Nuove province sarde
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Le nuove province sarde. Con legge regionale n. 9 del 12 luglio 2001, alle già esistenti province di:
se ne sono aggiunte altre quattro. Le nuove province sono divenute poi operative a seguito delle elezioni provinciali dell'8/9 maggio 2005 e sono quelle di:
- Olbia-Tempio (con capoluoghi Olbia e Tempio Pausania)
- Ogliastra (con capoluoghi Tortolì e Lanusei)
- Carbonia-Iglesias (con capoluoghi Carbonia e Iglesias)
- Medio Campidano (con capoluoghi Sanluri e Villacidro).
Le nuove province hanno il medesimo status e dignità giuridica di quelle statali, ma, essendo state istituite dalla Regione Autonoma, lo Stato non è tenuto alla creazione di nuovi uffici statali decentrati su scala provinciale (Ufficio Territoriale del Governo ex Prefettura, Tribunale civile e penale, Sede provinciale dell'Agenzia delle Entrate e del Territorio, Direzione Provinciale del Tesoro e del Lavoro, Ragioneria provinciale dello Stato, Sportello della Banca d'Italia, Commissione Tributaria Provinciale, sede provinciale INPS e INPDAP, Questura, Comando Provinciale dei Carabinieri, della Guardia di Finanza e dei Vigili del Fuoco, Motorizzazione Civile, Archivio di Stato, Centro Servizi Amministrativi ex Provveditorato agli Studi, Sedi degli Ordini Professionali, Camera di Commercio Industria Artigianato e Agricoltura), la cui istituzione è peraltro facoltativa anche nelle nuove province di istituzione statale.
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[modifica] Comuni che hanno cambiato provincia
Con la redifinizione dei confini amministrativi, alcuni comuni sono stati spostati da una provincia all'altra ed esattamente:
- tutti i 23 comuni della nuova provincia di Carbonia Iglesias e i 28 comuni dellla nuova provincia del Medio Campidano erano in precedenza nella provincia di Cagliari;
- tutti i 23 comuni della nuova provincia dell'Ogliastra erano in precedenza nella provincia di Nuoro;
- dei 26 comuni della nuova provincia di Olbia-Tempio, 2 (Budoni e San Teodoro) erano precedentemente nella provincia di Nuoro e gli altri 24 nella provincia di Sassari;
- 13 comuni precedentemente nella provincia di Nuoro sono passati alla provincia di Cagliari (Escalaplano, Escolca, Esterzili, Gergei, Isili, Nuragus, Nurallao, Nurri, Orroli, Sadali, Serri, Seulo e Villanova Tulo);
- 10 comuni precedentemente nella provincia di Nuoro sono passati alla provincia di Oristano (Bosa, Flussio, Genoni, Laconi, Magomadas, Modolo, Montresta, Sagama, Suni e Tinnura).
[modifica] Processo istitutivo
- Lo Statuto Speciale di Autonomia della Regione Sardegna approvato con Legge Costituzionale n. 3 del 26 febbraio 1948, all'art. 3 b), come modificato dall´art. 4 della Legge Costituzionale n. 2 del 23 settembre 1993 (Modifiche ed integrazioni agli statuti speciali per la Valle d´Aosta, per la Sardegna, per il Friuli-Venezia Giulia e per il Trentino-Alto Adige) riconosce alla Regione Autonoma competenza legislativa (esclusiva) in materia di "ordinamento degli enti locali e delle relative circoscrizioni";
- La Legge Regionale n. 4 del 2 gennaio 1997 (Riassetto generale delle Province e procedure ordinarie per l’istituzione delle nuove Province e la modificazione delle circoscrizioni provinciali) ha previsto all'articolo 1 la possibilità di procedere alla revisione generale delle circoscrizioni provinciali della Sardegna: l´istituzione di nuove province e la modifica delle circoscrizioni provinciali sono stabilite con legge regionale, su iniziativa dei comuni; l'art. 12 comma 2, stabilisce inoltre che la Regione provvede (...) a promuovere tutte le opportune iniziative nei confronti dello Stato, affinché il decentramento statale tenda a corrispondere agli ambiti territoriali provinciali nel territorio della Regione;
- Il 31 marzo 1999 il Consiglio Regionale approva lo schema di nuovo assetto provinciale;
- Il 14 aprile 2000 il Consiglio Regionale con Legge Regionale (istituzione delle province di Carbonia-Iglesias, del Medio Campidano, dell´Ogliastra e di Olbia-Tempio) propone l'istituzione delle province di Carbonia–Iglesias, del Medio Campidano, dell'Ogliastra e di Olbia-Tempio; il Governo Italiano tuttavia ri-invia alla Regione il provvedimento sostenendo che lo stesso non rientrava nelle competenze della Regione Autonoma (e che quindi nuove province possono essere istituite solo con leggi della Repubblica) e in quanto non appariva chiara sull'insussistenza di oneri per lo Stato;
- Il 6 giugno 2000 il Consiglio Regionale riapprova, con modifiche, l'istituzione delle quattro nuove province, con la sola aggiunta di comma che richiarma alla Legge Regionale n.4/1997; Il Presidente del Consiglio dei Ministri ha a questo punto promosso ricorso di legittimità costituzionale contro le leggi istitutive;
- La Corte Costituzionale con sentenza n. 230 del 6 Luglio 2001 dichiara non fondata la questione di legittimità costituzionale e riconosce che rientra nelle competenze della Regione Sardegna l´istituzione di nuove province nel suo territorio, anche in deroga alla generale disciplina in materia di istituzione di nuove province; precisa inoltre che non è stabilito alcun nesso necessario tra l´istituzione di una provincia e la creazione di uffici statali decentrati su scala corrispondente, la quale rientra nella discrezionalità del legislatore statale.
- Con la Legge Regionale n. 9 del 12 luglio 2001 (Istituzione delle Province di Carbonia-Iglesias, del Medio Campidano, dell’Ogliastra e di Olbia-Tempio), in attuazione della precedente Legge Regionale n. 4 del 1997 e con un unico articolo, la Regione ha istituito le nuove Province di Carbonia-Iglesias, del Medio Campidano, dell’Ogliastra e di Olbia-Tempio;
- La Legge Regionale n. 10 del 1 luglio 2002 (Adempimenti conseguenti alla istituzione di nuove Province, norme sugli amministratori locali e modifiche alla Legge regionale 2 gennaio 1997, n. 4), ha modificato la Legge Regionale e determinato gli adempimenti amministrativi conseguenti all’istituzione delle nuove Province; Tra l'altro l'articolo 10 quater della Legge n.4/2007 modificato diviene: I Capoluoghi delle nuove Province sono determinati dai Consigli Provinciali delle medesime con norma statutaria, approvata a maggioranza dei due terzi dei componenti del Consiglio Provinciale. Lo statuto può stabilire la sede degli Organi della Provincia in Comuni diversi dal Capoluogo, ovvero può attribuire la qualifica di Capoluogo ad una pluralità di Comuni, purché essi siano sede di Organi della Provincia.;
- Con Legge Regionale n. 10 del 13 ottobre 2003 (Ridefinizione delle circoscrizioni provinciali) sono state apportate delle rettifiche alla delimitazione e all'assetto delle circoscrizioni provinciali già approvato nel 1999;
- I Commissari nominati dalla Giunta Regionale ai sensi della Legge Regionale n. 4/1997 come modificata dalla Legge Regionale n. 10/2002, con il compito di curare ogni adempimento connesso all'istituzione delle quattro nuove province fino all'insediamento degli Organi elettivi hanno individuato le sedi provvisorie delle stesse (Olbia e Tempio Pausania per la provincia di Olbia-Tempio, Lanusei e Tortolì per la provincia dell'Ogliastra, Sanluri per la provincia del Medio Campidano, Carbonia e Iglesias per la provincia di Carbonia-Iglesias) e approvato l’Ordinamento Generale degli Uffici e dei Servizi;
- a seguito delle elezioni amministrative del 8 e 9 maggio 2005 si sono insediati gli organi delle neo-istituite province;
- I quattro nuovi Consigli Provinciali hanno con norma statutaria stabilito la sede definitiva dei rispettivi capoluoghi, optando tutti per la soluzione del doppio capoluogo: Carbonia e Iglesias per la provincia di Carbonia-Iglesias (il 12.10.2005), Sanluri e Villacidro per la provincia del Medio Campidano (il 18.01.2006), Lanusei e Tortolì per la provincia dell'Ogliastra (il 14.06.2006) e Olbia e Tempio Pausania per la provincia di Olbia-Tempio (31.08.2006).
[modifica] Il contenzioso con lo Stato
La pari dignità giuridica dei nuovi enti con le province "statali" non viene tuttavia ancora riconosciuta da alcuni uffici dei Ministeri dei Trasporti e dell'Interno, il che sta generando un ulteriore conflitto tra Regione e Province e lo Stato Centrale. Il riferimento specifico è ad una comunicazione ufficiale (relativa all'assegnazione di personale statale alla Provincia di Olbia-Tempio) densa di errori (sardegna in minuscolo, Olbia invece di Olbia-Tempio) sostengono che (...) sulla base di alcune comunicazioni intercorse per le vie brevi con i funzionari del ministero dell'Interno (...) La Provincia di Olbia, essendo stata costituita non con legge statale ma solo con legge regionale ed avendo, conseguentemente, rilevanza all'interno della regione sardegna, non potrebbe avere titolo a ricevere dallo Stato le competenze economiche.
Durante un question-time alla Camera il 19 luglio 2006, il vicepresidente del Consiglio Massimo D'Alema, in risposta all'interrogazione del deputato Antonio Satta ha testualmente precisato sull'argomento: "L'attuale normativa sui trasferimenti erariali puo' essere applicata solo alle province istituite a suo tempo con legge statale. Per poter distribuire alle nuove province sarde tali risorse occorre procedere a un'intesa con la Regione Sardegna e gli enti locali interessati per mettere a punto una norma di legge specificamente volta a disciplinare la ripartizione di trasferimenti statali in questione fra province madri e quelle di nuove istituzione. L'articolo 11 della legge regionale prevede che le province preesistenti trasferiscano alle province di nuova istituzione personale, strumenti, risorse finanziarie adeguate. Queste operazioni avrebbero dovuto essere poste in essere dai commissari regionali appositamenti nominati entro il termine perentorio di 45 giorni. Successivamente il comma 30 dell'articolo 20 della legge regionale 4 dell'11 maggio 2006 ha autorizzato l'amministrazione regionale a concedere contribuiti a favore delle province, che sulla base di intese sottoscritte entro il 31 dicembre 2006 dispongano il trasferimento di personale a favore di province di nuova costituzione. I problemi connessi al funzionamento delle nuove province sarde sono già all'attenzione del governo, che considera i disagi e le incertezze che possono derivare ai cittadini dall'attuale situazione, anche perché nelle province di nuova istituzione c'è una diversa collocazione dei comuni rispetto alle circoscrizioni statali. Per la soluzione di questo complesso problema che ha il suo fondamento in una carenza legislativa, si è costituito presso dipartimento Funzione pubblica un tavolo tecnico, che sta affrontando la questione della piena operatività e del mancato trasferimento del personale alle province di nuova istituzione. Al tavolo, nel quale il Governo è presente attraverso i sottosegretari alle Riforme, Innovazione, Interno e Finanze sono stati convocati anche i presidenti delle nuove Province. Un primo incontro si è svolto il 12 luglio scorso. Sono stati affrontati già alcuni problemi e il governo intende continuare a lavorare con solerzia per affrontare le questioni e colmare il vuoto legislativo che impedisce una piena soluzione. Quanto alla specifica questione dell'assegnazione del personale del nucleo operativo del servizio escavazione porti di Olbia agli enti locali, la direzione del personale dell'ex ministero Infrastrutture e Trasporti ha richiesto la proroga fino al 31 dicembre 2007 del protocollo d'intesa stipulato con il comune di Olbia in attesa di poter emanare un DPCM che darà definitiva e stabile collocazione al personale". In sostanza lo Stato necessiterebbe di un proprio provvedimento legislativo per prendere atto della presenza delle nuove circoscrizioni provinciali ai fini della ripartizione delle risorse finanziarie.