Istoria Italiei
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Prin istoria Italiei se inţelege acea parte a studiului istoriei care se referă la faptele şi condiţiile ce au condus la constituirea unui stat italian unitar.
Cuprins |
[modifică] Populaţiile italice
Sursele istorice cele mai sigure în ceea ce priveşte perioada istorică antecedentă fondării Romei sunt cele relative la Magna Graecia, referitoare la stabilirea grecilor în partea meridională a peninsulei italiane şi în Sicilia între secolele al VIII-lea şi al VII-lea î. Cr.
Informaţiile asupra altor populaţii italice sunt însă destul de fragmentate. Etruscii proveniţi probabil din Asia Mică s-au stabilit pe versantul tirenian din centrul Italiei în jurul lui 800 î. Cr., creând un regat puternic şi evoluat care se întindea din Câmpia Padana pana in sud. În sec. IV î. Cr. partea septentrională a fost invadată de catre celţi (numiţi gali), în timp ce partea meridională a cunoscut creşterea populaţiilor de Samniţi care s-au stabilit în Campania. Alte populaţii prezente în centru şi pe coasta adriatică au fost Umbrii, Picenii, Oscii.
În provincia Lazio, latinii şi sabinii au fost predecesorii civilizaţiei Romane. În Sicilia, înainte de colonizarea greaca şi punică, erau prezenţi în partea orientală siculii, în partea centrală sicanii, iar în occident elimii.
În (?area veneta?) avem paleoveneti, a căror prezenţă e recunoscută încă din prima vârstă a fierului, provenienţi şi ei din Asia Mica şi sardii în insula cu acelasi nume, Sardinia.
[modifică] Roma
Fondarea Romei are loc, după cum spune legenda, de către Romulus şi Remus în sec. VIII î. Cr. În epoca regală (753-509 î. Cr) civilizaţia Romei a cunoscut o primă fază de expansiune şi unificarea peninsulei a fost completată în perioada republicii (509-27 î. Cr.). După victoria în războaiele punice împotriva Cartaginei, în sec. III î. Cr., principalele insule au intrat sub controlul Romei.
În primul secol d. Cr. Roma domina Mediterana, dar ca urmare a unor lupte interne, a avut loc evoluţia de la republică la imperiu. Guvernarea în teritoriile controlate de Roma a fost caracterizată de respectarea culturilor locale şi de dezvoltarea economică, şi datorită realizării de mari infrastructuri.
În sec. IV d. Cr. imperiul a cunoscut începutul unei lungi serii de invazii barbare din partea vizigoţilor, hunilor şi ostrogoţilor. Pentru a se opune impactului acestor evenimente, imperiul se divide în Imperiul Roman de Apus, care însă se sfărâmă rapid, şi Imperiul Roman de Răsărit sau Bizantin, care a rezistat încă un mileniu.
[modifică] Evul Mediu
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Dopo la perdita di unità politica a seguito della fine del controllo di Roma nel V secolo d.C., nella penisola continuarono le invasioni e le lotte interne, che portarono ad una rapida successione di piccoli stati, principati e regni, spesso vittime delle mire espansionistiche delle potenze straniere.
L'unica potenza in grado di conservare e continuare la cultura latina fu la Chiesa, sia con il Monachesimo, sia con la creazione di un potere temporale concretizzatosi nel centro Italia con lo Stato della Chiesa. Questo si dimostrò in grado di contrapporsi a nuove invasioni, come quelle Longobardi, ed all'influenza di altre potenze europee, come quella dei Franchi, dell'Impero Bizantino e del Sacro Romano Impero.
Per quanto riguarda il meridione, nell'XI secolo si ebbe l'invasione dei Normanni che riuscirono a sviluppare un forte controllo del territorio, continuato con l'invasione spagnola, al contrario di quanto avveniva con il progressivo sfaldamento del Feudalesimo al nord. [modifica]
[modifică] Renaşterea
Ad iniziare nel XI secolo, le turbolenze politiche portarono ad una crescente autonomia delle città italiane del centro-nord, che fu la premessa per la ripresa del commercio e l'industria, con l'inizio di una nuova era di prosperità economica e culturale, che durò fino al XVI secolo e portò al grande sviluppo intellettuale ed artistico del Rinascimento.
Per difendere la propria autonomia dall'Impero al nord e dalle invasioni arabe al sud, i Comuni iniziarono a costituire leghe che non furono mai, però, sufficientemente robuste per opporsi all'influenza papale o feudale a causa di forti rivalità interne. Si segnalarono, però, alcune città, come Milano (città del Regno d'Italia, e quindi dell'Impero) per quanto riguarda la lotta contro il potere imperiale e Forlì (città nominalmente compresa nello Stato della Chiesa) per quanto riguarda la lotta contro il dominio pontificio. Il protrarsi degli scontri tra impero e chiesa, poi, portò nel XIII secolo allo suddivisione di nobili e città nei due schieramenti dei Guelfi e Ghibellini. Altro fenomeno che vide unite motivazioni politiche e religiose furono le Crociate, spinte dalla volontà di contrapposizione verso il crescente potere islamico e di espansione verso i commerci con l'oriente.
Per quanto riguarda le forme di governo, si assisteva all'affiancamento di governi legati a famiglie nobili e Signorie (come i Visconti e gli Sforza a Milano, i Gonzaga a Mantova, gli Este a Ferrara, gli Ordelaffi a Forlì, ed i Savoia, in realtà rappresentanti dell'antica feudalità) a forme di governo repubblicane (come a Venezia, Genova e Firenze, quest'ultima prima dell'avvento dei Medici).
[modifică] Dominaţia străină
Nel XVI secolo gran parte degli stati italiani furono sconfitti e conquistati da potenze straniere, quali la Spagna al sud e l'Austria al nord. Tra gli effetti di queste dominazioni vi fu l'asservimento dei territori a forti tasse, che minarono il loro tessuto economico.
Inoltre, l'Italia soffrì lo spostamento dei commerci dal Mediterraneo all'Atlantico ed il blocco dello sviluppo culturale conseguente alla Controriforma, con il risultato dell'inizio di un lento declino. In questa situazione di crisi economica e sociale, la Rivoluzione Francese accese le speranze per un ritorno all'indipendenza dalla potenze straniere, aspirazioni che vennero deluse dal sostanziale assoggettamento alla Francia a seguito delle Campagne napoleoniche.
La restaurazione vide la fine anche delle ultime realtà autonome, come Venezia passata all'Austria e la Liguria passata al Regno di Sardegna.
[modifică] Risorgimento
Dopo le campagne napoleoniche, spinte nazionalistiche appoggiate dai Savoia, che videro in queste un'opportunità per l'espansione del Regno di Sardegna, portarono ad una serie di guerre di indipendenza contro l'Impero Austro-Ungarico, grazie anche all'appoggio esterno della Francia. Decisiva in questo senso fu la presenza alla guida dell'esecutivo del Regno Sabaudo di Camillo Benso, conte di Cavour.
Decisiva fu la Seconda guerra di indipendenza italiana, che, con la spedizione dei Mille al sud e la conseguente discesa da nord dei Piemontesi, riuscì ad unificare sotto i Savoia gran parte della penisola (ad esclusione di Roma e del Veneto, che sarà annesso al Regno nel 1866) ed a portare alla proclamazione del Regno d'Italia nel 1861. Nel 1870 anche Roma venne annessa al Regno d'Italia, con l'inizio di una frattura tra stato italiano e Chiesa, conclusasi con i Patti Lateranensi del 1929. La forma di governo proclamata fu quella di una monarchia costituzionale, con un parlamento eletto a suffragio limitato.
[modifică] Regatul Italiei
L'inizio del regno vide l'Italia impegnata in una serie di guerre di espansione coloniale in Libia, Somalia, Etiopia, Eritrea e anche, più tardi, in Cina, con la Rivolta dei Boxer. Nella Prima Guerra Mondiale l'Italia rimase inizialmente neutrale, per poi scendere al fianco degli alleati il 23 maggio 1915. Alla fine della guerra, l'Italia completò il suo assetto territoriale acquisendo alcuni territori austriaci nel nord-est del paese.
Sulla spinta del malcontento dovuto alle difficoltà economiche e sociali del dopoguerra, nel 1922 si assisté alla salita al potere del Fascismo, che relegò il ruolo dei Savoia ad aspetti puramente formali. Nel 1926-27 l'Albania passa sotto il dominio italiano.
Nel 1940 l'Italia fu alleata con la Germania nazista nella Seconda Guerra Mondiale contro Francia e Regno Unito, dichiarando con l'Impero giapponese nel 1941 guerra a Stati Uniti d'America ed Unione Sovietica. A seguito dell'invasione alleata in Sicilia del 1943, vi fu la caduta del Fascismo e lo schieramento dell'Italia (o Regno del Sud) a fianco degli alleati contro la Germania ed i reduci fascisti della Repubblica Sociale Italiana. Nell'aprile del 1945 le forze nazi-fasciste vennero sconfitte.
[modifică] Republica italiană
Nel 1946 un referendum istituzionale sancì la fine della monarchia e la nascita della repubblica. La nuova costituzione entrò in vigore il 1 gennaio 1948.
Nel 1956 l'Italia aderì alla NATO (North Atlantic Treaty Organization) e nel 1955 venne ammessa alle Nazioni Unite. Il 1957 vide la nascita della Comunità Economica Europea, il primo passo verso la realizzazione dell'Unione Europea. Il 1968 vide l'Italia trasformarsi significativamente sul piano sociale, in seguito alle migliorate condizioni di vita dovute al boom economico degli anni precedenti, e il sorgere di movimenti radicali, soprattutto comunisti, di giovani e operai, che portarono profonde modifiche al costume, alla mentalità generale e particolarmente alla scuola. Nel 1970 venivano varate importanti riforme istituzionali e sociali: lo Statuto dei diritti dei lavoratori, l'ordimanento amministrativo regionale, la legge sul divorzio e quella per l'esercizio dell'istituto costituzionale del referendum. Negli anni settanta alcuni di quei movimenti, che sorgevano numerosi, degenerarono nel terrorismo rosso, accompagnato da quello nero.
Il governo della Repubblica Italiana restò dal 1946 fino al 1980 nelle mani della Democrazia Cristiana (DC), partito moderato conservatore di centro, appoggiata da PSDI, PRI, PLI. Dal 1962, entrava nelle maggioranze goverantive anche il Partito socialista italiano (PSI), mentre il PLI andava all'opposizione.
Nel 1980 si inaugura la stagione del cosiddetto pentapartito, formato da DC, PSI, PSDI, PRI e PLI, guidato dalla DC stessa a parte gli anni dal 1983 al 1988, che furono guidati dal PSI.Nel 1992 iniziano dei processi per corruzione (il cosiddetto pool di "Mani Pulite" o "Tangentopoli") che coinvolsero tutto il pentapartito e che ne distrussero di fatto la struttura, colpendo anche partiti esterni come la Lega Nord.
Nel caos politico derivato dalla disintegrazione dell'ordine precedente emergeva un nuovo partito, Forza Italia, che vinceva le elezioni nel 1994, assieme alla Lega Nord, Alleanza Nazionale e al CCD. In questa fase, definita "Seconda Repubblica", si consolida il principio del bipolarismo e l'alternanza fra i governi dei due schieramenti di centrosinistra e centrodestra: dal 1996 al 2001 i governi dell'Ulivo, dal 2001 al 2006 quelli della Casa delle Libertà e dal 2006 ancora quello dell'Ulivo.