Campi Bisenzio
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Campi Bisenzio | |||
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Stato: | Italia | ||
Regione: | Toscana | ||
Provincia: | Firenze | ||
Coordinate: |
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Altitudine: | 38 m s.l.m. | ||
Superficie: | 28 km² | ||
Abitanti: |
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Densità: | 1.298,4 ab./km² | ||
Frazioni: | Capalle, La Villa, Limite, Le Miccine, Il Rosi, San Donnino, San Giorgio a Colonica, San Cresci, San Piero a Ponti, Sant'Angelo a Lecore | ||
Comuni contigui: | Calenzano, Firenze, Poggio a Caiano (PO), Prato (PO), Scandicci, Sesto Fiorentino, Signa | ||
CAP: | 50013 | ||
Pref. tel: | 055 | ||
Codice ISTAT: | 048006 | ||
Codice catasto: | B507 | ||
Nome abitanti: | campigiani | ||
Santo patrono: | Beata Teresa Maria della Croce (Teresa Manetti) | ||
Giorno festivo: | 23 aprile | ||
Sito istituzionale |
Campi Bisenzio è un comune di 41.098 abitanti della ciao provincia di Firenze.
[modifica] Storia
Per approfondire, vedi la voce Storia di Campi Bisenzio. |
[modifica] Lo stemma del Comune di Campi Bisenzio e le sue origini
Lo stemma del comune vede rappresentato, su fondo rosso, un levriere rampante con collare azzurro, sormontato da una corona murale in oro con muro aperto di quattro porte di cui tre a vista e sedici finestre di cui nove a vista sormontate da sedici merli. Il gonfalone comunale è composto da un drappo rosso, riportante l'arme sopra descritta, con la scritta d'oro "Comune Campi Bisenzio" su due righe in capo e in punta. Sebbene di antica origine (il comune lo adotta almeno dal 1774), non sono chiare le origini dello stemma: una prima ipotesi, formulata dall'araldista Luigi Passerini (XIX secolo) lo fa derivare dall'assonanza tra la parola cane (in latino canis) e il nome del paese, anticamente scritto anche "Canpis". Una seconda ipotesi, più elegante, cerca le origini del blasone nella secolare fedeltà di Campi alla città di Firenze, ben rappresentata dal cane. Una terza ipotesi collega invece la figura del levriero all'antica tradizione di caccia che ha carattetizzato il territorio campigiano.
[modifica] Personalità celebri
- Fra' Ristoro da Campi (?-1284); architetto, frate domenicano a cui si attribuisce il progetto di Santa Maria Novella a Firenze e Santa Maria Sopra Minerva a Roma
- Mariano Falcini (1805-1885); architetto, collaboratore di Giuseppe Poggi e realizzatore del locale Teatro Dante e del Tempio Isrealitico di Firenze
- Fausto Sestini (1839-1904); chimico agrario
- Beata Teresa Maria della Croce (Teresa Manetti; 1846-1910); fondatrice religiosa
- Gino Fratesi (1906-1993); tenore lirico
- Lanciotto Ballerini (1911-1944); partigiano, Medaglia d'oro VM
- Ugo Novelli (1912-1968); basso lirico
- Rolando Panerai (1924); baritono lirico
- Narciso Parigi (1927); cantante ed attore
- Carlo Monni (1943); attore
- Gianluca Berti (1967); calciatore
- Francesco Flachi (1975); calciatore
- Andrea Ballerini (1973), pilota motomondiale 250cc
- Elisa Cella (1982); pallavolista della Nazionale
- Francesco Ferrucci; fu Podestà di Campi nel 1523
- Papa Leone XI (Alessandro de' Medici; 2 giugno 1535 - 27 aprile 1605) iniziò la sua carriera ecclesiastica come Pievano della Chiesa di Santo Stefano a Campi
- Felice Matteucci (1808-1887); inventore del motore a scoppio con Eugenio Barsanti, visse a lungo a Campi Bisenzio, ne fu consigliere comunale ed è ivi sepolto nella Villa Montalvo
- Sono di origine campigiana Franco Ballerini, ex ciclista professionista e commissario tecnico della nazionale ciclistica italiana e il giornalista Paolo Panerai, direttore del quotidiano economico Milano Finanza.
[modifica] Campi Bisenzio nella letteratura
Il nome di Campi Bisenzio o di alcune sue frazioni compare in diverse opere letterarie.
- Dante Alighieri lo cita nel XVI canto del Paradiso (vv 49-51) della Divina Commedia
«Ma la cittadinanza, ch'è or mista
di Campi, di Certaldo e di Fegghine, pura vediesi ne l'ultimo artista» |
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- Giovanni Boccaccio cita la frazione di Capalle ("Io non biasimerò l'essere a ciò venuti chi da Capalle, e quale da Cilicciavole, e quale da Sugame o da Viminiccio, tolti dalla cazzuola o dallo aratro, e sublimati al nostro magistrato maggiore") nella sue "Epistola Consolatoria a Messer Pino de' Rossi" ed ambienta nel capoluogo la bellissima novella di Federigo degli Alberighi del Decamerone (giornata V, novella 9)
- Michelangelo Buonarroti il Giovane, nella sua "Tancia" (atto II, scena V) fa dire ad un personaggio "I' son io, che mi chiamo Cecco Zampi...Mia madre è mona Tea di Ton da Campi"
- Lorenzo Lippi ambienta a Campi alcune scene del suo poema eroicomico "Il Malmantile racquistato"
- Aldo Palazzeschi fa il nome di Campi nelle prime pagine delle "Sorelle Materassi"
- Curzio Malaparte ricorda spesso il nome di Campi nel suo "Maledetti Toscani"
[modifica] Centri abitati; confini comunali
Oltre al capoluogo, tradizionalmente ripartito nei quartieri di Campi (Santo Stefano), San Lorenzo, Santa Maria, San Martino e San Giusto, il territorio comunale comprende le frazioni di San Donnino, Capalle, Il Rosi, Limite, La Villa, San Cresci, Le Miccine, parte di San Giorgio a Colonica e la parte di San Piero a Ponti e Sant'Angelo a Lecore posta a nord della Via Pistoiese. Il comune di Campi Bisenzio, nella sua ormai millenaria storia, ha conosciuto diverse variazioni territoriali, alcune di grande entità. La prima organizzazione territoriale della zona fu la Podesteria, entità amministrativa creata dalla Repubblica Fiorentina alla fine del XIV secolo e basata sull'organizzazione ecclesiastica: la Podesteria di Campi comprendeva allora i territori dei popoli della Pieve di Santo Stefano a Campi, delle proprie suffraganee e della Propositura dei SS Quirico e Giulitta a Capalle. Rispetto al comune odierno, il territorio podestarile non comprendeva la frazione di San Donnino (allora facente parte della Lega di Brozzi), la parte di Sant'Angelo a Lecore oggi a nord della Via Pistoiese (allora compresa nella Podesteria di Signa) ma in compenso comprendeva la parte di San Piero a Ponti a sud della Via Pistoiese. Questo assetto si mantenne invariato fino al 1774, quando in occasione della riforma amministrativa del Granduca Pietro Leopoldo fu decisa la soppressione delle vecchie istituzioni medievali ed una riduzione del numero delle ex leghe e podesterie, ora ribattezzate "comunità": la nuova comunità di Campi fu allargata con l'annessione dei territori facenti fino ad allora capo a Signa, Calenzano e Montemurlo. Era indubbiamente una circoscrizione amplissima e di difficile gestione, che univa assieme popoli e territori che spesso non avevano nulla in comune con il capoluogo (si pensi a Montemurlo o ai popoli della zona montuosa calenzanese), tanto che già nel 1808, durante il governo francese della Toscana, i quattro comuni venivano nuovamente suddivisi con piccole modifiche territoriali per razionalizzarne i vecchi confini. In questa occasione il comune di Campi assunse gli attuali confini, esclusa San Donnino, con un reciproco scambio di territori lungo la Via Pistoiese col comune di Signa che vide la fissazione del confine comunale lungo la strada. L'ultima modifica del territorio comunale risale al 1928, quando fu soppresso il confinante comune di Brozzi e la frazione di San Donnino fu annessa a Campi Bisenzio. Oggi il comune di Campi confina con sette comuni: Firenze, Scandicci, Signa, Poggio a Caiano, Prato, Calenzano e Sesto Fiorentino. Di seguito vengono riportati i confini in dettaglio.
- Comune di Poggio a Caiano: il brevissimo confine è delimitato dal fiume Ombrone Pistoiese dalla Via Pistoiese alla confluenza della gora Bonzola.
- Comune di Prato. Dalla confluenza della Bonzola nell'Ombrone Pistoiese, il confine comunale segue il corso della stessa fino al ponte di Via Crocicchio dell'Oro, a poca distanza dalla frazione pratese di Castelnuovo. Da qui il confine comunale è segnato da alcune strade di campagna (Via Crocicchio dell'Oro, Via Colonica, Via delle Miccine) fino a San Giorgio a Colonica. Qui il confine segue poi la nuova strada di collegamento (Via delle Tre Ville) con la zona industriale di Capalle fino alla confluenza di essa nella Via dei Confini, che diviene a sua volta confine comunale per un breve tratto fino al sottopasso della A11. Qui il confine svolta ad angolo retto ad est fino a raggiungere il Bisenzio, che a sua volta diviene delimitatore fino all'altezza della Via del Ciliegio, in località Gonfienti. Da questo punto i due comuni vengono separati da alcune strade di campagna (Via del Ciliegio, Via Cellerese) fino alla località del Rosi, dove la Via Cellerese confluisce sulla Via Pratese. Il confine segue la strada fino al torrente Marinella, dove incontra il comune di Calenzano.
- Comune di Calenzano. Il confine con Calenzano segue il corso della Marinella fino ad un punto parallelo alla Via Mugellese, dove svolta a est seguendo un percorso eccentrico di alcune viottole di campagna fino a confluire nella Via Mugellese. Questa strada segna il confine fino a Via San Quirico, seguendone il vecchio percorso nei pressi del torrente Marina, che a sua volta fa da confine fino ad un punto a nord delle Officine Galileo, dove la linea divisoria svolta ad est seguendo alcune vecchie strade campestri fino a confluire nella Via degli Olmi, per giungere al luogo dove si incontrano i confini dei comuni di Campi Bisenzio, Calenzano e Sesto Fiorentino.
- Comune di Sesto Fiorentino. Il confine segue per il primo tratto il corso del torrente Garille Vecchio per poi svoltare ad est. Qui un tempo la divisione era segnata da alcune vie campestri ma dopo la costruzione dell'Autostrada del Sole, dell'area di servizio di Firenze Nord e del Centro Direzionale queste strade, eccettuato un tratto di Via di Limite, sono scomparse e il confine è oggi visibile solo sulle mappe catastali. Particolare curioso: il grande motel è tagliato esattamente a metà dal confine comunale, un tempo segnato ad una viottola che in piccola parte è ancora visibile. Il confine diviene nuovamente "visibile" a sud della A11, dove è segnato prima dalla Gora dell'Acqualunga di Settimello e poi dalla Via dell'Acqualunga fino al Fosso Reale, che a sua volta diviene linea divisoria fino all'incrocio con il comune di Firenze, a nord di San Donnino.
- Comune di Firenze. Il confine con Firenze, a partire dal Fosso Reale, è segnato a nord da una via campestre fino all'incrocio con essa di Via dei Manderi, che a sua volta fa da confine fino ad un altra via campestre che confluisce poi in Via Villari. Questa strada segna poi il confine fino alla vecchia Via Pistoiese, dove poi la linea passa attraverso alcuni fondi privati, segue per un tratto Via del Fosso Secco e poi raggiunge con una linea retta il fiume Arno, seguendo alcuni fossi ed alcune strade campestri.
- Comune di Scandicci. Il confine comunale con Scandicci è segnato dal fiume Arno fino all'altezza della stazione di San Donnino.
- Comune di Signa. Dalla stazione di San Donnino, il confine segue la Via dei Bassi fino al Bisenzio, che a sua volta fa da separatore fino alla confluenza in esso del Fosso Reale, delimitante poi il confine fino al Ponte della Baccellina, sulla Via Pistoiese. Da qui il confine tra i due comuni è segnato dalla strada statale, seguendo il vecchio percorso (il nuovo raccordo col ponte sul Bisenzio è totalmente sul comune di Signa) fino all'Ombrone Pistoiese.
[modifica] Beni storici, culturali e paesaggistici
- Capoluogo: Pieve di Santo Stefano (X sec), Palazzo del Podestà (XIII sec), Rocca Strozzi e Mura Castellane (XIV sec), Palazzo Benini, Teatro Dante, Villa Rucellai, Villa Montalvo e Parco della Ragnaia, Oasi di Focognano.
- San Lorenzo: Villa Il Palagio; Chiesa di San Lorenzo
- Santa Maria: Chiesa di Santa Maria (XI sec)
- San Martino: Chiesa di San Martino (XIV sec); Convento delle Bettine
- Capalle: Propositura dei SS Quirico e Giulitta (XIV sec)
- San Piero a Ponti: Chiesa di San Piero (XII sec)
- San Donnino: Chiesa di Sant'Andrea (affreschi di Domenico Ghirlandaio-XIV sec); Chiesa di San Donnino (IX sec), Torre dei Tornaquinci (XIV sec), ex stabilimento Ausonia, Mulino di San Moro (XVII sec)
Nel territorio comunale, nei pressi del casello autostradale di Firenze Nord, sorge la bellissima Chiesa di San Giovanni Battista all'Autostrada (1964), opera di Giovanni Michelucci
[modifica] Galleria fotografica
Per approfondire, vedi la voce Campi Bisenzio/Galleria fotografica. |
[modifica] Aspetti economici
Le attività agricole sono ridotte oramai ad un ruolo estremamente marginale. Nel campo industriale sono presenti manifatture tessili, chimiche, del mobilio, dell'abbigliamento, delle confezioni, dei laterizi,dell'alta tecnologia (Officine Galileo) e meccaniche (tra cui un grande stabilimento di componentistica per automobili). Molto sviluppato il settore commerciale (è presente un grande centro commerciale, "I Gigli") e alberghiero. Sopravvive ancora ma in misura ridotta e senza le caratteristiche del passato (lavoro a domicilio, manualità etc..), la tradizionale lavorazione della paglia e dei suoi prodotti (cappelli, borse etc...) che tanta importanza ebbe per l'economia della zona fino al secondo dopoguerra. Recentemente è stato inaugurato un grande centro "sport and wellness" tra i più grandi d'Italia.
[modifica] Gastronomia locale
Il piatto più tradizionale e noto è la pecora alla campigiana. Campi Bisenzio si contende la paternità dell'invenzione della finocchiona con Greve in Chianti e quella del roventino con la vicina Sesto Fiorentino.
Un altro secondo piatto tipico della zona è il cielo stellato.
Un dolce tipico sono le "campigiane", paste ripiene di crema pasticciera.
La frazione di Capalle è da sempre "specializzata" nella cucina del papero (molto noto è il collo di papero ripieno).
I ranocchi fritti o "all'uovo", sono una specialità delle frazioni meridionali (San Donnino, San Piero a Ponti e Sant'Angelo a Lecore), derivata dalla presenza di numerosi laghetti in questa zona.
Nella cucina locale sono presenti ovviamente specialità fiorentine e toscane come la ribollita, la pappa al pomodoro, il lampredotto, la trippa alla fiorentina, il castagnaccio (qui chiamato "ghirighio"), la schiacciata con l'uva, le frittelle di riso ed i cenci.
[modifica] Evoluzione demografica
Abitanti censiti
[modifica] Amministrazione comunale
Sindaco: Fiorella Alunni dal 12-13/06/2004, partito: Democratici di Sinistra
Centralino del comune: 055 89591
Email del comune: campibisenzio@comune.campi-bisenzio.fi.it
- Classificazione climatica: zona D, 1721 GR/G
[modifica] Città gemellate
- Orly, Francia, dal 1980
- Tipitapa, Nicaragua dal 1987
- North Lanarkshire, Scozia, Regno Unito, dal 1988
- Bir Lehlu, Repubblica Araba Saharawi Democratica
[modifica] Sindaci dal 1944 ad oggi
- Arnoldo Nesti (Psiup), dal 1944 al 1946
- Spartaco Conti (Pci), dal 1946 al 1956
- Vasco Puccini (Psi), dal 1956 al 1965
- Primaldo Paolieri (Pci), dal 1965 al 1971
- Liberto Roti (Pci), dal 1971 al 1979
- Anna Maria Mancini (Pci), dal 1979 al 1990
- Adriano Chini (eletto Pci; aderisce in seguito al Pds-Ds) dal 1990 al 2004
- Fiorella Alunni (Ds) dal 2004
[modifica] Risultati delle elezioni politiche dal 1946 ad oggi
Per approfondire, vedi la voce Elezioni Politiche a Campi Bisenzio dal 1946 ad oggi. |
[modifica] Collegamenti esterni
Museo d'arte sacra di Sant'Andrea a San Donnino
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