Lingua francoprovenzale
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Francoprovenzale, Arpitano () † | |
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Parlato in: | Francia, Svizzera, Italia |
Persone: | 70.000 in Italia, 7.000 in Svizzera |
Classifica: | non in top 100 |
Filogenesi: |
Lingue indoeuropee |
Statuto ufficiale | |
Nazioni: | Italia (Valle d'Aosta e valli piemontesi) |
Codici di classificazione | |
ISO 639-2 | roa (Lingue romanze) |
SIL | FRA (EN) |
Lingua - Elenco delle lingue - Linguistica | |
Distribuzione geografica del francoprovenzale |
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Il francoprovenzale o arpitano (in francese francoprovençal o arpitan) è una lingua romanza parlata in Francia (media valle del Rodano, Giura e Savoia), nella maggior parte della Svizzera francese e in Italia (Valle d'Aosta ed alcune valli piemontesi). Assieme al francese ed all'occitano, appartiene al gruppo delle lingue galloromanze.
Il francoprovenzale fa parte delle lingue minoritarie riconosciute e tutelate dalla legge italiana.
Indice |
[modifica] La denominazione della lingua
Non esiste una denominazione unitaria della lingua presso i locutori del francoprovenzale (salvo la parola patois, che però ha una connotazione dispregiativa ed è provenuta dal francese), sia perché tale lingua è caratterizzata da una forte frammentazione dialettale, sia perché la relativa area geografica di diffusione non ha mai costituito un'unità politica a sé stante.
La definizione "franco-provenzale" venne coniata nel 1873 dal glottologo italiano Graziadio Isaia Ascoli per accomunare tutti quei dialetti galloromanzi che in base a criteri dialettologici non erano riconducibili né alla lingua francese, né a quella occitana (che a quell'epoca era chiamata "provenzale").
Visto che questo terzo gruppo di dialetti presentava analogie sia col francese, sia con il "provenzale", Ascoli lo chiamò "franco-provenzale". Questo termine, impostosi rapidamente nella letteratura specialistica, è tuttavia ambiguo e tende a creare l'impressione che si riferisca ad una zona grigia di transizione o ad un ammasso di dialetti ibridi, piuttosto che ad una varietà linguistica indipendente.
Per ovviare a questo problema si tende oggi a parlare di "francoprovenzale" (senza trattino) oppure ad utilizzare la dizione "arpitano". Questo neologismo, nato in Francia nel XX secolo, è stato creato a partire dalla radice arp (variante locale di alp), con una terminazione ricalcata su "occitano".
[modifica] Comuni del Piemonte dove si parla francoprovenzale
Comuni delle Valli francoprovenzali (nome in francese tra parentesi): Ala di Stura, Alpette, Balme, Cantoira (Cantoire), Carema (Carême), Castagnole Piemonte, Ceres, Ceresole Reale (Cérisoles), Chialamberto (Chalambert), Chianocco (Chanoux), Coassolo, Coazze (Couasse), Corio (Cori), Frassinetto (Frassinet), Germagnano (St-Germain), Giaglione (Jaillons), Giaveno, Gravere (Gravière), Groscavallo (Groscaval), Ingria, Lanzo Torinese (Lans), Lemie, Locana, Mattie, Meana di Susa (Le Méan), Mezzenile (Mesnil), Monastero di Lanzo (Moutier), Noasca, Novalesa (Novalaise), Pessinetto, Pont Canavese, Ronco Canavese (Ronc), Rubiana (Rubiane), Sparone (Esparon), Susa (Suse), Traves, Usseglio (Ussel), Valgioie (Valjoie), Valprato Soana (Valpré), Venaus (Vénaux), Viù (Vieu).
[modifica] Concours Cerlogne
In collaborazione con il Centre d'études francoprovençales "René Willien" di Saint-Nicolas, il BREL (Bureau Régional pour l'Ethnologie et la linguistique, l'Ufficio regionale per l'etnologia e la linguistica della Regione autonoma Valle d'Aosta) organizza il Concours de Patois (concorso di dialetto) Abbé Cerlogne. A partire dalla prima edizione del 1963, il concorso coinvolge ogni anno numerosi alunni (circa 2.000) delle scuole materne, elementari e medie della Valle d'Aosta ed ultimamente anche scolaresche della Savoia, del Vallese, delle valli francoprovenzali del Piemonte e delle comunità alloglotte di Faeto e Celle di San Vito in provincia di Foggia. Esso si propone di iniziare gli allievi alla ricerca di documenti in patois appartenenti alla tradizione orale, attorno ad un tema annuale riguardante la civiltà alpestre, nonché di creare nelle nuove generazioni l'interesse per il dialetto. Il Concours Cerlogne inizia con due giornate di preparazione ed aggiornamento destinate agli insegnanti interressati. Durante l'anno scolastico, insegnanti e alunni svolgono ricerche presso i loro genitori e parenti. Il materiale (vecchi documenti, foto, oggetti, testimonianze orali, ecc.) viene raccolto, analizzato e il risultato della ricerca viene presentato sotto forma di album illustrati, Cdrom, cassette audio e video… I lavori del Concours Cerlogne sono conservati e consultabili presso il Centre d'études francoprovençales. Il concorso si conclude nel mese di maggio con una festa di tre giorni che si svolge ogni anno in un diverso comune della Valle d'Aosta. Per l'anno scolastico 2005/2006 sarà la volta del comune di Sarre.
[modifica] Collegamenti esterni
- Lo Portelyon arpitan
- Francoprovenzale.it, EFFEPI
- Forum arpitano
- Coumboscuro Centre Prouvençal
- Associazione culturale per la difesa della lingua provenzale
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