Parabiago
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Parabiago | |||
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Stato: | Italia | ||
Regione: | Lombardia | ||
Provincia: | Milano | ||
Coordinate: |
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Altitudine: | 184 m s.l.m. | ||
Superficie: | 14,16 km² | ||
Abitanti: |
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Densità: | 1.781,07 ab./km² | ||
Frazioni: | Ravello, San Lorenzo, Villastanza, Villapia | ||
Comuni contigui: | Cerro Maggiore, San Vittore Olona, Canegrate, Nerviano, Busto Garolfo, Casorezzo, Arluno | ||
CAP: | 20015 | ||
Pref. tel: | 0331 | ||
Codice ISTAT: | 015168 | ||
Codice catasto: | G324 | ||
Nome abitanti: | parabiaghesi | ||
Santo patrono: | Santi Gervasio e Protasio | ||
Giorno festivo: | 19 giugno | ||
Sito istituzionale |
Parabiago (Parabiay o Parabiaï in lingua insubre, Parabiag(h) o Parabiá nella variante parabiaghese) è un comune di 25.220 abitanti della provincia di Milano, situato nell'Alto Milanese; il capoluogo comunale è situato tra la Strada Statale 33 del Sempione (ul Sempiön) e la ferrovia Milano-Gallarate-Domodossola (la Strá-Ferá); all'interno del suo territorio scorrono il fiume Olona (l'Ülóna) ed il canale Villoresi (ul Vilùrés).
Indice |
[modifica] Curiosità
É chiamata La Città della calzatura per le innumerevoli aziende calzaturiere che sorgono all'interno e nei pressi.
[modifica] Etimologia
L'origine del nome è probabilmente da attribuirsi all'era preistorica o protostorica, infatti pare derivi da una parola composita, Para-blacum, Para-blacus o Para-llacus, con il significato di "vicino a terreni ammollati (o paludi)" e farebbe pensare al sorgere di alcune palafitte in prossimità dell'Olona.
[modifica] Geografia
[modifica] Suddivisione storica
[modifica] Frazioni
- San Lorenzo (Sän Lúrëns), lungo il Sempione;
- Ravello (Ravél), verso il confine con Busto Garolfo (Bust Pícul);
- Villastanza (Vilastänsa) e Villapia (chiamata anticamente Tiracoda, da Tiracúa in dialetto), verso Arluno (Arlün) e Casorezzo (Casuréss).
[modifica] Quartieri periferici
- Calara (Calära) dopo la ferrovia, oltre il cimitero sulla strada per Casorezzo;
- Oltrestazione (o Oltreferrovia, in dialetto Giö da la Strá-Ferá), talvolta confusa con Ravello, a causa della "confinanza" con la frazione;
- Madonna di Dio il sá (anche Oltrecanale o Giö dal Canál), verso il confine nervianese (Nervián);
- Costa Canegrate (Costa Canegráa o Costa Canegrä), nei pressi del confine con il comune omonimo.
[modifica] Centro storico
In centro si distiguono quattro antichi rioni che prendono il nome dalle vie principali:
- Sant'Antonio (Sant'Antóni), tra Piazza Maggiolini (Piasa Magiolïn) e la stazione (la Stasiún);
- San Michele (Sän Míchël), verso Piazza Mercato (Piasa Mercáa);
- Santa Maria, (Santa Marïa) lungo la via omonima che collega con Nerviano;
- Sant'Ambrogio (Sant'Ambrös), sulla strada che conduce alla frazione San Lorenzo;
ai quali si è aggiunto in secoli più recenti un quinto denominato Sant'Anna (Sant'Ana), lungo la via IV novembre (via Quátar Nuvémbar) e la ferrovia.
[modifica] Trasporti
[modifica] Stradali
- La frazione San Lorenzo, é praticamente tagliata in due dalla Strada Statale 33 del Sempione.
- In prossimità delle frazioni Ravello e Villastanza, corre la Strada Provinciale 109 Olcella - Pogliano Milanese, che all'interno del comune prende il nome di viale Lombardia. Attualmente é in progetto un'eventuale potenziamento di tale arteria, tramite un raddoppiamento delle corsie di marcia, che dovrebbe elevarla al rango di "Superstrada", mentre un progetto alternativo prevederebbe una nuova via di comunicazione, che transiterebbe parallelamente alla provinciale: in entrambi i casi si tratterebbe della Strada Statale 33 bis, detta anche Sempione bis, ed avrebbe lo scopo di collegare l'ovest della Provincia di Milano e l'Autostrada Torino-Milano, con l'Aeroporto della Malpensa. La nuova Superstrada però, é divenuta oggetto di polemiche ambientaliste, a causa dell'estrema vicinanza del Parco del Roccolo, che addirittura verrebbe interamente attraversato dalla seconda alternativa di progetto. Oggi il tutto si trova in una fase di stallo, per permettere ai progettisti ed agli enti locali, di trovare un'accordo su un'eventuale terza alternativa, meno invasiva nel rispetto del polmone verde.
- Altre Strade Provinciali:
- SP 147 Corbetta - Villapia, denominata via Arluno si innoltra nel comune omonimo, attraverso il Parco del Roccolo;
- SP 149 Casorezzo - Parabiago, attraversa il quartiere Calara con il nome di via Butti e si addentra verso il centro come via Marconi;
- SP 171 Villastanza - Inveruno, che qui é denominata viale della Repubblica e lambisce anche Villapia, innoltrandosi poi in Casorezzo;
- SP 172 Baggio - Parabiago, proveniente da Nerviano, prende il nome di via Giulio Cesare, affianca il Santuario della Madonna di Dio il sà ed il quartiere omonimo, per terminare sulla via Santa Maria;
- SP 231 Parabiago - Legnano, parte dalla piazza Maggiolini e lungo l'asse via San Michele - via Foscolo - viale Legnano, attraversa i comuni di Canegrate e Legnano, per poi terminare presso Castellanza nel Sempione.
- I caselli autostradali più prossimi alla cittadina sono quelli di Origgio per l'Autostrada dei laghi, e di Arluno per la Serenissima.
- La cittadina é in oltre messa in collegamento con i comuni limitrofi e con Milano, tramite una rete locale di autobus di linea.
[modifica] Ferroviari
- La stazione di Milano é situata sulla direttrice Milano-Gallarate-Varese/Domodossola, delle Ferrovie dello Stato, da cui passa la linea 5 (Gallarate-Milano-Limito di Pioltello) del Servizio ferroviario suburbano, che sfrutta il "passante ferroviario".
- Un tempo, lungo la Statale del Sempione e con fermata presso la frazione San Lorenzo, correva il "Gamba de lègn" (lett. "gamba di legno") Milano-Legnano, una delle linee tramviarie extracittadine, ribattezzate "folcloristicamente" così a causa del loro andamento ciondolante. Da parecchi decenni, si é spesso vociferato un eventuale prolungamento della linea 1 della metropolitana milanese, tornata in voga in questi ultimi anni, a causa dell'effettivo prolungamento fino a Pero e Rho-fiera, a servizio del nuovo polo fieristico milanese. L'eventuale allungamento del metrò, riprenderebbe l'antico tracciato della tramvia e possibilmente potrebbe raggiungere anche la Malpensa, ma comunque fino ad ora rimane una sola voce popolare.
[modifica] Aerei
Parabiago inoltre dista circa 30 km dall'Aeroporto di Milano-Malpensa.
[modifica] Storia
[modifica] Antichità
La città di Parabiago ha origini antichissime: dal primo insediamento celtico di stirpe insubre, l'abitato si è sviluppato attraverso la civiltà latina, ma soprattutto durante la dominazione dell'Impero Romano come documentano vari ritrovamenti archeologici di piccoli oggetti dell'epoca, tra i quali spicca la famosa Patera di Parabiago, uno splendido piatto d'argento, lavorato a sbalzo e che probabilmente ricopriva un'urna cineraria.
[modifica] Medioevo
Durante l'alto Medioevo l'attuale cittadina fu capoluogo della contea o contado di Burgaria, che aveva come confini a nord il contado del Seprio, a ovest il fiume Ticino, a est il fiume Seveso e a sud il contado di Milano e fu un centro talmente importante da spingere, nel corso del VII secolo, la Regina longobarda Teodolinda a donarvi un piccolo corso d'acqua artificiale chiamato Riale o nel linguaggio locale Röngia, il quale attingeva le acque dal fiume Olona e scorreva all'interno del borgo; tale ruscello sopravvisse nei secoli, fino al 1928, anno in cui fu interrato definitivamente.
Anche durante il basso Medioevo Parabiago fu un centro attivo e protagonista delle vicende lombarde. Tra i giorni 28 e 29 agosto del 1257 avvenne la Tregua di Parabiago, premessa di un trattato di pace (Pace di Sant'Ambrogio - 4 agosto 1258), che pose fine al rischio di una guerra civile all'interno del Comune di Milano tra classe nobiliare e popolo. Ma evento ancor più importante avvenne il 21 febbraio 1339, la fatidica Battaglia di Parabiago, combattuta tra le truppe milanesi di Azzone e lo zio Luchino Visconti, e la Compagnia di San Giorgio, composta da mercenari elvetici e guidata da Lodrisio, fratello di Luchino, per il dominio della Signoria di Milano e risolta secondo la leggenda dall'intervento miracoloso di Sant'Ambrogio a favore delle truppe "meneghine". In quest'era i conti di Parabiago, o forse ancora della Burgaria, furono uno dei più antichi rami della potente famiglia nobiliare milanese dei Crivelli, i Crivelli de Parabiaco, come venivano ricordati all'epoca.
Durante i secoli successivi Parabiago ebbe una lenta decadenza, difatti subisce ben due saccheggi, nel 1449 ad opera di Francesco Sforza e nel 1527 per mano borbonica, oltre a due epidemie (1529 e nel 1540).
[modifica] Epoca Moderna
Un ulteriore sviluppo ha avuto luogo durante l'epoca barocca ed il Settecento austriaco. In questo periodo si ricorda la nascita di un importante artista a livello internazionale, Giuseppe Maggiolini, ricordato come Maestro d'Intarsio: fu infatti un grande mobiliere e a livello mondiale il principale ebanista neoclassico. Sempre durante questo secolo fu visitato varie volte dall'Imperatrice Maria Teresa d'Austria e dall'Arciduca Ferdinando, ed ebbe sede il Collegio Cavalleri, rinomata scuola per la gioventù nobiliare milanese, fondata da Don Claudio Cavalleri e suo fratello Filippo. Fu a cavallo tra i secoli '700 e '800, che il medico parabiaghese Giuseppe Giannini operò sul campo e scrisse saggi di medicina.
[modifica] Epoca Contemporanea
Lungo tutto l'arco del secondo ottocento vi si gettarono le basi alla futura industrializzazione, soprattutto nei campi cotoniero e tessile. A cavallo tra i secoli XIX e XX l'industrializzazione ebbe una sterzata importante, facendo divenire Parabiago una cittadina industriale per il resto del novecento: gli imprenditori artefici della "Rivoluzione industriale parabiaghese" furono Felice Gajo, ideatore dell'Unione Manifatture di Parabiago, e Paolo Castelnuovo, che nel 1899 fondò la prima fabbrica di scarpe (da donna) della finora siddetta Città della calzatura.
Durante le due guerre mondiali, Parabiago fu avamposto militare di minor importanza: nella prima guerra mondiale sorse un piccolo accampamento militare delle truppe reali, sito nell'attuale zona tra il centro ed il confine con Canegrate, che dal dopoguerra si tramutò in abitazioni, fino al sorgervi di una corte chiamata ancora oggi l'accampamento (in insubre l'accampamënt); nella seconda guerra mondiale, e precisamente durante l'epoca della Repubblica di Salò, ebbe luogo un passaggio con sosta temporanea di qualche giorno dell'esercito del terzo Reich che, sfruttando la ferrovia, si dirigeva a Milano.
Negli anni '60 anche per la cittadina, come per il resto d'Italia, si ebbe il boom economico e demografico. L'industrializzazione aveva preso definitivamente piede, i piccoli calzaturieri artigianali si tramutarono in industrie, anche di medie e grandi proporzioni, sorsero grandi stabilimenti metalmeccanici e chimici e, con l'immigrazione dal mezzogiorno, Parabiago cresceva di popolazione. Il D.P.R. del 27 novembre 1985 porta al 26 ottobre del 1986, quando l'allora Presidente del Consiglio Bettino Craxi giunge in visita con lo scopo di celebrare la cerimonia di "promozione" del comune e, con la simbolica consegna della pergamena al sindaco Renzo Fontana, sancisce la nomina di Parabiago a Città.
All'inizio degli anni '90, nonostante il tentativo della maggioranza dei consiglieri comunali dei partiti DC - PSI - PRI di evitare ciò che si presagiva a proposito del rinnovo del Piano Regolatore Generale, anche la politica parabiaghese viene travolta dalla cosiddetta "tangentopoli", con l'arresto di alcuni protagonisti di spicco delle amministrazioni municipali anni '80. In conseguenza di ciò si prospetta l'alternativa della Lega Nord che governa per due anni; dopo questa parentesi, la politica locale ritrova il riflesso di quella nazionale: nei decenni precedenti con il "dominio" della Democrazia Cristiana, dagli anni '90 in poi l'alternanza tra i due poli.
Per tutti i millenni della sua storia Parabiago è stata favorita dalla posizione geografica, situata com'è sulle direttrici che collegano Milano alla Svizzera e su un'area ricca di fiumi e bacini lacustri.
[modifica] Bibliografia storica di Parabiago
- "Storia di Parabiago, vicende e sviluppi dalle origini ad oggi", Don Marco Ceriani - 1948, Un. Tipografica di Milano.
[modifica] Evoluzione demografica
Abitanti censiti
[modifica] Luoghi d'interesse
[modifica] Monumenti
- Il Collegio Cavalleri per i nobili, ebbe sede nella piazza centrale cittadina (attuale Piazza Maggiolini), in un edificio settecentesco, che attualmente versa purtroppo in condizioni pessime, e fu arricchito nel corso dei decenni da un salone teatro interno e da una torre astronomica tuttoggi visibile;
- la Prima e la Seconda Bottega dell'intarsiatore Giuseppe Maggiolini, situate anch'esse in piazza ma ai lati opposti l'una dall'altra, entrambi edifici del Settecento.
[modifica] Chiese
- La Chiesa Prepositurale (Gèsa Gránda) intitolata ai Santi Gervasio e Protasio, patroni parabiaghesi, probabilmente già esistente nel V secolo, l'attuale edificio venne costruito nel 1610 su ordine del Vescovo di Milano San Carlo Borromeo, che nel 1570 visitò il borgo di Parabiago, arricchita tra il 1780 e il 1781, da una facciata in stile neoclassico progettata dall'illustre architetto Giuseppe Piermarini, conserva tuttoggi uno splendido organo;
- la Chiesa di Sant'Ambrogio della Vittoria (Gèsa de Sant'Ambrös), costruita nel 1339 in onore al Santo Patrono milanese per ricordare il suo intervento miracoloso nella Battaglia di Parabiago, durante il Seicento venne costruito al suo fianco un piccolo Convento dai Monaci Cistercensi ed infine tra il 1708 ed il 1713, gli stessi monaci diedero vita ad un grandioso progetto di ricostruzione di Chiesa e Monastero, che è quello degli edifici tuttora esistenti; attualmente il campanile è privo di campane, secondo una diceria popolare sarebbero stati i soldati napoleonici, o addirittura Napoleone stesso, a portarle via durante la Campagna d'Italia.
- il Santuario della Madonna di "Dio il sá" (Gesèta de la Madona de Díu'l'sá), sul confine con Nerviano, risalente alla fine del Quattrocento, attribuita a Donato Bramante e dichiarata Monumento Nazionale nel 1914, con l'annesso piccolo lazzaretto o cimitero, è particolare perché è sita all'interno del Comune di Parabiago, ma dipende dalla Parrocchia di Nerviano;
- la Chiesetta di San Michele (Gesèta de Sän Míchël), costruita probabilmente nella prima metà del Seicento;
- il Santuario di San Felice (Gèsa de Sän Felïs) costruito nel 1940 con una mastodontica cupola quadrata, che crollò il 20 gennaio 1950, venne poi ricostruita in dimensioni più contenute.
[modifica] Chiese delle frazioni
- a San Lorenzo la Parrocchia dei Santi Lorenzo e Sebastiano, del 1929;
- a Ravello la Chiesa Madonna della Neve costruita nel Settecento su un edificio già esistente nel Trecento;
- nel quartiere Oltre-ferrovia, la Parrocchia di Ravello, intitolata a Gesù Crocefisso di costruzione moderna e sede delle attività amministrative ecclesiastiche della frazione;
- a Villastanza la Parrocchia di Santa Elisabetta, edificata nel 1620, su decreto del Card. Federico Borromeo;
- a Villapia la Chiesetta di Sant'Anna, del 1938 e proprio grazie alla collaborazione popolana della sua edificazione, che nel 1940 la frazione assunse il nome attuale a sostituire l'antico Tiracoda.
[modifica] Palazzi e Ville
- Villa Maggi-Corvini o più semplicemente Villa Corvini (Víla Cùrvïn) con annesso parco, splendido edificio tardo-rinascimentale costruito nel Cinquecento, abbandonata dall'inizio del Novecento e finalmente ristrutturata negli anni '90, oggi è sede di mostre temporanee e di un centro servizi;
- Palazzo Castelli o popolarmente chiamato "la Torre" (la Tür), iniziato sul finire del Settecento e mai portato a termine a causa dell'estinzione della famiglia Castelli;
- infine le novecentesche, entrambe in stile vagamente Liberty, Villa Gajo (1907), dimora del Senatore Felice Gajo, industriale e uomo politico, all'inizio del Novecento fu sindaco di Parabiago, e Villa Castelnuovo (1922), costruita dall'industriale Paolo Castelnuovo;
- in frazione Villastanza vanno menzionati il Palazzo Mantegazza, edificato nel 1840 da un ricco signore di nome Francesco Mantegazza e dalla morte di costui, avvenuta nel 1872, di proprietà dell'Ospedale Fatebenesorelle di Milano, e l'antica Villa Gagliardi ove, secondo alcuni, pare nacque Carlo Cattaneo, durante un soggiorno estivo dei genitori;
- da annoverare lungo il fiume Olona, il Mulino Gajo, il Mulino Bert ed il Mulino Rancilio, testimonianza delle attività agricole del passato, oltre alla Fornace Rancilio nei pressi del mulino omonimo;
- a Ravello, é famosa la Cascina Ravellino, attualmente sita tra il centro della frazione e i bordi del Parco del Roccolo, ma un tempo si trovava in aperta campagna e tra i suoi poderi agricoli, aveva un esteso vigneto ove si coltivava una qualità autoctona di uva, per la produzione di un particolare vino locale, della quale pare che oggi sia estinta.
[modifica] Natura
- I boschi ed i prati nei pressi delle frazioni di Ravello, Villastanza e Villapia, fanno parte del Parco Agricolo Sovraccomunale del Roccolo, che comprende anche altre aree boschive dei comuni di Canegrate, Busto Garolfo, Casorezzo, Arluno e Nerviano, atto alla difesa di fauna, flora e attività agricole locali; è in progetto una sua estensione fino al Bosco WWF di Vanzago;
- attualmente in via di istituzione, è il nuovo Parco Agricolo Sovraccomunale dei Mulini, che dal Parco Castello di Legnano scenderebbe lungo le rive del fiume Olona attraversando i Comuni di Canegrate, San Vittore Olona e Parabiago, fino al Monastero degli Olivetani di Nerviano; il parco sarà punto di slancio per il recupero e la salvaguardia delle acque del fiume;
- altro progetto interessante é rappresentato dal Parco Villoresi, una cintura di verde pubblico che attraverserebbe le provincie di Milano e di Monza-Brianza, lungo le rive del Canale Villoresi; per ora é in fase di realizzazione soltanto la Pista Ciclabile Villoresi, destinata a diventare la "spina dorsale" della futura area verde.
Il canale Villoresi tra Busto Garolfo e Villastanza in primavera. |
Villastanza, la pista ciclabile lungo il Villoresi. |
[modifica] Cultura
[modifica] Ricorrenze, feste e fiere
- 21 febbraio - Anniversario della Battaglia di Parabiago;
- 19 giugno - Festa Patronale dei Santi Gervasio e Protasio;
- luglio - Festa Madonna della Neve a Ravello;
- inizi di settembre - Festa Parrocchiale di Ravello;
- ultimo lunedì di settembre - Sagra di San Michele con fiera popolare (Fiéra de Sän Michël), durante la quale i bar e i ristoranti cittadini organizzano "mangiate" di casoeura o casöra (pron. kasœra in entrambi i casi), tipico piatto popolare milanese.
[modifica] Istruzione
Elenco completo delle scuole presenti:
[modifica] Scuole per l'Infanzia
- Asilo Nido Comunale "Setti Carraro"
- Scuola Materna Statale - sedi di via XXIV maggio (zona centro-stazione) e via Brescia (zona oltreferrovia-Ravello)
- Scuola Materna Paritaria "Senatore Felice Gajo" in centro
- Scuola Materna Paritaria di Ravello
- Scuola Materna Paritaria "Santa Maria Elisabetta" di Villastanza
- Scuola Materna Paritaria "Santi Martiri Lorenzo e Sebastiano" in frazione San Lorenzo
[modifica] Scuole Elementari e Medie
- S.E. Statale "Alessandro Manzoni" in centro
- S.E. Statale di via Brescia (zona oltreferrovia-Ravello)
- S.E. Statale di San Lorenzo
- S.E. Statale di Villastanza
- S.M. Statale "Giuseppe Rapizzi" ("rioni" Sant'Anna e San Michele)
- S.M. Statale "Romano Rancilio" di Villastanza
- S.M. Statale di San Lorenzo
- S.M. Paritaria "Sant'Ambrogio" in centro
[modifica] Scuole d'Istruzione Superiore
- Liceo Scientifico Statale "Claudio Cavalleri"
- Istituto Tecnico Commerciale Statale e per Geometri "Giuseppe Maggiolini"
- Istituto d'Istruzione Superiore (privato) "Carlo Cattaneo"
- Istituto d'Istruzione Superiore (privato) "Enrico Fermi"
- Centro di Formazione Professionale (privato) "Luigi Clerici"
[modifica] Istruzione Universitaria
In Parabiago non vi sono sedi universitarie, tuttavia la più vicina é il Libero Istituto Universitario Carlo Cattaneo di Castellanza, oltre ovviamente alle sedi milanesi.
[modifica] Sport
- Importante è la gloriosa squadra di rugby U.S. Parabiago attualmente militante in serie B, ma in passato anche in serie A; tra l'altro in città ogni anno si giocano le partite casalinghe della Nazionale Italiana Under 16, valevoli per il Torneo Sei Nazioni;
- nel ciclismo si ricorda il parabiaghese Libero Ferrario, primo Campione del Mondo di ciclismo per dilettanti, a Zurigo nel 1924: in suo ricordo si svolge ogni anno per le vie della città una gara Memorial ed il traguardo volante della Coppa Bernocchi proprio di fronte allo Stadio Comunale a lui intitolato; citiamo inoltre il più recente campione Giuseppe Saronni che vinse a Goodwood (Regno Unito) il mondiale su strada, residente in città; varie associazioni e squadre ciclistiche, hanno sede nel territorio comunale, a sottolineare il fatto che lo sport é molto in voga nella cittadina e nelle sue frazioni;
- non dimentichiamo per la pallavolo la squadra maschile che recentemente ha partecipato al campionato di serie B e C1;
- nel calcio l'A.C. Parabiago chiamato affettuosamente dagli anziani Piccolo Torino per le maglie color granata e per i successi passati nel campionato di Serie C;
- per quanto riguarda l'atletica leggera, gli atleti di Parabiago gareggiano per la Pro Sesto Atl. la quale è diramata sulla provincia di Milano e che ha accolto nella sua rosa podi italiani sia di società sia individuali.
[modifica] Teatro e musica
- A Parabiago nacque ed è tuttora attivo il gruppo teatrale dialettale Sempr'Alegher (in italiano "Sempre Allegri") che, sull'esempio della più ben nota compagnia de "I Legnanesi" di Felice Musazzi, recita commedie in dialetto locale;
- Nata invece nella frazione Villastanza l'attrice Franca Rame, moglie del Premio Nobel Dario Fo.
- In città ha sede anche il prestigioso coro polifonico Ensemble vocale Calycanthus diretto dal compositore Pietro Ferrario.
- Parabiago è anche un fervido laboratorio musicale del genere Punk Rock. Grazie infatti all'importanza dei due istituti statali d'istruzione superiore, ovvero il Liceo Cavalleri e l'I.T.C.G. Maggiolini, i giovani parabiaghesi possono confrontarsi con ragazzi di varie cittadine e paesi dell'Alto Milanese e scambiare così interessi ed opinioni. Grazie a ciò, nacquero negli anni '90 due Punk Band tra le più famose d'Italia: i Punkreas ed i Gasnervino.
Negli ultimi anni anche le attività culturali in ambito cittadino stanno crescendo in numero e in qualità: mostre, concerti incontri ecc..
[modifica] Gastronomia
- Come in gran parte del milanese, anche a Parabiago il piatto tipico principale della cucina locale è la cassoeula, che nella variante indigena della lingua insubre si dice casoeura o casöra (pron. kasœra per entrambi i casi), consumata in feste popolari come la sagra di San Michele.
- Per "dolce tipico" parabiaghese, si può citare la rosümáda (pron. rosœumáda), una sorta di bevanda a base di uova sbattute, zucchero e rhum o grappa, nella versione "soft" per i più piccoli é senza alchool, molto nutriente e ricca di calorie, da consumarsi in periodi invernali.
[modifica] Personalità legate a Parabiago
[modifica] Nati e vissuti
- Giuseppe Maggiolini (1738-1814), mobiliere, intarsiatore ed ebanista;
- Giuseppe Giannini (1774-1818), medico;
- Libero Ferrario (1901-1930), ciclista.
[modifica] Vissuti o viventi per un lungo periodo
- Sen. Felice Gajo (1861-1935), industriale e politico;
- Paolo Castelnuovo (1861-1926), industriale;
- Giuseppe Saronni (vivente), ciclista.
[modifica] Nati solamente
- Franca Rame (vivente), attrice di teatro nata a Villastanza;
- Giovanni Ferreri (vivente), attore;
- e a Villastanza, pare nacque Carlo Cattaneo (1801-1869), patriota, politico e scrittore; difatti Don Marco Ceriani, uomo di chiesa e storico parabiaghese, nel suo libro "Storia di Parabiago, vicende e sviluppi dalle origini ad oggi" (1948 - edito da Unione Tipografica di Milano), cita la nascita del Cattaneo, come evento realmente accaduto nella frazione: egli essendo un religioso, aveva libero accesso agli atti redatti e conservati negli archivi delle parrocchie parabiaghesi, un tempo unica fonte documentale, poiché la chiesa rappresentava la massima istituzione in paesi e borghi.
[modifica] Economia
Parabiago è una cittadina prevalentemente industriale, ma in passato fu un attivo borgo agricolo, settore che era a rischio e che oggi si tenta di preservare con l'istituzione dei due Parchi Agricoli Sovraccomunali del Roccolo e dei Mulini (o Media Valle Olona).
Risulta abbastanza attivo il terziario, oltre all'attività estrattiva nelle cave della frazione San Lorenzo.
[modifica] Industria
Settore principale dell'economia comunale, nonché artefice del popolamento negli scorsi decenni, è senza ombra di dubbio l'Industria.
Campo maggiormente rilevante è il calzaturiero, tanto importante da darle l'appellativo di Città della calzatura; ebbe inizio nel 1899 con l'istituzione della prima fabbrica per la produzione di scarpe da donna, ad opera di Paolo Castelnuovo e soci: da allora in paese si sviluppò una sorta di Artigianato, spesso e volentieri "casalingo", che dette in tempi più recenti linfa vitale per l'Artigianato Industriale locale, portando Parabiago ai primi posti in Italia, in concorrenza con Vigevano, e nel mondo. Attualmente però il panorama artigianale specifico sente un periodo di crisi, è infatti messo in ginocchio dalla concorrenza estera (soprattutto cinese); resiste invece il "fiore all'occhiello" della cazatura parabiaghese, la Fratelli Rossetti, specializzata in scarpe di lusso e conosciuta in tutto il mondo.
Il tessile è ancora presente sul territorio con la ReDe, specializzata nella produzione di calze. Questo settore ebbe inizio con Felice Gajo e la sua Unione Manifatture di Parabiago all'inizio del novecento fu attiva anche in altri comuni del milanese.
Da menzionare il passato glorioso di due fabbriche di elettrodomestici: la Termozeta di San Lorenzo e la Rancilio macchine per caffè di Villapia, un tempo all'avanguardia nei rispettivi campi, ed entrambe sponsor del Giro d'Italia negli anni '70 e '80. Delle due, soltanto la seconda ha ancora sede in loco.
Per l'industria chimica, va ricordata la multinazionale Icap-Sira di San Lorenzo, la quale ha come prodotti principali collanti, coloranti e polimeri.
[modifica] Amministrazione comunale
Sindaco: Olindo Bruno Garavaglia dal 17/04/2000
Centralino del comune: 0331 406011
Email del comune: comune@comune.parabiago.mi.it