Enrico IV di Francia
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(FR)
«Paris vaut bien une messe»
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(IT)
«Parigi val bene una messa»
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(Enrico IV)
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Enrico III di Navarra e in seguito Enrico IV di Francia (in francese Henri IV) (13 dicembre 1553 - 14 maggio 1610) fu detto il Grande ma ebbe anche il soprannome di Le Vert Galant (verde per il colore con il quale più amava vestirsi, galante in riferimento alla sua grande passione... per le donne).
Era figlio di Antonio di Borbone e di Giovanna III regina di Navarra.
Enrico IV pose fine alla guerra di religione iniziata diversi anni prima tra cattolici ed ugonotti. A lui è associata la frase: "Parigi val bene una messa": Enrico che era ugonotto si convertì al cattolicesimo il 25 luglio 1593 per poter salire sul trono francese.
Indice |
[modifica] La politica economica di Enrico IV
Per quanto riguarda la politica economica, Enrico IV si affidò al suo ministro duca di Sully, un ugonotto capostipite di una scuola economica molto importante e famosa: riuscì sostanzialmente a realizzare l'opera di ricostruzione interna in una Francia stremata da più di trent'anni di guerre civili.
Nel 1604 introdusse la tassa della "paulette", dal nome del primo finanziere che ne ebbe l'appalto, Charles Paulet: pagando la quale il funzionario acquistava, oltre agli emolumenti che gli sarebbero derivati dalla sua attività, anche la possibilità di trasmettere in eredità il suo ufficio. Nasceva in questo modo una nuova nobiltà di servizio la Noblesse de Robe (nobiltà di toga), un corpo di funzionari distinto e contrapposto all'antica nobiltà feudale, la Noblesse d'Epée (nobiltà di spada), la quale si vedeva lentamente sottrarre potere e prestigio soprattutto a livello locale. In questa prospettiva, la monarchia poteva disporre, per i suoi progetti assolutistici, della fedeltà di questo nuovo ceto contro le spinte centrifughe dell'antica nobiltà: infatti, l'obiettivo che la monarchia si proponeva era esattamente quello di dissociare a livello locale le vecchie clientele dagli obblighi verso l'aristocrazia feudale. Così facendo però, siccome il denaro guadagnato non veniva più investito ma finiva in terreni e titoli, si assistette ad una graduale frenata dello sviluppo economico del paese.
Raggiunta una certa stabilità interna Enrico IV nuovamente si occupò di politica estera secondo un programma anti-spagnolo: prese accordi con gli Olandesi, con Venezia, con Carlo Emanuele I di Savoia e con principi calvinisti. Il progetto era ormai pronto quando nel 1610 un fanatico cattolico, di nome François Ravaillac, invasato dalle teorie del legittimo tirannicidio, uccise Enrico IV, mandando a monte il disegno del re.
[modifica] Matrimoni
Il 18 agosto 1572 sposò, in prime nozze, Margherita di Valois, annullate nel 1599; non ebbero figli.
Il 17 dicembre 1600, sposò, in seconde nozze, Maria de' Medici; ebbero sei figli:
[modifica] Figli
- Re Luigi XIII di Francia (27 settembre 1601 - 14 maggio 1643) sposò Anna d'Austria figlia di Filippo III di Spagna.
- Elisabetta di Francia (22 novembre 1602 - 6 ottobre 1644) - sposò Filippo IV di Spagna il 25 novembre 1615 a Bordeaux.
- Maria Cristina (12 febbraio 1606 - 27 dicembre 1663) - sposò Vittorio Amedeo I di Savoia il 10 febbraio 1619 a Parigi.
- Nicholas Henri, Duca d'Orléans (16 aprile 1607 - 17 novembre 1611).
- Gastone d'Orleans (25 aprile 1608 - 2 febbraio 1660) - che si sposò in prime nozze (1626) con Maria di Bourbon, duchessa di Montpensier (1605 - 1627), che morì in gravidanza, e in seconde nozze (1632) Margherita di Lorraine (1615 - 1672).
- Maria Enrichetta (25 novembre 1609 - 10 settembre 1669) - che sposò Carlo I d'Inghilterra il 13 giugno 1625, nella Cattedrale di Canterbury.
Enrico IV ha avuto in più 11 figli illegittimi, 3 dei quali con Gabrielle d'Estrée.
[modifica] Collegamenti esterni
Predecessore: Giovanna III |
Re di Navarra 9 giugno 1572–14 maggio 1610 |
Successore: Luigi XIII |
Predecessore: Enrico III |
Re di Francia 2 agosto 1589–14 maggio 1610 |