Squartamento

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Lo squartamento è una forma di esecuzione della pena di morte originata in Inghilterra verso la metà del XIII secolo. Era utilizzato per punire i reati ritenuti più gravi. Ci furono diversi modi per eseguirlo, a seconda del Paese in cui veniva applicato.

[modifica] Regno Unito

Per la prassi britannica, la piena punizione ("Drawing and quartering", traducibile in italiano con "tirare e squartare") prevedeva che il colpevole venisse:

1. trascinato sul luogo dell'esecuzione;
2. impiccato, ma non fino alla morte;
3. sviscerato, senza ledere gli organi vitali, con le viscere e i genitali bruciati davanti ai suoi occhi;
4. decapitato e il suo corpo diviso in quattro parti (squartato).

Questo tipo di supplizio fu utilizzato principalmente per i colpevoli dei reati all'epoca considerati i più gravi, quali il tradimento, la ribellione, come nel celebre caso di William Wallace, o l'offesa della persona del Re. Era riservato ai comuni sudditi, mentre i nobili venivano di regola "solo" decapitati. Le donne venivano in genere condannate al rogo, invece che essere sottoposte a questa punizione. Lo squartamento era considerato un castigo particolarmente crudele in quanto nell'Occidente cristiano fino al XX secolo si riteneva che il corpo per risorgere nel Giorno del Giudizio dovesse essere rimasto integro e preferibilmente sepolto con i piedi verso est.

Il termine "squartamento" si riferisce anche alla sola pratica della divisione del cadavere di un impiccato con successiva esposizione, pena accessoria prevista per i condannati per reati considerati meno gravi, ma comunque riprovevoli.

Tipicamente, le cinque parti risultanti (ovvero i quattro quarti del corpo e la testa), venivano esposte al pubblico ludibrio in parti differenti della città, per scoraggiare altri potenziali traditori. L'esposizione in pubblico venne abolita in Inghilterra nel 1843.

Questa raccapricciante punizione venne impiegata per la prima volta da Re Edoardo I, nel suo tentativo di portare tutta la Gran Bretagna sotto controllo inglese. Il primo a venire condannato a questa pena fu il principe gallese Dafydd ap Gruffydd nel 1283. Anche William Wallace (1270 - 1305) fu giustiziato in questo modo. Pur essendo entrambi stati giustiziati per Alto tradimento, i due non corrispondono alla tipica descrizione del traditore; ambedue, infatti, erano nati liberi dal dominio inglese, non riconobbero mai le conquiste di Edoardo, e persero le loro vite combattendolo. "Ribelli" sarebbe una descrizione più adatta.

L'opera di William Shakespeare, Enrico V tratta della scoperta di un piano francese per uccidere Re Enrico V prima che salpi per la Francia. Due dei cospiratori (Enrico, Lord Scroop di Masham, e Riccardo, Conte di Cambridge) erano nobili e vennero decapitati; Thomas Grey, Cavaliere di Northumberland, venne "tirato e squartato".

Verso il XV e il XVI secolo Enrico VIII e Maria I d'Inghilterra utilizzarono spesso tale supplizio, il primo contro gli oppositori, la seconda contro gli eretici.

Nel Regno Unito, nel XVIII secolo, tale supplizio era caduto ormai in disuso, ma esisteva ancora nel codice. Nel 1798 ci fu l'ultima esecuzione con la piena punizione. Nel 1814 un decreto (il Treason Act 1814) stabilì che il condannato venisse impiccato fino alla morte e che il resto della punizione venisse applicata al cadavere privo di vita. Quindi nel 1820, l'ultima volta che venne usato, i condannati vennero impiccati e da morti squartati e decapitati (alcuni sostengono che l'ultima esecuzione con questo metodo avvenne nel 1867). Nel 1870 venne abolito questo sistema di esecuzione e restò la sola impiccagione.

[modifica] Altri Stati

Nello stesso periodo lo squartamento fu "importato" anche negli altri paesi europei, ma venne inizialmente poco utilizzato.
Tuttavia in Francia, con l'ascesa al potere nel 1661 di Luigi XIV (1638 - 1715) questo barbaro supplizio cominciò ad essere utilizzato massicciamente perché creduto un valido deterrente per la folla di spettatori. Nel 1757 infatti fu squartato l'attentatore del re Luigi XV. Questo tipo di squartamento era diverso da quello usato nel Regno Unito: infatti venivano legate le braccia e le gambe del condannato ai cavalli, i quali, aizzati in direziono diverse, provocavano lo spezzamento dell'addome. Nel 1789, con la rivoluzione francese, questo supplizio fu abolito e nel 1792 la ghigliottina (ideata in quello stesso anno) divenne l'unico metodo d'esecuzione.

Nei Paesi Bassi il vierendelen (letteralmente "dividere in quattro") era applicato ai colpevoli di regicidio. Le modalità di esecuzione erano le stesse dello squartamento francese (con uso di cavalli). Questa pratica fu abolita nel 1936.

In America Latina il famoso Tupac Amaru II (1738 - 1781) venne squartato (con il sistema usato in Francia) nel maggio 1781.

Durante la Rivoluzione americana, la maggior parte dei coloni catturati venne trattata come prigionieri di guerra, piuttosto che come traditori, e quindi venne risparmiata loro questa punizione.

In Giappone, lo sventramento faceva parte dei metodi per giustiziare i samurai. Uccidendosi in questo modo, essi erano liberati dal disonore causato dai loro crimini. La forma più comune di sventramento era denominata seppuku (mentre la forma hara-kiri è considerata volgare), e prevedeva due tagli attraverso l'addome, quasi sempre seguiti da decapitazione.

[modifica] Voci correlate

• Pena di morte