Cicli di istruzione
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Con l'espressione Cicli di istruzione si indica l'insieme del percorso di istruzione e formazione di un ragazzo così come descritti negli attuali ordinamenti scolastici italiani.
L'espressione Cicli di istruzione venne introdotta ufficialmente, per la prima volta, nel Documento pubblicato dal Ministero della Pubblica Istruzione italiano, nel gennaio del 1997, con il quale si avviava il processo di trasformazione dell'intero sistema scolastico.
Il principale significato di questa espressione, che viene a sostituire quella precedente, con la quale il sistema scolastico veniva diviso in ordini e gradi di istruzione, è quello di dare unità e continuità (cicli) ad un percorso di formazione che, in precedenza, era frantumato, soprattutto fra la scuola dell'obbligo (divisa anch'essa in due parti) e una scuola secondaria superiore non obbligatoria, frammentata in una gran quantità di indirizzi.
L'idea di ciclo richiama un'altra importante novità della riforma: l'introduzione del concetto e della metodologia del curricolo.
In base alle successive leggi, approvate in attuazione di questo principio, il sistema scolastico italiano è oggi (2006) articolato in due cicli di istruzione:
- il primo, che comprende la scuola primaria, di durata quinquennale, e la scuola secondaria di primo grado (ex-scuola media) di durata triennale,
- il secondo, che comprende la scuola secondaria di secondo grado e la formazione professionale.
Nel complesso, almeno stando alla legislazione di riforma in vigore, si passa da un obbligo scolastico che terminava a 14 anni, ad un diritto dovere, o obbligo formativo, che dura fino al diciottesimo anno di età.