Palantír
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Nell'universo fantasy creato da J. R. R. Tolkien i Palantiri (al singolare Palantir), chiamati anche le Pietre Vedenti, sono sette gemme sferiche create da Fëanor in Aman e portate da Númenor nella Terra di Mezzo da Elendil e dai suoi figli.
Il loro nome significa Coloro che sorvegliano da lontano.
Il palantir è una pietra dall'apparenza di una sfera di cristallo che permetteva a chi le osservava di comunicare anche a grande distanza, con chiunque stesse a sua volta osservandone una.
[modifica] La creazione delle pietre
Le pietre vennero create dagli elfi di Valinor, quasi certamente dai Noldor e forse da Fëanor. Il numero esatto dei palantìri è ignoto, anche se si sa che ne vennero creati molti. La dimensione può variare da un piede (30 cm) a una stanza.
Sette pietre vennero regalate dagli Eldar ad Amandil di Andúnië. Dopo la caduta di Númenor le pietre vennero prese da Elendil nel suo viaggio nella Terra di mezzo e vennero distribuite a Gondor (quattro) e Arnor (tre). Alla fine della Terza era, tre erano perse per sempre, una era rinchiusa in Elostirion, una sepolta fra le rovine della torre di Barad-dûr, una resa virtualmente inutilizzabile. La settima era nelle mani del re dei Regni riuniti.
[modifica] Le sette pietre
- la pietra di Osgiliath era la più grande e la più importante delle sette. Venne posta nell'edificio principale della capitale del regno di Gondor. Sul soffitto era dipinta la volta stellare e diede il nome alla stessa capitale Os-Giliath, la cupola delle stelle. Fu la prima a perdersi, durante la guerra civile nella metà della Terza era cadde nel fiume Anduin.
- un'altra pietra venne posta nella torre di Elostirion ad ovest della Contea.
- le altre due pietre di Arnor erano quella della torre di guardia di Amon Sûl e della città di Annúminas. Si persero entrambe quando Arvedui naufragò nella Baia ghiacchiata di Forochel.
- una pietra venne messa a Minas Ithil nei monti noti come Ephel Dúath. Quando Minas Ithil venne catturata dai Nazgûl, la pietra venne portata a Barad-dûr e veniva usata da Sauron. Si presume sia andata distrutta con la cadura di Sauron.
- una pietra venne messa a Orthanc, la grande torre costruita dai Dúnedain nella Seconda Era sul bordo meridionale delle montagne nebbiose. Cadde nelle mani di Saruman che la usò per ottenere informazioni sui vicini e sulle loro attività. Fu a causa di questa pietra che Saruman venne in contatto con Sauron e in seguito venne usata per le comunicazioni fra i due. Gettata dalla torre da Gríma, venne recuperata da Peregrino Tuc che si trovò così in contatto con Sauron. Recuperata da Gandalf, passò poi ad Aragorn e ai re della Quarta Era.
- una pietra venne messa a Minas Anor, che divenne poi Minas Tirith e capitale di Gondor. Era usata da Denethor (l'ultimo sovrintendente di Gondor), per spiare Sauron. Lo sforzo per controllarla fu causa dell'invecchiamento precoce di Denethor e della sua follia finale. Dopo il suicidio di Denethor, la pietra mostrava a chiunque due mani in fiamme.
- una pietra rimase ad Avallone nel Tol Eressëa, ma non risulta che sia mai entrata in comunicazione con altri palantiri della Terra di mezzo.
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