Via Garibaldi (Torino)
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Via Garibaldi è situata nel pieno centro di Torino; riservata ai pedoni e fiancheggiata da palazzi e case settecenteschi, si caratterizza per una spiccata funzione commerciale. Collega Piazza Statuto con Piazza Castello.
Precedentemente, in epoca romana, costituiva, insieme a Via San Tommaso, uno dei due principali assi dell'antica città romana, che allora contava appena cinquemila persone. Denominata allora Decumanus Maximus di Julia Augusta Taurinorum, l'attuale Via Garibaldi si deteriorò durante il periodo successivo alla caduta dell'Impero Romano, riducendosi ad appena quattro metri di larghezza e facendosi angusta e sterrata: era costeggiata da edifici bassi, con archi a sesto acuto e pochi slarghi in corrispondenza delle chiese. A quel tempo era denominata Strata Civitatis Taurini.
Mantenne nondimeno la sua funzione commerciale, data dalla sua notevole importanza: questo era il percorso che facevano i mercanti che, attraversando la porta Segusina, attraversavano la città. Appunto per questo, tra i diversi nomi che la via assunse nel tempo, vi fu Via Sant'Espedito (il protettore dei Mercanti). Col tempo, comunque, la via prese stabilmente il nome di Contrada Doragrossa.
La sua geometria rimase per secoli inalterata. Dal 1714 i lavori ordinati da Vittorio Amedeo II di Savoia e continuati dal successore Carlo Emanuele III, in collaborazione con Filippo Juvara, ritracciarono la geografia della Contrada di Dora Grossa.
Rimodernata lungo tutto il XVIII secolo, Strada Doragrossa vide costruire ai suoi lati splendide chiese e accrescere sempre più il prestigio dato dalle sue attività commerciali. In seguito all'Unità d'Italia, essa venne battezzata Via Garibaldi, come ancora viene chiamata.
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