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Enrico III di Francia - Wikipedia

Enrico III di Francia

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.

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Enrico III
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Enrico III
Monarchia Francese-
Dinastia Capetingia
Ramo dei Valois-Angoulême

Francesco I
Figli
   Enrico II
   Maddalena di Valois,    Regina consorte di Scozia
Enrico II
Figli
   Francesco II
   Elisabetta di Valois
   Regina consorte di Spagna
   Carlo IX
   Enrico III
   Margherita di Valois
   (conosciuta come "Regina Margot")
   François, duca d'Angiò
Francesco II
Carlo IX
Enrico III

Enrico III di Valois-Angoulême (Fontainebleau, 19 settembre 1551 - Saint-Cloud, 1 agosto 1589) fu re di Polonia dall'1 maggio 1573 al 18 giugno 1574 con il nome di Enrico V di Polonia e re di Francia dal 1574 al 1589 col nome di Enrico III di Francia. Fu l'ultimo re della Dinastia Valois-Angoulême (e l'ultimo della dinastia Valois).

Enrico III (pol. Henryk Walezy) (1551-1589) nacque il 19 settembre 1551. Era il quarto figlio di Enrico II e di Caterina de Medici. Nato Alessandro-Edoardo, gli fu dato il titolo di duca d'Angoulême. Divenne poi duca d'Orléans nel 1560, quando morì il fratello Francesco II di Francia e il fratello Carlo, di solo un anno più vecchio di lui, diviene re con il nome di Carlo IX. Più tardi, il 17 marzo 1564, data della sua Confermazione, gli fu dato il nome "Enrico". Poi, nel 1566, fu nominato duca d'Angiò.

Divenne re di Polonia eletto dalla Dieta il 24 febbraio 1774 e vi regnò fino al 18 giugno dello stesso anno. Ereditò il trono di Francia alla morte del fratello Carlo IX, avvenuta il 30 maggio 1774 e lo governò fino alla sua morte. Sposò nel febbraio 1775 Luisa di Lorena. Montando sul trono francese, Enrico III si ritrova davanti a un paese diviso dove la sua autorità è solo parzialmente riconosciuta. Il suo regno è segnato da gravi problemi religiosi, politici ed economiche. Durante il suo regno, durato 15 anni, si successero ben quattro guerre di religione. Enrico III dovette combattere sì contro potenze straniere, ma anche con partiti francesi, come la Lega Cattolica, in parte causa della sua morte. Morì assassinato a Saint-Cloud il primo agosto 1589 pugnalato da un fanatico. fanatique.

Indice

[modifica] La vita

[modifica] Giovinezza

Enrico, duca d'Angiò Ritratto di François Clouet (1570)
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Enrico, duca d'Angiò
Ritratto di François Clouet (1570)

Enrico era molto attaccato alla madre Caterina de Medici, che lo mise sempre in grande evidenza; lui stesso svolge il suo ruolo di principe, presenziando anche agli Stati generali del 1561. Nel 1565, a soli quattordici anni, fu mandato in Spagna a cercare la regina sua sorella Elisabetta. Per volere della madre, a sedici anni, Enrico divenne Luogotenente Generale]], carica che nel regno, lo mette secondo solo al re suo fratello. Luigi I di Condé, che desiderava la carica di luogotenente, divenne un eterno rivale di Enrico, e combatteranno nelle Guerre di religione su fronti opposti: Luigi di Condé era infatti protestante e una personalità importante nelle file Protestanti. Comunque, Enrico partecipò attivamente alla seconda e alla terza guerra di religione, distinguendosi in particolare nelle battaglie di Moncontour e di Jarnac, durante la quale il principe di Condé viene ucciso.

I successi militari di Enrico, l'affezione della madre, la stima e l'amore del popolo e il vero aspetto da principe, lo resero oggetto d'invidia da parte del fratello Carlo IX. Enrico fu messo subito a confronto con la politica. Preferì essere vicino a Enrico di Guisa che a François de Montmorency, e, posto dalla madre nel consiglio reale, iniziò una politica severa contro i protestanti. L'abilità politica e militare lo resero un ottimo potenziale successore al fratello, che non aveva figli legittimi. Enrico era follemente innamorato di Marie de Clèves, anche se Caterina de Medici avrebbe voluto darlo in sposo a qualche importante principessa europea e anche di donargli una corona in Europa.

La notte del 24 agosto 1572, la notte del Notte di San Bartolomeo, durante la quale un migliaio di protestanti furono uccisi, non partecipò agli assassini, o almeno non ci sono prove che l'abbia fatto.

Il fratello Carlo IX lo mandò, nel gennaio 1573, al comando dell'armata contro la fortezza protestante di La Rochelle. L'assedio, durato diversi mesi, fu un fiasco.

[modifica] Re di Polonia

Caterina de Medici candidò il figlio Enrico a re di Polonia e vi inviò Jean de Montluc, il vescovo di Valencia, per sostenere la sua candidatura davanti alla Dieta. Il vescovo, grazie alla sua diplomazia, convinse la Dieta, che, l'11 maggio 1773, giorno di Pentecoste, elesse Enrico duca d'Angiò re della Confederazione Polacco-Lituana, con il nome di Henryk Walezy, cioè Enrico di Valois. Conserverà il titolo fino al 18 giugno dell'anno seguente.
Enrico ricevette la notizia della sua elezione a re di Polonia mentre era a La Rochelle. Enrico firmò, su ordine dell'ambasciata polacca, il Pacta Conventa, simile alla Magna Charta, che i futuri sovrani polacco-lituani sarebbero poi stati tenuti a seguire.

Dovendo, per arrivare in Polonia, attraversare i paesi tedeschi nemici della Francia, si fece scortare da molti valorosi cavalieri. Il 30 maggio 1574 morì il fratello Carlo IX, rimasto senza figli legittimi. Essendo lui il suo erede, parte dalla Polonia senza il consenso della Dieta, che, dopo un interregno di diciotto mesi, elesse un nuovo re. Lasciata quindi la Polonia, tornò in Francia, passando per Vienna, dove incontrò il Sacro Romano Imperatore Massimiliano II, per Venezia, dove fu accolto con grande fasto, e per Torino, dove incontrò la zia Margherita, moglie di Emanuele Filiberto di Savoia.

[modifica] L'inizio di un regno caotico

Enrico fu incoronato a Reims il 13 febbraio 1775, con il nome di Enrico III. Il 15 febbraio sposò Luisa di Lorena.

Enrico III si trovò subito faccia a faccia con la guerra iniziata da Enrico I di Montmorency conte di Damville, detto re della Linguadoca. Inoltre, doveva far fronte ai complotti del fratello minore Francesco duca d'Alençon. Inoltre, Enrico III di Navarra, futuro re di Francia con il nome di Enrico IV, protestante, mosse guerra contro la Francia, che tese a favore del re di Navarra. Enrico III allore stipulò un trattato, noto come Pace dei Signori (6 maggio 1576), che, fra le altre cose, accordava a Francesco d'Alençon il titolo di duca d'Angiò e ai Protestanti dei vantaggi, cosa che fece accumulare ai cattolici maggiore rancore verso gli Ugonotti.

Cercò subito di riparare all'umiliazione riprendendosi la rivincita. Alla fine del 1576 riunisce gli Stati generali a Blois soprattutto per trovare timedio alla mancanza di denaro dovuta alla guerra. Le pressioni dei deputati cattolici lo convinsero a riprendere la guerra contro i protestanri. Inoltre, si riconcilia con il fratello Francesco, che marcia assieme a lui.
Dopo la vittoriosa campagna, il 17 settembre 1577, con l'editto di Poitiers, toglie le libertà che aveva concesso ai protestanti nell'editto precedente.

Enrico decise di lasciare alla madre il compito di ricostruire la pace. Dopo essere stata a Nérac, dove tenta di ricostruire i rapporti con la Navarra, girò per la Francia. Inoltre, chiese a Enrico di sostenere le ambizioni del fratello sui Paesi Bassi, a danno della Spagna.
Così, il re di Spagna Filippo II, infastidito dall'ipocrisia francese, rese più complessi i rapporti tra Francia e Spagna; inoltre, la Francia subisce una sonora sconfitta alle Isole Canarie, il che fa terminare definitivamente la supremazia francese in Europa. Peraltro, il fratello Francesco d'Angiò subisce una definitiva sconfitta nella provincia di Anversa, in Belgio. Di conseguenza, Enrico rafforza ancora di più le alleanza con Elisabetta I d'Inghilterra. Nonostante tutto, la Francia vive un periodo di pace interna; il fasto degli ultimi Valois vide all'inizio deglia anni '80 del 1550 i suoi ultimi bagliori.

[modifica] La vittoria della Lega Cattolica

La pace instauratasi da qualche anno è seriamente minata dalla morte di Francesco d'Angiò, avvenuta nel 1584; non lasciò figli. Questo significava che il trono di Francia era senza eredi: nemmeno Enrico aveva figli. Ormai la dinastia Valois, di cui si era già estinto il ramo principale e quello dei Valois-Orléans, sembrava destinato all'estinzione, visto che anche l'ultimo ramo, quello dei Valois Anguolême. Le leggi dinastiche favorirono il ramo capetingio dei Borbone, discendente diLuigi IX di Francia. Il possibile erede divenne quindi il re di Navarra Enrico III, cugino di secondo grado del re di Francia (era nipote della sorella di Francesco I di Francia), principe protestanteche sarebbe poi divenuto re di Francia sotto il nome di Enrico IV. La sua religione suscitò le proteste de cattolici: non volevano assolutamente un protestante sul trono francese e non ammettevano nemmeno la riconciliazone tra re di Francia e di Navarra.

Sotto le pressioni della Lega cattolica, guidata da Enrico I di Guisa, Enrico III stipulò, controvoglia, il Trattato di Nemours, il 7 luglio 1585. Con esso condannò i protestanti ad andarsene dalla Francia e soprattutto dichiarò guerra alla Navarra, cioè all'erede al trono francese. Inizia così l'ultima guerra di religione.

Il re era intanto sempre più denigrato dalla Lega cattolica. Disperato, tenta in tutti i modi di frenare il suo dilagarsi. Si creò un abisso tra il re e la Lega, che accusa il sovrano di non agire nella guerra contro i protestanti; effettivamente, Enrico era ben più preoccupato della Lega che dei protestanti.
Il 12 maggio 1588, il re, di cui il popolo aveva ormai una bassa opinione a causa delle denigrazioni della Lega, si trovò davanti a una rivolta popolare (la Giornata delle Barricate). Il giorno seguente, il 13 maggio, Enrico fuggì da Parigi.

Il re capì di non avere più nulla da perdere. Convocò nuovamente gli Stati Generali a Blois e lì fece assassinare il duca di Guisa. L'omicidio spinse la Lega, privata del suo leader, a destituire il re. Enrico III, però, si unì al re di Navarra per mettere fine, con le truppe congiunte, alla Lega.

Però, Enrico III venne ucciso dal domenicano Jaques Clément nel giorno 1 agosto 1589. Suo cugino Enrico di Navarra gli succede con il nome di Enrico IV. Enrico III fu l'ultimo re della dinastia Valois, che regnava in Francia dal 1328.

[modifica] La sua personalità

Enrico III fu un uomo di contrasti che aveva molte "facce": era un uomo fiero, distinto, ma anche un amante del divertimento e del piacere. La sua personalità, complessa, era dolce ma anche solita a scatti irosi.

Uomo pieno di grazia e amante dell'eleganza, Enrico, persona molto dolce, rifuggeva la violenza, la guerra e persino la caccia, tutte cose normali per la nobiltà del tempo; proprio le sue eccentriche caratteristiche fecero sì che fosse molto criticato dagli uomini del tempo.
Enrico soleva vestire alla moda del tempo, con orecchini e vistose gorgiere, come si può notare nei suoi ritratti.
Nonostante non gradisse l'attività fisica, era molto abile ed era una delle più fini lame del regno.

Enrico III fu un re che preferiva starsene con i ministri a discutere piuttosto che guerreggiare. Nonostante la sua molta intelligenza, era un uomo debole, il cui più grande difetto fu sicuramente l'eccessiva mansuetudine .

Enrico III era un uomo molto pio, profondamente cattolico, anche se non così odiante dei protestanti. Crescendo, la sua pietà aumenta. La sfortuna e i mali che si presentarono alla fine del suo regno gli dettero poi un certo gusto per il macabro.
Il re, di natura piuttosto nervosa, credeva che le sue sfortune, in particolare l'ostinata assenza di eredi, fossero dovute ai suoi peccati; quindi spesso passava dei giorni in dei monasteri a mortificarsi per l'espiazione.



Predecessore:
Sigismondo II Augusto
Re di Polonia
1573–1574
Successore:
Massimiliano II
Predecessore:
Carlo IX
Re di Francia
30 maggio, 15742 agosto, 1589
Successore:
Enrico IV


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