Trattato di Varsavia
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Il Trattato di Varsavia (in tedesco: Warschauer Vertrag) è un trattato tra la Germania Ovest e la Repubblica Popolare Polacca stipulato il 7 dicembre 1970 e ratificato dal Bundestag tedesco il 17 maggio 1972.
Nel trattato, entrambe le parti si impegnano alla non-violenza e accettano il confine esistente, la linea Oder-Neisse. Questo era un argomento molto sentito all'epoca, poiché la Polonia temeva che un giorno la Germania avrebbe potuto reclamare alcuni territori persi dopo la seconda guerra mondiale. Anche se queste terre di confine erano formalmente polacche, erano tuttavia state considerate come una generosa ricompensa in cambio delle terre orientali annesse all'Unione Sovietica.
Il Cancelliere Willy Brandt fu pesantemente criticato dall'opposizione conservatrice del CDU e CSU, che erano in favore di una rivendicazione delle terre ex-tedesche; Brandt fu accusato di voltare le spalle agli interessi della Germania. La linea Oder-Neisse fu riaffermata dalla Germania riunificata nel Trattato sul Confine Tedesco-Polacco, siglato il 14 novembre 1990.