Val Canali
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La Val Canali si trova nel comune di Tonadico, nella valle di Primiero (Trentino orientale). La valle è attraversata dall'omonimo torrente, che riceve in località Sabbionade anche le acque del torrente Pradidali, che scorre in una valle laterale. Ha un orientamento ovest-est ed è attorniata dalla parte finale delle Pale di San Martino, tranne ad oriente dove imbocca la valle del Cismon. È compresa tra i 1000 e 2500 metri di quota circa, questi ultimi vengono raggiunti dalle cime che la attorniano.
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[modifica] Flora
La vegetazione è composta per la maggior parte da boschi di abete rosso, in alcuni luoghi misto all'abete bianco; alle quote più alte prevale il larice ed in alcuni luoghi è presente un buona quantità di faggio. Ai piedi delle pareti rocciose, in prossimità dei ghiaioni è presente il pino mugo. In prossimità dei masi ci sono ampi prati a sfalcio.
[modifica] Fauna
Nella valle sono presenti in buona quantità il camoscio, il cervo, il capriolo, e lo scoiattolo, i primi soprattutto ai piedi delle montagne. Più rare da incontrare sono la lepre, la volpe e l'aquila reale, quest'ultima presente sulle cime.
[modifica] Storia
La valle è sempre stata sfruttata dalla popolazione locale per il pascolo del bestiame, in primavera ed in autunno, e per la fienagione d'estate. Le foreste della zona fornivano il legname che poi veniva avviato verso il Veneto tramite la fluitazione (i tronchi arrivavano a destinazione trasportati da torrenti e fiumi). Nel tardo 1300 l'area del Primiero entra a far parte dell'Impero d'Austria, alcune zone della Val Canali passano di proprietà del conte Welsperg, che governava la zona. Successivamente la Prima Guerra Mondiale l'intero Trentino passerà all'Italia. Negli ultimi cinquant'anni l'area è stata caratterizzata da un forte impulso turistico, che ha portato alla costruzione di diversi ristoranti e agritur ed alla miglioria della viabilità.
[modifica] Turismo
All'imbocco della valle sono visibili le rovine del Castel Pietra, abbarbicate su un grosso masso erratico. Il castello fu abitato dalla famiglia Welsperg fino a quando un incendio non lo distrusse nel '600. La sua funzione era di controllare la strada verso il Passo Cereda. Poco più avanti, ai bordi di un vasto prato è visibile villa Welsperg, costruita nell'800 e recentemente ristrutturata per ospitare la sede del Parco Naturale Paneveggio-Pale di San Martino. Nella stagione estiva ospita interessanti mostre e spettacoli riguardanti la natura e le tradizioni del Primiero.