Antivari
Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Antivari | |
---|---|
Nome ufficiale: | Bar |
Stato: | Montenegro |
Municipalità: | Antivari (municipalità) |
Popolazione: - Totale - Densità |
(2003) 13.719 ab. ab./km² |
Pref. tel: | +382 85 |
Sito istituzionale |
Antìvari (in montenegrino: Bar; in albanese: Tivar) è una città del Montenegro sulla costa del mar Adriatico.
La città, che conta circa 14.000 abitanti, è il capoluogo della municipalità omonima. Antivari è il maggior porto del Montenegro, anche se il porto è di difficile accesso in condizioni di tempo meteorologico avverse.
Indice |
[modifica] Storia
Siti archeologici risalenti al neolitico hanno confermato la presenza umana sin dalla preistoria. I resti risalenti all'epoca degli Illiri possono essere trovati in molte zone intorno alla città. Si presume che Antivari corrisponda all'antico castello romano Antipargal del VI secolo e il nome Antibarium è citato per la prima volta in un documento del X secolo.
Secondo un'altra interpretazione, il toponimo deriverebbe invece dalla sua posizione speculare rispetto alla città di Bari ("Antibarium", cioè "di fronte a Bari"); entrambe le località trarrebbero origine a loro volta da una radice pregreca significante "villaggio vicino all'acqua".
Anche se non si conosce esattamente l'anno in cui la città fu annessa per la prima volta al regno di Duklja, dato che l'influenza degli slavi era predominante già da molto tempo prima della sua conquista, si può pensare che questa avvenne nel IX secolo. Molti sovrani di Duklja hanno vissuto nella città, come ad esempio Mihailo I Vojislav o Constantin Bodin che fu incoronato nell'arcidiocesi di Antivari.
In questo periodo mentre Duklja stava combattento duramente contro i suoi stati confinanti, l'Impero Bizantino e lo "Stato meridionale degli slavi" di Samuil of Bulgaria, il più famoso regnante di Duklja, il principe Vladimir, aveva il suo trono a Krajina, vicino ad Antivari. Per liberare lo stato dalla pressione dei bizantini, il figlio di Stefan Dobroslav I Vojislav – il principe Mihailo, chiese ed ottenne la corona reale dal papa di Roma nel 1077 , anno a partire dal quale gli storici fanno risalire l'indipendenza di Doklja dall'impero di Bisanzio. Più tardi, in seguito all'appello di Bodin, figlio del re Mihailo, il Papa eresse Antivari ad arcidiocesi.
L'impero bizantino governò ancora sulla città tra 1166 e il 1183 quando fu sconfitto da Stefan Nemanja, che distrusse le città sulla costa dell'Adriatico, compresa Antivari, e unì il principato di Zeta a quello di Raška. Dal 1443 al 1571 la regione fu sotto il controllo della Repubblica di Venezia. Nel 1571 la città fu catturata dagli ottomani, entrando a far parte dell'impero fino al 1878, quando passò al Principato del Montenegro.
Il 30 agosto del 1904 lo scienziato italiano Guglielmo Marconi effettuò un collegamento radio tra la città di Antivari e quella di Bari in Italia.
Il 13 luglio del 1941 la città si sollevò contro gli occupanti.
[modifica] Popolazione
Antivari è il centro amministrativo dell'omonima municipalità, che include anche la città di Spizza (Sutomore) e altre centri minori lungo la costa. Secondo il censimento del 2003 la municipalità contava 40.037 abitanti; la sola città 13.719.
Popolazione (città):
I gruppi etnici, sempre secondo lo stesso censimento sono così composti:
- Montenegrini (44.14%)
- Serbi (24.81%)
- Albanesi (12.05%)
- Slavi di religione musulmana (6.31%)
- Bosniaci (2.27%)
[modifica] Economia
I maggiori simboli economici della città sono il porto (il più grande del Montenegro), la ferrovia per Belgrado e il tunnel chiamato Sozina.
Il moderno scalo del porto di Antivari (con circa 3.100 metri di banchine, 800 ettari di area portuale, un grande acquario, il terminale per i container), può ricaricare 5 milioni di tonnellate di prodotto.
Nel 1976 è entrata in funzione la ferrovia tra Belgrado ed Antivari, con notevoli ricadute turistiche per la città. Ha avvicinato l'Adriatico a molte zone continentali dell'Europa.
L'industria alimentare “Primorka” opera in città da oltre 50 anni, producendo olio d'oliva e succo di melograno.
Nell'area municipale sono stati contati oltre 95.000 alberi di olivo, oltre 80.000 di agrumi.
Il Centro di coltivazione subtropicale, fondato nel 1937, è l'istituzione scientifica più antica del Montenegro. Svolge ricerche nel campo della coltivazione e della protezione ambientale.
[modifica] Turismo
Oltre ad essere il maggior porto del Montenegro, Antivari e le sue vicinanze sono anche una della maggiori destinazioni turistiche del paese. Oggi Antivari è una città moderna, ricostruita quasi per intero dopo la II guerra mondiale, con edifici moderni, ampi vialoni e grandi parcheggi.
Anche se la città offre piccole spiagge rocciose, i turisti scelgono i centri minori dei dintorni, e tra queste Spizza con la sua bella e grande spiaggia sabbiosa.
[modifica] Trasporti
Antivari è ben collegata con l'interno del Montenegro, come con la zona costiera del paese. Il tunnel Sozina, completato nel 2006, accorcia i collegamenti con Podgorica di circa 50 kilometri.
La città è collegata con le altre città costiere tramite linee marittime che si estendono anche alla Croazia, mentre tramite la linea ferroviaria è collegata a Pogdorica e Belgrado.
L'aeroporto di Podgorica dista circa 40 km, e da lì partono voli regolari per Belgrado, Budapest, Zurigo, Francoforte, Lubiana, Parigi, Roma e Vienna.