Maria I d'Inghilterra
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Maria I (Greenwich, Londra, 18 febbraio 1516 - 17 novembre 1558) fu regina d'Inghilterra e d'Irlanda dal 6 luglio 1553 (de jure, de facto dal 19 luglio 1553) fino alla morte.
Figlia di Enrico VIII e Caterina di Aragona (figlia di Isabella e Ferdinando di Spagna), Maria, quarta e penultima monarca della dinastia Tudor, è ricordata soprattutto per il tentativo di restaurare il cattolicesimo in Inghilterra dopo la Riforma. Avendo fatto giustiziare almeno trecento oppositori religiosi, è nota anche come "Maria la Sanguinaria" (ed in epoca moderna lo stesso nome ha assunto un cocktail, il Bloody Mary). La sua politica in campo religioso fu abbandonata da Elisabetta I, che le succedette.
Talvolta viene confusa con Maria I di Scozia, ovvero Maria Stuarda.
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Indice |
[modifica] Intestazione
[modifica] I primi anni
Figlia di Enrico VIII e di Caterina d'Aragona, fu la primogenita di tre figli e la seconda dei figli di Enrico VIII; fu la penultima Tudor a salire al trono. Per carattere fu molto fredda, distaccata e malevola, soprattutto con la sorellastra Elisabetta (figlia della damigiana Anna Bolena ed Enrico VIII) forse per gelosia. Rimase sempre cattolica, contro il volere del padre, essendo fondatore della chiesa anglicana e quindi fortemente protestate.
[modifica] Ascesa al trono
Salì al trono subito dopo la morte di suo fratello Edoardo e di Jane Seymour.
[modifica] Il Regno
Maria quando salì al trono, all’età di 37 anni, era priva di qualsiasi formazione politica e strategica ma puntava a non fidarsi di nessuno; perdonò tutti i suoi oppositori tranne il duca di Northumberland che andò al patibolo il 22 agosto. Anche i consiglieri che erano fedeli a lui vennero riammessi nel Consiglio perché necessitava la loro esperienza e affiancò loro i nobili che l’avevano aiutata a conquistare il trono.
L’insediamento di una regina determinò mutamenti nella prassi e nelle consuetudini, come l’accesso alle stanze reali consentito solo alle donne, di cui alcune avevano un enorme ascendente su di lei. Si appoggiava per le questioni più rilevanti, come anche in passato, ai consigli del cugino, l’imperatore Carlo V.
Il suo primo obiettivo era la restaurazione della religione cattolica. Maria necessitava di un erede cattolico per continuare la sua battaglia e quindi cercava disperatamente un marito. Venne fatto il nome dell’inglese Edward Courtenay, uno dei nemici di Enrico VIII, ma fu ritenuto di personalità instabile.
Carlo V le consigliò suo figlio, Filippo (che divenne re di Spagna con il nome di Filippo II); ma questo significava in pratica la conquista asburgica dell’Inghilterra subito dopo le nozze. I consiglieri erano in disaccordo (e lo sarebbe stato anche il popolo) su questa scelta perché non nessuno straniero era mai salito al trono dai tempi di Guglielmo il Conquistatore. Nonostante tutto amava Filippo ed era intenzionata a sposarlo, ma per sposare un parente le occorreva una dispensa papale. Filippo, infatti, era nipote da parte di padre di Giovanna di Castiglia (detta la loca, "la pazza"), sorella di Caterina d'Aragona, madre di Maria.
La Camera dei Comuni guidata dall’arcivescovo Gardiner propose a Filippo alcune condizioni per il matrimonio, con lo scopo di garantire all’Inghilterra dei vantaggi. Ma il sovrano spagnolo non accettò. La Spagna era legata alla vecchia fede e quindi anche al Papa. Gli "eretici" erano contrari a questa unione e tramavano contro la regina: da ogni regione d’Inghilterra si elaboravano piani insurrezionali che provenivano dai membri della gentry esclusi dai favori reali. Il Consiglio fiutò il complotto e Gardiner fece confessare Courtenay. In primavera il Kent si sollevò e in poco tempo Londra fu assediata e minacciata dai ribelli. Maria si rifugiò con i cittadini nel municipio e fece sbarrare le porte della città. La rivolta fallì e i ribelli furono impiccati alle porte di Londra.
I cospiratori intendevano assassinare Maria e insediare al suo posto Elisabetta, farla quindi sposare con Courtenay per ristabilire la religione evangelica. Maria giunse alla conclusione che ogni sedizione proveniva dagli evangelici che considerava eretici; ne seguì una repressione che le valse il nome di Maria “la sanguinaria”; i primi a morire furono, il 12 febbraio, Lady Jane Grey e Guildford Dudley. Maria sospettò anche della sorellastra Elisabetta ma non riuscì mai a provare un suo coinvolgimento nelle cospirazioni. Il 25 luglio 1554, a Winchester, il vescovo Gardiner celebrò il matrimonio fra Maria e Filippo. Gardiner avrebbe dovuto essere il primo consigliere inglese di Filippo, ma il sovrano si affidava soprattutto a Paget, suo rivale.
L’arrivo degli spagnoli portò malcontento nel Paese e la paura dell’Inquisizione si fece presto realtà quando il vescovo di Londra, Bonner, aprì la caccia agli eretici nella sua diocesi. Per Maria l’unico modo per continuare la sua lotta a favore del cattolicesimo era la nascita di un erede, che però non arrivò mai.
[modifica] Morte
L'ultima illusione per questa sventurata regina, venne proprio con l'avvicinarsi della morte, che le si manifestò con un ingrossamento del ventre e la scomparsa delle mestruazioni. Credeva di essere, finalmente, incinta del sospirato erede. Quando i mesi trascorsero e del nascituro non c'era traccia tutti compresero che si trattava di un tumore.
[modifica] Voci correlate
Predecessore: Lady Jane Grey |
Re d'Inghilterra 1553 - 1558 |
Successore: Elisabetta I |