Grotteria
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Grotteria | |||
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Stato: | Italia | ||
Regione: | Calabria | ||
Provincia: | Reggio Calabria | ||
Coordinate: |
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Altitudine: | circa 300 m s.l.m. | ||
Superficie: | 37 km² | ||
Abitanti: |
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Densità: | 98 ab./km² | ||
Frazioni: | |||
Comuni contigui: | Fabrizia (VV), Galatro, Gioiosa Ionica, Mammola, Marina di Gioiosa Ionica, Martone, San Giovanni di Gerace, Siderno | ||
CAP: | 89043 | ||
Pref. tel: | 0964 | ||
Codice ISTAT: | 080040 | ||
Codice catasto: | E212 | ||
Nome abitanti: | grotteresi | ||
Santo patrono: | SS Crocifisso | ||
Giorno festivo: | 2° domenica di settembre | ||
Grotteria è un comune di 3.611 abitanti della provincia di Reggio Calabria.
Indice |
[modifica] Geografia
Grotteria è un piccolo centro agricolo della Vallata del Torbido nella Locride, sul versante jonico della provincia di Reggio Calabria.
Il suo territorio (longitudine 16° 16' 21" 36, latitudine 38° 21' 14" 76), che occupa una superficie di 43,32 Km², si estende dal Mar Jonio (Grotteria Mare) alle Serre (Croceferrata, 1100 m s.l.m.) confinando con i comuni di Galatro e Fabrizia a Nord, Mammola ad Ovest, San Giovanni di Gerace, Martone e Gioiosa Jonica ad Est, Marina di Gioiosa Jonica e Siderno a Sud. Cosa molto curiosa, la sua forma assomiglia al territorio dell'Italia... vista allo specchio.
Il centro storico del paese sorge su un cocuzzolo di una collina sviluppandosi a gradinata (partendo da circa 270 m s.l.m. - chiesa del SS. Crocefisso – e arrivando ad oltre 400 m s.l.m. – Castello), con la classica forma del paese-presepe e con il torrente Caturello che scorre alle sue pendici, ed è composto da 11 rughe (rioni): Crocefisso, Nucara, Matrice, Pisciotto, Trinità, San Giorgio, Frandisca-Donna Covella, Bofia-Soccorso, Sant'Antonio, San Domenico e Castello.
La struttura del centro storico è rimasta essenzialmente medievale, con la caratteristica delle pittoresche viuzze strette (vineje) e le case addossate una all'altra, ma in epoche più recenti ha subito due grosse trasformazioni: la prima nel 1783, a causa del terremoto che distrusse molte zone dell'abitato, tanto che fu presa in esame l'eventualità di spostare il centro abitato in un altro posto, ma alla fine fu deciso di ricostruirlo, la seconda nel 1880 (i primi progetti risalgono al 1854), quando il paese fu "tagliato in due" per la costruzione della via di attraversamento del paese (l'attuale Corso Gramsci) che si congiunge alla strada provinciale.
[modifica] Clima
La posizione favorevole del paese, protetto a nord dalla montagne, le Serre, e mitigato a sud dalla brezza marina del mar Jonio, rende particolarmente mite il clima per tutto l'anno.
[modifica] Storia
Grotteria è stata, nel corso dei secoli, un importante centro amministrativo e feudale la cui importanza è persino difficile immaginare ai nostri giorni. Basti pensare che, nell'età feudale, la Contea di Grotteria arrivò ad inglobare, in pratica, tutti i centri della Locride tra la Contea di Gerace e quella dell'antica Caulonia (Monasterace).
Martone, San Giovanni di Gerace, buona parte di Gioiosa Jonica, Siderno e molti altri centri, oggi tutti comuni indipendenti e di un certo rilievo demografico, erano tutti posti sotto l'amministrazione feudale di Grotteria.
Per questo, nel corso dei secoli, molte famiglie nobili provenienti non soltanto da Napoli, ma persino dal lontano Piemonte (come i Falletti) sono venute a stanziarsi a Grotteria, piantando solide radici nel suo tessuto sociale e storico.
Per approfondire, vedi la voce Storia delle famiglie nobili di Grotteria. |
Tra le principali si ricordano:
- De Luna D'Aragona: di origine spagnola, furono signori feudali di Grotteria con Siderno, Martone, San Giovanni, Mammola e terre annesse e di metà del feudo di Ragusia (attuale Gioiosa Jonica).
- Falletti di Grotteria: originari dei marchesi Falletti di Barolo e diramati dalla linea di Alba, furono marchesi di Bossia, duchi di Cannalonga e principi di Sicignano
- Crisafi di origine greca, provenienti dalla Sicilia, furono baroni di Linguaglossa, Fiumefreddo e Pancaldo.
- Lupis: originari di Giovinazzo, provenienti dai marchesi di Soragna, furono baroni di Castania e Cuzzoghieri.
- Macedonio provenienti da Napoli furono duchi di Grottolella, marchesi di Ruggiano, Oliveto, Capriglia e baroni di Poligori (un feudo rustico in territorio di Martone) e signori dell'isola di Nisida, nel golfo di Napoli.
- Manso, provenienti da Brancaleone e originari di Napoli, furono marchesi di Villa e baroni di Bisaccia
- Palermo, di origine bizantina e provenienti dalla Sicilia, furono principi di Santo Stefano e Santa Margherita e Pari del Regno di Sicilia come baroni di Martini
[modifica] Economia
Il clima aveva favorito in passato l'economia agricola basata prevalentemente sulla produzione di grano, olive, uva, pomodori, e accompagnata da allevamenti di ovini e caprini, nonché quella del baco da seta, oggi praticamente scomparsa.
Dell'intensa attività artigianale locale di un tempo (tra l'altro va ricordata la fiorente attività per la fabbricazione della pipa), oggi rimane soltanto una piccolissima traccia: sarti, falegnami, calzolai, fabbri, barbieri, che una volta avevano delle vere e proprie scuole, oggi si contano sulle dita della mano.
Tutto questo causato dalla massiccia emigrazione iniziata negli anni '50, e tuttora in corso in maniera inarrestabile, che ha svuotato quasi completamente il paese (gli abitanti attuali sono circa 3600 contro i 9242 del censimento del 1951), cosa comune a tutti i paesi dell'entroterra calabrese.
[modifica] Palazzi privati
Palazzo Lupis (sec. XVI) Appartenuto alla famiglia de Luna d'Aragona (feudataria), successivamente ai marchesi Manso è passato ai marchesi Lupis, per alleanze matrimoniali, nel secolo XVII. Sorge in Piazza Matteotti, già Piazza Domenico Lupis.
[modifica] Evoluzione demografica
Abitanti censiti