Richard Nixon
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Richard Milhous Nixon (Yorba Linda, California, 9 gennaio 1913 - New York, 22 aprile 1994) è stato il 37esimo Presidente degli Stati Uniti d'America.
Vinse le elezioni presidenziali nel 1968 e nel 1972, e rimase in carica dal gennaio del 1969 all'agosto del 1974. E' stato l'unico Presidente americano a dimettersi dalla carica. Le sue dimissioni avvennero il 9 agosto 1974, per anticipare l'imminente impeachment in seguito allo Scandalo Watergate.
Nixon è noto per la sua politica estera spregiudicata, nella quale combinò ingerenze strategiche negli affari interni di numerosi Paesi (in particolare in America Latina) con politiche innovative di distensione e di dialogo con le altre potenze mondiali (Unione Sovietica e Cina). La sua presidenza segnò la fine del coinvolgimento americano in Vietnam. In politica interna, Nixon mantenne una linea di equilibrio, fondendo la retorica conservatrice e l'utilizzo di ogni prerogativa presidenziale (Imperial Presidency) con un approccio liberale nel campo dei diritti civili e dell'iniziativa economica.
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[modifica] Biografia
[modifica] Gli studi e la partecipazione alla guerra
Nel 1937 si laurea alla Scuola di Legge dell' Università di Duke. Nel giugno del 1942 entra in marina e partecipa alla campagna nel Pacifico, durante la Seconda Guerra Mondiale.
[modifica] La carriera politica
[modifica] Deputato, senatore e vicepresidente con Eisenhower
La sua carriera politica iniziò nel 1946 quando fu eletto alla Camera dei Rappresentanti per il partito repubblicano. Sfruttando le sue capacità di attrazione dell'elettorato e la sua fama di anti-comunista, Nixon salì rapidamente nella gerarchia del partito, e nel 1950 ottenne un seggio al Senato. Dopo altri due anni (ed a soli trentanove anni di età), nel 1952 fu eletto vicepresidente di Eisenhower.
Al termine del secondo mandato di Eisenhower, Nixon si candidò alla presidenza, ma nelle elezioni del 1960 fu sconfitto dal democratico Kennedy. Si dice che queste furono le prime elezioni nelle quali il risicato vantaggio fu deciso, a favore di Kennedy, dal duello televisivo che oppose i contendenti pochi giorni prima delle elezioni: Kennedy riuscì a prevalere perché più giovane, più sorridente, più televisivo, mentre Nixon fu condannato dal colore della sua giacca e dal suo volto tirato e sudato.
Nel 1962 si candidò alla carica di governatore della California, ma fu di nuovo sconfitto.
Dopo aver superato la tentazione di abbandonare la vita politica, nel 1968 ottenne nuovamente la nomination repubblicana, e riuscì finalmente a diventare presidente il 5 novembre, sconfiggendo Humphrey; vinse facilmente anche le elezioni del 7 novembre 1972, che lo vedevano opposto a McGovern.
Nel febbraio del 1972 visitò la Cina, incontrando il presidente Mao; nel maggio dello stesso anno firmò a Mosca il trattato per la limitazione delle armi strategiche (SALT), con Leonid Breznev.
Abile quanto intemperante di carattere (anche a causa dell'atteggiamento pregiudizialmente ostile nei suoi confronti della stampa), nel 1974 fu coinvolto nello scandalo Watergate e costretto a dimettersi, dal momento che la Camera dei Rappresentanti stava per dare via libera all'inizio di una procedura di impeachment (rimozione) nei suoi confronti. Gli successe il suo vicepresidente, Ford.
[modifica] Luci ed ombre della sua presidenza
La presidenza di Richard Nixon è stata oggetto di critiche soprattutto per il suo approccio spregiudicato in politica estera. Le responsabilità dell'amministrazione Nixon nel Colpo di Stato contro il Presidente cileno Salvador Allende, e nella conseguente salita al potere di Augusto Pinochet, sono state più volte sottolineate, e il coinvolgimento dell'amministrazione americana in quei fatti appare oggi indiscutibile. Fece più di ogni altro presidente e con più determinazione di ogni altro presidente un uso massiccio dei servizi segreti allo scopo di condizionare la politica interna degli altri stati.
Fra gli eventi più importanti della sua presidenza si ricordano:
- Il ritiro dalla guerra del Vietnam (iniziata dal suo predecessore democratico Johnson), nonostante i violenti bombardamenti che coinvolsero anche la Cambogia ed il Laos.
- Le missioni lunari Apollo.
- L'abbandono nel 1971 dello standard aureo per il dollaro, ovvero l'abolizione della convertibilità del dollaro in oro.
- La normalizzazione dei rapporti con la Repubblica Popolare Cinese che fu riconosciuta dall'ONU nel 1971 al posto della Repubblica Cinese di Taiwan.
[modifica] La fine serena
Lasciata la Presidenza, Nixon si dedicò alla cura della biblioteca che porta il suo nome, e nel corso degli anni riuscì a riprendere un certo ruolo nell'amministrazione americana come apprezzato consigliere di politica estera. Morì nel 1994 ormai perdonato da un'America che ne aveva frattanto rivalutato i meriti, e l'allora presidente Bill Clinton volle gli fossero resi gli onori militari.
[modifica] Voci correlate
Presidenti degli Stati Uniti d'America | |||
Predecessore: Lyndon B. Johnson | (1969-1974) | Successore: Gerald Ford | |
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Vice Presidenti degli Stati Uniti d'America | |||
Predecessore: Alben William Barkley | (1953-1961) | Successore: Lyndon B. Johnson | |
Adams | Jefferson | Burr | Clinton | Gerry | Tompkins | Calhoun | Van Buren | R. Johnson | Tyler | Dallas | Fillmore | King | Breckinridge | Hamlin | A. Johnson | Colfax | Wilson | Wheeler | Arthur | Hendricks | Morton | Stevenson | Hobart | Roosevelt | Fairbanks | Sherman | Marshall | Coolidge | Dawes | Curtis | Garner | Wallace | Truman | Barkley | Nixon | L. Johnson | Humphrey | Agnew | Ford | Rockefeller | Mondale | Bush | Quayle | Gore | Cheney |
Nomination alle Presidenziali per il Partito Repubblicano USA | |
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