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Mont Saint-Michel - Wikipedia

Mont Saint-Michel

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Il Mont Saint-Michel
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Il Mont Saint-Michel

Il Mont Saint-Michel (letteralmente "Monte San Michele") è un isolotto roccioso situato presso la costa settentrionale della Francia, dove sfocia il fiume Couesnon.

Sull'isolotto venne costruito un santuario in onore di San Michele Arcangelo, il cui nome originario era Mons Sancti Michaeli in periculo mari (in latino) o Mont Saint-Michel au péril de la mer (in francese: in italiano, letteralmente, "Monte San Michele al pericolo del mare").

Attualmente il Mont Saint-Michel costituisce il centro naturale del comune di Le Mont-Saint-Michel (dipartimento della Manica, regione amministrativa della Bassa Normandia). Un trattino permette di differenziare tra il comune e l'isolotto: secondo la nomenclatura ufficiale dell'INSEE l'unità amministrativa si chiama (Le) Mont-Saint-Michel, mentre l'isolotto è chiamato Mont Saint-Michel.

La notevole architettura del santuario e la baia nel quale l'isolotto sorge con le sue maree ne fanno il sito turistico più frequentato della Normandia e uno dei primi dell'intera Francia, con circa 3.200.000 visitatori ogni anno. Numerosi immobili che vi sorgono sono individualmente classificati come monumenti storici e l'intero sito è nel suo insieme classificato come tale dal 1987. Dal 1979 fa parte dei Patrimoni mondiali dell'umanità dell'UNESCO.

Indice

[modifica] Storia

[modifica] I Galli

Nei pressi del Mont Saint-Michel la foresta di Scissy, allora non ancora invasa dal mare, era sede di due tribù celtiche, che utilizzavano la roccia per i culti druidici. Secondo l'abate Gilles Deric, uno storico bretone del XVIII secolo, il santuario era dedicato a Beleno, il dio gallico del Sole (Mons vel tumba Beleni, ossia "Monte o tomba di Beleno").

[modifica] I Romani

L'arrivo dei Romani vide la costruzione di nuove strade che percorrevano l'intera Armorica: una di queste, che collegava Dol a Fanafmers (Saint-Pair) passava ad ovest del Mons Belenus ("Monte Beleno"). Man mano che le acque avanzavano fu progressivamente spostata verso est, fino a fondersi con la via che passava per Avranches.

[modifica] Inizio dell'era cristiana

Vista del Mont Saint Michel alla fine del X secolo (incisione del 1910 di Paul Gout).
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Vista del Mont Saint Michel alla fine del X secolo (incisione del 1910 di Paul Gout).

Il cristianesimo fece la sua comparsa in Armorica nei dintorni del IV secolo e un primo oratorio dedicato a Santo Stefano, il primo martire cristiano, sorse a mezza altezza del monte, a cui ne seguì un secondo in onore di San Sinforiano, primo martire dei Galli, ai piedi della roccia. Vegliavano sui luoghi degli eremiti, sotto la tutela del curato di Astériac (Beauvoir).

Secondo la leggenda l'arcangelo Michele apparve nel 709 al vescovo di Avranches, Sant'Uberto, chiedendo che gli fosse costruita una chiesa sulla roccia. Il vescovo ignorò tuttavia per due volte la richiesta finché San Michele non gli bruciò il cranio con un foro rotondo provocato dal tocco del suo dito, lasciandolo tuttavia in vita. Il cranio di Sant'Uberto con il foro è conservato nella cattedrale di Avranches.
Venne quindi sistemato un primo oratorio in una grotta e la precedente denominazione di Mont-Tombe fu sostituita con quella già citata di Mont-Saint-Michel-au-péril-de-la-Mer.

[modifica] L'abbazia benedettina

I conti di Rouen, poi duchi di Normandia dotarono riccamente i religiosi che le precedenti incursioni dei Normanni avevano fatto fuggire. Il Mont Saint-Michel aveva inoltre acquisito valore strategico con l'annessione al ducato di Normandia della penisola del Cotentin nel 933, venendosi a trovare al confine con il ducato di Bretagna.

Il duca Riccardo I (943-996) nel corso dei suoi pellegrinaggi al santuario rimase indignato dal lassismo dei canonici, che delegavano il culto a clerici salariati, e ottenne dal papa Giovanni XIII una bolla che gli dava l'autorità di riportare l'ordine nel monastero e fondò una nuova abbazia benedettina nel 966, con monaci provenienti da Saint Wandrille (abbazia di Fontenelle).

La ricchezza e la potenza di questa abbazia e il suo prestigio come centro di pellegrinaggio durarono fino al periodo della riforma protestante. Un villaggio si sviluppò ai piedi del santuario per dare accoglienza ai pellegrini. L'abbazia continuò a ricevere doni dai duchi di Normandia e quindi dai re di Francia.

Durante la guerra dei Cent'anni l'abbazia si fortificò contro gli Inglesi con una nuova cinta muraria che circondò anche la cittadina sottostante.

A partire dal 1523 l'abate fu nominato direttamente dal re di Francia e fu spesso un laico che godeva delle rendite abbaziali. Nell'abbazia fu installata una prigione e il monastero si spopolò, anche in seguito alle guerre di religione. Nel 1622 il monastero passò ai benedettini della congregazione di San Mauro (mauristi) che fondarono una scuola, ma si occuparono poco della manutenzione degli edifici.

[modifica] Lista degli abati

Le volte gotiche della Sala dei Cavalieri nell'abbazia.
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Le volte gotiche della Sala dei Cavalieri nell'abbazia.
Il chiostro de La Merveille.
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Il chiostro de La Merveille.
La parete finestrata del Refettorio.
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La parete finestrata del Refettorio.
966-991 : Maynard I
991-1009 : Maynard II
1009-1017 : Hildebert I
1017-1023 : Hildebert II
1025-1051 : Almod
1051-1055 : Théodoric
1055-1048 : Suppo
1048-1058/60 : Radulphe o Raoul de Beaumont
1060/65-1084 : Ranulphe o Renaut de Bayeux
1085-1102 : Roger I
1106-1122 : Roger II
1125-1131 : Richard de Mère
1131-1149 : Bernard du Bec
1149-1150 : Geoffroy
1151-1153 : Richard de la Mouche, Robert Hardy
1154-1186 : Robert de Torigni
1186-1191 : Martin de Furmendi
1191-1212 : Jourdain
1212-1218 : Radulphe o Raoul des Îles
1218-1223 : Thomas des Chambres
1225-1236 : Raoul de Villedieu
1236-1264 : Richard Turstin
1264-1271 : Nicolas Alexandre
1271-1279 : Nicolas Famigot
1279-1298 : Jean Le Faë
1299-1314 : Guillaume du Château
1314-1334 : Jean de la Porte
1334-1362 : Nicolas le Vitrier
1363-1386 : Geoffroy de Servon
1386-1410 : Pierre le Roy
1410-1444 : Robert Jolivet
1444-1483 : Guillaume d'Estouteville
1483-1499 : André Laure
1499-1510 : Guillaume de Lamps
1510-1513 : Guérin Laure
1515-1523 : Jean de Lamps
1524-1543 : Jean le Veneur
1543-1558 : Jacques d'Annebault
1558-1570 : François Le Roux d'Anort
1570-1587 : Arthur de Cossé-Brissac
1588-1615 : François de Joyeuse
1615-1641 : Henri de Lorraine, duca di Guise
1641-1643 : Ruzé d'Effiat
1644-1670 : Jacques de Souvré
1670-1703 : Étienne Texier d'Hautefeuille
1703-1718 : Karq de Bebambourg
1721-1799 : Charles Maurice de Broglie
1766-1769 : Étienne-Charles de Loménie de Brienne
1788 : Louis-Joseph de Montmorency-Laval

[modifica] L'abbandono e la rinascita dopo la rivoluzione francese

Nel 1791, in seguito alla rivoluzione francese gli ultimi monaci furono cacciati dall'abbazia, che divenne una prigione: vi furono incarcerati a partire dal 1793 più di 300 sacerdoti che rifiutavano la nuova costituzione civile del clero.

Nel 1794 un dispositivo telegrafico ottico (sistema di Chappe), fu installato sulla sommità del campanile e il Mont Saint Michel fu inserito nella linea telegrafica tra Parigi e Brest.

L'architetto Eugène Viollet-le-Duc visitò la prigione nel 1835. In seguito alle proteste per la detenzione dei socialisti Martin Bernard, Armand Barbès e Auguste Blanqui, la prigione fu chiusa nel 1863 per decreto imperiale. L'abbazia passò quindi sotto il vescovo di Coutances. In occasione del millenario della fondazione, nel 1966, una piccola comunità monastica si è nuovamente insediata nell'abbazia.

[modifica] L'abbazia

Sezione dell'abbazia nel 1875.
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Sezione dell'abbazia nel 1875.
Pianta del primo livello (Sala dell'Aquilone).
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Pianta del primo livello (Sala dell'Aquilone).
Pianta del secondo livello.
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Pianta del secondo livello.
Pianta del terzo livello (chiesa abbaziale e chiostro della Merveille).
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Pianta del terzo livello (chiesa abbaziale e chiostro della Merveille).

L'abbazia benedettina fu edificata a partire dal X secolo con parti giustapposte che si sono sovrapposte le une alle altre negli stili che vanno dal carolingio al romanico al gotico flamboyant. I diversi edifici necessari alle attività del monastero benedettino sono stati inseriti nello spazio angusto a disposizione.

L'insieme della Merveille, situato immediatamente a nord della chiesa abbaziale, comprende il chiostro, il refettorio, una sala di lavoro e l'elemosineria con dispensa in un perfetto esempio di integrazione funzionale. Allo stesso modo le costruzioni della Belle-Chaise e degli alloggiamenti integrano le funzioni amministrative dell'abbazia con le funzioni cultuali.

[modifica] Notre-Dame Sous-Terre

La primitiva chiesa abbaziale, costruita al momento della fondazione benedettina nel 966, fu in seguito interamente inglobata nei successivi ingrandimenti dell'abbazia. Altre costruzioni abbaziali sorsero ad est della chiesa originaria, sulla sommità della roccia e ad un livello superiore.

Questa chiesa originaria arrivò ad essere del tutto dimenticata, fino alla riscoperta ad opera di scavi effettuati tra la fine del XIX e gli inizi del XX secolo. Oggi, restaurata, offre un magnifico esempio di architettura pre-romanica.

[modifica] Le costruzioni del XI secolo

A causa dell'intensificarsi dei pellegrinaggi si decise di ingrandire l'abbazia edificando una nuova chiesa al posto di altre costruzioni abbaziali, che furono spostate a nord della chiesa primitiva di Notre-Dame-Sous-Terre.

La nuova chiesa aveva tre cripte, ossia la cappella dei Trenta Ceri (des Trente-Cierges) a nord, la cripta del coro (o "Cripta dei grandi pilastri") ad est e la cappella di San Martino (1031-1047) a sud.

L'edificazione della navata fu iniziata dall'abate Ranulphe nel 1060.

Nel 1080 tre piani di edifici conventuali erano stati edificati al nord della chiesa primitiva, comprendendo la sala dell'Aquilone, che serviva per l'accoglienza dei pellegrini, la passeggiata dei monaci e il dormitorio. Furono inoltre iniziate l'elemosineria e la dispensa della futura Merveille. La chiesa primitiva di Notre-Dame-Sous-Terre, completamente inglobata nelle nuove costruzioni, era tuttavia ancora utilizzata per il culto.

[modifica] Le costruzioni del XII secolo

Le tre campate occidentali della navata della nuova chiesa, poco solidamente costruite, crollarono sugli edifici conventuali nel 1103. La ricostruzione avvenne sotto l'abate Roger II (1115-1125).

L'abate Robert de Torigni (1154-1186) fece edificare a ovest e sud-ovest un nuovo insieme di edifici conventuali, che comprendevano nuovi alloggiamenti, un'infermeria e la cappella di Santo Stefano. Rimaneggiò inoltre i camminamenti che portavano a Notre-Dame-Sous-Terre con lo scopo di evitare i contatti tra monaci e pellegrini.

[modifica] Le costruzioni del XIII secolo

L'abate Raoul-des-Îles (1212-1218) edificò sull'elemosineria di Roger II la Sala degli Ospiti (1215-1217) e il Refettorio (1217-1220), e al di sopra della dispensa la Sala dei Cavalieri (1220-1225) e il magnifico chiostro (1225-1228), che costituiscono il complesso detto la Merveille ("Meraviglia").

Sotto l'abate Richard Turstin (1236-1264) viene costruita ad est la Sala delle Guardie, che diventerà il nuovo ingresso dell'abbazia e una nuova sala di giustizia (Officialité, 1257), che costituiscono l'insieme della Belle-Chaise.

[modifica] Le costruzioni tra XIV e XVI secolo

Sotto l'abate Pierre Le Roy (1386-1410) si completarono le fortificazioni: verso il 1393 furono edificate le due torri del Châtelet e successivamente la Tour Perrine e la Bailliverie. Furono inoltre costruiti gli appartamenti dell'abate.

Nel 1421 crollò il coro romanico della chiesa abbaziale, che venne ricostruito in due fasi (1446-1450 e 1499-1523) in stile gotico flamboyant.

[modifica] Le costruzioni nel XVIII secolo

In seguito ad un incendio nel 1776 si decise di demolire le tre campate occidentali della chiesa abbaziale e nel 1780 fu edificata la nuova facciata in stile neoclassico, le cui fondazioni tagliarono a metà la sottostante chiesa primitiva di Notre-Dame-Sous-Terre.

[modifica] I restauri del XIX e XX secolo

Nel 1817, a causa delle numerose modifiche eseguite dall'amministrazione penitenziaria per ospitare i laboratori per i carcerati, crollò una parte delle costruzioni elevate sotto l'abate Robert de Torigni (1154-1186).

Dopo la classificazione dell'abbazia come monumento storico nel 1874 furono effettuati da Corroyer i primi urgenti lavori di consolidamento e restauro.

Nel 1896 fu costruita sopra la chiesa una guglia che raggiunge i 170 m sul livello del mare. Nel 1898 gli scavi di Gout sotto il pavimento della chiesa portano alla riscoperta di Notre-Dame-Sous-Terre, che verrà resa agibile nel 1959 per mezzo dell'inserimento di una struttura di sostegno in cemento precompresso che sostiene la chiesa superiore, ad opera dell'architetto Froidevaux.

[modifica] La cittadina

La Grande Rue.
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La Grande Rue.
Bastione alla porta di ingresso
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Bastione alla porta di ingresso

La cittadina sorta sulle pendici della roccia sotto l'abbazia si articola intorno all'unica strada della Grande Rue, che sale al santuario girando intorno alla roccia.

Vi si accede attraverso tre porte, la porte del l'Avancée, la porte du Boulevard e la porte du Roi.

[modifica] Geografia e dintorni

Il Mont Saint-Michel si colloca a 48°38'10" di latitudine nord e a 1°30'40" di longitudine ovest, nella baia che ne prende il nome e che si apre sull'oceano Atlantico. L'isolotto ha circa 960 m di circonferenza e una superficie di circa 280 ettari. La roccia, una formazione granitica, si eleva ad un'altezza di 92 m sul livello del mare, ma con la statua di San Michele collocata in cima alla guglia della chiesa abbaziale, raggiunge l'altitudine di 170 m.

[modifica] La foresta di Scissy e l'invasione del mare

All'epoca dei Galli il Mont Saint-Michel, come anche la roccia di Tombelaine, sorgevano all'interno della foresta di Scissy e la riva si estendeva ancora fino a oltre 48 km più lontano, inglobando le isole Chausey. A partire dal III secolo il livello del suolo si abbassò progressivamente, e il mare inghiottì lentamente la foresta: secondo un manoscritto del XV secolo una marea equinoziale particolarmente violenta nel 709 diede il colpo di grazia alla foresta.

[modifica] Il cambiamento di corso dei fiumi

I fiumi che sfociano nella baia (Sélune, Sée e Couesnon) cambiarono frequentemente corso: in particolare nel XV secolo uno spostamento verso ovest del Couesnon, che segnava il confine tra il ducato di Bretagna e quello di Normandia, fece rientrare l'isolotto nella Normandia. Questo avvenimento è ricordato dal detto locale:

« Li Couesnon a fait folie
Si est le Mont en Normandie »
(« Il Couesnon ha fatto follia
se è il Monte in Normandia »)

[modifica] Le maree

Immagine della costa con la bassa marea dal Mont Saint-Michel.
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Immagine della costa con la bassa marea dal Mont Saint-Michel.

La baia in cui sorge l'isolotto roccioso è soggetta al fenomeno delle sabbie mobili, descritte in modo spettacolare da Victor Hugo, ma è soprattutto nota per l'eccezionale ampiezza delle maree (circa 14 metri di dislivello), che anche a causa dell'andamento piatto montano con grande rapidità (si dice con la velocità di un cavallo al galoppo): questo ha causato talvolta annegamenti e più di frequente disagi per le automobili lasciate parcheggiate troppo a lungo nelle parti basse.

Le spettacolari maree della baia hanno molto contribuito all'inespugnabilità del monte, rendendolo accessibile al minimo della bassa marea (via terra) o al massimo dell'alta marea (via mare).

La diga di accesso al Mont Saint-Michel, costruita nel 1880, trattiene la sabbia e aggrava l'insabbiamento della baia, rischiando di far perdere alla roccia la natura di isola: per impedirlo ne è prevista una parziale demolizione e la sostituzione di tratti con passerelle sospese.

[modifica] La costa

Il pascolo dei moutons de pré-salé davanti al Mont Saint Michel.
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Il pascolo dei moutons de pré-salé davanti al Mont Saint Michel.

Sulla costa delle sistemazioni con dighe dell'epoca della duchessa Anna di Bretagna hanno permesso di conquistare al mare terre per l'agricoltura e l'allevamento. In particolare ancora oggi si allevano ovini, i moutons de pré-salé (montoni del prato salato), le cui carni a causa dei pascoli salmastri acquistano un sapore particolare.

Il materiale alluvionale dei fiumi, continuamente movimentato dal flusso e reflusso delle maree, mescolato alle conchiglie frantumate, dà origine alla tangue, un ricco fertilizzante che fu a lungo utilizzato dai contadini della regione per concimare il suolo.

[modifica] Voci correlate

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