Axum
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Bene appartenente al Patrimonio dell'Umanità UNESCO | |
Axum | |
Dati | |
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Anno inserimento: | 1980 |
Tipologia: | storico |
Criterio: | C (i) (iv) (*) |
In pericolo: | nessuna indicazione |
Scheda: | Scheda UNESCO |
Patrimoni in Etiopia |
Axum, talvolta anche Aksum, è una città del Tigray, regione settentrionale dell'Etiopia, situata 14°07.475′ N 38°43.975′ Eai piedi delle montagne di Adua. È stato il centro del regno di Axum, che sorse nel periodo attorno alla nascita di Cristo e declinò verso il XII secolo a causa del nascente impero etiopico più a sud. Il 75% della popolazione è composto da Etiopici di religione Cristiano-Ortodossa. La rimanente parte è suddivisa tra Musulmani Sunniti e P'ent'ay.
Per il loro valore storico, le rovine sono state incluse nel 1980 dall'UNESCO nella lista dei Patrimoni dell'umanità.
Indice |
[modifica] Regno di Axum e Cristianità Ortodossa
Per approfondire, vedi la voce Regno di Axum. |
Il regno di Axum il suo linguaggio scritto chiamato Ge'ez ed inoltre sviluppò un'architettura originale, caratterizzata da obelischi giganteschi. Il regno raggiunse il suo apogeo durante il regno di Ezana, che fu battezzato con il nome di Abriha nel IV secolo d.C. Questo avvenimento segna il momento ufficiale per la cristianizzazione del regno.
La Chiesa Ortodossa Etiopica afferma che la chiesa di Nostra Signora di Sion di Axum dà riparo alla biblica Arca dell'Alleanza dove sono custodite le Tavole della Legge su cui sono scritti i Dieci Comandamenti portati da Mosè al suo popolo. Questa stessa chiesa fu il luogo dove per secoli vennero incoronati gli imperatori fino al regno di Fasilidos e di nuovo da Giovanni IV di Etiopia fino alla fine dell'impero. Axum viene considerata la più santa delle città dell'Etiopia ed è un'importante meta di pellegrinaggi. Feste significative sono T'imk'et (la Festa dell'Epifania dei cristiani occidentali, celebrata il 7 gennaio (non il 6), e la Festa di Maryam Sion che cade nel tardo novembre.
Nel 1937, un obelisco di Auxumm, alto 27 metri e vecchio di 1700 anni fu tagliato in tre pezzi dai soldati italiani e inviato a Roma per esservi ri-eretto. L'obelisco è generalmente ritenuto uno dei più begli esempi di questo tipo di costruzioni dell'impero axumita. Nonostante un accordo preso con le Nazioni Unite nel 1974 e che prevedeva la restituzione dell'obeslisco, l'Italia si attardò in una lunga disputa diplomatica con il governo etiopico che vedeva nell'obelisco un simbolo dell'identità nazionale. Nell'aprile del 2005, infine, l'Italia restituì l'obelisco all'Etiopia. L'UNESCO è stata resa responsabile del restauro e della risistemazione dell'obelisco di Auxum
[modifica] Axum e Islam
Quando i musulmani di Auxum cercarono di erigere una moschea in questa città particolarmente santa per gli Etiopici, i residenti ortodossi hanno replicato che in questo caso ad essi doveva essere permesso erigere una chiesa ortodossa a Mecca
Il contatto di Auxum con l'Islam è molto antico. Secondo Ibn Hisham, quando Muhammad combatteva contro l'oppressione della sua tribù dei Quraysh, inviò un piccolo gruppo comprendente la figlia Ruqayya e suo marito Uthman ibn Affan in quella che viene chiamata "Piccola Egira". Al gruppo di profughi il re di Axum, Ashma ibn Abjar, diede rifugio e protezione rifiutando le richieste di restituzione fatte dai Quraysh, guidati da ‘Amr ibn al-‘Āṣ. Questi rifugiati non ritornarono in Arabia fino al sesto anno dell'Egira (628) e, d'altra parte, molti rimasero in Etiopia stabilendosi nella regione del Negash, nel Tigrai occidentale.
Ci sono differenti tradizioni sugli effetti che questi primi musulmani ebbero sui regnanti di Axum. La tradizione musulmana riporta come i regnanti di Axum fossero tanto ammirati da questi rifugiati da convertirsi segretamente all'Islam. D'altro canto una tradizione etiopica riferisce che uno dei rifugiati musulmani che vivevano in Etiopia in quel periodo si convertì alla religione cristiana ortodossa, diventando così il primo convertito conosciuto dall'Islam al Cristianesimo. Sempre secondo la tradizione, alla morte di Ashama ibn Abjar, Muhammad stesso pregò per l'anima del re e disse ai suoi seguaci: "Lasciate in pace gli Etiopici fino a quando essi stessi non prendano l'offensiva".
[modifica] Siti di particolare interesse
I principali monumenti axumiti sono steli; la maggior parte si trova nel Northern Stelae Park, e arrivano fino ai 33 metri di altezza della Grande Stele che si crede sia caduta durante la costruzione e fino a quella ancora eretta di maggiore altezza, i 24 metri della Stele di Re Ezana. Un'altra stele è l'Obelisco di Axum di cui si è parlato più sopra. Si ritiene che le steli segnalino delle tombe, che un tempo portassero dei dischi di metallo fissate ai fianchi. Le Stele Gudit, diversamente da quelle dell'area nord, sono frammischiate a tombe per lo più del IV secolo.
Altri siti interessanti della città sono la già citata chiesa di Santa Maria di Sion, costruita nel 1665 (un'altra chiesa con lo stesso nome è stata edificata nelle vicinanze nel XX secolo. Inoltre importanti siti archeologici, musei etnografici, la Pietra di Exana scritta in Sabeo, Ge'ez e greco antico similmente alla Stele di Rosetta. Ancora, la Tomba di Re Bazen, un megalito considerato una delle più antiche strutture, il cosiddetto Bagno della Regina di Saba (in realtà una riserva d'acqua) che si rifà alla leggenda secondo la quale la famosa regina è vissuta nella città, la Ta'akha Maryam del IV secolo e il Palazzo di Dungur del VI secolo, i monasteri di Abba Pentalewon e Abba Liqanos e la roccia artistica Leonessa di Gobedra.
Resta da segnalare che la città è servita da un piccolo aeroporto.
[modifica] Bibliografia
- Stuart Munro-Hay, Aksum: An African Civilization of Late Antiquity, Edinburgh: University Press, 1991, ISBN 0748601066, edizione online
- Yuri M. Kobishchanov, Axum (redattore Joseph W. Michels; traduttrice, Lorraine T. Kapitanoff), University Park, Pennsylvania: University of Pennsylvania, 1979, ISBN 0271005319
- Sergew Hable Sellassie, Ancient and Medieval Ethiopian History to 1270, Addis Abeba, United Printers, 1972.
- African Zion, the Sacred Art of Ethiopia, New Haven, Yale University Press, 1993.
[modifica] Voci correlate
[modifica] Altri progetti
[modifica] Collegamenti esterni
- (EN) Tesori etiopi - Regina di Sheba, Regno Axumita - Axum
- (EN) Kingdom of Aksum articolo tratto da About Archaeology
- (EN) UNESCO – World Heritage Sites - Axum
- (EN) The Metropolitam Museum of Art – The Foundation of Aksumite Civilization
- (EN) Su Axum
- (EN) Altro su Axum
- (EN) Axum sulla Catholic Encyclopedia
- (EN) L'ultima sezione dell'obelisco è in Etiopia, BBC, 25 aprile 2005