Ducato di Calabria
Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Il Ducato di Calabria, era un antico territorio bizantino in Italia, che comprendeva l'attuale regione Calabria e parte della regione Puglia.
Indice |
[modifica] Premesse e nascita del Ducato
Nel 476 finisce l'impero romano d'Occidente, mentre la parte orientale dell’impero sopravvive attorno a Costantinopoli, la Nuova Roma creata dall'imperatore Costantino I il Grande (280 ca.-337) dove sorgeva la vecchia Bisanzio.
Con una guerra quasi ventennale (535-553) l'imperatore Giustiniano I (482-565) elimina la presenza ostrogota in Italia, ma l’invasione dei longobardi del 568 rompe definitivamente l'unità politica della penisola e apre la strada a una distinzione fra il Regnum longobardo, con capitale Pavia (che si frazionerà in ducati sempre più autonomi), e i territori bizantini, tra i quali vi è il Ducato di Calabria con capitale Reggio, centro urbano regionale posto sulle rive del mare, conquistata nel 536 dalle truppe bizantine guidate da Belisario.
I territori italiani risultano così frammentati in una serie di nuclei locali:
- alcuni sotto il governo dell'impero d’Oriente:
- l'Esarcato di Ravenna
- il Ducato di Calabria, che aggrega la regione del Bruzio con le terre possedute nel Salento
- alcuni divengono di fatto ducati autonomi:
I bizantini fondarono dunque intorno al VI secolo il Ducato di Calabria aggregando la regione del Bruzio con le terre che ancora possedevano nel Salento, il cui limite nord era dato dal cosiddetto limitone dei greci, una sorta di muraglione costruito a salvaguardia del territorio dalla minaccia dei barbari e ancora esistente in diversi tratti.
Così il nome Calabria cominciò a essere utilizzato per designare l'odierna regione calabrese, mentre il Salento veniva progressivamente conquistato dai Longobardi e aveva assunto il nome di Terra d'Otranto perdendo la denominazione originaria in favore dell'attuale Regione Calabria.
Il Ducato di Calabria era a sua volta alle dipendenze dello stratega di Siracusa del thema di Sikelia.
Nel corso del VIII secolo Reggio assurge a sede episcopale
Tra VIII e IX secolo i possedimenti dell'Impero bizantino si ridussero via via al solo Ducato di Calabria che comprendeva, da una parte, la Calabria a sud della valle del Crati e dall'altra Gallipoli e Otranto sulla fascia costiera pugliese.
Verso l'inizio del IX secolo la Calabria bizantina comprendeva il territorio, che va da Reggio Calabria a Rossano, con capitale Reggio; mentre la rimanente parte settentrionale faceva parte del Ducato di Benevento, appartenente al regno Longobardo d'Italia fin dalla fine del 500 che si estendeva da Cosenza a Chieti.
L'imperatore d'oriente Basilio I (regnante dall'867 alla sua morte 886) fa Reggio "Metropoli dei possessi bizantini dell'Italia meridionale"
[modifica] Lo sbarco degli Arabi
Nell'827, con lo sbarco arabo a Mazara, la Sicilia divenne provincia musulmana e il dominio bizantino nell'Italia meridionale fu sempre in una situazione di incertezza. Anche il Ducato di Calabria risentì di questa nuova situazione, gruppi di Saraceni infatti si insediarono tra l'840 e l'842 nelle città di Taranto e Bari, ma la situazione diventò più precaria quando Tropea, Amantea e Santa Severina furono occupate dai Saraceni e soprattutto quando, all'inizio del 900, Reggio venne conquistata dagli Arabi capeggiati da Abû el’-Abbâs, ma nel 909 la capitale fu ripresa dai bizantini.
[modifica] L'arrivo dei Normanni
Nel 1001 Reggio cade nuovamente nelle mani degli emiri palermitani fino al 1027 anno in cui viene ripresa di bizantini che però nel 1060 lasceranno il posto in Calabria ai normanni; in tale anno infatti Roberto il Guiscardo e Ruggero d'Altavilla sottraggono per sempre Reggio e il Ducato di Calabria ai bizantini, Roberto il Guiscardo si nomina egli stesso Duca di Calabria nominando Reggio "Sede del Giustizierato di Calabria".
[modifica] Gli Angionini e gli Aragonesi
In questo periodo il Ducato di Calabria si divideva in due province:
- Ultra Naethum, con capitale Reggio
- Citra Naethum, con capitale Cosenza
In entrambe le province si distinguevano terre e città feudali, tra queste Catanzaro, Crotone, Squillace e terre demaniali.
Nel 1307 Carlo II d'Angiò concesse al figlio Roberto il titolo di Duca di Calabria. Il Ducato di Calabria forniva ai principi abbondanti entrate per la loro corte e spesso accadeva che fosse governato solidamente da un viceré. Città demaniali erano Reggio e Cosenza con i loro casali. In esse il Re era rappresentato da un capitano della rocca e si eleggevano sindaci e magistrati.
Sotto l'aspetto politico la Calabria si andava assestando, anche se nel 1313, Reggio accoglieva Federico III di Sicilia, sbarcato in armi e nel 1319 si ribellava ancora al re di Napoli.
[modifica] Voci correlate
Bisanzio | Portale Bisanzio | Categoria Impero bizantino | Portale Storia |
Imperatori bizantini | Impero bizantino Costantinopoli | Patriarcato di Costantinopoli | Thema |
Aiutaci partecipando al Progetto Bisanzio e/o ampliando uno stub di Bisanzio! -- Scrivi alla Taverna sul Bosforo |
Calabria · A'Putìa · Categorie · Vetrine Calabresi Province: Reggio e provincia · Catanzaro e provincia · Cosenza e provincia · Crotone e provincia · Vibo Valentia e provincia |
||
Progetto Calabria | Aiuta il Progetto ampliando le voci Stub Calabria e creandone di nuove · Partecipa e segui le discussioni | Pagina discussione |