3 Juno
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Scoperta A | |
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Scopritore | Karl Ludwig Harding |
Data della scoperta | 1° settembre 1804 |
Designazioni provvisorie B |
Nessuna |
Categoria | Fascia principale Fam. di asteroidi Juno |
Elementi orbitali | |
Epoca 25 novembre 2005 (JD 2453699,5) | |
Eccentricità (e) | 0,2583 |
Semiasse maggiore (a) | 399,155 Gm (2,668 AU) |
Perielio (q) | 296,03 Gm (1,979 AU) |
Afelio (Q) | 502,276 Gm (3,358 AU) |
Periodo orbitale (P) | 1591,93 g (4,36 a) |
Velocità orbitale media | 17,93 km/s |
Inclinazione (i) | 12,971° |
Longitudine del nodo ascendente (Ω) |
170,125° |
Argomento del perielio (ω) |
247,839° |
Anomalia media (M) | 7,879° |
Caratteristiche fisiche | |
Dimensioni | 290×240×190 km |
Massa | 3.0×1019 kg |
Densità | 3,4 g/cm³ |
Gravità superficiale | 0,12 m/s² |
Velocità di fuga | 0,18 km/s |
Periodo di rotazione | 0,3004 g |
Classe spettrale | S |
Magnitudine assoluta | 5,33 |
Albedo | 0,238 |
Temperatura superficiale media |
~163 K max: 301 K (+28° C) |
3 Juno (in italiano 3 Giunone) è il terzo asteroide a essere stato individuato e uno dei più grandi pianetini che orbitano nella Fascia principale. Fu scoperto il 1° settembre 1804 dall'astronomo tedesco Karl L. Harding, usando il semplice telescopio da 2 pollici dell'osservatorio di Lilienthal, vicino Brema (Germania). Fu battezzato così in onore di Giunone, figura della mitologia romana, la somma dea sposa di Giove.
Indice |
[modifica] Caratteristiche
Juno è uno dei più grandi asteroidi, con una massa pari approssimativamente all'1,2% di quella dell'intera fascia di asteroidi. Contende a 52 Europa il posto di settimo asteroide in ordine di grandezza nella Fascia principale; è inoltre il corpo principale della Famiglia di asteroidi Juno.
Fra gli asteroidi rocciosi di tipo S è insolitamente riflettente; il suo alto albedo è indicativo di proprietà superficiali differenti.
Juno ruota in direzione prograda, con il polo Nord puntato (con uno scarto di 10°) in direzione delle coordinate eclittiche (β, λ) = (27°, 103°) con un'incertezza di 10°. Questo significa che la sua inclinazione assiale è pari a 51°.
Gli studi spettroscopici della superficie di Juno hanno permesso di concludere che l'asteroide potrebbe essere il corpo d'origine delle condriti, un gruppo comune di meteoriti composti da silicati del ferro, come olivina e pirosseno. Nelle misurazioni del 2 ottobre 2001, la temperatura massima con il Sole allo zenit è stata stimata essere pari a 293 K (circa +20 °C). Considerando al momento anche la distanza eliocentrica, le stime indicano al perielio una temperatura massima di 301 K (+28°C).
Le immagini all'infrarosso hanno rivelato la presenza sulla sua superficie di un cratere largo approsimativamente 100 chilometri, il risultato di un impatto avvenuto in un tempo geologicamente recente. [1].
[modifica] Osservazioni
Juno è il primo asteroide di cui sia stata osservata un'occultazione stellare: il 19 febbraio 1958 è passato davanti a una stella poco luminosa (SAO 112328). Da allora, sono state osservate diverse occultazioni di Juno, la più fruttuosa avvenuta l'11 dicembre 1979, registrata da 18 osservatori.
I segnali radar provenienti dalle sonde spaziali in orbita attorno a Marte e sulla sua superficie sono stati usati per valutare la massa di Juno dalle minuscole perturbazioni indotte da esso sul moto del pianeta rosso.
Uno studio compiuto da James L. Hilton (1999), suggerisce che intorno al 1839 l'orbita di Juno è (lievemente) variata, "molto probabilmente" una deviazione dovuta alle perturbazioni indotte da un asteroide di passaggio, la cui identità non è stata ancora determinata. Un'ipotesi alternativa, ma improbabile indicherebbe un impatto con un corpo di notevoli dimensioni. [2]
Nel 1996 Juno è stato fotografato dal Telescopio Hooker dell'Osservatorio di Mount Wilson, utilizzando ottiche adattive. Le immagini hanno coperto un arco di tempo pari all'intero periodo di rotazione e hanno risolto una figura irregolare (grumosa, molto simile a una patata) con una caratteristica scura sulla superficie, interpretata come il sito di un impatto recente.
[modifica] Juno nella finzione
Nella serie anime Gundam, Juno è un asteroide di 180 km di diametro che nell'anno 0045 del Secolo Universale (Universal Century) venne deviato dalla fascia principale e posto in orbita intorno alla Luna con il nuovo nome di Luna Due (o Luna 2), diventando una miniera. Luna Due venne poi riconvertita in roccaforte militare per l'Esercito Federale Terrestre e nell'anno 0070 venne messa in orbita alla Terra occupando il punto 3 di Lagrange.
[modifica] Visibilità dalla Terra
[modifica] Bibliografia
- (EN) E. V. Pitjeva, Estimations of Masses of the Largest Asteroids and the Main Asteroid Belt From Ranging to Planets, Mars Orbiters And Landers Solar System Resarch, Vol. 39 pp. 176 (2005).
- (EN) Supplemental IRAS Minor Planet Survey
- (EN) NASA Planetary Data System asteroid data sets.
- (EN) Mt Wilson Observatory S. Baliunas et al Multispectral analysis of asteroid 3 Juno taken with the 100-inch telescope at Mount Wilson Observatory, Icarus, Vol. 163, pp 135 (2003).
- (EN) James L. Hilton, U.S. Naval Observatory Ephemerides of the Largest Asteroids The Astronomical Journal, Vol. 117 pp. 1077 (1999)
- (EN) R. L. Millis et al The diameter of Juno from its occultation of AG+0°1022, The Astronomical Journal, Vol. 86, pp. 306 (1981).
- (EN) L. F. Lim et al Thermal infrared (8-13μm) spectra of 29 asteroids: the Cornell Mid-Infrared Asteroid Spectroscopy (MIDAS) Survey, Icarus, Vol. 173, pp. 385 (2005).
- (EN) M. J. Gaffey Mineralogical variations within the S-type asteroid class, icarus, Vol. 106, pp. 573 (1993).
- (EN) M. Kaasalainen et al Models of Twenty asteroids from photometric data, Icarus, Vol. 159, p. 369 (2002).
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