Chioma di Berenice (costellazione)
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Chioma di Berenice |
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| Nome latino Genitivo |
Coma Berenices |
| Abbreviazione | Com |
| • Coordinate | |
| Ascensione retta Declinazione |
13 h +22° |
| Area totale | 386 gradi quadrati |
| • Dati osservativi | |
| Visibilità da Terra - Latitudine minima - Latitudine massima - Passa al meridiano |
-16° +90° 15 maggio, alle 21:00 |
| Stella principale - Magnitudine app. |
Diadem 4,3 (dal Sole) |
| Altre stelle - Magnitudine < 3 - Magnitudine < 6 |
Nessuna {{{stellesottoil6}}} |
| • Sciami meteorici | |
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| • Costellazioni confinanti | |
| Da est, in senso orario: |
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Coma Berenices (la Chioma di Berenice) è un asterismo tradizionale, che col tempo è diventato una costellazione. Generalmente, la si attribuisce al'astronomo Tycho Brahe Si trova vicino al Leone.
[modifica] Caratteristiche
La stella più luminosa di Coma Berenices (α Comae Berenices) si chiama Diadem. Rappresenta la gemma nella corona di Berenice.
β Comae Berenices è di poco più luminosa del nostro Sole, il che ci dà un'idea di quanto debole apparirebbe il Sole ad una distanza di soli 27 anni luce, che astronomicamente parlando è dietro l'angolo.
[modifica] Oggetti del profondo cielo
La maggior parte delle stelle della Coma Berenices formano un ammasso aperto che non è riportato sulla maggior parte dei cataloghi, perché è sparso su un'ampia regione larga più di 5 gradi, vicino a γ Comae Berenices. Questo ammasso è a volte chiamato Melotte 111.
L'ammasso della Chioma è un enorme ammasso di galassie con più di mille membri.
[modifica] Storia e mitologia
Questa costellazione, originariamente un asterismo, è associata con un'affascinante leggenda. È una delle poche costellazioni (assieme allo Scudo) a prendere il nome da una figura storica, in questo caso la regina Berenice II, moglie di Tolomeo III (246 a.C.-221 a.C.), il re sotto il quale Alessandria d'Egitto divenne un importante centro culturale.
Intorno al 243 a.C., il re intraprese una pericolosa spedizione contro i Siri, che avevano ucciso sua sorella. Berenice giurò alla dea Afrodite di sacrificare i suoi famosi lunghi capelli, dei quali era estremamente orgogliosa, se suo marito fosse tornato sano e salvo. Egli tornò, ed essa si fece tagliare i capelli e li pose nel tempi della dea.
Ma la mattina seguente, i capelli erano spariti. Per calmare il re e la regina, che erano furiosi (e anche per salvare la vita dei sacerdoti del tempio), l'astronomo di corte, Conon, annunciò che la dea era stata così contenta dell'offerta da porla in cielo. Indicò quindi un insieme di stelle che a quel tempo erano considerate come la coda del Leone, ma che da allora sono chiamate la Chioma di Berenice.
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