Villa La Quiete
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La Villa La Quiete si trova nella collina di Castello a Firenze ai piedi del Monte Morello. Considerata tra gli edifici più significativi nei dintorni di Firenze, deve il suo nome a un affresco di Giovanni da San Giovanni intitolato La Quiete che domina i venti (1632).
La zona dove si trova il complesso era particolarmente amata dalla famiglia Medici, la quale vi possedeva alcune delle sue dimore più belle come la Villa di Careggi, la Villa di Castello e la Villa della Petraia.
[modifica] Storia
Già in possesso della famiglia Orlandini, nel 1438 appartenne al condottiero Niccolò da Tolentino, che la ricevette in dono dalla Repubblica fiorentina per i suoi servigi militari, che avevano portato alla vittoria su Milano.
Nel 1593 fu comprata da Pier Francesco de' Medici e in seguito pervenne a Cosimo I che la destinò ai commendatori dell'Ordine di Santo Stefano.
Nel 1627 fu acquistata da Cristina di Lorena, che la ristrutturò dando il via a quello che è considerato come il periodo di maggior splendore della villa. Con la morte di Cristina nel 1636 il complesso venne ereditato dal Granduca Ferdinando II, il quale la concesse a Eleonora Ramirez di Montalvo dal 1650, la quale la destinò a ritiro di campagna per l'ordine religioso di monache da lei fondato, le Montalve.
Nel 1659 la granduchessa Vittoria della Rovere, amica di Eleonora, prese sotto la sua protezione l'istituto, promuovewndo l'edificazione della chiesa delle Montalve, terminata nel 1688.
Amata dalle granduchesse quindi, infatti anche Anna Maria Luisa de' Medici, l'ultima discendente della famiglia, vi si stabilì arredandola con oggetti provenienti da Palazzo Vecchio e da Palazzo Pitti. Durante la sua permanenza fu costruito il bel giardino all'italiana, per il quale venne realizzato anche il condotto idrico dalla vicina Fonte delle Lepricine. Il curatore fu il botanico Sebastiano Rapi, giardiniere di Boboli.
[modifica] Il giardino
Il giardino formale all'italiana è strutturato simmetricamente con aiuole geometriche, riquadrate da siepi di bosso e ornate da fontane e scalinate. Un alto muro lo circonda, intervallato all'interno da edicole seicentesche, la cui sagoma spunta anche sul profilo esterno. Numerosi sono i viali e vialetti interni, che portano al boschetto di lecci, lasciato al naturale e usato per la caccia e per la ragnaia (cioè per le reti tra alberi con le quali si catturavano i piccoli volatili). A est della villa, delimitato da una limonaia, si estende il parco ottocentesco, tipico parco all'inglese dall'aspetto naturalistico e asimmetrico.
[modifica] Collegamenti esterni
- Sito della Regione Toscana da cui è tratta la versione una parte del testo dell'articolo in GFDL (vedi autorizzazione).
- Uno studio a cura del Polo Biomedico dell'Università di Firenze
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