Provincia dell'Ogliastra
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Provincia dell'Ogliastra | |||
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Stato: | Italia | ||
Regione: | Sardegna | ||
Capoluogo: | Lanusei e Tortolì | ||
Superficie: | 1.854 km² | ||
Abitanti: |
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Densità: | 31,5 ab./km² | ||
Comuni: | Elenco di 23 comuni | ||
Targa: | OG | ||
CAP: | 080xx | ||
Pref. tel: | 0782 | ||
Codice ISTAT: | 105 | ||
Presidente: | Pier Luigi Carta | ||
Sito istituzionale |
La Provincia dell'Ogliastra (in sardo Provìntzia de s'Ogiastra o Ollasta) è una provincia della Sardegna. Situata nella zona centro orientale della Sardegna e affacciata a sud e ad est sul Mar Tirreno, confina:
- a nord-ovest con la Provincia di Nuoro,
- a sud-ovest con la Provincia di Cagliari.
Il suo nome deriva dalla particolarità della zona ricca di olivastri millenari, situati in particolare a Santa Maria Navarrese e di grande interesse naturalistico.
Indice |
[modifica] Dati
La provincia conta 23 comuni, 58.389 abitanti (il 3,6% della popolazione sarda) e si estende per 1.854 kmq (il 6,2% del territorio sardo). È la provincia meno popolata d'Italia.
[modifica] Territorio
Fanno parte del territorio provinciale i due Laghi del Flumendosa e parte del massiccio del Gennargentu.
[modifica] Storia
L'origine della Provincia risale al Regio Editto del 04 maggio 1807 con il quale la Sardegna è stata divisa in quindici prefetture tra cui quella comprendente la regione storico-geografica dell'Ogliastra con sede a Tortolì. Nel 1821, Carlo Alberto riduce il numero delle province a dieci e sposta il capoluogo di quella di Ogliastra a Lanusei, che con Editto del 27 giugno 1837 diviene anche sede di uno dei sette Tribunali di Prefettura dell'isola. La Provincia di Lanusei, già soggetta alla vice-intendenza di Cagliari, viene confermata anche con la riforma operata dopo la "fusione perfetta" della Sardegna al Piemonte, con la Legge n. 807 del 12 agosto 1848 in base alla quale (unitamente alle province di Nuoro, Oristano e Cuglieri) rientra nella neoistituita "divisione" di Nuoro.
Con l'unità d'Italia e la Legge Rattazzi n.3702 del 23 ottobre 1859 la Sardegna viene suddivisa in sole due province e il circondario di Lanusei (sede di sottoprefettura) compreso nella Provincia di Cagliari. Nel 1927 sono stati soppressi i Circondari e le sottoprefetture e contestualmente istituita la Provincia di Nuoro, in cui l'Ogliastra è stata inclusa.
Lanusei è rimasta nel corso degli anni sede di Tribunale ed altri uffici pubblici statali e regionali (ASL, Comitato Regionale di Controllo). Nel 2001 la Regione Autonoma della Sardegna ha istituito la provincia Ogliastra che è divenuta operativa nel maggio del 2005 staccandosi da quella di Nuoro.
Le origini dell’Ogliastra vanno ricercate nelle tracce dei primi insediamenti umani che risalgono probabilmente al Neolitico e sono state rinvenute all'interno delle grotte del Supramonte di Baunei, il primo in assoluto è il ritrovamento nella Grotta di Corbeddu di alcune ossa di un cervo (Praemegaceros cazioti) risalenti a circa 18.500 anni fa, i segni ritrovati sulle ossa indicano con certezza l’intervento dell’uomo. All’epoca, erano principalmente le coste ad essere abitate fino a quando le incursioni piratesche, sempre più frequenti, costrinsero i primi abitanti a spostarsi verso l'entroterra e a dare, così, origine ai primi paesi montani, dove si iniziò a praticare l'agricoltura e la pastorizia.
Il culto pagano dei popoli prenuragici è testimoniato dai vari reperti megalitici come i Menhir e le Domus de Janas che sono stati rinvenuti nella zona. Il territorio inoltre presenta più di 200 monumenti risalenti alla civiltà nuragica a testimonianza di una notevole concentrazione di popolazioni nella regione. Il nuragico medio è caratterizzato, oltre che dalla ricca documentazione materiale, dalla diffusa presenza di monumenti di varia funzione: nuraghi a tholos semplici o complessi, tombe dei giganti, pozzi e fonti sacre. La scelta dei luoghi per la loro costruzione è indicativa di un’attenta analisi, che ha privilegiato luoghi dominanti su rilievi vulcanici o sedimentari, affacciati sulle depressioni principali, che costituivano importanti vie di transito, o le aree di pianura più prossime alle principali sorgenti. Inoltre alcune scoperte archeologiche nel territorio mostrano come gli antichi abitanti ogliastrini fossero un popolo orientato ai contatti culturali.
Successivamente durante il VII secolo a.C. la zona venne occupata dai Fenici, dai Punici e, in seguito, nel III secolo a.C. dai Romani, popolo che riuscì a potenziare i pochi approdi ma che non riuscì a colonizzare le zone dell’interno data la resistenza dei sardi e le asperità del territorio.
Nel basso Medioevo la situazione è poco chiara date le tante e diverse vicende politiche che travagliarono la regione già prima del 455 d.C., anno in cui la Sardegna venne occupata dai Vandali e quindi, bruscamente separata dall'Impero Romano. A questo avvenimento seguì la lontana e difficoltosa amministrazione bizantina, che dal X secolo, sfociò nell'istituzione dei quattro Giudicati sardi, piccoli regni autonomi, con l'Ogliastra compresa dapprima nel Giudicato di Cagliari, successivamente nel Giudicato di Gallura, questo fu un periodo di sviluppo economico, che continuò anche quando i pisani nell’inizio del XIV secolo imposero il loro dominio creando il Giudicato d’Ogliastra. Nel 1323 i pisani dovettero arrendersi alle truppe aragonesi e ufficialmente nel 1326 Pisa, firmando il trattato di pace, cedette i suoi domini a Giacomo II d'Aragona. L'amministrazione feudale venne affidata alla casata dei Carroz, prima con il titolo di Conte e poi con quello di Marchese.
Fra il XIV secolo e il principio del XVIII secolo, passa sotto la dominazione spagnola, in questo periodo degne di nota sono le numerose scorribande dei Saraceni, che a bordo di velocissime navi portavano i loro attacchi saccheggiando i centri costieri e l'immediato entroterra. Dopo una breve dominazione austriaca, arrivarono i duchi di Savoia che dal 1720 al 1861 restarono al governo del Regno di Sardegna e durante questo periodo le millenarie foreste furono rase al suolo nel giro di alcuni decenni per produrre carbone e traversine per ferrovie e miniere.
Nel 1821, Lanusei diviene capoluogo dell'omonima provincia che cominciava dalle pendici orientali dei monti della Barbagia e giungeva a quelli dei Sette Fratelli, arrivando, in tal modo, a poca distanza da Cagliari. Confinava, quindi, con le province di Nuoro, di Busachi, di Isili e di Cagliari. Si componeva dei tre dipartimenti denominati Agugliastra, Cirra e Sàrrabus, con superficie complessiva di 2270 Kmq. Il capoluogo apparteneva alla regione Agugliastra, denominazione, passata poi in Ogliastra, tuttora conservata.
Dal 1927 il territorio ogliastrino viene inglobato nella provincia di Nuoro per poi tornare alla naturale conformazione amministrativa, riconquistata finalmente, nel 2001.
[modifica] Istituzione nuove province sarde
In seguito alla legge regionale n. 9 del 2001 e successive integrazioni, è stata effettuata una nuova ripartizione del territorio della Regione Autonoma della Sardegna, che ha portato il numero delle province da quattro a otto. Le nuove Province sono attualmente solo amministrative, vale a dire che i territori usufruiranno di una migliore ripartizione dei fondi, ma non hanno (e potrebbero non avere) - ad esempio - nè Prefettura nè altri uffici statali su scala provinciale (Questura, Banca d'Italia ecc.). Le modifiche hanno assunto piena operatività a partire dal maggio 2005, quando si sono svolte le elezioni per rinnovare tutti i Consigli provinciali.
La Provincia dell'Ogliastra è una nuova provincia, costituita da:
- 23 comuni provenienti dalla Provincia di Nuoro.
In attesa della formalizzazione della scelta del capoluogo, la Giunta Provinciale e gli uffici avevano sede a Lanusei, mentre il Consiglio Provinciale aveva sede a Tortolì. Dopo una lunga serie di dibattiti tra i sostenititori della conferma della conferma del modello del doppio capoluogo (con disponibilità a garantire la sede legale a Tortolì con atto deliberativo o nel preambolo dello Statuto ma non riportata al suo interno al fine di garantire la parità istituzionale tra i due centri) e i sostenitori (in testa il Comune di Tortolì) del capoluogo unico a Tortolì (o in seconda istanza della sede legale garantita dalla modifica dell'articolo 2 dello Statuto), sfociati nel tentativo di approvazione del 16 maggio 2006 e nell'occupazione dell'aula provinciale di Tortolì, era stata successivamente attivata la raccolta di firme per la richiesta di un referendum sul capoluogo unico.
Il 14 giugno 2006, a seguito di un accordo, il Consiglio Provinciale ha approvato all'unanimità (e quindi con la maggioranza qualificata superiore ai 2/3 prevista dalla legge istitutiva) lo Statuto dell'Ente, che al Titolo 1 attribuisce la qualifica di capoluogo ai comuni di Lanusei (sede della Giunta Provinciale, sede del Presidente e di 4 assessorati),e di Tortolì (sede legale, sede del Consiglio Provinciale, sede del Presidente e di 4 assessorati) e ferma restando la distribuzione degli uffici già presenti nei due comuni e la ripartizione degli uffici di nuova istituzione.
[modifica] Nota
I 23 comuni assegnati a questa provincia sono: Arzana, Bari Sardo, Baunei, Cardedu, Elini, Gairo, Girasole, Ilbono, Jerzu, Lanusei, Loceri, Lotzorai, Osini, Perdasdefogu, Seui, Talana, Tertenia, Tortolì, Triei, Ulassai, Urzulei, Ussassai, Villagrande Strisaili. Lo scorporo dalla Provincia di Nuoro è avvenuto con le elezioni dell'8 maggio 2005, quando la nuova provincia è diventata operativa.
[modifica] Comuni principali
- Tortolì - 10.207 abitanti
- Lanusei - 5.812 abitanti
- Bari Sardo - 3.880 abitanti
- Baunei - 3.844 abitanti
- Tertenia - 3.705 abitanti
[modifica] Voci correlate
[modifica] Collegamenti esterni
- Il sito istituzionale della nuova provincia Ogliastra
- La provincia nella nuova configurazione territoriale della Regione Sardegna
- Carta storica e tabella dell'inizio dell'800 con i confini delle 15 prefetture sarde
- Altra carta storica con le 15 province sarde nei primi dell'800
- La mappa dell'Ogliastra su Google Maps*
- Sito con informazioni culturali, enogastronomiche e turistiche sulla nuova provincia Ogliastra
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