Positivismo giuridico
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Col termine positivismo giuridico o giuspositivismo si intende in generale quella dottrina di filosofia del diritto, la quale vede il diritto come diritto positivo, cioè come un artefatto umano, di natura contingente, avente origine nel contesto storico e culturale nel quale si forma. In altre parole, il giuspositivismo considera il diritto come insieme di norme che, indipendentemente da principi morali, hanno un'efficacia reale in una data società umana.
Tra i precursori del positivismo giuridico si può considerare Thomas Hobbes, con la sua filosofia politica secondo la quale lo stato è sovrano e non deve rendere conto delle sue leggi, ma di solito si fa risalire il giuspositivismo a Hans Kelsen.
Il positivismo giuridico si contrappone, quanto alla sua teoria di base, al giusnaturalismo ma se si analizza la storia dell'affermazione del diritto positivo, per lo più il giuspositivismo nasce proprio come conseguenza del giusnaturalismo. Infatti, il giusnaturalismo sosteneva un sistema basato sul diritto naturale, ma auspicava anche che tale ordine fosse razionale. E questa razionalità spingeva per una revisione del diritto. Questa esigenza di riforma cozzava però con la forma del diritto del tempo, del tutto incerto e formato massimamente da interpretazioni e pareri di giuristi illustri, miste a costituzioni (regolamenti ) locali, editti ed altre fonti. La codificazione sembrò quindi a molti la chiave per far coincidere chiarezza, razionalità ed efficacia.
Dal momento in cui nacquero i primi codici civili (1794 codice prussiano, 1804 codice francese, 1811 codice austriaco) il diritto civile stesso finì per coincidere col codice: il lavoro del giudice era ridotto a una mera applicazione di una norma. Privato quindi l'interprete di ogni autorità, il diritto diventa tale solo se scritto, e ciò che non promana dalle norme non è più considerato giuridico.
La sintesi del giuspositivismo è quindi che esso tende a far coincidere il diritto e la legge scritta. Diverse sono, poi, le teorie, anche più moderne rispetto alle prime codificazioni, che giustificano o definiscono questo approccio al diritto.
In tempi più recenti (indicativamente dagli anni '60) si è visto come buona parte dei diritti fondamentali siano stati recepiti dalle moderne costituzioni e che la contrapposizione possa essere fatta tra giuspositivismo e costituzionalismo.
[modifica] Voci correlate
[modifica] Collegamenti esterni
- La crisi del positivismo giuridico
- Il positivismo giuridico di fronte allo Stato costituzionale di Giorgio Pino
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