Giovanni Caboto
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Giovanni Caboto (Gaeta 1450 circa - 1498) fu un navigatore ed esploratore italiano, famoso per aver continuato l'opera di Cristoforo Colombo iniziando la serie di grandi viaggi di scoperta verso il nord-ovest.
Nacque a Gaeta nel 1450 da una famiglia che per due secoli aveva fornito alla città tirrenica ambasciatori, consoli, navigatori e mercanti.
L'avvento degli Aragonesi costrinse i Caboto, come altre famiglie importanti di Gaeta, ad abbandonare la propria terra. Giovanni, vero e proprio rifugiato politico, si stabilì a Venezia, dove diversi anni dopo venne riconosciuto cittadino dal Senato della città lagunare. Si sposò con Mattea, da cui ebbe tre figli (Sebastiano, Luigi e Santo) che lo seguirono in numerori viaggi in Oriente, acquisendo ottime abilità nell'arte della navigazione.
La Serenissima città non fu interessata a sfruttare le qualità dei giovani navigatori, perdendo l'occasione storica di inserirsi nel gruppo delle grandi potenze marinare dell'esplorazione, un campo dove dilagavano spagnoli e portoghesi allora impegnati nello sforzo per raggiungere le Indie navigando verso occidente.
Successivamente si spostò a Valencia dove diresse i lavori di ampliamento del porto voluti dal re Ferdinando II d'Aragona ma bloccati nel 1493 a causa di una grave crisi finanziaria.
In quello stesso anno Cristoforo Colombo ritornò dal suo primo viaggio trasatlantico.
Caboto intuì che Colombo non aveva raggiunto l'Estremo Oriente e si propose a Ferdinando II e Isabella di Castiglia per un viaggio esplorativo lungo una rotta più settentrionale.
Poiché ricevette il rifiuto da parte dei reali spagnoli, si trasferì nel 1496 in Inghilterra, per convincere il re Enrico VII a sostenere il suo progetto. Il re, che già aveva perso l'occasione di avere Cristofo Colombo al proprio servizio, si affrettò a concedere l'autorizzazione a Giovanni Caboto e accolse il suo progetto di viaggio con lettere patenti del 5 marzo 1496; fu così preparata nel porto di Bristol una spedizione di 5 navi armate a spese di Caboto.
Tuttavia, il 2 maggio 1497 salpò solo una di esse, il Matthew, naviglio di 50 tonnellate con un equipaggio di 18 uomini, su cui era imbarcato con molta probabilità anche il figlio Sebastiano. Nel 1497, approdò sull'isola di Cap Bréton e toccò la Nuova Scozia, avvistando l'isola di Terranova, e, nell'illusione di aver toccato l'estremità Nord Orientale dell'Asia, ne prese possesso in nome di Enrico VII. Ai primi di agosto, dopo un'assenza di circa 3 mesi il Matthew fece ritorno a Bristol e la notizia delle nuove scoperte venne accolta in Inghilterra con grande giubilo anche tra la popolazione, al contrario di quello che accadde quando la nuova arrivò alla corte spagnola.
Il re Enrico VII concesse allo scopritore un premio di 10 sterline e più tardi una pensione annua di 20 sterline.
L'anno successivo Enrico VII con le lettere patenti del 3 febbraio 1498 autorizzò Giovanni Caboto ad una spedizione di 6 navi e almeno 200 uomini di equipaggio, allo scopo di colonizzare le terre scoperte e proseguire la ricerca di altre terre, nella speranza di poter raggiungere il favoloso Cipangu (l'odierno Giappone).
Le navi salparono nell'estate del 1498: con il figlio Sebastiano, Caboto toccò il Labrador e costeggiò la Groenlandia meridionale, ma dopo questa spedizione non si ebbero più notizie di lui.
Si svilupparono diverse ipotesi circa la sua scomparsa:
- probabilmente la sua flotta era naufragata nell'Atlantico – il che spiegherebbe come mai si salvò 1 sola nave con pochi superstiti;
- dopo aver raggiunto le coste del Labrador, i ghiacci galleggianti forse costrinsero le navi al comando di Giovanni Caboto a piegare verso sud, addirittura fino a Capo Hatteras. Da qui poi avrebbero fatto ritorno in Inghilterra nell'autunno dello stesso anno, e Giovanni Caboto sarebbe morto durante il viaggio o più probabilmente poco dopo il ritorno;
- altrettanto probabilmente, seguendo un varco a Nord verso il Giappone, Caboto avrebbe raggiunto la Groenlandia, dove l'equipaggio si sarebbe ammutinato per il freddo insopportabile costringendolo a piegare verso Sud, con esiti incerti;
- secondo alcuni storici, Caboto avrebbe raggiunto le coste del Nord America e avrebbe iniziato a procedere in direzione sud-ovest come previsto dal suo programma. Ciò sarebbe avallato dal fatto che tre anni dopo, nel 1501, l'esploratore Gaspar Corte-Reál ricevette dagli indigeni del Nord America, con cui era entrato in contatto, alcuni oggetti probabilmente appartenuti agli uomini della spedizione di Caboto;
- nel XIX secolo lo storico spagnolo Martìn Fernandez de Navarette avanzò una suggestiva, definitiva ipotesi: la spedizione spagnola nei Caraibi del 1499, guidata da Alonso de Ojeda, Juan de la Cosa e Amerigo Vespucci avrebbe incontrato gli uomini di Caboto al largo della penisola di Guajira, nel nord della Colombia, e li avrebbe uccisi per derubarli.
Nonostante il misterioso epilogo della spedizione del 1498 e il blocco di ulteriori esplorazioni inglesi durante il regno di Enrico VII, la spedizione di Caboto pose le basi della futura colonizzazione inglese del Nord America.
Inoltre le esplorazioni di Giovanni Caboto assicurarono ai geografi europei le prime indicazioni scientifiche circa la vastità del continente americano e stimolarono molto la ricerca di un passaggio a Nord-Ovest verso l'Estremo Oriente.