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Dubai - Wikipedia

Dubai

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 La bandiera di Dubai
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La bandiera di Dubai

Dubai (in caratteri arabi دبيّ) indica sia uno dei sette emirati che compongono gli Emirati Arabi Uniti, sia la città più importante del medesimo emirato (che, raramente, viene anche indicata come Dubay City).

Dopo la morte, avvenuta in Australia il 4 gennaio 2006, dello sceicco Maktoum bin Rashid Al Maktoum (che rivestiva pure le cariche di vice presidente e primo ministro degli Emirati Arabi Uniti), è diventato emiro di Dubai uno dei suoi fratelli minori, lo sceicco Mohammed bin Rashid Al Maktoum.

Dubai è, dopo Abu Dhabi, il secondo emirato del paese. La popolazione è stimata in 1.186.867 abitanti [1].

Si trova sul Golfo Persico, a sud ovest di Sharjah e a nord est di Abu Dhabi (lat. 25°.15' N long. 55°.16' E). Si distingue dagli altri emirati in quanto soltanto il 10% del suo prodotto interno lordo è derivato da entrate collegate all'industria petrolifera. Le maggiori fonti di ricchezza di Dubai sono, infatti, la zona economica speciale di Jebel Ali ed il turismo, che è in costante crescita.

Indice

[modifica] Storia

 Uno scorcio della Sheikh Zayed Road
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Uno scorcio della Sheikh Zayed Road

Le prime testimonianze scritte della città di Dubai risalgono al 1799. Precedentemente, durante il XVIII secolo, si era stabilita nella zona la famiglia Al Abu Falasa, appartenente alla tribù Banu Yas. La città rimase dipendente da Abu Dhabi fino al 1833.

L'8 gennaio 1820 il decimo sceicco di Dubai fu tra i firmatari di un trattato di pace sponsorizzato dai britannici (the General Maritime Treaty).

Nel 1833, la famiglia Al Maktoum, appartenente alla tribù Bani Yas, lasciò Abu Dhabi e prese il controllo di Dubai "senza resistenza". Da quel momento, il nuovo emirato di Dubai mantenne relazioni difficili con il vicino emirato di Abu Dhabi. Un tentativo dei pirati Qawasim di prendere la città venne sventato. Nel 1835, Dubai e gli altri emirati siglarono una tregua marittima con il Regno Unito. Due decenni più tardi, sempre con i britannici venne firmata una "Tregua perpetua". Con un accordo del 1892, Dubai divenne protettorato britannico, tutelandosi così contro le mire dell'Impero Ottomano. Dubai, come quattro degli emirati vicini (Abu Dhabi, Ras al-Khaimah, Sharjah e Umm al-Qaiwain) aveva infatti una posizione strategica sulle rotte per l'India e ciò interessava molto all'Impero Britannico.

Nel marzo 1892, a seguito degli accordi, gli emirati vennero quindi denominati Stati della Tregua.

A differenza dei loro vicini, gli emiri di Dubai incoraggiarono il commercio ed i traffici. La città ed il suo porto richiamarono un gran numero di uomini d'affari, soprattutto indiani, che si stabilirono nell'emirato. Fino agli anni Trenta del XX secolo, la città fu conosciuta per le sue esportazioni di perle.

Dopo la svalutazione della Rupia nel 1966, Dubai si unì al Qatar, appena indipendente, per dare corso ad una nuova moneta, il riyal. Importante fu la scoperta del petrolio, a 120 chilometri dalla costa.

Il 2 dicembre 1971, dopo il disimpegno britannico dal Golfo Persico, Dubai costituì gli Emirati Arabi Uniti assieme ad Abu Dhabi e ad altri cinque emirati. Nel 1973, Dubai e gli altri emirati adottarono una moneta comune, il dirham.

Dubai mantenne la sua importanza come centro di commerci durante gli anni '70 ed '80. Dubai e la sua sua città gemella al di là del fiume, Deira (che allora era autonoma), divennero punti di richiamo per le aziende estere. Ancora oggi, gran parte delle attività finanziarie e bancarie della città si concentrano in questa zona.

[modifica] Economia

Le riserve petrolifere di Dubai sono meno di un ventesimo rispetto a quelle di Abu Dhabi e i redditi dell'emirato dipendono dal settore degli idrocarburi in misura notevolmente minore rispetto agli stati vicini.

Dubai e Deira, come s'è visto, inziarono ad attirare investimenti stranieri negli '70 e '80. I maggiori centri bancari e finanziari iniziarono a sorgere nella zona del porto.

Oggi, Dubai resta un'importante destinazione turistica e un importante centro di commerci marittimi, ma sta anche cercando di attirare aziende attive nell'Information technology e nella finanza con la costruzione del Dubai International Financial Centre (DIFC). I trasporti aerei sono appannaggio della compagnia governativa Emirates Airline, fondata nel 1985 e basata all'aeroporto internazionale di Dubai.

Le autorità hanno recentemente eretto zone di libera iniziativa economica, sempre con il proposito di attirare gli investimenti stranieri. La Dubai Internet City, ora unita alla Dubai Media City per formare la TECOM (Dubai Technology, Electronic Commerce and Media Free Zone Authority), è una di queste, con gli insediamenti di aziende operanti nell'informatica come EMC Corporation, Oracle Corporation, Microsoft e IBM e nel settore dei media, come MBC, CNN, Reuters, ARY e AP. Il Dubai Knowledge Village (KV) è legato alla Internet City e alla Media City e si propone di diventare un polo educativo ad esse complementare, diretto a formare i "professionisti della comunicazione". L'accesso ad Internet in gran parte della città è limitato da filtri che non consentono di collegarsi a siti ritenuti contrari alla cultura degli Emirati Arabi, ad esempio quelli israeliani. Peraltro, gli accessi della TECOM non risultano filtrati.

[modifica] Sviluppo immobiliare

Le Palm Islands in costruzione
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Le Palm Islands in costruzione
Grattacieli sulla Sheikh Zayed  Road
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Grattacieli sulla Sheikh Zayed Road

La decisione del governo di diversificare l'economia, per puntare maggiormente sui servizi e il turismo, ha contribuito ad aumentare il valore della proprietà immobiliare, che negli anni tra il 2004 e il 2006 ha vissuto un vero e proprio boom. Le costruzioni su larga scala hanno reso Dubai una delle città a maggire sviluppo urbanistico del mondo, al pari delle metropoli cinesi.

L'area della città vecchia di Dubai, chiamata Bastakia, è oggi valorizzata con lo svolgimento di attività culturali e d'interesse storico. Il museo di Dubai, ai margini di Bastakia ed insediato nella vecchia fortezza, fotografa la storia delle tribù beduine e della vecchia economia basata sul commercio di perle e sulla pesca. Bastakia sorge sulla sponda del Creek, il fiume che attraversa e divide la città dal quartiere di Deira, oggi conosciuto più per le attività di commercio che per il valore storico. A Deira, infatti, sorge il Gold suck, ovvero il famoso mercato dell'oro. L'assenza di imposte favorisce il commercio con prezzi inferiori rispetto a quelli degli altri stati, ancor più enfatizzato se comparato con quelli europei; non è difficile trovare gioielli di produzione europea a prezzi dal 20 al 40% inferiori. Ma il vero sviluppo di Dubai avviene dal 1992 in poi, dove sorge la vera e propria città moderna. L'esigenza di sviluppare il commercio e, in parallelo, il turismo ha portato alla creazione di strutture uniche al mondo, sia per gli aspetti architettonici che per le dimensioni. Nel 2006 a Dubai sono presenti circa il 23% di tutte le gru mondiali da costruzione ed i grattacieli sorgono a decine lungo tutta la città. La stessa città non è più ben definita, in quanto le zone desertiche sono oggi in fase di edificazione. Lo sviluppo, infatti, coinvolge entrambe le principali attività economiche. Da un lato le attività commerciali e residenziali si estendono verso il deserto. Sono in fase di cotruzione l'International City, la silicon City, la Sport City e Dubailand, che dovrebbe diventare il più grande parco divertimenti del mondo. Dall'altro lato il turismo si concentra sulla costa, dove la creazione delle palme porterà in primo piano il turismo degli Emirati Arabi Uniti (UAE-United Arab Emirates). Entro l'anno 2015 verranno completate le tre palme, ovvero delle penisole create artificialmente nel Golfo Persico e la cui forma richiama quella dell'omonimo albero. Oltre alle palme è in fase di costruzione il cosiddetto "Mondo", ovvero un'isola artificiale che, se vista dall'aereo o dal satellite, richiamerà il nostro pianeta, con i relativi continenti. La zona forse più bella dal punto di vista turistico è quella di Jumeirah, dove la catena alberghiera di proprietà della famiglia Al Maktum ha creato quattro tra le strutture alberghiere più belle, tra le quali il celebre Burj al-Arab (torre araba), che è diventata l'icona di Dubai nel mondo. Alcuni dati numerici impressionano e rendono unico questo paese: solo il 20% della popolazione è locale, mentre l'80% proviene da paesi stranieri (in primis India, Pakistan e Bangladesh); la catena alberghiera Jumeirah ha circa 23000 addetti ed il solo Burj al-Arab ne conta circa 1600; il Burj al-Arab è l'hotel forse più lussuoso al mondo, con 7 stelle (anche se, per problemi normativi, ne sono riconosciute 5).

[modifica] Collegamenti esterni


 
Emirati Arabi Uniti
Bandiera degli Emirati Arabi Uniti
Abu Dhabi | ‘Ağmān | Dubai | Fujairah | Ras al-Khaimah | Sharjah | Umm al-Quwain
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