Orvieto
Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Orvieto | |||
---|---|---|---|
Stato: | Italia | ||
Regione: | Umbria | ||
Provincia: | Terni | ||
Coordinate: |
|
||
Altitudine: | 325 m s.l.m. | ||
Superficie: | 281 km² | ||
Abitanti: |
|
||
Densità: | 74 ab./km² | ||
Frazioni: | Elenco | ||
Comuni contigui: | Allerona, Bagnoregio (VT), Baschi, Bolsena (VT), Castel Giorgio, Castel Viscardo, Castiglione in Teverina (VT), Civitella d'Agliano (VT), Ficulle, Lubriano (VT), Montecchio, Porano, San Venanzo, Todi (PG) | ||
CAP: | 05018 | ||
Pref. tel: | 0763 | ||
Codice ISTAT: | 055023 | ||
Codice catasto: | G148 | ||
Nome abitanti: | orvietani | ||
Santo patrono: | San Giuseppe | ||
Giorno festivo: | 19 marzo | ||
Sito istituzionale |
Orvieto è un comune di 20.692 abitanti in provincia di Terni.
Indice |
[modifica] Storia
La città di Orvieto è insediata su una rupe che domina la pianura, nella quale scorrono i fiumi Paglia e Chiani poco prima di confluire nel Tevere. Questa enorme piattaforma in tufo vulcanico brunastro che si solleva dai venti ai cinquanta metri dal piano della campagna, fu creata dall'azione eruttiva di alcuni vulcani, che depositarono un'enorme quantità di materiali. Notizie attendibili riguardanti i primi insediamenti umani risalgono al VII secolo a.C., ma è da ritenersi che il luogo fosse già abitato sin dall'Età del bronzo e del ferro.
[modifica] Periodo Etrusco
Per approfondire, vedi la voce Volsinii. |
Le testimonianza archeologiche di epoca etrusca, fornite da campagne di scavo e studi condotti negli ultimi anni, offrono un quadro abbastanza attendibile, anche se ancora incompleto, della città antica, identificata dopo molte incertezze epolemiche tra etruscologi, nella città di Velzna. Denominata, probabilmente, Volsinii Veteres (la disputa sul nome di questa città etrusca non si è ancora conclusa, ma questo sembra il più attendibile) sorgeva nei pressi di un famoso santuario etrusco, Fanum Voltumnae, meta ogni anno degli abitanti dell'Etruria che vi confluivano per celebrare riti religiosi, giochi e manifestazioni. La città ebbe, dall'VIII al VI secolo a.C., un notevole sviluppo econimico, di cui beneficiavano principlamente ricche famiglie in un regime fortemente oligarchico, e un incremento demografico che, nella composizione della popolazione, mostra l'apertura ad una città multietnica; di tutto ciò si ha riscontro dai resti della città sulla rupe e principalmente dalle vicine necropoli. La città raggiunse il massimo splendore tra il VI e il IV secolo a.C., diventando un fiorente centro commerciale e artistico, con una supremazia militare garantita dalla sua posizione strategica che le dava l'aspetto di una fortezza naturale.
[modifica] Periodo Romano
Ma tra la fine del IV e l'inizio del III secolo a.C. l'equilibrio sociale che aveva permesso la crescita della città, si incrinò. I ceti subalterni conquistarono il governo della cosa pubblica, il dissidio tra le classi divenne violento, finché i nobili non chiesero aiuto ai Romani. Questi, nel 264 a.C., colsero l'occasione per inviare l'esercito a Volsinii e, invece di sottometterla, la distrussero e deportarono gli abitanti scampati all'eccidio, sulle rive del vicino lago di Bolsena, dove sorse Volsinii Novi. Non si conosce il motivo di tale accanimento dei Romani nei confronti della città che, secondo le notizie letterarie, trasportarono a Roma oltre duemila statue razziate dai santuari orvietani, ed evocarono nell'Urbe il dio Vertumnus, la principale divinità degli Etruschi. La traslazione della città fisica della Orvieto antica da un sito all'altro, si ripeterà in senso inverso provocata ancora da altre invasioni. Fu rifondata allora sulla rupe orvietana la cittadella altomedievale di Ourbibentos che, nell'arco di qualche secolo, diverrà una nuova città con il nome di Urbs Vetus (città vecchia).
[modifica] Libero Comune
Dopo il crollo dell'Impero Romano d'Occidente, Orvieto divenne dominio dei Goti fino al 553 quando, dopo una cruenta battaglia e un assedio, fu conquistata dai Bizantini di Belisario. Successivamente, dopo l'istituzione del Ducato di Spoleto, divenne longobarda. Poco prima dell'anno Mille la città, posta sulla linea di confine dell'Italia bizantina, di cui costituiva un importante nodo strategico, tornò a rifiorire, espandendo il suo tessuto urbanistico con la costruzione di fortificazioni, palazzi, torri e chiese. Si costituì in Comune, ma anche se non faceva parte ufficialmente del patrimonio di San Pietro, si trovava sotto il suo controllo; per essere riconosciuto governo comunale ebbe bisogno di una dichiarazione di consenso da parte di papa Adriano IV nel 1157. Nel XII secolo Orvieto, forte di un agguerrito esercito, iniziò ad ampliare i propri confini che, dopo vittoriose battaglie contro Siena, Viterbo, Perugia e Todi, la videro dominare su un vasto territorio che andava dalla Val di Chiana fino alle terre di Orbetello e di Talamone sul mar Tirreno. In questa sua espansione, Orvieto si era fatto un potente alleato: Firenze (rivale di Siena) che ne aveva appoggiato l'ascesa. I secoli XIII e XIV furono il periodo di massimo splendore per Orvieto che, con una popolazione di circa trentamila abitanti (superiore perfino a quella di Roma), divenne una potenza militare indiscussa, e vide nascere nel suo territorio urbano splendidi palazzi e monumenti.
[modifica] Le lotte interne
Ma paradossalmente questa epoca vide anche il nascere di furibonde lotte interne nella città. Due famiglie patrizie, la guelfa Monaldeschi e la ghibellina Filippeschi, straziarono la città con cruenti battaglie che, insieme alle lotte religiose tra i Malcorini, filoimperiali ed i Muffatti, papalini, indebolirono il potere comunale favorendo, nel 1364, la conquista da parte del cardinale Egidio Albornoz. In questo lasso di tempo altri avvenimenti, degni di nota, si erano registrati ad Orvieto: nel 1216 Papa Innocenzo III, dai pulpiti della chiesa di Sant'Andrea, aveva proclamato la IV crociata; nel 1281, nella stessa chiesa, alla presenza di Carlo I d'Angiò, veniva elevato al pontificato Papa Martino IV e, nel 1297, nella chiesa di San Francesco, avveniva la canonizzazione di Luigi di Francia, presente Papa Bonifacio VIII. Dopo il cardinale Albornoz, Orvieto venne assogettata a varie signorie: Rinaldo Orsini, Biordo Michelotti, Giovanni Tomacello e Braccio Fortebraccio per ritornare poi, nel 1450, definitivamente a far parte dello Stato della Chiesa, divenendone una delle provincie più importanti e costituendo l'alternativa a Roma per molti pontefici, vescovi e cardinali che vi venivano a soggiornare. I secoli XVII e XVIII furono periodi di tranquillità per la città. Sotto l'Impero Napoleonico assurse a cantone e più tardi, nel 1831, sotto la Chiesa, venne elevata a Delegazione Apostolica. Nel 1860, liberata dai Cacciatori del Tevere, fu annessa al Regno d'Italia.
[modifica] Evoluzione demografica
Abitanti censiti
[modifica] Cultura
È sede della Fondazione per il Centro Studi "Città di Orvieto" - Università, Ricerca, Alta Formazione www.uniorvieto.eu.
[modifica] Festività ed eventi
- Festa della Palombella (la colomba che simboleggia lo Spirito Santo), che si tiene ogni anno in occasione della Pentecoste, istituita nel XVI secolo dai Monaldeschi. La celebrazione originale prevedeva che una colomba bianca venisse legata ad uno stemma, nella posizione dello Spirito Santo. Lo stemma scorre su un cavo che attraversa Piazza del Duomo e termina su una macchina in legno addobbata con botti e mortaretti, che si accendono all'arrivo della palombella. Dalla fludità del movimento e da altri fattori si traggono auspici per l'anno agricolo successivo. La festa è contestata da tempo dagli animalisti, che chiedono la sostituzione della palombella viva con un simulacro. In seguito alle proteste, dal 2005, la palombella non è più legata allo stemma, ma viene alloggiata in un tubo di plastica trasparente che scorre lungo il cavo.
- Domenica successiva alla Pentecoste: Palio dell'oca che si svolge sulla piazza del Popolo, con pista in terra battuta e vede la disputa fra i vari cavalieri delle due antiche contrade (Pistrella e Cava) con gare di abilità a cavallo.
- Processione del Corpus Domini: una processione (la prima fu nel 1337), accompagnata da un corteo storico con 400 figuranti, evoca il Miracolo di Bolsena
- Presepe nel Pozzo: presepio sotterraneo con personaggi animati a grandezza naturale.
- Umbria jazz winter: tra la fine di dicembre e l'inizio di gennaio, si svolge un festival internazionale di musica jazz.
- Corsa "La Castellana" prova di velocità automobilistica in salita, valida per il CIVM, organizzata annualmente in aprile con partenza dalla frazione di Ciconia e arrivo a Colonnetta di Prodo (percorso di 6.100 metri).
- Domenica 28 maggio 2006 "Cantine Aperte"
- Agosto: mostra dei vini e dei prodotti artigianali
[modifica] Sport
Il 20 maggio 2002 l'8^ tappa del Giro d'Italia 2002 si è conclusa ad Orvieto con la vittoria dello spagnolo Aitor Gonzalez Jimenez.
[modifica] Monumenti e luoghi d'arte da visitare
- Duomo
- Pozzo di San Patrizio (1528)
- Pozzo della Cava
- Palazzo Soliano (1297)
- Palazzo Papale
- Torre del Moro
- Palazzo comunale
- Palazzo del Popolo
- Palazzo Faina
- Le Necropoli del Crocifisso del Tufo e di Cannicella
- Chiesa di San Giovenale
- Chiesa di Sant'Andrea
- Via della Cava
- Chiesa di San Domenico, costruita sulle rovine di un tempio pagano
- Il Museo "C. Faina"
- Il Museo "E. Greco"
- Il Museo dell'Opera del Duomo
- Il Museo archeologico nazionale
- La Funicolare di Orvieto
- Il Tempio del Belvedere
[modifica] Galleria fotografica
Per approfondire, vedi la voce Orvieto/Galleria fotografica. |
.
[modifica] Amministrazione comunale
Sindaco: Stefano Mocio dal 12-13/06/2004
Centralino del comune: 0763 3061
Email del comune: mail@comune.orvieto.tr.it
- Classificazione climatica: zona D, 1905 GR/G
Orvieto fa parte di:
[modifica] Frazioni
Bagni di Orvieto, Bardano, Baschi Scalo, Benano, Biagio, Botto di Orvieto, Canale di Orvieto, Canonica, Capretta, Ciconia, Colonnetta di Prodo, Corbara, Fossatello, Morrano, Orvieto Scalo, Osteria Nuova, Padella, Prodo, Rocca Ripesena, San Faustino, Sferracavallo, Stazione di Castiglione, Sugano, Titignano, Tordimonte, Torre San Severo
[modifica] Gemellaggi
Orvieto è gemellata con le città di:
- Givors Francia
- Maebashi Giappone
- Bethlehem Autorità Nazionale Palestinese
- Aiken, Carolina del Sud, Stati Uniti
- Seinajoki Finlandia
- Kercem Malta
[modifica] Altri progetti
[modifica] Collegamenti esterni
- http://www.orvieto.info/
- http://www.orvieto2000.it/
- http://www.orvietonews.it/
- (EN) sito di Bill Thayer
- Info turistiche e deposito bagagli Orvieto
- Via della Cava
- Pozzo della Cava
- Teatro comunale Luigi Mancinelli
Acquasparta | Allerona | Alviano | Amelia | Arrone | Attigliano | Avigliano Umbro | Baschi | Calvi dell'Umbria | Castel Giorgio | Castel Viscardo | Fabro | Ferentillo | Ficulle | Giove | Guardea | Lugnano in Teverina | Montecastrilli | Montecchio | Montefranco | Montegabbione | Monteleone d'Orvieto | Narni | Orvieto | Otricoli | Parrano | Penna in Teverina | Polino | Porano | San Gemini | San Venanzo | Stroncone | Terni |