Utente:Carlomorino/Monete italiane contemporanee
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Nel XVIII secolo la necessità di una semplificazione e razionalizzzione dei sistemi di pagamento e la spinta dell'Illuminismo porta, tra la fine del XVIII secolo e l'inizio del XIX, ad un radicale cambiamento della monetazione in tutti i paesi europei.
Le zecche progressivamente introducono il torchio nella processo di monetazione portando alla produzione di monete piú regolari e tecnicamente omogenee.
Inoltre si cerca di semplificare la monetazione nel suo complesso. Anche in Italia c'è il graduale superamento delle vecchie monete ed ogni stato cerca di razionalizzazione, i proprio sistema monetario.
Si parla di monetazione contemporanea. Qui sono elencate e brevemente illustrate le monete italiane contemporane precedenti all'Unità nazionale.
Per le monete italiane precedenti vedi Monete italiane moderne e per quelle successive vedi Monete del Regno d'Italia. Utente:Carlomorino/biblio
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[modifica] B
- Badile: moneta emessa dal governo austriaco nel 1802 per Trentino, Gorizia e per il litorale della Venezia Giulia. Valeva 8 1/2 kreuzer ossia 15 soldi.
Al diritto aquila bicipite coronata. Intorno FRANZ•II•ROM•KAI•KON•Z•HU•U•BO•ERZH•Z•OEST•. Al rovescio scritta 8 1/2•KR e 15 SOLDI. Sigla di zecca A. Intorno EIN HALBER SIEBENZEHNER 1802
- Baiocco: nell'Ottocento era l'unità base dello Stato pontificio. Esistevano monete da 1/2, 1, 2, 5, 10, 20 e 50 baiocchi. Furono battute fino al 1865. Cento baiocchi formavano uno scudo.
Era coniato dal XV secolo con il valore di 12 denari, cioè di un soldo d'argento.
- Barbone: nome di una moneta emessa a Lucca fino al XIX secolo. Fu declassata sotto Felice ed Elisa Baciocchi e detta perciò Barbonaccio.
[modifica] C
- Cagliarese: moneta, inizialmente in biglione, poi in rame battuta a Cagliari. I primi furono emessi da Ferdinando il Cattolico. Dopo il passaggio della corona di Sardegna ai Savoia la moneta fu battuta fino al 1813.
Dopo l'adozione del sistema decimale i cagliaresi non furono più coniati.
- Carantano: Con questo nome veniva chiamata fino al 1858 nel Lombardo-Veneto la moneta da 4 pfennig, pari a 1/60 di fiorino austriaco.
- Carlino: moneta emesse a Napoli dalla fine del XIII secolo fino al 1860. Sotto i Borboni valeva 10 grana.
Monete con lo stesso nome furono emesse da altri sovrani come Carlo Emanuele I, duca di Savoia e da Carlo Emanuele III re di Sardegna. Il carlino emesso per la Sardegna da Carlo Emanuele III era d'oro.- Carlino di Bologna [1]
- Cavallo: nome di diverse monete di piccolo taglio emesse da Ferdinando I per Napoli e per la Sicilia. Fu battuta nella zecca di Napoli ma anche in quelle di Aquila, Amatrice, Capua, Sulmona. In seguito furono battiti solo i multipli.
La moneta da tre cavalli fu emessa per l'ultima volta nel 1804.
- Centesimo: nome della centesima parte della lira.
- Corona: in Italia nel XIX secolo era il nome della moneta d'oro emessa nel Lombardo-Veneto. Il nome contraddistingue anche molte altre monete, sia medioevali che moderne e contemporanee.
- Crazia: una moneta da due crazie di mistura dal valore di 10 quattrini era emessa nel Granducato di Toscana sotto Pietro Leopoldo di Lorena (1765-1790), sotto Ferdinando III di Lorena nel 1801 e Ludovico I di Borbone nel 1802. Dopo questa data verrà sostituita dalla moneta da 10 quattrini.
[modifica] D
- Dena: moneta da 10 lire toscane fatta emettere dal 1803 al 1807 da Maria Luisa di Borbone in qualità di reggente per conto del figlio Carlo Ludovico di Borbone, secondo re d'Etruria. Al dritto i busti accollati del re e della reggente ed intorno CAROLVS LVD. D. G. REX ET M. ALOYSIA. R. REVTRIX. I. I. H. H., le sigle dell'incisore Luigi Siries (L. S. in monogramma) e il martello dello zecchiere Giovanni Fabbroni. Al rovescio lo stemma coronato ed ornato da collare su croce di Santo Stefano. Intorno DOMINE SPES MEA A IUVENTUTE MEA; sotto FLOR. e la data.
- Doppia:
Parme etc. Regno di Sardegna: Carlo Emanuele III: 905/1000 9,60 g 26 mm (1755-)
- Ducato: nome di varie monete sia d'argento che d'oro. Il più famoso è:
- il ducato di Venezia, una moneta d'oro pari al fiorino di Firenze, emesso per la prima volta dal doge Giovanni Dandolo nel 1284 e che in seguito prese il nome di zecchino. L'ultimo fu battuto sotto Ludovico Manin, ultimo doge di Venezia. Anche Parma etc....
[modifica] F
- Fiorino: pezzo d'oro da 3,54 g a 24 K emesso a Firenze per la prima volta nel gennaio del 1253. Fu emessa quasi contemporaneamente al Genovino e pochi anni prima del Ducato di Venezia.
La moneta fu imitata da molti stati in Italia, Francia, Inghilterra, Olanda.
La denominazione proseguì in periodo moderno e contemporaneo. Gli ultimi fiorini a Firenze furono emessi con il peso di 3,49 grammi di oro a 24 carati nel 1859.- Un Fiorino d'argento fu emesso a Firenze in età medievale. Fiorini d'argento furono battuti in Italia da diversi stati. Nel XIX secolo fiorini d'argenti furono emessi in Toscana dai Lorena.
- Francescone: nome di monete emesse dal granduca di Toscana Francesco Stefano (1737-1745) e poi dai suoi successori Pietro Leopoldo, Ferdinando III e Leopoldo II di Lorena. Erano anche dette Leopoldone e Leopoldina. La maggior parte dei conii reca la scritta Pisis, "a Pisa" in latino, anche se in realtà le monete furono battute a Firenze. Tra gli autori dei conii Niderest, Fabris, Pichler.
Francesconu furono coniati anche da [[Ludovico I di Borbone|Ludovico I]] e da Carlo Ludivico per il Regno di Etruria.- Francescone d'oro (Leopoldone) dal valore di 80 fiorini d'argento (1827 e 1828). Peso 32,65 g 24 K, ø 31 mm; al dritto il Giglio di Firenze. Il francescone di Leopoldo II recava intorno la scritta: LEOPOLDVS II. D.G. P. I. A. P. R. H ET B.B.B. MAGN. DVX. ETR.; Al rovescio lo stemma ed intorno SVSCEPTOR NOSTER DEVS - KI 24 e data.
- Francescone d'argento (Leopoldina) dal valore di 4 fiorini d'argento. (1830- 1859). Peso 27,50 g al 916/1000 e ø 41 mm. Al dritto il granduca ed al rovescio lo stemma. Le legende come della moneta d'oro. Furono emessi anche la moneta da mezza leopoldina e da un fiorino.
- Franco: questa denominazione fu usata da alcuni stati durante la dominazione francese: la Repubblica Subalpina, Principato di Lucca e Piombino, Regno di Napoli di Gioacchino Murat, ...., oltre che dalle zecche degli stati che furono prima annessi alla [[Repubblica francese e poi incorporati nell'Impero francese (Genova, Torino, Roma).
[modifica] G
- Genovina: era il nome della moneta d'oro da 100 lire battuta a Genova a partire dal 1758. Aveva frazioni da 50, 25 e 12,5 Lire. Fu battuta anche la genovina da 96 lire con le frazioni da 48, 24 e 12 lire.
- Grano (plurale grana): Inizialmente, sotto Federico II, era una frazione dell'Oncia d'oro pari ad 1/600 di oncia. 10 grana formavano un carlino, 20 un tarì e un grano valeva 12 cavalli (o 12 denari in Sicilia). La moneta fu emessa per la prima volta da Ferdinando I di Napoli. Fu battuta fino al 1860.
[modifica] L
- Leopoldina e Leopoldone: altro nome del Francescone, moneta emessa dal granduca di Toscana Leopoldo II di Lorena.
- Lira: nel Medioevo era un'unità di conto pari a 240 denari o 20 soldi.
All'inizio dell'Evo moderno furono emesse monete con questo nome a Milano, Venezia, Genova, Pavia etc.
A seguito delle guerre napoleoniche la lira divenne la valuta di molti stati italiani.
Nel 1861 prese questo nome la moneta nazionale, nome mantenuto fino al passaggio all'Euro.
Lo stesso nome ha in italiano la valuta della Gran Bretagna (Lira sterlina o Pound) ed anche le valute di diversi stati, la maggior parte nell'area del Mar Mediterraneo.
[modifica] M
- Madonnina: nome di moltissime monete italiane che presentano l'immagine della Madonna. Prese in particolare questo nome la moneta di rame da 5 baiocchi di Pio VI emessa verso il 1796-99.
- Madonnina di Genova: La repubblica di Genova dopo il 1638 sostituì al dritto il tradizionale castello che caratterizzava dal XII secolo le proprie monete, con l'effige della Madonna. Il nome di Madonnina indicò in particolare le monete da una lira genovese.
- Marengo (o Napoleone): una moneta d'oro del valore di 20 franchi coniata nel 1801 dalla Repubblica Subalpina per celebrare la vittoria di Napoleone Bonaparte contro gli austriaci il 14 giugno 1800 nella Battaglia di Marengo. La moneta fu battuta dall'Impero francese e dopo la caduta di Napoleone, dagli stati che adottarono la monetazione decimale francese.
[modifica] N
- Napoleone: sinonimo di Marengo.
[modifica] O
[modifica] P
- Paolo: (o giulio) è il nome di un grosso papale della metà del XVI secolo. Lo stesso nome presero monete di altri stati italiani. A Roma ancora nell'ottocento era il nome popolare della moneta da 10 baiocchi.
- Papetto: nome popolare della moneta d'argento da due paoli (o 20 baiocchi) emessa da Benedetto XIV (1740 - 1758) fino a Pio IX. Aveva l'effige del papa, da cui il nome.
- Parpagliola: moneta di mistura di origine medioevale. A Milano fu tolta dalla circolazione nel 1777 ma fece di nuovo la sua comparsa nel 1808, con la moneta da 10 centesimi di Napoleone.
- Piastra: nome generico che indica una moneta d'oro o più spesso d'argento di grande modulo, spesso uno scudo.
- A Bologna nel XVI secolo era una moneta del valore di un testone. In seguito indicava lo scudo d'argento.
Monete d'argento con questo nome furono battute nello Stato pontificio nel '600 e '700.
Nel Regno delle due Sicilie questo nome fu dato alla moneta d'argento da 120 grana da ca. 27 g emessa nel XVIII e XIX secolo.
- A Bologna nel XVI secolo era una moneta del valore di un testone. In seguito indicava lo scudo d'argento.
[modifica] Q
- Quattrino: moneta prima in mistura e poi in rame che valeva 4 denari.
Fu battuta fino al XIX secolo da quasi tutte le zecche italiane- quattrino di Modena: (1790)
- quattrino del pettinino: soprannome della moneta da 1 centesimo del Regno d'Italia di Napoleone. Così detto perché al rovescio c'era la corona ferrea.
[modifica] R
- Reale: nome di moltissime monete sia d'argento che d'oro di varie dimensioni e valore emesse da moltissimi stati a partire dal Medioevo. In era moderna i reali d'argento battuti in Italia più noti sono:
- Reale di Sardegna: emesso dai Savoia per la Sardegna. L'ultimo fu battuto nel 1812, da Vittorio Emanuele I.
- Ruspone: moneta d'oro toscana del valore di 3 zecchini o ruspi. Fu coniato per la prima volta da Cosimo III de' Medici nel 1719 a Firenze. Al diritto San Giovanni seduto ed a rovescio il giglio fiorito di Firenze.
Fu coniata durante il Regno di Etruria da Ludovico I di Borbone e dal figlio Carlo Ludovico Il ruspone pesava 10,41 grammi di oro al 998/1000.
Anche il Governo Provvisorio di Toscana, in carica dal 27 aprile 1859 al 1860, emise una moneta d'oro dal valore di 1 ruspone o 3 zecchini o 60 paoli o 40 lire della Toscana.
Al dritto: San Giovanni Battista seduto ed intorno S.IOANNES BAPTISTA. In basso la data (1859). Al rovescio il giglio fiorentino ed intorno GOVERNO DELLA TOSCANA. L'autore: G (???). Il titolo era al 998/1000 ed il peso era di 10,45 grammi.
[modifica] S
- Scudo (in francese écu, in spagnolo ed in portoghese escudo): nome di monete in oro o argento: furono chiamate così perché le prime recavano lo stemma nobiliare dell'autorità che le aveva emesse. Furono emessi scudi fino al XIX secolo. Nell'ottocento avevano questo nome le monete d'argento da 5 lire.
- Scudo da 10 paoli: Bologna [5]
- Sesino: moneta di rame della zecca di Mantova dal 1750 al 1757 sotto Maria Teresa, dal valore di mezzo soldo (cioè sei denari, da cui il nome. Una moneta con lo stesso nome era stata emessa anche a Piacenza e Parma da Maria Teresa e da Filippo di Borbone, Duca di Parma e Piacenza.
- Soldo (da solido): al tempo di Carlomagno era una moneta di conto, pari a 12 denari, o 1/20 di lira. Le prime monete con questo nome furono emesse alla fine del XII secolo. Alla fine del XVIII secolo in alcuni stati (ad es. Genova) era ancora in uso la divisione della lira in 20 soldi e in 240 denari. Gli ultimi soldi erano le monete da 5 centesimi. Questa terminologia era ancora in uso in Italia nella seconda metà del 1900.
- Sovrana (ingl. sovereign): nome di una moneta inglese d'oro emessa nel 1489 dal valore di 20 scellini al titolo di 994,8 /1000 e con un peso di 15,55 g. Con lo stesso nome è battuta la moneta comunemente indicata in Italia col nome di sterlina d'oro. Fu imitata in altri paesi.
[modifica] T
- Tallero (tedesco Thaler): è il nome di una moneta d'argento dal peso di ca 25 g. coniato ovunque in Europa fino al XX secolo.
Una moneta con questo nome è stato coniata anche da Umberto I per l'Eritrea nel 1891 e nel nel 1896.
Particolarmente diffuso fu il Tallero di Maria Teresa, battuto a nome dell'imperatrice austriaca anche dopo la sua morte.
- Tarì (anche tareno, tirrenus): era il nome di moneta d'oro di origine araba.
Fu coniata in Sicilia prima dagli arabi e poi dai Normanni.
Divenne una moneta d'argento nel 1500.
I Borboni emisero per la Sicilia monete con questa denominazione fino al 1815.
- Tornese (dal francese denier tournois o semplicemente tournois, cioè denaro di Tours): moneta imitata ovunque in Europa.
[modifica] Z
- Zenobino: soprannome di uno zecchino emesso nel 1805 a Firenze per il commercio con il Levante. Imitava il ducato di Venezia, con San Zanobi inginocchiato davanti a Cristo e san Giovanni Battista dentro la mandorla.
- Zecchino: nome preso dal ducato di Venezia sotto il doge Pietro Lando (1539-1545). Fu battuto fino alla fine della repubblica sempre con gli stessi tipi.
- Zecchino del giuramento [9]
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[modifica] Regno di Sardegna
[modifica] Carlo Emanuele III
-
- (nuova monetazione dal 1755)
- Carlino (AV 905/1000) da 5 doppie
- Doppia d'oro: 905/1000 9,60 g, 26 mm (5 doppie o carlino; 2,50 doppie o mezzo carlino; mezza doppia; quarto di doppia)
- Scudo da 6 lire (AG 904/1000): 35,16 g, 44 mm (mezzo scudo; quarto di scudo; ottavo di scudo).
- Soldi 7,6 (MI 270/1000): 4,75 g, 26 mm (2,6 soldi MI 165/1000)
- Soldo (MI 100/1000): 1,80 g 19 mm
- Denaro (Æ): due denari 1,70 g 16 mm.
-
- Monetazione per la Sardegna
- Carlino d'oro (AV 891/1000) o 5 doppiette sarde: 16,053 g 30 mm (mezzo carlino; doppietta o 1/5 di carlino)
- Scudo sardo d'argento (AG 895/1000) da 10 reali: 23,58 g, 38 mm (mezzo scudo o 5 reali; 1/4 di scudo;
- Reale (MI 500/1000) 3,278 g, 23 mm (mezzo reale 292/1000 2,732 g)
- Soldo (MI 146/1000) o 1/5 di reale: 2,235 g, 19 mm
- Cagliarese (Æ)
[modifica] Vittorio Amedeo III
-
- continente
idem
- dal 1785
- doppia d'oro (AV 905/1000): 9,116 g, 25 mm (mezza doppia, quarto di doppia)
- 20 soldi mistura (1 lira) (15; 10; 7,6; 5; 2.6 soldi; soldo ; 1/2 soldo)
- 2 denari
-
- Sardegna
idem