da una lapide rinvenuta vicino all’antica Pieve risalente al 79 a.C.; da questa lapide è possibile dedurre la presenza di alcune abitazioni nei dintorni. Un’altra ipotesi sulla scorta delle origini di molti altri paesi della provincia di Pesaro-Urbino farebbe sorgere Cartoceto tra il VI-VIII sec. a causa delle invasioni barbariche che costrinse la popolazione della valle a rifugiarsi nei colli circostanti per sfuggire alle devastazioni.
I rari documenti che parlano di Cartoceto ci dicono che già nel XII sec. era un centro circondato da mura fondamentale per avvistamenti e difesa del territorio intorno a Fano, certo è che per queste sue peculiari funzioni fu il più importante dei quindici castelli a nord del fiume Metauro. Cartoceto come gli altri castelli limitrofi fu al centro delle contese tra papato, Malatesta e Montefeltro principali artefici degli assetti economici e politici della zona. I Cartocetani nella loro storia non si fecero indietro di fronte alla minaccia di perdere la propria autonomia e ad uno sfruttamento economico del vicino governo malatestino di Fano. Cartoceto non si sottomise se non per soli 6 mesi a Carlo Malatesta e in più di un occasione con la complicità di altri castelli, si ribellò a Fano cacciando il suo capitano e chiedendo di dipendere dal Papa e dal Ducato d’Urbino. La rocca e le mura di Cartoceto vennero completamente distrutte da un terremoto il 13 luglio 1572 e poi ricostruite. In età napoleonica mal sopportò il dominio Francese che impose tasse, requisizioni, confische, e visse con scarsi entusiasmi il passaggio al neonato Regno d’Italia che nel 1866 impose la soppressione del Convento della Pieve e di quello di S. Maria del Soccorso.
[modifica] Evoluzione demografica
Abitanti censiti
[modifica] Luogi di interesse
[modifica] Centro Storico
Nel centro storico di Cartoceto suggestiva è piazza Garibaldi, ex piazza del mercato, in cui spicca Palazzo del Popolo, di origine trecentesca, sormontato dalla piccola torre dell’orologio.
Sempre nel palazzo si apre un arco, antico ingresso al castello un tempo provvisto di ponte levatoio, l’abitato conserva l’originale planimetria a spina di pesce con stretti vicoli e gradinate lungo i pendii del colle. Da notare all’interno delle mura piazzale Marconi che offre un suggestivo panorama; gli abitanti chiamano questa piazzetta “La Turchia” perché da qui un tempo i cartocetani avvistavano gli sbarchi dei pirati saraceni. Sempre in piazzale Marconi sorge Il Teatro del Trionfo; realizzato tra il 1725-30 in un antico frantoio per le olive. L’attuale disposizione risale al 1801, con sala a tre ordini di palchi; è ancora conservato un sipario dipinto dell’800 ed un corredo scenico. Il teatro purtroppo non è più attivo e in attesa di restauro.
[modifica] I Dintorni
Da ricordare le numerose sedi religiose intorno Cartoceto che oltre ad esserre luoghi di ritiro spirituale e di preghiera possiedono un ricchissimo patrimonio artistico testimonianza dell'antica vitalità delle scuole d'arte locali. Degni di nota sono: La Collegiata di Santa Maria della Misericordia (Madonna con Bambino del '300); Il convento e la Chiesa di Santa Maria del Soccorso (tela raffigurante Madonna del Soccorso XVI sec. e affresco della Madonna del Latte); La Pieve dei Santi Pietro e Paolo(Affresco raffigurante la crocifissione del XV sec.).
Numerose nel territorio comunale sono anche le Residenze di Campagna: Villa Corbelli risalente al XVII sec. posta in posizione dominante rispetto la bassa val metauro; Villa Beatrice o Casa Montefiore; Villa Bellaria; Villa Salomone edificata a cavallo del [[XVIII secoloXVIII]] e XIX sec..
[modifica] Economia
Intorno al capoluogo le produzioni più importanti sono quelle agricole ed in particolare la coltivazione dell’olivo e la produzione d’olio che risale al XIII sec., attività di grande importanza va ricordata anche la produzione di formaggio e vino Bianchello del Metauro. Tutti i mesi di Novembre, periodo di produzione dell’olio, in piazza Garibaldi i produttori del settore presentano i loro prodotti è la più grande esposizione dell’olio della zona e raccoglie anche i produttori dei comuni circostanti. Cartoceto ha una limitata produzione industriale dedita agl’imballaggi e della carta il vero polo industriale del comune è la frazione di Lucrezia.
[modifica] Amministrazione comunale
Sindaco: Ivaldo Verdini dal 13/06/2004
Centralino del comune: 0721 97152
Email del comune: comune.cartoceto@provincia.ps.it
[modifica] Voci correlate
- Cartoceto (olio) DOP
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