Radicali Italiani
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Radicali Italiani | |
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Partito politico italiano | |
Leader | Rita Bernardini |
Fondazione | 14 luglio 2001 |
Sede | Via di Torre Argentina, 76 00186 Roma |
Coalizione | L'Unione |
Ideologia | Libertarismo, liberaldemocrazia, radicalismo, anticlericalismo |
In Parlamento | I deputati aderiscono al gruppo Rosa nel Pugno 2 parlamentari europei |
Partito europeo | Partito Europeo dei Liberali, Democratici e Riformatori |
Organo ufficiale | Notizie Radicali |
Sito internet | www.radicali.it |
Radicali Italiani è un movimento politico italiano con orientamento liberale, liberista e libertario, fondato nel 2001. Il presidente è stato fino alla morte Luca Coscioni, mentre attualmente è la sua vedova Maria Antonietta Farina. Il segretario è Rita Bernardini. I leader di primo piano sono Marco Pannella ed Emma Bonino.
I Radicali Italiani sono, fin dal giugno 2002, uno dei soggetti costituenti del Partito Radicale Transnazionale, associazione politica con carattere di ONG che dal 1995 ha ottenuto lo Status Consultivo Generale di prima categoria presso l'ECOSOC delle Nazioni Unite. In seguito a tale riconoscimento, il PRT non può più partecipare a consultazioni elettorali - possibilità invece ammessa per tutte le Associazioni e i movimenti che ne sono soggetti costituenti.
Il movimento politico "Radicali Italiani" non ha mai partecipato direttamente ad alcuna consultazione, limitandosi a supportare l'attività elettorale della Lista Bonino prima e a prendere parte della Rosa nel Pugno dopo.
I Radicali Italiani aderiscono al Partito Europeo dei Liberali, Democratici e Riformatori (ELDR) dal 19 ottobre 2004. Attualmente il partito è rappresentato nelle istituzioni da 2 euro-parlamentari (Marco Pannella e Marco Cappato) e da 7 deputati (Emma Bonino, Daniele Capezzone, Maurizio Turco, Bruno Mellano, Sergio D'Elia, Marco Beltrandi e Donatella Poretti). Sono inoltre soggetti fondatori della Rosa nel pugno, che aderisce alla coalizione del centro-sinistra italiano, denominata L'Unione.
Indice |
[modifica] Storia
[modifica] La nascita
Il movimento dei Radicali Italiani nasce il 14 luglio 2001, all'indomani delle elezioni politiche (in cui avevano sostenuto la Lista Pannella-Bonino), nell'ambito del Partito Radicale - di cui rappresentano la più diretta continuità.
Se negli Anni Settanta il Partito Radicale è stato protagonista di battaglie (ormai storiche) sui diritti civili, come i referendum sull'aborto e sul divorzio, Radicali Italiani e le Associazioni a esso riferibili si sono impegnati su temi come l' antiproibizionismo, la laicità dello Stato, la libertà di cura e di ricerca scientifica.
Nel 2005 i Radicali sono stati tra i partiti promotori del referendum per abrogare la legge 40/2004, che pone una lunga serie di limiti al ricorso alla procreazione medicalmente assistita. Il referendum, tenutosi il 12 e 13 giugno 2005, è fallito clamorosamente a seguito del tasso di astensionismo pari al 74,1%.
[modifica] Le difficoltà finanziarie
Il movimento dei Radicali Italiani attraversa in questi anni notevoli difficoltà finanziarie, che hanno portato a numerosi appelli di iscrizione e sottoscrizione, congressi straordinari dell'area radicale (come l'Assemblea dei 1000, tenutasi nel 2005), oltre che alla chiusura del call center, la vendita degli archivi di Radio Radicale e vari licenziamenti di dipendenti della sede storica di Via di Torre Argentina (Roma).
[modifica] Nascita di altri movimenti di ispirazione radicale
Il Partito Radicale ha visto il distacco negli anni '80 di diversi suoi aderenti e sostenitori, dapprima a opera della corrente facente capo all'ex-Segretario radicale Giuseppe Rippa (che si costituì successivamente in Movimento Federativo Radicale) e successivamente della componente verde (poi confluita nella Federazione dei Verdi): difatti le prime battaglie ambientaliste e antinucleari sono state combattute in Italia proprio dai Radicali, e il diritto a utilizzare l'attuale simbolo Verdi, il Sole che ride, è stato accordato da Pannella negli anni ottanta.
Gli ultimi anni hanno portato alla formazione di nuove formazioni distinte di ispirazione radicale. La prima nel 2004, quando cittadini e personalità indipendenti dell'area radicale e personalità della sinistra libertaria hanno dato vita al Movimento Radicali di sinistra, a seguito della svolta liberista e atlantista compiuta nell'ultimo decennio.
La seconda nel 2005, in seguito alla scelta di costituire un progetto radical-socialista con adesione al centrosinistra italiano, Benedetto Della Vedova e Marco Taradash hanno abbandonato il partito, fondato il nuovo movimento dei Riformatori Liberali, anch'esso di area liberale e libertaria ma favorevole ad una collocazione nell'area di centrodestra, fedeli alla linea liberista che ha caratterizzato i Radicali Italiani negli anni '90.
[modifica] Il progetto radical-socialista
Già in vista delle elezioni regionali del 2005, i Radicali, che si sono sempre mantenuti fuori dalle due coalizioni della politica italiana, hanno chiesto "ospitalità" ad entrambi i poli per presentare delle liste nel nome di Luca Coscioni, ma il tentativo non ha trovato riscontri soprattutto per l'opposizione manifestata dai cattolici in entrambi gli schieramenti, che contestano la matrice anticlericale dei Radicali, e nella sinistra a causa della ricetta economica liberista e del filo-atlantismo. Così non sono state presentate liste radicali alle Regionali e il partito ha preferito dedicarsi alla campagna elettorale sul referendum sulla fecondazione assistita, in programma due mesi dopo.
Primi contatti nell'ambito di alleanze politiche si verificano all'indomani di regionali e referendum con i socialisti dello Sdi, che cercano nuove alleanze dopo aver sperimentato il progetto elettorale della Federazione dell'Ulivo.
I Radicali e lo Sdi, pertanto, si fanno promotori della costituzione di un polo laico e riformista nel nome di "Blair, Fortuna e Zapatero", sul modello del socialismo radicale spagnolo. Dal 23 al 25 settembre 2005 si svolge a Fiuggi la "Convention laica, socialista, radicale e liberale", organizzata dai due partiti insieme all'Associazione Luca Coscioni e alla Federazione dei giovani socialisti. L'obiettivo dell'iniziativa è quello di costituire un comitato di coordinamento per "definire le tappe della costituzione di un nuovo soggetto politico, di individuarne nome e simbolo, di definirne programmi e obiettivi di iniziativa in Parlamento e nel Paese, a partire dal documento di ingresso alla Convenzione.
I Radicali affidano al congresso (dal 29 ottobre all'1 novembre 2005) il compito di stabilire le linee guida della loro politica futura e di dare avvio al nuovo soggetto radical-socialista, che parte dall'intesa con lo Sdi.
Il segretario Daniele Capezzone, nella relazione iniziale del congresso, propone uno dei simboli socialisti per eccellenza, la "rosa nel pugno", come emblema del nuovo soggetto politico. "La rosa riformatrice e il pugno che non colpisce, ma la offre, e lotta, rinnova la sua lotta antica offrendo appunto un fiore - sostiene Capezzone. - È cosa forte, che appartiene al vissuto di tanti, e che richiama immagini, ragioni e sentimenti pienamente socialisti, pienamente liberali, pienamente laici, pienamente radicali".
Capezzone ha auspicato che "Rosa nel pugno" sia proprio il nome, oltre che il simbolo, del nuovo partito radical-socialista. La proposta è stata accettata dal segretario dello Sdi, Enrico Boselli.
[modifica] Ecco la "Rosa nel Pugno"
Il simbolo della Rosa nel pugno viene presentato ufficialmente il 17 novembre 2005 presso la Residenza Ripetta di Roma. Il nuovo soggetto politico è stato dotato di organismi direttivi provvisori. Della segreteria nazionale entrano a far parte Emma Bonino, Enrico Boselli, Daniele Capezzone, Marco Cappato, Ugo Intini, Cesare Marini, Marco Pannella, Roberto Villetti. La direzione nazionale è costituita da 45 membri, fra cui Luca Coscioni, Ottaviano Del Turco, Pia Locatelli, Claudio Signorile ed altri.
Del progetto avrebbero dovuto entrare a far parte anche i socialisti guidati da Bobo Craxi, che avevano portato avanti nel loro partito, il Nuovo Psi, una mozione favorevole all'accordo con la Rosa e con l'Unione. Tuttavia, a dicembre 2005, lo stesso Craxi comunica che non confluirà nella Rosa nel Pugno, in quanto l'intesa radical-socialista rappresenta una cosa diversa dall'unità dei socialisti che il Garofano auspica.
Queste le linee guida proposte dai Radicali per la futura azione politica della "Rosa nel pugno".
- Trasformare i Pacs (Patti civili di solidarietà) in legge dello Stato, "facendo il possibile e l'impossibile per cancellare discriminazioni odiose e assicurare pari dignità e protezione alle scelte di milioni di donne e di uomini, omosessuali come eterosessuali".
- Cambiare rotta sulle politiche in materia di droghe, "facendo il possibile e l'impossibile per cancellare le norme troppo proibizioniste".
- Abolire gli ordini professionali, o almeno larga parte di essi, "facendo il possibile e l'impossibile per spazzare i privilegi di pochi": si tratterebbe di cancellare ordini e monopoli e il valore legale della laurea, per fare in modo che "tutti, non solo alcuni, stiano sul mercato, con i rischi e le opportunità che questo comporta".
[modifica] Le elezioni politiche 2006
Si svolgono le elezioni. Il centrosinistra trionfa per poche decine di migliaia di voti alla Camera dei deputati, dove ottiene il 49,81% dei consensi contro il 49,74% della CdL. Al Senato, si rivela determinante il voto della circoscrizione Estero, che consente all'Unione - pur avendo conseguito meno voti della CdL - di ottenere due seggi in più.
La Rosa nel Pugno non ottiene un risultato molto incoraggiante, inferiore alle prevedibili sommatorie di Sdi e Radicali. Guadagna 991 mila voti alla Camera (2,6%) e 851 mila al Senato (2,5%), superando lo sbarramento solo nel primo caso ed eleggendo così 18 parlamentari, tra cui la capofila radicale Emma Bonino. Al Senato, però, la formazione radicalsocialista non supera gli sbarramenti regionali del 3% (ci riesce solo in Calabria e, minimamente, anche in Umbria), ma questo non basta ad eleggere alcun senatore a causa di una interpretazione che il movimento considera errata della legge elettorale, ed in protesta della quale ha interrotto con azioni di disturbo i lavori parlamentari. Pertanto, resta fuori dalle assemblee parlamentari Marco Pannella.
[modifica] Il V Congresso radicale
Si svolge il 4, 5 e 6 novembre a Padova il V Congresso dei Radicali Italiani, con in evidenza lo scontro fra il leader storico Marco Pannella ed il giovane segretario Daniele Capezzone, ex-delfino dello stesso Pannella dal 2001. Altro importante dato che il congresso sembra testimoniare è la fine della esprienza della Rosa nel Pugno, già data per certa da molto tempo, ma ormai quasi ufficializzata dal dirigente socialista e capogruppo della RnP alla Camera dei Deputati Roberto Villetti durante il suo intervento al congresso radicale e perfino dal laeder terzista della RnP Lanfranco Turci.
[modifica] Correnti
Non sono ravvisabili, all'interno del partito, delle particolari correnti formalmente costituite né tendenze interne di diverso orientamento, anche se è emerso in occasione dell'ultimo Congresso radicale una crisi di rapporti tra il leader del partito Marco Pannella e il neo-sostituito segretario Daniele Capezzone.
[modifica] Valori
(da completare)
[modifica] Risultati elettorali
– Radicali Italiani alle Elezioni Politiche | ||||
---|---|---|---|---|
Elezione | Parlamento | Voti | % | Seggi |
2006 (lista Rosa nel pugno) | Camera Senato |
991.049 851.875 |
2,6 2,5 |
18 0 |
– Radicali Italiani alle Elezioni Europee | ||||
---|---|---|---|---|
Elezione | Parlamento | Voti | % | Seggi |
2004 (Lista Bonino) | Parl. Europeo | 731.867 | 2,2 | 2 |
[modifica] Congressi
- I Congresso - Roma, 4-7 luglio 2002
- II Congresso - Roma, 30 ottobre-2 novembre 2003
- III Congresso - Roma, 29 ottobre-1 novembre 2004
- IV Congresso - Riccione, 29 ottobre-1 novembre 2005
[modifica] Segretari
(da completare)
[modifica] Voci correlate
- Radicalismo
- Partito Radicale
- Partito Radicale Transnazionale
- Rosa nel pugno
- Socialisti Democratici Italiani
- Lista_Pannella
- Lista_Pannella-Bonino
- Lista Emma Bonino
- Partito Radicale Storico
- Verdi
- Radicali di destra
- Radicali di sinistra
- Riformatori Liberali
- Radicali Europei
[modifica] Collegamenti esterni
- Lo statuto dei Radicali
- Sito ufficiale del Partito Radicale Transnazionale
- Sito ufficiale dell'Associazione Luca Coscioni
- Sito ufficiale dei Riformatori Liberali di Della Vedova e Taradash
- Radio Radicale
- Quaderni Radicali, rivista bimestrale di politica
- Nuova Agenzia Radicale, supplemento telematico di Quaderni Radicali
- Nessuno Tocchi Caino, Associazione contro la pena di morte
- Esperanto Radikala Asocio, Associazione per la promozione dell'Esperanto
- Associazione radicale "Rientrodolce"