San Giovanni di Dio (Firenze)
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San Giovanni di Dio è un antico ospedale con chiesa del centro di Firenze in Via Borgo Ognissanti. Oggi la struttura opsedaliera si è spostata in zona Torre Galli, dal quale prende il nome il Nuovo Ospedale di San Giovanni di Dio.
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[modifica] Le origini
Nel 1382-1388 Simone di Piero Vespucci, della ricca e influente famiglia della zona, della quale faceva parte anche l'esploratore Amerigo, fondò un ospedale dedicato a Santa Maria dell'Umiltà, probabilmente ispirandosi nel nome alla confraternita degli Umiliati, che avevano un'attiva comunità nell'attiguo convento della chiesa di Ognissanti. Alla morte del fondatore, la Compagnia del Bigallo, che già operava in diversi ospedali minori in città, ereditò in gestione la struttura.
[modifica] I Frati di San Giovanni di Dio
Nel 1588 il granduca Ferdinando I accordò l'utilizzo dei locali alla congregazione agostiniana dei Fatebenefratelli, seguaci del portoghese Giovanni di Dio, e ad allora risale il nome attuale (ma non della chiesetta che rimase Santa Maria dell'Umiltà). Nonostanze la povertà del luogo e la malsanità dei locali i frati che iniziarono immediatemente la loro attività assistenziale rivolta ai poveri infermi: le attività principali erano il soccorso temporaneo, le medicature, le cavature di denti, i salassi, ecc., nei confronti degli abitanti del quartiere e, specialmente verso i poveri e i mendicanti di passaggio. Il nome di Fatebenefratelli deriva dall'invito all'invito all'elemosina, rivolto ai passanti, ed erano conosciuti anche come frati della sporta per via della grande borsa da essi usata nella cerca quotidiana secondo l'insegnamento del fondatore
[modifica] Apogeo nel Settecento
Dal 1702, grazie ad un sussidio di 800 scudi ricevuto dal granduca a premio dell'instancabile attività assistenziale, fu possibile procedere ai lavori di rinnovazione e decorazione delle strutture ad opera di Carlo Marcellini. Nello stesso periodo infatti era stata anche dichiarata la santità del fondatore dell'ordine, forse il vero motivo della salita agli onori dell'ordine dopo ormai due secoli di attività.
Nel 1735 venne inaugurato lo scenografico vestibolo con uno splendido scalone e sculture di Girolamo e Pompeo Ticciati. Gli affreschi nella volta furono eseguiti da Rinaldo Botti e Vincenzo Meucci con il soggetto legato all'ospedale di Cristo risana gli infermi.
Sul finire del '700 vi lavorano di nuovo l'architetto Per Antonio Tosi e nella seconda metà dell'Ottocento Ignazio Villa.
Questi lavori sono possibili grazie ai numerosi lasciti che iniziano a pervenire in quel periodo, costituendo un considerevole patrimonio al pari delle altre grandi istituzioni fiorentine.
[modifica] La nuova chiesa
Santa Maria dell'Umiltà fu riedificata ad opera di Carlo Marcellini, in ambienti fino ad allora usati per l'attività dell'ospedale, in particolare si riutilizzarono le mura perimetrali dell'antica infermeria. La chiesa è a navata unica con quattro altari laterali ornati con putti a stucco. Dalla chiesa primitiva si recuperarono altari e lapidi reinseriti poi nell'arredo settecentesco.
Innovativa è la facciata, dove il Marcellini dovette superare non poche difficoltà tecniche per la ristrettezza dello spazio disponibile. Gli stemmi apposti sono dell'ordine ospedaliero e dei Vespucci.
La cupola fu affrescata da Alessandro Gherardini prima e dal pittore ungherese tardo-settecentesco, Giuseppe Dorffmeister poi.
All'interno è conservata una pala di Alessandro Gherardini, rappresentante la Vergine col bambino e Sant'Anna.
[modifica] Soppressione e proseguimento dell'attività a Torre Galli
Nel 1866 fu soppressa la gestione dei frati che aveva perseverato fino ad allora nonostante le numerose ondate di secolarizzazioni a partire dalla fine del Settecento. I religiosi, pur rimanendo all'interno dell'istituzione quali medici e infermieri, dovettero cedere l'amministrazione ad una Commissione Amministratrice e poi ai primi del XX secolo, ad un Consiglio di Amministrazione.
Nel 1982 i locali dell'antico ospedale divennero di proprietà del comune di Firenze .
Oggi l'attività ospedaliera è continuata nel Nuovo Ospedale di San Giovanni di Dio o Torre Galli dal nome del podere nel quale è sorto, un ospedale generale con oltre 300 posti letto. Presso l'Ospedale opera un Reparto Clinico Universitario di Malattie Infettive. Dal 1995 è stato collegato con l'Istituto Ortopedico Toscano.
[modifica] Reparti di degenza e servizi
- Pronto Soccorso
- Allergologia e Immunologia clinica
- Laboratorio Analisi
- Anatomia Patologica
- Anestesia e Rianimazione
- Ass. Sociale
- Cardiologia
- Centro sangue
- Chirurgia Generale
- Chirurgia Vascolare
- D.E.A.
- Diabetologia
- Dietetica
- Emodialisi
- Endoscopia Digestiva
- Farmacia ospedaliera
- Laboratorio di immunologia - allergologia
- Medicina Generale (3 reparti)
- Nefrologia
- Oculistica
- Odontostomatologia
- Osservazione Clinica Degenza Breve
- Day Hospital Oncologico
- Ortopedia
- Ostetricia e Ginecologia
- Day Hospital Ginecologico
- Pediatria e Neonatologia
- Poliambulatori
- Psichiatria
- Radiologia
- Reumatologia
- Riabilitazione Funzionale
- Urologia f.f.
- U.T.I.C. - S.I.C.
[modifica] Voci correlate
[modifica] Fonti
- I Luoghi della Fede a cura della Regione Toscana
- Associazione San Giovanni di Dio
- Ospedale Torre Galli presso A.S.L.
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