Troia (Asia Minore)
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Troia (in greco Τροια; anche chiamata Ilios) è un'antica città dell'Asia Minore all'entrata dell'Ellesponto, in Turchia.
Il sito archeologico di Troia è stato proclamato patrimonio dell'umanità dall'UNESCO nel 1998.
Indice |
[modifica] Archeologia
Nel 1871 Heinrich Schliemann, seguendo le indicazioni e le descrizioni dei testi omerici, organizzò una spedizione archeologica in Anatolia, sulla sponda asiatica dello Stretto dei Dardanelli. L'anno seguente l'archeologo tedesco concentrò la propria attenzione sulla collina di Hissarlik, ed il 4 agosto 1872 le sue ricerche furono premiate dalla scoperta dei resti di una città.
Il 15 giugno 1873, ultimo giorno di scavo prima della sospensione dei lavori, Schliemann effettuò una nuova e importantissima scoperta, riportando alla luce un tesoro costituito da migliaia di gioielli d'oro (per la precisione, più di 8.700), identificato dall'archeologo come il "tesoro di Priamo".
Le successive campagne di scavo furono condotte da Wilhelm Dörpfeld (1893-4) e Carl Blegen (1932-8).
Le ricerche condotte portarono alla scoperta di nove livelli sovrapposti, datati con l'ausilio dell'analisi degli oggetti rinvenuti e l'esame delle tecniche costruttive utilizzate e dei quali è stato possibile delineare le piante delle ricostruzioni.
- I strato (circa 3000 a.C.): villaggio neolitico, con ritrovamenti di utensili in pietra e di abitazioni dalla struttura elementare;
- II strato (2500- 2000 a.C.): piccola città con mura caratterizzate da porte enormi, presenza del megaron (palazzo reale) e case in mattoni crudi che recano segni di distruzione da incendio, che Schliemann suppose potessero riferirsi ai resti della reggia di Priamo rasa al suolo dagli Achei;
- III - IV - V strato (2000 - 1500 a.C.): tre villaggi distrutti ognuno dopo poco tempo dalla fondazione;
- VI strato (1500 - 1250 a.C.): grande città a pianta ellittica disposta su terrazze ascendenti, fortificata da alte e spesse mura, costituite da enormi blocchi di pietra squadrati e levigati, con torri e porte. La distruzione della città dovrebbe essere avvenuta intorno alla metà del XIII secolo a.C. forse a causa di un terremoto.
- VII strato (1250 - 1200 a.C.): la città precedente fu immediatamente riscostruita, ma ebbe vita breve. I segni di distruzione da incendio hanno indotto Blegen ad identificare questo strato come quello corrispondente alla Troia omerica;
- VIII strato (VII secolo a.C.): colonia greca priva di fortificazioni;
- IX strato (dall'età romana al IV secolo d.C.): costruzioni romane edificate sulla sommità spianata della collina e rifacimento augusteo del tempio di Atena.
L'insediamento decade con la caduta dell'Impero Romano d'Occidente.
[modifica] Mitologia
Fondata, secondo il mito, da Dardano, figlio di Zeus, fu ricostruita da Troe, dal quale derivò il nome. Durante il regno di Laomedonte fu munita di mura da Poseidone ed Apollo.
Per approfondire, vedi la voce Guerra di Troia. |
Sotto il regno di Priamo, la città fu assediata dalla spedizione achea, al comando di Agamennone, che voleva vendicare il rapimento di Elena da parte di Paride. Dopo dieci anni di assedio, Troia cadde grazie allo stratagemma del cavallo ligneo ideato da Ulisse.
[modifica] Datazione "letteraria" della guerra di Troia
Fonti letterarie greche parlano di una distruzione di Troia ad opera greca da collocarsi piuttosto nella fine del XII secolo a.C.
Tucidide parla di Agamennone e della guerra di Troia nel I libro delle "Storie" (par.9), ma la datazione è ricavabile piuttosto dal passo del libro V legato al cosiddetto "discorso dei Meli". Nel dialogo con gli Ateniesi, i Meli sottolineano di essere di tradizione dorica e di essere stati colonizzati dagli Spartani da 700 anni. Siccome l'avvenimento è del 416 a.C. e passano 80 anni tra la guerra di Troia e la colonizzazione dorica ("ritorno degli Eraclidi"), la data attribuita da Tucidide alla caduta di Troia è il 1196 a.C. (416+700+80), cioè il XII secolo.
Erodoto ricostruisce una datazione più antica ma con una ricerca meno storiografica: nel II libro delle "Storie" (lògos egizio, cap.145) egli sostiene di essere nato 400 anni dopo Omero ed Esiodo. La distruzione di Troia è così spostata più indietro: 1350-1250 a.C.
Eratostene di Cirene è autore della datazione che, dal III secolo a.C., riscuote maggiore successo. Non essendoci giunte opere complete di questo autore, la sua datazione viene riportata da Dionisio di Alicarnasso nelle "Antichità romane", in un passato collegato all'arrivo di Enea in Italia e alla fondazione di Lavinio. Dionisio riporta la data esatta, in termini antichi, della caduta di Troia, che corrisponderebbe al 1184-1182 a.C., ancora XII secolo.
Ultima conferma sembra venire dalla "Piccola Cosmologia" di Democrito di Abdera, filosofo del V secolo a.C. e contemporaneo di Erodoto. Egli dice di aver composto quest'opera 730 anni dopo la distruzione di Troia; essendo vissuto intorno al 450 a.C., la data in questione risulta essere il 1180 a.C.
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[modifica] Collegamenti esterni
- Truva (Troia) sul sito Turchia.Net.