The 36th Chamber of Shaolin
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The 36th Chamber of Shaolin | |
I titoli di testa. |
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Titolo originale: | The 36th Chamber of Shaolin (Shao Lin san shi liu fang) |
Paese: | Hong Kong |
Anno: | 1978 |
Durata: | 115' |
Colore: | colore |
Audio: | sonoro |
Genere: | azione |
Regia: | Chia-Liang Liu |
Soggetto: | Kuang Ni |
Sceneggiatura: | Chia-Liang Liu |
Produzione: | Run-Run Shaw & Raymond Shaw |
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Fotografia: | Huang Yeh-tai |
Montaggio: | Hing Lung Geung, Yen Hae Li |
Musiche: | Yung Yu-Chen |
Si invita a seguire lo schema del Progetto Film |
«Il classico di kung-fu che ha dato vita a tutti gli altri!»
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(Uno sponsor del film.)
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The 36th Chamber of Shaolin è un film del 1978, diretto da Chia-Liang Liu.
[modifica] Trama
Un giovane uomo di uno schieramento politico in Cina cerca vendetta contro un ufficiale dello stato perché quest'ultimo ha ucciso i suoi parenti. Decide allora di recarsi al tempio Shaolin, dove inizierà il suo allenamento. Inizialmente i monaci lo rifiutano, finché egli non si fa valere, dimostrando di essere in grado di allenarsi presso il tempio. Prima della fine dei suoi allenamenti, però il tempo lo caccia fuori nuovamente ed è obbligato a tornare al mondo esterno. San Te ritorna al suo paese natio, e assiste il popolo insegnandogli le arti marziali. Prima però che la rivoluzione politica che egli sta creando sia completa, l'uomo è obbligato a combattere contro il suo antico rivale. Alla fine, San Te riesce a uccidere il generale, e torna a insegnare al suo popolo.
[modifica] The 36th Chamber of Shaolin e l'educazione della Teoria Buddista
Il film mostra uno sguardo introspettivo nei metodi dell'educazione buddhista. Quando arriva al tempio, lo studente decide di vivere lì a tempo indeterminato. Solo dopo un lungo periodo lo studente chiede la conoscenza elevatissima o migliore delle arti marziali. Questa conoscenza migliore è solamente una cosa interna, non ciò che lui si immaginava, cioè una conoscenza pratica. Lo studente viene però sconfitto e inizia il suo allenamento con gli elementi più basilari: forza, resistenza e agilità. Ogni prova richiede più pazienza da parte dello studente, non solo fisica, ma soprattutto mentale. Lo studente viene alla fine cacciato, perché chiede al monaco di farsi istruire nel mondo esterno, mentre nel mondo esterno deve agire solamente il guerriero buddhista ben formato e non si può allenare al di fuori, dove le minime percezioni umane potrebbero distrarre dai veri obiettivi.