Maria II d'Inghilterra
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Maria II (30 aprile 1662 - 28 dicembre 1694) regnò come regina d'Inghilterra e Irlanda dal 13 febbraio 1689 fino alla morte, e come regina di Scozia dall'11 aprile. Maria, protestante, salì al trono in seguito alla Gloriosa Rivoluzione, che depose il padre di lei, Giacomo II, cattolico. Maria regnò congiuntamente al marito e primo cugino Guglielmo III d'Inghilterra, che divenne unico sovrano dopo la sua morte. Maria, sebbene sovrana di suo proprio diritto, non esercitò il suo potere durante la maggior parte del suo regno: governò, tuttavia, quando il marito era lontano, impegnato in qualche guerra.
[modifica] Primi anni
Maria, che nacque a Londra, fu la figlia primogenita del duca di York il futuro Giacomo II d'Inghilterra e della sua prima moglie, Lady Anne Hyde. Lo zio di Maria era il re Carlo II; suo nonno materno, Edward Hyde, I conte di Clarendon, che servì per un lungo periodo come primo consigliere di Carlo. Anche se i suoi genitori ebbero otto figli, solo Maria e la sua giovane sorella Anna sopravvissero in età adulta.
Il duca di York si convertì al cattolicesimo romano nel 1668 o nel 1669, ma Maria e Anna furono educate come protestanti, in conformità ai comandi di Carlo II. La madre di Maria morì nel 1671; suo padre si sposò ancora nel 1673, prendendo come seconda moglie la cattolica Maria di Modena, conosciuta anche come Maria Beatrice d'Este.
All'eta di quindici anni, la principessa Maria fu promessa sposa allo Stadtholder protestante e principe d'Orange, Guglielmo III. Guglielmo era il figlio di sua zia, Maria, principessa reale e principessa d'Orange, e del principe Gulgliemo II di Nassau. All'inizio, Carlo II si oppose ad un'alleanza con il governatore olandese; avrebbe preferito che Maria sposasse l'erede al trono francese, il delfino Luigi — ma in seguito approvò, visto che una coalizione con gli olandesi stava diventando sempre più politicamente favorevole. Pressato dal Parlamento, il duca di York acconsentì alle nozze, affermando falsamente che voleva acquistare popolarità presso i protestanti. I primi cugini Maria e Guglielmo si sposarono a Londra il 4 novembre 1677.
Maria si stabilì in Olanda, dove visse con suo marito. Non ebbe sicuramente un matrimonio felice; le sue tre gravidanze si conclusero in aborti o morti alla nascita. Divenne popolare tra il popolo olandese, ma il marito la trascurava o persino maltrattava. Guglielmo mentenne a lungo rapporti con Elizabeth Villiers, una delle accompagnatrici di Maria.
[modifica] La gloriosa rivoluzione
Dopo la morte di Carlo II senza prole legittima nel 1685, il duca di York divenne re sotto il nome di Giacomo II in Inghilterra e Irlanda, e come Giacomo VII in Scozia. Ebbe una controversa politica religiosa; i suoi tentativi di garantire libertà di credo ai non anglicani non furono recepiti. Diversi politici e nobili protestanti entrarono in negoziato col marito di Maria già dal 1687. Dopo che Giacomo fece la mossa suicida di costringere il clero anglicano a leggere la Dichiarazione di Indulgenza—il proclama che garantiva la libertà religiosa ai dissidenti—dalle loro chiese nel maggio 1688, la sua impopolarità crebbe notevolmente. L'allarme pubblico aumentò quando la Regina Maria diede alla luce un figlio—Giacomo Francesco Edoardo—nel giugno 1688, poiché il figlio, contrariamente a Maria e ad Anna, sarebbe stato cresciuto come Cattolico Romano. Alcuni accusarono che il bambino non fosse suo, essendo stato portato in segreto come sostituto per il figlio nato morto della regina. Anche se non ci sono prove che supportino questa ipotesi, Maria sfidò pubblicamente la legittimità del bambino, giungendo ad una rottura con suo padre.
Il 30 giugno i "sette immortali" richiesero in segreto a Guglielmo III—che si trovava nei Paesi Bassi con Maria—di recarsi in Inghilterra con un esercito. Inizialmente Guglielmo fu riluttante; egli era geloso della posizione di sua moglie in qualità di erede della corona inglese, e temeva che sarebbe diventata più potente di lui. Maria comunque, convinse il marito di non avere a cuore il potere politico. Guglielmo accettò di procedere all'invasione; le sue intenzioni divennero pubbliche nel settembre 1688, e l'esercito olandese sbarcò il 5 novembre. La fiducia del popolo inglese in Giacomo era così bassa che non fece nessun tentativo di salvare il proprio re. L'11 dicembre il re sconfitto tentò la fuga ma venne intercettato. Un secondo tentativo compiuto il 23 dicembre ebbe invece successo.
Nel 1689, si riunì una convenzione parlamentare indetta dal Principe di Orange, e ne scaturì una notevole discussione circa le azioni appropriate da intraprendere. Guglielmo di Orange si sentiva insicuro nella sua posizione; desiderava governare come re, piuttosto che fungere da semplice consorte di una regina. L'unico precedente di una monarchia congiunta risaliva al XVI secolo, quando Maria I sposò il principe spagnolo Filippo e venne concordato che questi avrebbe preso il titolo di re. Ma Filippo II rimase re solo mentre era in vita la moglie e vennero poste delle limitazioni al suo potere. Guglielmo comunque, richiese di restare re anche dopo la morte della moglie. Anche se alcuni proposero che fosse lei l'unica regnante, Maria restando fedele al marito, rifiutò.
Il 13 febbraio 1689, il Parlamento approvò la Dichiarazione di Diritto, nella quale si riteneva che Giacomo, col tentativo di fuga dell'11 dicembre 1688, avesse abdicato il governo del regno, e che il trono fosse quindi divenuto vacante. Il Parlamento non offrì la corona a Giacomo Francesco Edoardo, figlio maggiore di Giacomo (che sarebbe stato l'erede apparente in circostanze normali), ma a Guglielmo e Maria come sovrani congiunti. Fu comunque previsto che "l'unico e pieno esercizio del potere regale risieda solo e sia eseguito da detto Principe di Orange, in nome di detti Principe e Principessa, durante le loro vite congiunte."
Il vescovo di Londra, Henry Compton, incoronò insieme Guglielmo e Maria nell'abbazia di Westminster l'11 aprile 1689. Solitamente è l'Arcivescovo di Canterbury a celebrare le incoronazioni, ma l'arcivescovo dell'epoca, William Sancroft, rifiutò di riconoscere la rimozione di Giacomo II. Nel giorno dell'incoronazione, la Convenzione degli Stati Scozzesi — che eran molto più divisa del Parlamento Inglese — dichiarò infine che Giacomo non era più Re di Scozia. A Guglielmo e Maria fu offerta la corona scozzese; accettarono l'11 maggio.