ZSU-23-4 Shilka
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ZSU-23-4 'Shilka' | |
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Caratteristiche generali | |
Equipaggio | 4 |
Lunghezza | 6,54 m |
Larghezza | 2,95 m |
Altezza | 2,25m senza il radar m |
Peso | 19 t |
Corazzatura ed armamento | |
Corazzatura | 10mm acciaio balistico, max 15 sul davanti dello scafo |
Armamento primario | 4 cannoni da 23mmm. AZP-23 |
Armamento secondario | mitragliatrice da |
Apparati di tiro | radar "Gun Dish" e computer, più sistemi ottici. |
Mobilità | |
Motore | diesel V-6R 280 hp |
Trazione | cingoli |
Sospensioni | barra di torsione con 6 ruote portanti gommate. |
Velocità | 50 km/h |
Potenza/peso | {{{rapporto Pp}}} hp/ton |
Autonomia | 280 km |
Pendenza max | 60%% |
Lo ‘Shilka', entrato in linea nell'Armata rossa dai tardi anni '60, è un veicolo leggendario, con la sua efficacia a breve distanza persino contro aerei militari ad elevatissime prestazioni.
Si dice che sia stato uno di questi ad abbattere il famoso Tornado di Bellini e Cocciolone, ma il mezzo ha esordito circa 30 anni prima, quando l'esigenza di disporre di armi antiaerei semoventi con prestazioni adeguate alla mincaccia, di aerei ad alte prestazioni e in condizioni ognitempo, vide questo progetto semplice e leggero, con una produzione successiva di oltre 8000 veicoli.
Essi hanno ciascuno una larga e piatta torretta con 4 cannoni da 23mm. APV-23, ciascuno con 500 colpi pronti al tiro ,sparabili in raffiche fino a 50 colpi l'una, ed un radar ‘Gun Dish' da ricerca ed attacco sui bersagli aerei incombenti in un raggio di 20km. Anche se il radar è nominalmente vulnerabile alle ECM più sofisticate, essendo un modello a scansione conica, nondimeno lo Shilka è frequentemente capace di colpire in maniera letale chiunque si avvicini a meno di 2,5km, anche con apparati ottici di mira per bersagli aerei e terrestri. La combinazione del quartetto di cannoni,raffreddati ad acuq per mantenere almeno 400 colpi al minuto di cadenza effettiva, radar leggero di acquisizione e tiro, computer analogico (gli ultimi modelli ne hanno uno digitale) è stata estremamente pericolosa per attacchi aerei a bassa quota.
I limiti sono una velocità non proprio eccelsa, così come la protezione, a causa dell'utilizzo dello scafo del PT-76, e un gittata insufficiente contro gli elicotteri che hanno missili anticarro e magari sono capaci di volare abbastanza bassi per evitare anche i SAM.
D'altra parte lo Shilka lavora in sinergia con altri mezzi, ed assieme all'SA-6, basato sullo stesso scafo avrebbe abbattuto almeno 50 aerei israeliani nella Guerra del Kippur.
Questo secondo Tom Cooper, ma gli israeliani sostengono che solo 4 aerei su 102 o più siano stati abbattuti dai MiG arabi, contro oltre 200-300 vittorie aeree.
Il fatto è che nel 1967 il rateo fu di 5:1 e 6 anni dopo le aviazioni arabe erano molto più preparate di quanto non fossero 6 anni prima; sebbene anche Israele fosse più preparata, stavolta non annientò il grosso delle forze nemiche al suolo e a maggior ragione non si capisce come le affermazioni dell'HHA su un rateo di circa 100:1 possano trovare contatto con la realtà, specie se poi vi sono , come vi sono, numerosi rapporti arabi che descrivono con precisione abbattimenti di numerosi jet israeliani.
Anche se così facendo lo shilka è leggermente ridimensionato nei suoi successi nel 1973, esso è rimasto verosimilmente il sistema migliore e più efficace delle sua categoria fino all'avvento del Gepard. Durante la Guerra del Golfo esso ha combattuto sia da parte irakena che iraniana, e ha ottenuto altre vittorie, mentre in Desert Storm avrebbe abbattuto diversi aerei, tra cui per l'appunot il Tornado perso dall'AM.