Villar Dora
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Villar Dora | |||
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Stato: | Italia | ||
Regione: | Piemonte | ||
Provincia: | Torino | ||
Coordinate: |
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Altitudine: | 367 m s.l.m. | ||
Superficie: | 5 km² | ||
Abitanti: |
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Densità: | 543 ab./km² | ||
Frazioni: | Andruini, Baratta, Bert, Borgionera, Bosio, Calliero, Cordonatto, Giorda, Merlo, Montecomposto, Richetto, Torre del colle, Vindrola | ||
Comuni contigui: | Rubiana, Caprie, Almese, Sant'Ambrogio di Torino, Avigliana | ||
CAP: | 10040 | ||
Pref. tel: | 011 | ||
Codice ISTAT: | 001303 | ||
Codice catasto: | L999 | ||
Nome abitanti: | villardoresi | ||
Santo patrono: | San Rocco | ||
Giorno festivo: | 16 agosto | ||
Sito istituzionale |
Villar Dora (Vilar Dòra o semplicemente Vilar in piemontese) è un comune di 2.925 abitanti della provincia di Torino, situato sul versante sinistro della Val di Susa, vicino al fiume Dora Riparia.
Indice |
[modifica] Storia
[modifica] Epoca antica e medioevale
In epoca romana sorgeva probabilmente presso la rocca del castello un posto di vedetta avente il compito di sorvegliare l’ingresso della Valle di Susa. La sua posizione risultava assai strategica perché pochi chilometri ad occidente, ai piedi del monte Pirchiriano, si trovava il confine amministrativo e religioso dell’Italia metropolitana: oltrepassatolo presso il villaggio di Ocelum (tra Caprie, Novaretto e Chiusa di San Michele), ci si trovava già nelle Gallie.
L'antico nome del paese (Villar d'Almese) deriva forse da Villa ad Mensam (dal nome latino del torrente Messa), e la prima data in cui risulterebbe citato per iscritto è il 31 luglio dell'anno 1001 in occasione di un atto di investitura feudale.
Per quanto riguarda il medioevo gli scritti sono quasi inesistenti (anche se un documento del 1287 descrive i principali edifici), mentre le vestigia risulano tuttora evidenti.
La Torre del Colle (Tur du Col), di epoca romanica, è un possente torrione cilindrico situato presso l’omonima borgata alle pendici della collina della Seja. Questo faceva probabilmente parte di un complesso sistema di vigilanza che comprendeva castelli, torri, forti e casematte dislocati lungo tutta la valle.
Il Castello di Villar Dora rappresenta invece l’insediamento più antico del paese, situato in un punto rialzato da cui si possono dominare con lo sguardo i dintorni. Qui nel basso medioevo vi era un complesso di torri unite da una cinta muraria, ma la struttura attuale risale al XV secolo quando, per volere dei feudatari della famiglia Provana, furono costruiti il palacium, l’ala di Margaretha de Rotariis e la torre. La dipendenza detta Ca’Bianca risale al XVII secolo, mentre i giardini furono realizzati per ultimi nel XIX secolo.
Si ritiene che la chiesa parrocchiale sia stata fondata già attorno all'VIII secolo d.C. ad opera dei monaci benedettini della Novalesa. Originariamente edificata in stile romanico, fu successivamente ristrutturata secondo lo stile barocco nel XVII secolo.
I feudatari del Villar erano vincolati da legame vassallatico al conte di Savoia ed erano per questo tenuti, in caso di guerra, a provvedere al reclutamento degli uomini abili.
I secoli XII, XIII e XIV videro una successione di varie famiglie feudatarie: de Thouvet sive De Sala, de Mont Vernier, Aiguebelle, Bergognino, Provana. Questi ultimi furono coloro che ebbero la maggiore rilevanza nella storia del paese. Col passare del tempo, il potere politico passò dalle famiglie dell’antica aristocrazia savoiarda a quelle dei nobili (nonché banchieri) piemontesi.
I secoli successivi presentarono una serie di documenti a carattere prevalentemente fiscale (imposte, tasse) e gli avvenimenti politici non risultarono assai rilevanti. Un’eccezione fu costituita dall’anno 1418 nel quale secondo la tradizione (forse una leggenda), Papa Martino V Colonna soggiornò al Villar di ritorno dal Concilio di Costanza, dopo una visita alla celeberrima abbazia della Novalesa, cui abate commendatario era a quel tempo un Provana del Villar.
[modifica] Età moderna
Nei secoli successivi, oltre alle guerre ed alle tassazioni si verificarono anche altri fatti, per l’epoca, d’ordinaria amministrazione: le pestilenze. Vi sono scarse notizie riguardanti la popolazione: talvolta vennero concesse delle esenzioni fiscali per guerre, grandinate ed epidemie di peste.
Nel XVIII secolo venivano inoltre emessi dei "bandi campestri" per regolamentare le attività agricole.
[modifica] Età contemporanea
In età napoleonica il paese venne conquistato dai francesi e annesso al cantone di Rivoli.
In questo periodo si estinse la dinastia dei Provana del Villar, e subentrarono i Conti Antonielli d'Oulx, ancora oggi proprietari del castello.
Nel corso del XIX secolo, in seguito alla Restaurazione, la situazione rivoluzionaria si placò anche se non venne più a mancare il substrato "giacobino" del Villar, che diede in seguito vita alla Società Cooperativa (1882), tuttora esistente.
Nel 1885 il comune, denominato Villar Almese, cambiò il nome in Villar Dora.
Nel 1928, per volere del governo fascista vennero riunificati forzatamente i Comuni di Villar Dora ed Almese, finché nel 1955 il Presidente della Repubblica Luigi Einaudi non ristabilì mediante un decreto la situazione precedente, ed il paese ebbe nuovamente la sua autonomia amministrativa.
La seconda guerra mondiale non ha mancato di lasciare tracce: passeggiando sulla collina della Seja si possono ancora oggi vedere le piattaforme e le postazioni sulle quali erano installati i cannoni della batteria contraerea.
[modifica] Struttura urbanistica
Sono giunte fino alla nostra epoca alcune mappe catastali storiche di Villar Dora, le più antiche risalenti alla fine del XVIII secolo. Da esse si può dedurre che il paese fosse diviso tra capoluogo (la zona intorno al castello) e borgate (dislocate ai margini della pianura oppure decisamente in collina). Tale struttura si è conservata fino ad oggi anche grazie al fatto che l'espansione edilizia degli ultimi decenni ha coinvolto perlopiù la pianura e solamente lambito la collina.
Le zone pianeggianti ai piedi della Seja, comprese tra la Dora ed il Capoluogo risultavano umide ed in parte paludose anche a causa delle tampe (le cave di torba), e non erano abitate perché considerate malsane. Qui trovava posto solo l’antica fornace per laterizi.
[modifica] Economia
Storicamente l’economia del paese è sempre stata connessa alle attività agricole. Vi era però anche una fornace che produceva mattoni, tegole, tavelle ed altri laterizi, alimentata mediante forno a legna. Essa fu demolita negli anni ’80, ma se ne conserva ancora la ciminiera.
La zona delle Piôtere presenta un sottile strato di suolo alluvionale originato delle antiche esondazioni della Dora Riparia. Qui si accumularono i sedimenti organici che si trasformarono in torba, di cui venne avviata l'estrazione a partire dai tardi anni ‘30. In seguito alla cessazione dell’attività le cave si riempirono d’acqua e si trasformarono in stagni. Nella medesima zona si estraeva fin dal medioevo l'argilla destinata alla vicina fornace.
Attualmente il paese non dispone di grandi attività economiche proprie, e si assiste all’incremento del fenomeno del pendolarismo, unitamente all’espansione dell’abitato ed al trasferimento fuori città di numerose famiglie provenienti dalla vicina metropoli di Torino.
[modifica] Amministrazione
Sindaco: Susanna Oliva dal 13/06/2004
Centralino del comune: 011 9350231
Email del comune: protocollo@comune.villardora.to.it
[modifica] Città gemellate
[modifica] Luoghi di interesse
- Castello di Villar Dora
- Torre del Colle
- Cappella di San Rocco
- Cappella di San Pancrazio
- Museo di preistoria della Dora Riparia (Do.R.P.)
[modifica] Cultura
[modifica] Feste
Si narra che nel medioevo San Rocco, taumaturgo e pellegrino di origine francese, transitò per la Valle di Susa in viaggio verso Roma, fedelmente accompagnato dal suo cane. Egli è il Santo Patrono di Villar Dora, e la sua festa è celebrata il 16 agosto. In questa occasione, una banda musicale itinerante passa di borgata in borgata a distribuire i sonetti, brevi poesie scritte in piemontese, fermandosi nei vari cortili a suonare un pezzo ed a chiacchierare. Il giorno successivo, detto San Rôchett ("piccolo" San Rocco), è il momento della classica merenda sinoira (merenda e cena) all’aperto, storicamente effettuata nel bosco presso la fontana del Prajet, e più recentemente presso la vicina fontana della Cinà.
Altre manifestazioni sono: la festa di San Pancrazio (e dell'omonima cappella), la Ciliegiata in primavera e la Castagnata in autunno. A dicembre (seconda domenica del mese) si svolge il Mercatino di Natale con bancarelle e manifestazioni tra piazza San Rocco ed il castello, e la sera del 24 ha luogo il Presepe vivente.
[modifica] Musei
- Il Museo di preistoria della Dora Riparia, con sede in piazza san Rocco 11 (in un edificio accanto al municipio), presenta le vicende geologiche ed antropologiche del bacino idrografico della Dora Riparia nel periodo compreso tra il neolitico e l'epoca attuale. È stato inaugurato nell'ottobre 2005, ed è aperto il mercoledì ed il sabato dalle 15 alle 18.
[modifica] Istituzioni
[modifica] Società Cooperativa
La Società Cooperativa di Mutuo Soccorso fu fondata nel 1882, esiste tuttora ed è sempre stata uno dei motori propulsori della vita sociale del paese.
[modifica] Società Filarmonica
Si ha notizia che la banda musicale fosse attiva già nel 1893, ed anch’essa è tuttora viva ed operante. Interviene in occasione delle feste civili e religiose, e talvolta organizza anche dei concerti.
[modifica] Associazioni
[modifica] Pro Loco
La Pro Loco Villar Dora, fondata nel 1975, organizza in collaborazione con il comune le principali manifestazioni locali: il carnevale della Val Messa, La Ciliegiata (ultima domenica di maggio), La festa patronale (14, 15 e 16 agosto), la castagnata (ultima domenica di ottobre), la lettera a Babbo Natale (8 dicembre) ed il Presepe Vivente. La sua sede è in via Asilo 3.
[modifica] Polisportiva Villardorese
La Polisportiva Villardorese è attiva da circa trent'anni, e tra le sue attività principali si possono annoverare la Marcia in Montagna e, presso la palestra comunale, alcuni sport al coperto quali :
- Tennis tavolo (il lunedì, ore 21.00-23.00),
- Pallacanestro (il mercoledì, ore 21.00-23.00)
- Pallavolo (il giovedì, ore 21.00-23.00)
[modifica] Bibliografia
- AA.VV. (Gruppo Culturale Villardorese), Villar Dora 200 anni fa, Melli, Borgone 1981
- A. Viarengo (Gruppo Culturale Villardorese), La Società Cooperativa di Villar Dora (1882-1982). Cento anni di vita associativa, Melli, Borgone 1982
- F. Antonielli d'Oulx, L. Chiariglione, M. Franchino, P. Scarzella, A. Viarengo (Gruppo Culturale Villardorese), Villar Dora. Contributi per una storia, Melli, Susa 1989
- a cura di A. Brunatto, E. Croce, A. Viarengo (Gruppo Culturale Villardorese), I nonni raccontano. Personaggi, feste, guerre e lavoro in un centro valsusino, Morra, Condove 2001
[modifica] Evoluzione demografica
Abitanti censiti
[modifica] Galleria di immagini
[modifica] Altri progetti
- Commons contiene file multimediali su Villar Dora
[modifica] Collegamenti esterni
- Comunità Montana bassa Val di Susa e Val Cenischia
- Museo di Preistoria della Dora Riparia
- Oratorio parrocchiale
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