Orbetello
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Orbetello | |||
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Stato: | Italia | ||
Regione: | Toscana | ||
Provincia: | Grosseto | ||
Coordinate: |
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Altitudine: | 3 m s.l.m. | ||
Superficie: | 226,98 km² | ||
Abitanti: |
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Densità: | 64,35 ab./km² | ||
Frazioni: | Talamone, Albinia, Ansedonia, Fonteblanda, Giannella | ||
Comuni contigui: | Capalbio, Magliano in Toscana, Manciano, Monte Argentario | ||
CAP: | 58010 58015 | ||
Pref. tel: | 0564 | ||
Codice ISTAT: | 053018 | ||
Codice catasto: | G088 | ||
Nome abitanti: | orbetellani | ||
Santo patrono: | San Biagio | ||
Giorno festivo: | 3 febbraio | ||
Sito istituzionale |
Orbetello (GR) è un comune con poco meno di quindicimila abitanti, dista dal capoluogo circa 40 km.
Contiene nel suo territorio la famosa laguna di Orbetello, un'importante riserva naturale.
Indice |
[modifica] Geografia
La città di Orbetello sorge nel mezzo dell'omonima laguna ed è unita al Monte Argentario tramite una strada costruita su di un terrapieno artificiale (la diga), che ha diviso la laguna in due specchi d'acqua ("Laguna di Levante" e "Laguna di Ponente").
Il territorio comunale è estremamente variegato; la zona umida lagunare è delimitata verso il mare da due tomboli (il Tombolo della Feniglia ed il Tombolo della Giannella) caratterizzati da lunghe spiaggie sabbiose, pinete e macchia mediterranea. La costa in prossimità dei rilievi di Talamone e di Ansedonia diventa rocciosa e di difficile accesso.
L'entroterra è caratterizzato da modesti rilievi, dove la vegetazione cresce spontanea, formando intricate macchie di vegetazione e da zone pianeggianti, una volta malariche ed oggi intensamente coltivate.
[modifica] Centro Storico
Orbetello, a circa 35 km a sud-est di Grosseto, sorse al centro dell’omonima laguna nel luogo dove esisteva già un abitato in epoca etrusca. Nel 280 passò sotto il controllo dei Romani, che nel contempo fondarono la colonia di Cosa nei pressi di Ansedonia. La città attraversò il medio-evo senza lasciar traccia di avvenimenti degni di nota, citata nei documenti come Orbetellum e Orbitellus, che probabilmente deriva dal diminutivo del latino herbetum ("luogo erboso"). In epoca medievale divenne un possesso della famiglia Aldobrandeschi che lo controllarono fino agli inizi del Trecento, quando il centro passò sotto il controllo di Orvieto. A seguito di varie lotte per il controllo della località tra gli Orsini di Pitigliano e gli Orvietani, la cittadina venne conquistata nel Quattrocento dai Senesi che la controllarono fino alla metà del secolo successivo, quando l’intera zona passò sotto lo Stato dei Presidi, del quale Orbetello ne divenne la capitale. La cittadina lagunare entrò a far parte del Granducato di Toscana soltanto agli inizi dell’Ottocento, a seguito della Restaurazione post-napoleonica. Il centro storico è racchiuso da una cinta muraria, costruita in epoca medievale a partire dai preesistenti resti delle antiche Mura Ciclopiche, risalenti probabilmente al V secolo a.C.. Porta a Terra si presenta nel caratteristico stile barocco che indica l’epoca in cui venne ristrutturata ed abbellita; la seicentesca Polveriera Guzmann, recentemente ben restaurata, ospita il Museo Archeologico. Di notevole interesse è la trecentesca Cattedrale di Santa Maria Assunta, preceduta da una breve gradinata, che si affaccia su Piazza della Repubblica. La facciata si presenta in un pregevole stile gotico, mentre all’interno sono conservate varie opere d’arte tra le quali spiccano alcuni affreschi quattrocenteschi e opere di epoca barocca. Sul lato opposto di Piazza della Repubblica, si trova il Museo del Frontone di Talamone, importante reperto di epoca etrusco-ellenistica venuto alla luce nella vicina località, che costituiva la parte superiore frontale di un antico tempio. Dietro la Cattedrale, una serie di vicoli immette in Piazza Eroe dei Due Mondi che è il cuore della vita del centro storico della cittadina lagunare. Su un lato della piazza si affaccia il Palazzo dei Governanti, preceduto da un loggiato-porticato, che un tempo era il simbolo del potere dello Stato dei Presidi. La Torre dell’Orologio si eleva dal palazzo ed è caratterizzata dalla presenza di una campana al suo interno. Nel centro storico sono da segnalare anche la Chiesa della Madonna delle Grazie, edificata in epoca duecentesca, che custodisce al suo interno alcuni affreschi risalenti al Quattrocento; la Chiesa di San Francesco da Paola che si caratterizza per la particolare facciata cinquecentesca che rievoca molti elementi stilistici spagnoli, sintetizzando il contesto storico dell’epoca in cui venne costruita; infine la cinquecentesca Chiesa di San Giuseppe con la facciata in stile rinascimentale. Usciti dal centro storico, merita una visita il suggestivo Molino Spagnolo sulla Laguna di Ponente. La costruzione, visibile dal ponte artificiale sulla laguna che collega la cittadina all’Argentario, si presenta a forma circolare con copertura conica ed elica a vento posteriore. La struttura è l’unica superstite dei nove mulini costruiti nella laguna dai Senesi nella prima metà del Cinquecento.
Dalla laguna di Orbetello, tra il 1927 e il 1933, Italo Balbo partì per le sue quattro crociere aeree con uno squadrone di idrovolanti.
[modifica] Evoluzione demografica
Abitanti censiti
[modifica] Monumenti e luoghi d'interesse
[modifica] Musei
Museo Archeologico Nazionale di Cosa, dove sono raccolti i reperti ritrovati durante gli scavi della colonia romana di Cosa e sono visibili le mura di una casa romana.
Fanno parte della "Rete museale della Maremma" (Monte Argentario) il "Museo Archeologico Comunale", presso la Polveriera Guzmán, che raccoglie reperti etruschi e romani ritrovati nella zona di Orbetello, e la Mostra permanente del Frontone di Talamone", in piazza della Repubblica, che espone un raro esempio di frontone in terracotta, ritrovato nei pressi di Talamone, e riferibile ad un tempio etrusco.
Sempre alla medesima rete museale appartengono l'"Acquario della Laguna di Orbetello" (nella frazione di Talamone) e il "Museo della Cultura contadina", nella frazione di Albinia.
[modifica] Parchi
Parco Regionale della Maremma, che si estende da Principina a Talamone, conserva intatta un'ampia zona di macchia mediterranea e una zona palustre nei pressi del fiume Ombrone.
L'Oasi della laguna di Orbetello è stata creata ed è gestita dal WWF come Zona umida di interesse internazionale; rappresenta una delle più importanti aree italiane di svernamento per molte specie di uccelli. La Laguna di Orbetello è un tratto di mare compreso fra due cordoni litoranei che congiungono il promontorio dell'Argentario alla terraferma. Ha una superficie di 26,22 Kmq.
La Riserva forestale della Feniglia conserva intatto l'ecosistema del tombolo che delimita a sud la laguna; è visitabile in bicicletta e al suo interno vivono in libertà diversi esemplari di daini. Nella parte centrale della sua spiaggia, lunga circa 6 km, vi e una zona frequentata dai naturisti.
[modifica] Luoghi di interesse
Ad Orbetello si possono visitare la cattedrale, ubicata vicino al corso principale della città, luogo deputato al passeggio serale e alle compere dei vacanzieri, e le Mura cittadine a cui si accede da diverse porte. La Cattedrale di Santa Maria Assunta è la chiesa principale di Orbetello, costruita sui resti di un tempio etrusco-romano e ricostruita nel 1375 in stile gotico-toscano. Le Mura ciclopiche risalgono al periodo etrusco e si trovano ancora in buono stato di conservazione lungo Via Mura di Levante, nonostante una balaustra posticcia di dubbio gusto sia stata aggiunta nei primi decenni del secolo XX.
Nella vicina Ansedonia rimangono i resti della città romana di Cosa, fondata nel 273 a.C.. Ancora oggi si possono osservare alcuni resti ben conservati di edifici, nonché un tratto della via di accesso e della porta della città. Ai piedi del colle di Ansedonia, in località Tagliata, rimangono i resti sommersi del piccolo Portus Cosanus e la Tagliata stessa, un tempo erroneamente attribuita agli Etruschi (e per questo conosciuta come Tagliata Etrusca), opera di alta ingegneria che collegava, con un taglio nella roccia, il Lago di Burano al mare e che fu realizzata dai romani per evitare l'insabbiamento del porto Cosano.
Del periodo spagnolo rimangono, oltre a parte della cinta muraria e alla classica impostazione di molti edifici (con cortile interno), anche il Palazzo del Podestà, nella centrale Piazza Eroe dei due Mondi (già Piazza Garibaldi) e la Polveriera Guzmán (costruita nel 1692). Notevoli sono anche le porte di accesso, in particolare la Porta Medinacoeli, costruita nel 1697 e dalla quale a tutt'oggi si accede al nucleo storico di Orbetello.
Nei pressi di Albinia, presso la foce del fiume Albegna, si trova il Forte delle Saline, utilizzato dagli spagnoli nell'ambito del sistema difensivo dello Stato dei Presidi.
Nel secolo XVI furono costruiti nella Laguna 9 mulini che sfruttavano la forza dell'acqua per la macinazione del grano. Quest'ultimo veniva portato ai mulini per mezzo delle tipiche imbarcazioni utilizzate ad Orbetello nella laguna e conosciute come barchini. Attualmente rimane un solo mulino, conosciuto come Mulino Spagnolo: furono infatti gli spagnoli a volerne la ristrutturazione ed il consolidamento.
Il ponte che unisce Orbetello al Monte Argentario è conosciuto come La Diga e fu costruito nel 1842 per volontà di Leopoldo II di Asburgo-Lorena.
Nelle acque della Laguna di levante si trovava un idroscalo di importanza internazionale, con hangar progettati da Pier Luigi Nervi, dal quale partirono le crociere e le trasvolate transoceaniche del 1928 - 1933, distrutto nel 1944 dalle forze di occupazione tedesche.
A Talamone è possibile visitare l'Acquario della laguna, composto da una decina di vasche.
[modifica] Cultura
Le ricorrenze che si tengono ad Orbetello sono:
- Il carnevaletto da tre soldi, che festeggia il carnevale con una sfilata di carri allegorici; (cancellato dalla giunta Di Vincenzo (AN))
- Il festival dei Presidi, che si svolge tra l'ultima settimana di luglio e la prima di agosto.
Durante il periodo estivo, su tutto il territorio comunale (a Talamone, Fonteblanda ed Albinia) si svolgono diverse sagre paesane.
Ogni anno, l'ultima domenica di luglio, nelle acque della Laguna di Orbetello si tiene la tradizionale corsa dei barchini, la cui prima edizione risale al lontano 1768. A sfidarsi nella competizione remiera sono i 5 rioni del paese (i tre storici di Piazza d'Armi, Duomo e Porto e i "nuovi" Neghelli e Stazione, che si sono aggiunti con lo sviluppo urbano del secondo dopoguerra).
Le festività in onore del Santo Patrono, San Biagio, vengono ogni anno posticipate rispetto alla data di calendario (3 febbraio) e si tengono nel mese di maggio quando il clima è più mite. Le cerimonie religiose sono accompagnate da una processione per le vie del centro storico e da una luminaria di barchini nella Laguna di Orbetello.
Ad Orbetello, come nel resto delle province di Siena e Grosseto si parla un italiano con poche inflessioni dialettali. Come in tutta l'area dell'Argentario nella pronuncia delle parole si tende ad allungare la vocale tonica, anche se in modo molto meno accentuato rispetto alle cittadine limitrofe (Porto S. Stefano, Port'Ercole). Vengono troncate le desinenze verbali nel modo infinito (es: Vo a mangià, Devo studià), come nel dialetto romano. Alcuni termini e modi di dire sono comuni al dialetto toscano parlato a Siena e a quello parlato lungo la costa, o provengono dalla lingua spagnola (mirare nel significato di guardare, citto dallo spagnolo chico = bambino).
[modifica] Struttura economica
In passato l'economia locale era basata sullo sfruttamento della Laguna di Orbetello e sulla pesca. Attualmente questa attività, che un tempo era tramandata di padre in figlio nelle famiglie dei pescatori, è gestita da una società per azioni che impiega poco meno di cento dipendenti. Le acque della laguna sono ricche di pesce pregiato come spigole, orate, muggini e anguille. Un tempo venivano pescati anche gamberi e molluschi. Il pesce viene lavorato in loco o venduto in molti mercati d'Italia e anche all'estero. Pregiata è la produzione della bottarga di muggine e la preparazione delle anguille sfumate (anguille affumicate con aggiunta di spezie e peproncino) che sono senza dubbio il piatto tipico della cucina locale.
Sviluppato è l'allevamento ittico in vasca, tra i primi del genere in Italia. Numerosi sono gli allevamenti di specie marine pregiate (in particolare anguille, spigole, orate e ombrine).
Oggi l'economia di Orbetello e dell'intero territorio comunale è fondata essenzialmente sulle attività turistiche. Le risorse naturali, comuni a tutto il territorio della Maremma, sono state preservate e valorizzate, anche attraverso scelte difficili, incentrate sulla gestione della qualità dell'offertà più che sulla quantità. In questo già ricco contesto naturale (nella zona si può accedere all'Argentario, alle isole dell'arcipelago toscano, alle lunghe spiaggie dei tomboli) si è aggiunta l'offerta naturalistica del Parco naturale della Maremma, delle Riserva naturale della Feniglia e dell'Oasi della Laguna, quest'ultima gestita dal WWF.
Fino alla prima metà del secolo XX, Orbetello era il principale polo industriale della zona sud della maremma e ospitava due industrie chimiche (fertilizzanti chimici e prodotti esplosivi) del gruppo Montecatini (poi Montedison). Veniva prodotto acido solforico dalla lavorazione della pirite estratta nelle miniere di Monte Argentario. Ai fini dell'espansione dello sviluppo industriale, l'ingegnere orbetellano Raffaele del Rosso aveva progettato un molto discusso piano di canalizzazione della Laguna di Orbetello, che prevedeva anche la costruzione di una darsena, per consentire l'accesso delle merci via mare.
La chiusura delle due fabbriche, avvenuta rispettivamente negli anni '80 e fine '90, ha influito negativamente, oltreché sul tessuto economico orbetellano anche su quello demografico. Attualmente l'industria è limitata ad alcune attività di cantieristica navale a alla filiera agro-industriale (conserve alimentari, lavorazione del pesce).
[modifica] Località
[modifica] Talamone
- Talamone, località del comune di Orbetello rispetto a cui si trova una decina di chilometri a nord-ovest, sorge su un promontorio all’estremità meridionale dei Monti dell’Uccellina che domina da nord il suggestivo golfo. Il luogo, già abitato dagli Etruschi come dimostrano alcuni ritrovamenti nella vicina località di Talamonaccio, divenne teatro di una sanguinosa battaglia tra Romani e Galli alla metà del III secolo a.C.. Nella zona è stato rinvenuto, tra l’altro, il frontone di un tempio dal valore inestimabile, attualmente conservato e visitabile presso un museo di Orbetello e noto come Frontone di Talamone. Dopo la decadenza causata dalle invasioni barbariche, Talamone risorse in epoca medievale divenendo nel corso del Duecento un’importante possesso degli Aldobrandeschi per il controllo e la protezione del porto. Nel Trecento passò sotto il controllo di Siena, divenendo l’unico punto di sbocco al mare dell’intera repubblica senese; intorno alla metà del Cinquecento quando il centro passò sotto lo Stato dei Presidi e vi rimase fino alla prima metà dell’Ottocento, quando entrò a far parte del Granducato di Toscana. Talamone fu anche il teatro dello sbarco effettuato da Garibaldi per il rifornimento di armi e truppe durante la spedizione dei Mille. Nella seconda guerra mondiale il centro subì gravi distruzioni durante la ritirata tedesca. Il paese è dominato dall’imponente rocca medievale, unico monumento del passato ben conservato, affiancato da quattro torri angolari delle quali una risulta più alta e possente. A Talamone sono degni di nota anche l’Acquario della Laguna e il Museo della Pesca e delle Tradizioni Lagunari.
[modifica] Albinia
- Albinia è una moderna località del comune di Orbetello, rispetto a cui si trova pochi chilometri più a nord, in corrispondenza della foce del fiume Albegna. Nel paese merita una visita il Museo della Cultura Contadina che custodisce vari oggetti e fotografie a ricordo della vita contadina dagli inizi del Novecento agli anni della Riforma Fondiaria. Tra le opere d’arte sono conservati numerosi dipinti di Paride Pascucci, pittore mancianese di fine Ottocento, raffiguranti scene di vita agreste. Nel museo sono presenti inoltre testimonianze del lavoro svolto dai consorzi di bonifica per l’attuazione della Riforma Fondiaria e per la realizzazione dell’acquedotto. All’esterno sono visibili alcune macchine agricole d’epoca. Fuori dall’abitato, in prossimità della foce dell’Albegna, si trova l’imponente Forte delle Saline,complesso di origini quattrocentesche che nei secoli successivi ha subito alcune distruzioni e numerosi lavori di ristrutturazione ed ampliamento.
[modifica] Ansedonia
- Ansedonia è una rinomata località turistica di elite situata sull’omonimo promontorio a sud-est di Orbetello, nelle vicinanze delle rovine dell’antica città di Cosa. Tra le varie ville lussuose di epoca moderna che caratterizzano la località, si ritrovano alcune tracce di storia in alcuni monumenti isolati. Tra questi sono da ricordare la Torre di San Pancrazio e la Torre di San Biagio, di origini medievali, presso la quale si trova la Cappella di San Biagio costruita in epoca tardo-medievale su un antico mausoleo romano. La Tagliata Etrusca è un canale aperto che ha inizio lungo la costa a sud-est del promontorio; venne ideato in epoca etrusco-romana per evitare l’insabbiamento dell’antico porto creando un sistema di contro-correnti provenienti dal mare e dal canale emissario del non lontano Lago di Burano. Questa notevole opera ingegneristica era completata dallo Spacco della Regina, una grande spaccatura del promontorio soprastante che si sviluppa lungo alcuni cunicoli scavati artificialmente. Nella zona è degna di nota anche la cinquecentesca Torre della Tagliata, edificio che venne trasformato in abitazione nei secoli successivi dove vi dimorò anche il musicista Giacomo Puccini negli anni in cui compose la celebre Turandot.
[modifica] Cosa
- Cosa si trova nel comune di Orbetello, su un poggio del promontorio di Ansedonia. Fondata dai Romani nel III secolo a.C., la città divenne di fondamentale importanza fino a diventare la capitale politica e amministrativa dell’intero territorio. Con la caduta dell’impero romano e l’inizio delle invasioni barbariche, il luogo iniziò un lento ed inesorabile declino divenendo prima un punto di riferimento per i Saraceni e successivamente un rifugio di briganti: tutto questo portò i Senesi a demolirla nella prima metà del Trecento. La città è circondata da una cinta muraria poligonale che era rafforzata da numerose torri e da alcuni contrafforti: l’accesso alla città era possibile grazie ad alcune porte delle quali la meglio conservata è Porta Romana. Nella parte alta è visibile il Capitolium, tempio a tre celle affiancato da altri due templi laterali risalenti probabilmente al II secolo a.C. Dal Capitolium ha inizio una strada che raggiunge la zona del foro dove si riconoscono vari edifici tra i quali la basilica, le terme e altri due templi.
[modifica] Amministrazione
- Sindaco: Altero Matteoli, dal 29/05/2006.
- Sede: Piazza del Plebiscito, 1 - 58015 Orbetello (GR)
- Telefono Centralino 0564 861111
- Fax: 0564 860648
- Classificazione climatica: zona C, 1260 GR/G
[modifica] Voci correlate
[modifica] Altri progetti
[modifica] Collegamenti esterni
- Pro Loco Albinia
- Pro Loco Orbetello
- Pro Loco Fonteblanda
- Riserva Statale Laguna di Orbetello di Ponente
- Museo Archeologico Nazionale di Cosa
- Parco regionale della Maremma
- Veduta aerea di Orbetello (Google maps)
[modifica] Bibliografia sezioni Centro Storico, Località
- ALDO MAZZOLAI, Guida della Maremma. Percorsi tra arte e natura, Le Lettere, Firenze 1997;
- AMMINISTRAZIONE PROVINCIALE DI GROSSETO, Torri e Castelli della provincia di Grosseto a cura di Giuseppe Guerrini, Nuova Immagine Editrice, Siena 1999;
- REGIONE TOSCANA, I luoghi della fede. Itinerari nella Toscana del Giubileo a cura di Valentino Baldacci, edizioni Mondadori, Firenze 2000;
- CARLO CITTER, Guida agli edifici sacri della Maremma, Nuova Immagine Editrice, Siena 2002
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