Fiamma Tricolore
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Movimento Sociale Fiamma Tricolore | |
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Partito politico italiano | |
Leader | Luca Romagnoli |
Fondazione | 1995 |
Sede | Piazzale Clodio, 22 00195 Roma |
Coalizione | Casa delle Libertà |
Ideologia | Neofascismo, corporativismo, nazionalismo, destra radicale |
In Parlamento | 1 deputato europeo |
Partito europeo | Non iscritti al Parlamento Europeo |
Organo ufficiale | L'Antagonista |
Sito internet | www.fiammatricolore.net |
Fiamma Tricolore, nota anche come Movimento Sociale Fiamma Tricolore (o MSFT), è un partito politico neofascista della destra italiana originariamente guidato da Pino Rauti e nato il 3 marzo 1995 in seguito allo scioglimento del Movimento Sociale Italiano, in contrasto con la cosiddetta "svolta di Fiuggi" che portò alla trasformazione del MSI in Alleanza Nazionale.
A seguito di una sentenza del Tribunale Civile di Roma del 2003, però, lo stesso Rauti fu espulso dal partito. L'attuale segretario nazionale della Fiamma Tricolore è l'europarlamentare Professor Luca Romagnoli. Il partito si è presentato più volte in posizioni di autonomia, ma collabora formalmente con la coalizione del centrodestra italiano, la Casa delle Libertà.
Indice |
[modifica] Storia
[modifica] No alla "svolta di Fiuggi"
La cosiddetta "svolta di Fiuggi" viene operata da Gianfranco Fini, segretario e leader dalla corrente maggioritaria del Movimento Sociale Italiano, nel congresso del gennaio 1995 dopo che già alcuni dirigenti del partito avevano avviato un'azione "riformatrice" sostenendo l'esigenza di lanciare una nuova "Alleanza Nazionale" che veda insieme i missini con chi ha idee conservatrici, come la destra democristiana, lasciando di fatto le posizioni di destra radicale per avvicinarsi ad una destra moderata, liberale e democratica.
Tale svolta non è condivisa dalla corrente più radicale del partito, capeggiata da Pino Rauti (ex segretario del MSI nel 1990-91) e Giorgio Pisanò, che, pertanto, non partecipa alla formazione di AN e dà origine ad un nuovo movimento, autonomo, denominato "Movimento Sociale Fiamma Tricolore" che si pone l'obbiettivo di "continuare" la storia e le battaglie del MSI senza rinnegare nulla del proprio passato.
[modifica] L'organizzazione del partito: Rauti segretario
La Fiamma si presenta ufficialmente agli elettori in occasione delle elezioni politiche del 1996, quando raccoglie - nella quota proporzionale - quasi l'1% dei consensi (eleggendo un senatore), senza allearsi con la coalizione di centrodestra alla quale invece aveva preso parte AN ormai organicamente inserita in un progetto di Governo di stampo liberal-capitalista.
A novembre del 1996, la Fiamma celebra il suo primo congresso nazionale a Chianciano Terme, durante il quale vengono eletti gli organi previsti dallo statuto e proclamata la continuità ideale e programmatica con il MSI. Pino Rauti viene eletto ufficialmente Segretario Nazionale.
Intanto, grazie anche alla partecipazione agli appuntamenti elettorali amministrativi, la Fiamma organizza la sua struttura sul territorio nazionale ed elegge un Consigliere regionale e diversi membri delle assemblee elettive locali.
Ciò produce un aumento dei consensi verso il partito, che alle elezioni europee del 1999, presente in tutte le circoscrizioni elettorali, guadagna circa l'1,6% dei consensi, eleggendo un eurodeputato.
Dopo aver stretto accordi con la coalizione di centrodestra alle elezioni regionali del 2000, Rauti viene riconfermato Segretario dal congresso dell'ottobre 2000. In quella occasione la Fiamma delibera di presentare liste autonome per le elezioni del 2001, ma stringendo - di fatto - alcuni accordi di "desistenza" con la Casa delle Libertà che portano all'elezione di un Senatore, Luigi Caruso.
[modifica] Il congresso del 2002 e la scissione
Il terzo congresso nazionale, quello del febbraio 2002, porta importanti novità. Emerge, infatti, la figura del Prof. Luca Romagnoli, che viene eletto Segretario nazionale, Rauti viene nominato Presidente, garante dell'unità del movimento.
I contrasti veri e propri tra le due massime cariche del partito si manifestano a partire dall'ottobre 2003, quando l'intera classe dirigente e i militanti del partito vengono messi a conoscenza del conflitto e invitati ad effettuare una scelta di posizione netta tra le due parti. Si cerca l'intesa nell'organizzazione di un congresso straordinario per febbraio del 2004.
[modifica] Rauti viene espulso: la leadership di Romagnoli
La tesi di Romagnoli si presenta maggioritaria. Rauti, pertanto, esce dal partito e fonda un nuovo movimento, il Movimento Idea Sociale.
La stragrande maggioranza degli iscritti non segue l'anziano Presidente e la Fiamma presenta tranquillamente le sue liste alle elezioni europee del 2004 raccogliendo lo 0,7% dei voti e conquistando un seggio per il suo Segretario Romagnoli, che diventa eurodeputato.
La Fiamma, dopo le elezioni europee del 2004 lancia un appello alle altre forze che compognono la variegata "area" della destra radicale e sceglie di collaborare con la coalizione di Alternativa Sociale, guidata da Alessandra Mussolini, in occasione delle elezioni regionali del 2005: tutta l'alleanza dei partiti di estrema destra, però, raggiunge all'incirca l'1% di media nazionale e dimostra, tra l'altro, l'impossibilità pratica di compattare sotto un'unica sigla realtà troppo differenti tra loro. La Fiamma, quindi, forte del suo "zoccolo duro" e dall'entrata di nuove realtà all'interno delle proprie strutture, riprende la sua autonomia ed indipendenza da ogni cartello elettorale e si pone come un'inica alternativa al sistema liberal-democratico ed unica forza "a destra" di AN. Intanto, il partito raccoglie anche l'adesione di un Deputato nazionale, Antonio Serena, che abbandona Alleanza Nazionale.
[modifica] L'accordo con la CdL
In vista delle elezioni politiche del 2006, la Fiamma raggiunge un accordo con la Casa delle Libertà, deliberato il 28 gennaio 2006: il movimento presenta il suo simbolo e i suoi candidati all'interno della coalizione di centrodestra in tutte le circoscrizioni e le regioni italiane.
Il risultato elettorale, però, non premia la Fiamma, che raccoglie 231 mila voti alla Camera (0,6%) e 204 mila al Senato (0,6%), non superando gli sbarramenti previsti dalla legge elettorale e non eleggendo, pertanto, alcun parlamentare.
In occasione del referendum costituzionale del 2006, la Fiamma si schiera sulle posizioni del "No", manifestando il suo dissenso nei confronti della devoluzione e del federalismo ideati precedentemente dalla CdL.
Il 2 dicembre 2006, alla grande manifestazione nazionale della CdL contro il Governo Prodi, nel corteo partito da Piazza Esedra spicca la componente della Fiamma Tricolore che, con oltre 5.000 militanti schierati, risulta essere il movimento con più uomini in campo.
[modifica] Correnti
Non sono ravvisabili, all'interno del partito, delle particolari correnti formalmente costituite né tendenze interne di diverso orientamento.
L'unica differenziazione di rilievo si verificò tra i sostenitori delle tesi di Pino Rauti e quelli di Luca Romagnoli, nella fase 2003-2004. Situazione che, di fatto, portò, alla scissione interna al partito, quando i primi abbandonarono la Fiamma.
Gioventù Nazionale è il movimento giovanile, Blocco Studentesco è il movimento degli studenti medi.
[modifica] Siti internet ufficiali:
[modifica] Valori
(da completare)
[modifica] Risultati elettorali
– Fiamma Tricolore alle Elezioni Politiche | ||||
---|---|---|---|---|
Elezione | Parlamento | Voti | % | Seggi |
1996 2001 2006 |
Camera Senato Camera Senato Camera Senato |
339.351 747.487 143.963 340.221 231.313 204.473 |
0,9 2,3 0,4 1,0 0,6 0,6 |
0 1 0 1 (CDL) 0 0 |
– Fiamma Tricolore alle Elezioni Europee | ||||
---|---|---|---|---|
Elezione | Parlamento | Voti | % | Seggi |
1999 2004 |
Parl. Europeo Parl. Europeo |
496.030 236.016 |
1,6 0,7 |
1 1 |
[modifica] Congressi
- Assemblea Costituente - gennaio 1995
- I Congresso - Chianciano Terme (Siena), novembre 1996
- II Congresso - ottobre 2000
- III Congresso - febbraio 2002
- IV Congresso - febbraio 2004
[modifica] Segretari
- Pino Rauti, da gennaio 1995 a febbraio 2002
- Luca Romagnoli, da febbraio 2002